Ed eccoci alla fine di questo primo viaggio con “la ragazza”
Devo confidarti un segreto. Ai tempi avevo adocchiato questa storia, ma i miei preconcetti (chi dice di non averne mente, tutti ne cadiamo vittima prima o poi, e io non faccio certo eccezione per virtù) mi dissuasero dall’iniziare la lettura perché temevo si trattasse della solita storiella “liceale/scolastico” alla Elité (serie di cui ho guardato una puntata e mezzo della prima stagione e che ho poi ho subito cassato)
Che sbaglio!
Ma che ci vuoi fare? Capita. Per fortuna che è venuta Eva a tentarmi e che mi sono lasciata lusingare sennò mi sarei persa un’autrice con davvero notevole.
Sono una che legge poco, anzi pochissimo (e si vede! Potrebbero dire i miei detrattori 🤣) ma non è sempre stato così; purtroppo da diversi anni per me trovare qualcosa di veramente interessante da leggere è difficile come cercare un ago in un pagliaio e non solo su EFP, ma parlo anche di libri.
Quindi puoi ben capire che scovare, qui , una storia che mi ha fatto fare una maratona di lettura come non capitava da tantissimo tempo è stata davvero una bella sorpresa.
La tua storia merita perché è solida. Non è una cosa iniziata a caso e portata avanti a tentativi, si capisce bene che dietro c’è un grande lavoro ragionato, un percorso che tu hai studiato e tracciato, nulla è lasciato al caso, neanche nei più
minimi particolari.
Non è noiosa, né didascalica, né auto celebrativa, né sensazionalista. Non si avvale di trucchi furbi acchiappa lettori e va dritta per la sua strada, e questa, per me, è la sua grande forza.
Pur essendo narrata in modo fluido e scorrevole non è una storia semplicistica, sviscera dei temi forti, attuali, ma mai trattai con banalità o peggio con superficialità, ma soprattutto c’è tanto rispetto ed empatia perché tu non giochi mai sul facile effettistico.
È una storia corale, complessa, piena di personaggi più o meno importanti, ma tutti delineati in modo magistrale, ognuno con la propria cifra, il proprio carattere e modo di porsi tanto che sin dai primi capitoli sono riconoscibilissimi e non si fa mai confusione.
Le storie di amicizia e d’amotre tra i ragazzi sono tutte diverse e ognuna di loro accende l’interesse del lettore senza mai momenti di stanca. Un altro pregio che ha questa storia è che non ha allungamenti di brodo inutili.
Come ti ho già detto ma voglio ripeterlo, ho adorato come hai usato in modo intelligente e non invasivo il tuo amore per il classicismo, impreziosendo la narrazione con citazioni mai banali e mai ridondanti. Belle le descrizioni dell’arte e della città di Firenze (si sono di parte lo so) danno profondità e veridicità al contesto dove si svolgono i fatti oltre che arricchire chi legge.
Usi un linguaggio chiaro, mai ampolloso né autoreferenziale, dimostrando una notevole maturità stilistica che poi è la tua cifra.
Con naturalezza sei capace di far provare forti emozioni a chi legge, ci si sente partecipi con questi ragazzi di gioie e dolori, proprio come se fossero amici veri.
Io spero e ti auguro, ma davvero e di cuore, che un giorno tu possa pubblicare questa storia, e non vedo l’ora di venire al firma copie ed esigo una dedica in pisano stretto sallo!
Non mi sono dimenticata dell’epilogo, ma dovevo esternare queste cose che ho dentro da giorni e volevo farlo a modo perché te le meriti e avevo paura di dimenticarmi qualcosa.
Detto questo è un epilogo dolce/amaro (più amaro che dolce).
Ma una cosa voglio dirla il Falaschi lo vedrei benissimo come chirurgo plastico, chissà che non ci abbia preso.
Andy a medicina stata una grande sorpresa.
Alice ed Alex non pervenuti lontani anni luce l’uno dall’altra (non ci terrai mica una storia intera senza di loro vero???)
Ed Edoardo, beh, ha abbracciato il suo essere il cavaliere oscuro, sarà un po’ il nostro Bruce Wayne/Batman (mi sa più riferito a quello che ha interpretato Pattinson, non so se l’hai visto ma il nostro Edo nei modi me lo ricorda perché è molto più oscuro di quello di Bale, Batman eh, non il Cullen, non mi permetterei mai 😝).
Ora ho capito anche perché ti sei denominata “Antagonista”. Dato che mi hai rivelato che Edoardo è il tuo personaggio preferito, fare due più due mi sembra logico, o sbaglio? E a proposito di ciò ecco la domanda che mi tenevo in serbo, ma quanto c’è di Edo in te?
Grazie, grazie e ancora grazie di averci regalato questa splendida lettura, a breve mi tufferò di testa nella “ragazza due” e mi raccomando, non smettere di scrivere storie così, mai!
A molto presto mia spacciatrice e un grande abbraccio! 😘❤️ |