Recensioni per
The wonders still awaiting
di Abby_da_Edoras

Questa storia ha ottenuto 129 recensioni.
Positive : 129
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/09/23, ore 13:30

Ciao 🥰
Questo capitolo è stato molto intenso ed emotivamente forte, sapere cosa è successo veramente a Mellish quel brutto giorno ci fa capire quanto il ragazzo abbia edulcorato il trauma pur di farlo passare per qualcosa di più sopportabile, anche se così facendo non faceva altro che distruggersi psicologicamente giorno dopo giorno.

Saltzmann ha ragione quando gli dice che dovrebbe davvero buttare fuori tutto e dare una forma al trauma, non relegarlo a un angolino della mente e ammettere la sua esistenza: io non so che cosa si prova a vivere un trauma simile e me ne ritengo fortunata, ma so cosa significa tenersi tutto dentro e cercare di “indorare la pillola” nel tentativo di sopportare meglio il dolore ed è una cosa solo controproducente perché le emozioni soffocanti che non si vogliono provare rischiano di esplodere da un momento all'altro e poi non si sa come gestirle.
È un meccanismo di autodifesa che, però, ha l'effetto contrario, e se Saltzmann insiste con Mellish lo fa perché non vuole che continui a farsi del male, anche se Mellish in un primo momento (comprensibilmente) si oppone.

Alla fine riesce a ricordare tutto, per filo e per segno, con quella lama che è penetrata molto più in fondo di quanto si era autoconvinto lui e il suo disperato bisogno di piangere tra le braccia dell'uomo che lo ha salvato — molto dolce, poi, il fatto che già in quell'occasione Saltzmann l'abbia coccolato e baciato, rende ancora più profondo il loro legame.

Un capitolo molto importante ed emotivamente potente, scritto benissimo e coinvolgente.
Sicuramente uno tra i miei preferiti letti finora ❤️
Alla prossima!

M a k o

Recensore Master
18/09/23, ore 13:35

Ciao 🥰
Questo capitolo segna la svolta, forse ancor più di quello precedente.

In effetti Mellish non ha tutti i torti, anzi, penso che abbia tutte le ragioni di questo mondo nel rivendicare la sua libertà di compiere le proprie scelte di vita.
E questo non significa che non tenga a Saltzmann, anzi, è proprio il contrario: proprio perché ci tiene non lo vuole illudere e quindi ha bisogno di tempo per riflettere sulla loro situazione sentimentale.
È vero che Saltzmann non facilita le cose, soprattutto con la convinzione con cui chiama Stan “mio Stan” e le sue affermazioni decise sul fatto che staranno per sempre insieme, ma come ha detto Upham, è un uomo che ha perso la moglie e non ha una più famiglia a cui fare ritorno, sta cercando di rifarsi una vita ed è davvero innamorato di Stan, e su questo non ci piove.
I loro punti di vista si trovano si due piani differenti, ma sono sicura che col tempo troveranno un punto d'incontro.

Molto bella anche la parte in cui Mellish si occupa del giardino dell'albergo insieme a Ryan, Reiben e Jackson, almeno per qualche ora ha avuto la possibilità di staccare la spina e non pensare a ciò che lo assilla, anche se Reiben si è divertito a stuzzicarlo circa il suo rapporto con Saltzmann… meno male che Ryan è intervenuto in favore di Mellish!

L'ultima parte mi ha lasciata col fiato sospeso: cosa sta per riemergere dal passato che Mellish e Saltzmann hanno condiviso nel momento in cui il tedesco ha salvato il ragazzo?
A cosa Mellish non vuole dare una forma per paura di renderlo reale?
Voglio assolutamente scoprirlo.
Complimenti e alla prossima ❤️

M a k o

Recensore Master
17/09/23, ore 14:24

Ciao, eccomi qui 🥰
Che bello trovare conferma già in questo capitolo di quanto Upham sia dal cuore d'oro!
Si sapeva già, perché un ragazzo come lui già dai più semplici atteggiamenti è impossibile che sia malvagio, ma vedere come parla tranquillamente con Saltzmann della “questione Mellish” mi ha portata ad adorarlo ancora di più, gli voglio proprio un gran bene!

