Recensioni per
The wonders still awaiting
di Abby_da_Edoras

Questa storia ha ottenuto 128 recensioni.
Positive : 128
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/11/23, ore 14:54

Quanto mi sono mancati Mellish e Saltz! Teneri e buffi allo stesso tempo, scusami ma mi è scappata una risatina quando Mellish si dice esasperato perché Saltzmann trova bello che lui si preoccupi per la sua sicurezza (ok, la frase mi è venuta fuori pasticciata ma ci siamo capite) ed ero commossa mentre Saltz cerca di rassicurare Mellish sulle mancate lettere di Upham (e magari cerca di rassicurare anche sé stesso). Non sapevo del Decreto Nerone e nemmeno che un certo Albert Speer avrebbe fatto il Jaime Lannister della situazione contro il Re Folle (beh quasi, non siamo nemmeno sicuri che quello che hanno trovato nel bunker sia il vero Hitler). Non sapevo nemmeno che cosa fosse successo a Gorla, so solo ciò che successe a Montecassino, sul serio, con la tua storia sto imparando molte più cose sulla Seconda Guerra Mondiale che di quello che lessi sui libri di storia a suo tempo (no, non ero brava in storia).
Scusami ma l'ultimo paragrafo è uscito con un carattere diverso rispetto al resto.

Recensore Veterano
11/11/23, ore 18:20

Ciao, rieccomi qui.
Secondo me un litigio tra Mellish e Saltzmann era inevitabile, visto che il tedesco è partito in quarta con tutta una serie di richieste e pretese senza praticamente sapere nulla del suo partner. Mi spiace dirlo ma Saltzmann secondo me sta esagerando: dopo tutto quello che hanno affrontato e stanno ancora affrontando nelle loro storie umane personali sia lui che Mellish mi pare che abbia un po' troppe pretese, e troppo in fretta! Vuole andare a vivere con lui in Ameirca, vuole essere presentato e accettato dalla sua famiglia come se nulla fosse...e poi cosa ancora? Mi pare che anche lui viva un po' fuori dalla realtà, oltretutto mi sembra comunque un atteggiamento esagerato visto che stiamo parlando di una persona che ha appena perso la propria famiglia sotto le bombe e che- almeno in teoria- non dovrebbe avere tutta questa voglia di costruirsi un futuro. Al di là di tutto ciò, rimane l'atteggiamento un po' da stalker nei confronti di Mellish. Capisco anche che sentirsi dire che loro sono considerati gli assassini deglie ebrei possa essere brutto per chi era una persona pacifica e normale che la dittatura l'ha subita, ma offendersi in quel modo senza cercare di capire le ragioni dell'altro non va bene. 
Insomma come avrai capito Saltzmann per ora mi è sembrato un po' troppo "rompi", seppure simpatico. Inoltre mi sembra che il povero Mellish abbia gi un bel po' di fantasmi da affrontare e gi il fatto che si sia aumentato da solo, arbitrariamente, il numero di pillole non mi fa ben sperare....mi  piaciuta comunque l decisione di mandare la scatola ai genitori di Caparzo, anche in un moemnto così difficile per lui ha saputo pensare anche al dolore di altri. 
Vedremo come si comporter Saltzmann in seguito.
Alla prossima!

Recensore Veterano
03/11/23, ore 23:03

Cara Abby, questa storia riesce sempre a stupirmi, è davvero molto di più di una serie romantica e ci regala tanti spunti per riflettere. Che bello Miller che insegna ai ragazzi la differenza tra gli uomini e le idee, che insegna loro a non fermarsi alle apparenze. A non condannare l’uomo anche se è sacrosanto condannare certe idee. È come se Stan avesse già assorbito da lui certi concetti, non dalle sue parole, poiché Miller era riservato al punto di non informarli sulla sua vita precedente, ma dai suoi gesti. Dalla sua generosità e dal suo equilibrio. E così anche noi, come il giovane Mellish, restiamo incantati ad ascoltarlo per poi tornare alla vita di ogni giorno. E Stan, che ora in Josef vede un uomo, il SUO uomo, ha l’entusiasmo e l’ottimismo dei giovani, riesce persino ad accennare al proprio trauma ed è convinto che tutto andrà bene… ma Josef, che ha già vissuto tanto e perso tanto, lui a cui ci affidavamo per il suo incrollabile ottimismo, per la prima volta ha un dubbio. Non su Stan, ma sul mondo… rivelandosi proprio per questo, ancora una volta, semplicemente un UOMO.
Un bellissimo capitolo, straziante e delicato.
A presto ❤