Saltzmann è proprio perso, innamoratissimo e corre dritto per la sua strada senza mai voltarsi indietro: tiene troppo a Mellish per avere dei ripensamenti e Upham l'ha capito, tanto che lo aiuta pure al massimo delle sue facoltà.
E quindi il grande momento arriva e finalmente sia Saltzmann che Mellish hanno modo di stare da soli senza il rischio di essere interrotti da un momento all'altro e alla fine succede!

Mi è piaciuto molto il modo in cui ti sei soffermata soprattutto sull'emotività di entrambi durante quel momento tanto importante, perché hai messo in luce quanto tengano l'uno all'altro e quanto ormai non possano fare a meno l'uno dell'altro.
D'ora in avanti sarà ancora più difficile, certo (già solo la famiglia di Stan rischia di essere un ostacolo, ad esempio), ma sono convinta che insieme saranno in grado di affrontare qualsiasi cosa.

E intanto una prova di ciò ce l'hanno già data perché hanno affrontato un argomento molto spinoso e mi dispiace che Mellish si sia sentito così male a riguardo, perché in fondo non voleva attaccare Stan o incolparlo di aver sparato, voleva solo chiarire una questione importante proprio perché è giusto che tra di loro non ci siano più segreti.
Quindi sono contenta che alla fine abbiano chiarito tutto.
Sono molto curiosa di proseguire nella lettura, complimenti e alla prossima! ❤️

M a k o

Recensore Veterano
12/09/23, ore 22:19

Carissima Abby, eccomi con il nuovo commento: questo è un capitolo molto interessante. Personalmente do mille volte ragione a Stan, amo la libertà e credo che prima ancora che coppie siamo individui. Il ragazzo ha ragione, anche e soprattutto alla luce di quei ricordi che presto racconterai (come mi lascia in ansia quel finale!). In una guerra dove l'umanità è negata (come in tutte le guerre) ciò che ci rende unici e speciali è il libero arbitrio. La possibilità e la capacità di scegliere. E perciò è giusto che un giovane ancora tormentato dagli incubi abbia tutto il tempo per raccogliere i pensieri, per sentirsi ancora intero. Non sottovaluto però la protettiva tenerezza di Josef, che quel libero arbitrio l'ha usato prima di lui: addirittura per schierarsi con il nemico, in nome di un'umanità che supera ogni divisione.
Davvero un bel capitolo, teso, evocativo, che sembra il preludio per rivelazioni ancora più sconvolgenti. Davvero teneri loro due. E umanissimi.

Brava come sempre, un abbraccio

Recensore Master
08/09/23, ore 17:13

Ciaoo <3
Ma in che senso siamo già a diciotto capitoli? Giuro, che appena me ne sono resa conto sono rimasta scioccata, questo per farti capire come la tua storia prosegue a buon ritmo... Io ci credo che Miller sia fiero dei suoi soldati, praticamente hanno tutti sposato l'idea di Mellish di rimanere a combattere e di posticipare il ritorno in America. Ancora una volta viene fuori quanto complicata sia la situazione di Josef, che si trova un po' nel mezzo: se combattesse con loro, verrebbe preso per traditore dai tedeschi, ma allo stesso tempo potrebbe essere preso per spia dalla fazione opposto. A lui questo ovviamente non importa, vuole combattere affianco al suo amato, allo stesso tempo però c'è rimasto male perché Stan non ne ha parlato con lui e quindi si è sentito escluso... ci sta, qui si sta parlando di cose serie, mica pizza e fichi. Vero, Mellish a volte è un po' stronzo ahahah, ma lo amiamo così com'è e anche Josef. E poi adesso il ragazzo è molto più sciolto di prima, per cui ben venga!
Alla prossima, un abbraccio <3

Nao

Recensore Master
08/09/23, ore 14:50

Posso picchiare Mellish? Posso, eh? Posso? Ma insomma! Miller gli aveva spiegato quanto fosse importante che tornasse a casa con Joseph e Stan scopre questo compromesso per poter scaricare, ancora una volta, Saltz "Fa' il bravo e resta con Miller, neh? Ci vediamo a guerra finita" Ma non si rende conto che Joseph non è un bambino di 3 anni da affidare alla baby sitter ma un uomo adulto con dei sentimenti? Caro Saltz, armati di santa pazienza che la vedo dura!

Recensore Master
05/09/23, ore 18:34

Mi sono proprio commossa! Sai in che punto? Quando Miller dice a Stan che lui ha una missione importantissima, tornare in America e stare vicino a Joseph e far capire agli Americani che ci può essere amicizia anche fra persone di popoli diversi. Capisco le motivazioni di Mellish ma restando a combattere e mandando Joseph da solo in America (sì, d'accordo non è proprio solo però ci siamo capite) dà proprio l'impressione che voglia abbandonarlo.
A presto!

Recensore Master
02/09/23, ore 14:16

Ciao,
Comincio col dire che mi è piaciuta molto la parte di ricostruzione storica del periodo in cui si svolge la tua storia, è sicuramente uno degli elemnti che mi affascinano durante la lettura. Molto bella la parte in cui descrivi lo stupore dei soldati nel vedersi assegnata quella che per loro è oggettivamente una reggia! 😂 Indubbiamente c'è una bella differenza tra farsi la doccia in una tenda e in un bel bagno elegante! Mi hai ricordato la frase della canzone di De Gregori "Titanic", non so se te la ricordi : "A noi cafoni ci hanno sempre chiamato, eh, ma qui ci trattano da Signori!" 😂
Intanto le cose si sistemano tra Saltzman e Mellish. Grazie a Upham, che a quanto pare ha mangiato la foglia, o addirittura ha ricevuto una confessione dal tedesco, circa i sentimenti che prova per Mellish. Comunque nonostante il suo inglese stentato, Saltzman è riuscito a chiarirsi con Mellish, che tra l'altro, a causa di quell'ignoranza tipicamente dovuta alla propaganda bellica che presenta sempre il nemico come crudele e violento, rimane malissimo nel rendersi conto che in realtà Saltzman non odiava nessuno e in guerra, poveraccio, manco ci voleva andare, è stato costretto ma se avesse potuto scegliere, se ne sarebbe stato a casa con la sua famiglia. Rendersi conto di quanto si era sbagliato, ammorbidisce Mellish, che alla fine cede alle avance del tedesco. Non credo che i loro problemi siano superati, sono sicura infatti che ci saranno altre incomprensioni, però un po' alla volta entrambi stanno riuscendo a capirsi (anche Saltzamn non si era reso conto dei problemi di Mellish e di quanto la sua frase fosse stata destabilizzante per il ragazzo).
In ultimo mi ha un po' commosso che Saltzaman non desideri altro che una vita tranquilla con Mellish... Chissà se riuscirà a realizzare questo suo desiderio...
A presto! ❤️
AlbAM

Recensore Master
30/08/23, ore 12:30

Ciao <3
Mellish è proprio un amore, mi piace sempre di più e adoro l'evoluzione del suo personaggio. Lui vuole continuare a combattere, sente che è una cosa che deve fare, un dovere quasi, anche se questo significa ritardare i suoi progetti con Josef. Quest'ultimo infatti è preoccupato, perché per lui l'America con Stan è IL sogno che deve assolutamente realizzare... e poi diciamocelo, per quanto Mellish sia deciso a tornare, non è detto che ci riesca. Sul campo di battaglia non si mai. E a questo giro ho adorato troppo anche il capitano Miller, il quale dimostra di tenere a Mellish (e in genere a tutti i suoi sottoposti) e di stimarlo sia come uomo che come soldato. Mi piace il suo modo di pensare, per lui la fratellanza e l'amicizia possono combattere una guerra, specie se quest'ultima è con un tedesco! Quindi sì, la penso anche io come lui. È vero, Stan può fare qualunque cosa perché ha il coraggio, senso dell'onore, ma anche una profonda sensibilità... come Josef, del resto. E poi si amano. Sì, Stan non lo dice in modo diretto, ma ama Josef che gli piaccia o no. Un capitolo molto dolce e profondo, a presto :*
Nao