Recensore Master
30/10/23, ore 10:30

Ciao 🥰
Finalmente riesco a passare, ero proprio curiosa di sapere cosa sarebbe successo ora che tutti i compagni di Mellish sono andati in Germania e ti dirò, la reazione di Mellish sarà stata anche deleteria nei suoi confronti, ma considerando il personaggio e il modo in cui lo hai descritto fino ad ora, la trovo più che comprensibile.

Per fortuna che c'è Saltzmann al suo fianco, che si preoccupa per lui e desidera aiutarlo come meglio può.
Mi ha fatto molta tenerezza Mellish nel momento in cui realizza e si sente in colpa per l'atteggiamento che ha adottato negli ultimi giorni, perché non partire per la Germania per lui significava restare accanto a Josef e aiutarlo, mentre invece ha fatto l'esatto opposto senza però rendersene conto, ovvero si è concentrato tanto sul lavoro individuale pur di evadere dai brutti pensieri, e quando lo realizza capisce che così facendo ha solo fatto preoccupare Josef, cosa che non si perdona.

Ma penso che proprio con questi ragionamenti Mellish si renda molto umano, perché sono ragionamenti tipici di un ragazzo che realizza gli errori che ha commesso, se ne dispiace e vuole di conseguenza sistemare le cose.
E così Josef propone un punto di incontro, in modo tale da poter aiutare Stan col lavoro (che deve imparare a capire che non può sempre fare tutto da solo e isolarsi) e fare in modo che il ragazzo possa avere più tempo libero sia per se stesso che per loro come coppia.

In questo capitolo più che mai il loro confronto ha portato a qualcosa di importante ed è stato proprio bello leggere di loro che si ritrovano dopo giorni di lontananza sia fisica che emotiva.
Non vedo l'ora di scoprire cosa mi riserverà il nuovo capitolo.
Complimenti e alla prossima!

M a k o

Recensore Master
24/10/23, ore 11:34

Ciao <3
Ah, Saltzmann, se non ci fosse dovrebbero inventarlo. Ha sempre un occhio di riguardo per Stan, sempre, e si rende conto di tutti i suoi cambiamenti anche prima del ragazzo stesso. Stan si è buttato a capofitto in questa sua nuova e momentanea vita. Si vede che soffre per la mancanza dei compagni, tant'é che che si rifiuta pure di costruire nuove amicizie. E lavora tantissimo, prendendosi sulle spalle ogni responsabilità, cosa che a lungo andare gli sta facendo male... e Josef se ne accorge, lo ferma un attimo e cerca di parlare con lui e si offre di aiutarlo. Mellish non è abituato a chiedere aiuto (e in questo siamo uguali), ma deve lasciarsi dare una mano, altrimenti crollerà. Il finale del capitolo e anche molto romanico, Josef sa sempre come risolvere la situazione e oramai il suo ragazzo è completamente innamorato ahahah.
Alla prossima, un abbraccio <3

Nao

Recensore Master
22/10/23, ore 23:54

Eccomi anche qui!

Anche in questo caso ho letto il capitolo settimane fa e finalmente riesco a lasciarti un commento. ❤️

Ci sono aspetti che in questo clima di guerra efferrato mi hanno colpita. Il fragile materiale della latta ne è un esempio; è semplice, non è resistente, è comune, eppure è riuscito a sopravvivere a devastanti bombardamenti e per questa ragione risulta essere speciale. Il pensiero di cosa può aver contenuto questa scatola, cose semplici e quotidiane (appartenenti ad una comune vita antecedente agli orrori della guerra che ha spazzato vie molte vite e i loro ricordi), dà ad esso valore, al pari di tutti quei sentimenti fragili e sinceri che sopravvivono al male.
Inoltre questo richiamo metaforico alla vita quotidiana e comune mi porta al discorso di Mellish: "Neanche il capitano scoprirà la cura contro il cancro o il modo di far finire le guerre di tutto il mondo, ma ogni giorno della sua vita sarà speciale perché crescerà i suoi figli, educherà i ragazzi della sua scuola e della sua squadra come fa con noi e quindi…e quindi penso proprio che farà la differenza, perché quei ragazzi un giorno saranno uomini migliori per averlo conosciuto."
Miller, dall'alto della sua posizione, diventa una figura importante non solo per i suoi sottoposti, egli diventa un modello di vita semplice per le nuove generazioni di cui a lui è stata affidato un qualche ruolo nella loro educazione. Il ruolo di questi soldati prosegue nella vita di ogni giorno, affinché i futuri adulti prendano esempio da un modello di vita sano e lontano dalle sofferenze della guerra.