Recensore Master
26/08/23, ore 17:31

Ciao, eccomi qui 🥰
Ma che bello, sono proprio felice che Mellish e Saltzmann si siano riavvicinati!
Prima di parlare di questo, però, vorrei spendere due parole su Upham perché, ti dirò, se è come la penso io, non sono nemmeno così sorpresa di sapere che appoggia la relazione tra Saltzmann e Mellish, anche se non c'è ancora nulla di ufficiale.
Questo perché Upham mi è sempre parso come un ragazzo pacato e comprensivo e soprattutto molto intelligente e dalla mente aperta: non riesco proprio a immaginarlo negare la libertà a qualcuno, e in questo caso significherebbe negare la libertà a due persone di amarsi — Saltzmann è ormai convintissimo, Mellish sta prendendo pian piano coscienza di ciò, ma possiamo dire che è sulla strada giusta!
Quindi forse non intendeva proprio dire “okay Saltzmann, se vuoi andare a letto con Mellish fai pure”, ma sicuramente avrà lasciato intende che se dovesse capitare va bene, è una cosa normalissima, soprattutto se entrambi lo vogliono — e Mellish è sempre più consapevole che a stare a contatto con Saltzmann le sue barriere si sgretolano pian piano sempre di più.
Tutto questo per dire che secondo me Upham è un bellissimo personaggio positivo e spero continui a rivelarsi così per il resto della storia!

Mi sono piaciute molto le informazioni storiche che hai inserito per farci comprendere cosa sta succedendo ai nostri protagonisti; in particolare, è proprio lampante quanto il loro ritorno in America sia stato ulteriormente posticipato e questo genera in parte malumore ma, al contempo, i soldati ora possono godere di un rifugio decisamente migliore di quello che avevano prima.
È un piccolo passo in avanti che li rende anche felici e mi hanno fatto molta tenerezza.

Il confronto tra Saltzmann e Mellish mi è piaciuto proprio tanto e cavolo, immaginavo che sotto ci fossero state altre incomprensioni ed ecco spiegato perché Saltzmann se l'era presa tanto per le accuse di Mellish, questa storia che in Germania in quel periodo ci si doveva obbligatoriamente arruolare nell'esercito pena il carcere (o addirittura direttamente il campo di concentramento) è tremenda e senza scrupoli, ci credo che Saltzmann non volesse andare, lui stava vivendo la sua normale vita e in un attimo ha perso tutto, deve essere stato terribile…
È stata dura anche per Mellish, ma la differenza è proprio lampante tra chi come lui si è arruolato volontariamente e chi come Saltzmann è stato praticamente costretto… poi Mellish che si sente in colpa per come ha trattato Saltzmann mi ha stretto il cuore, ma sono felice che alla fine abbiano avuto modo di confrontarsi e chiarire 😭❤️

Ora chissà se durante la notte Saltzmann riuscirà davvero a proteggere Mellish dagli incubi… questo solo se Mellish lo accoglie nel suo letto e insomma, sarebbe un passo molto importante per il loro rapporto.
Davvero un bel capitolo, mi è piaciuto tanto ❤️
Non vedo l'ora di proseguire, alla prossima!

M a k o

Recensore Master
20/08/23, ore 12:49

Eccomi anche qui!

Colgo l'occasione di questo capitolo per dirti che apprezzo tantissimo ciò che stai facendo con questa storia. Non ci sono mai abbastanza storie sulle guerre mondiali, sulle condizioni dei soldati in quegli anni (indipendentemente dalla fazione a cui essi appartenessero) e sulle sofferenze dei civili.
Hai realizzato un riassunto storico molto efficace per comprendere il clima che si respira tra i soldati nei giorni al fronte che ci stai raccontando. Vi è molta trepidazione perché a dividerli dalla licenza c'è una sfida grande e rischiosa da superare.

Mi hai dato la possibilità di cogliere maggiormente i pensieri di Mellish che sono davvero molto profondi e interessanti da leggere.
I sensi di colpa non lo abbandonano per essere sopravvissuto fino a quel momento sul campo di battaglia e per aver avuto la fortuna di una prospettiva di normalità dopo la guerra, al posto di altri che invece non sono riusciti a vedere la fine del conflitto. In primis non si sente degno della vita che gli è stata risparmiata mentre il compagno è morto per salvare una bambina; l'unico modo che ha per scontare questa pena è continuare ad essere al fianco della popolazione martoriata, ricostruire insieme alla gente rimasta vittima di quella brutalità, almeno fino al termine della guerra.

Al momento Josef è colui che riesce maggiormente a calarsi nei panni di Mellish, perché ha visto con i propri occhi il rischio che ha corso e sa che è vivo per miracolo. Josef comprende anche il trauma a livello emotivo, è un'esperienza che hanno in qualche condiviso, seppur si trovassero in posizioni diverse; ha rappresentato un angelo custode per Mellish.
La svolta nel loro rapporto arriva con le confidenze sempre più intime che si scambiano in questo momento di solitudine dal resto dei compagni. È bellissimo che nasca tutto in maniera spontanea come se in modo naturale venga visto nell'altro un simile - e non più un nemico -, un essere umano che ha attraversato un'esperienza simile, della stessa intensità e drammaticità e che quindi può comprendere i più profondi dilemmi dell'anima. Le intenzioni di Mellish vengono così raccontate in modo limpido, non nasconde la sua parte più intima, la più vera, svela a fondo la sua personalità; Josef, che aveva già notato in lui un animo gentile, non può che apprezzare e avere conferma della sua attrazione verso di lui. Si crea un clima talmente raccolto da legittimare entrambi al ricordo dei dolori più cocenti che hanno vissuto. Gli affetti perduti restano per i soldati il dramma più grande, ciò che niente potrà mai cancellare dalla loro mente ma solo alleviare.

In questo capitolo rimarchi ancora una volta quanto i soldati siano solo pedine in mano ai potenti, in molti casi seguono ideali - spesso terribili - non propri perché costretti a farlo e rischiando la vita in prima linea. In fondo il nemico da annientare non è loro nemico, fuori dalle trincee e dai campi di battaglia non trovano la ragione per odiare un altro popolo, anzi nel caso di Josef ne ammira persino la cultura e le tradizioni.
Perciò emerge l'umanità dei soldati che va oltre il colore delle divise e l'animo buono - quando esso è presente - che non può rimanere schiacciato dal male, ma emerge e si ribella.
La brama di pace e di vita supera il desiderio di qualunque vendetta. Primeggia la voglia di spezzare quel massacro ai danni di giovani vite, questo è il miglior modo per vendicare tutti coloro che non sono sopravvissuti alle barbarie. La nazionalità viene un'altra volta relegata in un angolo, è la guerra a fare discriminazioni, la pace e la solidarietà sono il miglior modo per osteggiarla.

Il capitolo termina raccontandoci la confusione di Mellish, in effetti ha vissuto molte emozioni in un breve lasso di tempo accanto al tedesco. È molto giovane, è sconvolto per non aver colto prima i lutti di Josef, ma anche per essersi abbandonato ad un bacio inaspettato che non gli è stato così indifferente; lo sconvolge il fatto che proprio loro due - così notoriamente diversi - abbiano osato un gesto così confidenziale, un gesto di massima unione che simboleggia amore. È sconvolto anche per le inumate sofferenze che Josef ha dovuto attraversare e che nonostante tutto non hanno scalfito la sua dolcezza. È comprensibile la confusione di Mellish, ha bisogno di tempo per chiarire l'effetto che ha sortito quel bacio sul suo cuore.

Un'introspezione splendida per entrambi i personaggi.❤️❤❤

A presto!
Un forte abbraccio,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
20/08/23, ore 11:54

Ciaoo <3
Perdonami se non sono passata prima, ma sono stata a casa pochissimo e non ho avuto modo di mettermi al PC. Stan dimostra essere una persona molto sensibile ed empatica, anche se questo lo sapevamo già. Per lui è dura osservare, anche se è solo un filmato, le torture inflitte dai nazisti. Del resto, una cosa del genere farebbe arrabbiare chiunque, e poichè la sua reazione è molto forte, Josef prende e gli va dietro nel tentativo di parlare con lui. E mi dispiace che Josef si faccia tanti problemi in quanto tedesco, la sua etnia non lo definisce certo come persona, anche se posso capire che deve essere orribile far parte della stessa etnia che ha fatto cose così orribili. A me non farebbe piacere, ecco. Poi, un po' di sano dissing su Hitler non fa mai male, siamo e sono tutti d'accordo sul fatto che è un pezzo di sterco e si merita le peggio cose, questi ragazzi vogliono tornare a casa e ricominciare una vita (soprattutto Josef vuole ricominciare con Stan), ma temo non sia ancora il momento. La guerra non è ancora vinta. Il loro amore supererà quest'ostacolo? Io penso proprio di sì.
A presto <33

Nao

Recensore Master
19/08/23, ore 11:05

Ecco un altro capitolo che è un vero pugno allo stomaco e che mi lascia senza parole... Gli orrori di Hitler... E ovviamente tutti devono dire che i tedeschi sono mostri, pazzi... perché il vederli come persone come noi potrebbe portare al dubbio che in ognuno di noi alberga un piccolo SS pronto a svegliarsi con la scusa "Eh ma stavo solo obbedendo agli ordini". Gli Americani fanno tanto i puri ma vogliamo parlare del doppiopesismo con le persone di colore? "Arruolati nell'esercito, fatti massacrare insieme a me dal nemico, sotto le armi siamo tutti uguali ma quando torniamo a casa, se io, bianco, salgo sul pullman e non trovo posto, tu nero devi cedermi il tuo, altrimenti finisci in galera". Sono contenta che tu abbia ricordato che non c'erano solo gli ebrei nei campi di sterminio (ne furono uccisi infatti 6 milioni) ma anche altre categorie: disabili, gay, lesbiche, rom, dissidenti... (5 milioni) cosa che viene sistematicamente dimenticata a ogni Giornata della Memoria (infatti anche nei film girati questi morti vengono sistematicamente ignorati). P.S. per fortuna che il tuo capitolo mi aveva lasciato senza parole! E' una storia bellissima e molto profonda, hai mai pensato, quando sarà finita, di proporla a qualche editore, ovviamente cambiando il nome dei personaggi? A presto!
(Recensione modificata il 24/08/2023 - 05:21 pm)

Recensore Veterano
18/08/23, ore 17:44

Cara Abby, torno a commentare la tua bellissima storia dopo quasi due mesi, ti racconterò, tante novità nel mondo dei fandoms. Ma ora per prima cosa voglio occuparmi di Josef e Stan, che come due vecchi/giovani amici erano qui ad aspettarmi. Con uno dei capitoli più belli, con una scena di sesso dolcissima e sensualissima. E con Josef! Josef è un capolavoro, un personaggio “originale” e nello stesso tempo perfettamente IC (per quello che mi ricordo, ma grazie a te il film è diventato una serie e mi sento partecipe delle realistiche e straordinarie avventure di questi ragazzi). Sono entusiasta del loro amore, intenerita dal fatto che Mellish abbia trovato il suo rifugio, il suo nido, ne aveva tanto bisogno... e curiosa e forse un po' ansiosa per il mondo che questa coppia potrà incontrare (molto interessanti i riferimenti alla vita segreta di tante coppie di "amici", mi sono tornati in mente gli Stucky)

Vorrei quindi ringraziarti per questa parentesi felice dopo mesi non terribili ma affannati e faticosi, sono sollevata nel ritrovare questo regno di empatia, amicizia e amore. E spero di non avere più giorni senza fandom, senza amore.
Un abbraccio. E a presto

Recensore Master
17/08/23, ore 17:58

Ciao! Ho letto il capitolo almeno 4 volte ma non riuscivo a scrivere una recensione decente, spero di riuscirci ora. Mellish si sente in colpa perché lui può tornarsene a casa mentre i suoi compagni restano a combattere, non penso che la gente reale gli darebbe davvero del vigliacco e del disertore, se va a casa è perché è stato autorizzato dai Piani Alti, no? E se al generale Montgomery va bene che Stan torna a casa (forse anche a causa del suo stress post traumatico) chi sono gli altri (che sono rimasti a casa e che forse la guerra l'hanno vista solo al cinegiornale) per dire che non può? Josef è sempre molto dolce e trova sempre le parole giuste per incoraggiarlo e tirargli su il morale.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!