I dubbi esistenziali di Ryan non sono affatto rari, essi sono comuni a molti soldati che vivono il fronte.
La guerra cambia inevitabilmente i militari che la combattono, provano rabbia per le sofferenze che le armi causano, ma esiste anche l'importante consapevolezza che questo dolore può essere condiviso con i propri compagni, perché chi è intorno a loro comprende ciò che provano.
Dall'altra parte, invece, all'esterno di questo contesto di orrori, vivono le famiglie dei soldati ed essi temono che i loro cari, per quanto si sforzino, non abbiano gli elementi maturati dall'esperienza per comprenderli.

Sembra che l'esperienza del salvataggio abbia cambiato la percezione di vita di Ryan. Si sente responsabile per la morte di chi si è prodigato di salvarlo, ma anche per coloro che sono lontani dal fronte e questo è un pensiero che insorge solo nel cuore di un uomo altruista.

Le battute conclusive tra Ryan e Mellish mi sono piaciute molto.
È davvero bello come Mellish cerchi di mettere a suo agio il compagno, dipanando qualche paura di Ryan e suggellando una promettente amicizia.
Ryan dimostra inoltre di possedere una prospettiva ampia su ciò che gli succede intorno; come sempre accade, una prospettiva esterna ha sempre le idee più chiare su un rapporto, di qualunque natura esso sia, rispetto ai diretti interessati, anzi Ryan sembra appoggiare quel rapporto.
Bellissima l'idea di donare al tedesco la scatola di latta, nella quale conservare i ricordi dei cari che ha perduto.
Mellish è confuso circa i suoi sentimenti e sicuramente la paura di essere giudicato dai compagni incide; è sempre necessario ricordare i tempi che corrono all'epoca della guerra. Spero che questo contesto storico non rovini i rapporti umani che questi soldati coltivano e che illuminano un po' il buio che hanno attraversato e che continuano ad attraversare al fronte.

Spero di riuscire a tornare presto da queste parti. ❤️❤❤❤

Un forte abbraccio,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
22/10/23, ore 14:20

Ciao! Leggendo le prime righe di questo capitolo ho temuto che Mellish potesse considerare il suo rapporto con Joseph una "palla al piede" nel senso "sono giovane, vorrei farmi degli amici ma non posso perché loro non accetterebbero lui", in questo senso. Nel frattempo si distrugge la salute nel tentativo di non pensare ai suoi amici al fronte (come me che spesso rimango alzata fino a tardi a vedere un video stupido dopo l'altro su youtube), per fortuna Joseph lo convince ad aprirsi e lo convince a farsi aiutare. Io non penso che le motivazioni per cui non ha chiesto il suo aiuto siano quelle che crede lui ma perché vuole proteggerlo dai pregiudizi degli americani che vedrebbero in lui solo un nazista (anche se non lo è) che, per salvarsi, finge di volerli aiutare, mentre invece fa il doppio gioco (anche se non è vero)
Dolcissimo il finale! <3

Recensore Veterano
21/10/23, ore 22:28

Bell'apertura con il racconto dell'incubo, è quel tipo di incipit che ti getta nel pieno del pathos e ti fa arrestare il fiato... per fortuna a salvare Stan arriva il suo tenero e affascinante cavaliere in armatura splendente, e all'oscurità dell'incubo si sostituisce la magia astrale di una scena di sesso che è pura poesia. Poi appaiono in scena i dolcissimi amici di Stan, Upham e Wade. Come ti raccontavo non ho rivisto il film, per me il canon è quello che racconti tu. Perciò non ricordavo che anche questi ragazzi nella pellicola avessero una sorte tristissima: uno inchiodato dalla paura (e perciò dal rimorso) e l'altro addirittura dallo shock e forse dalla follia. Che tristezza e com'è importante poterli salvare, per poterli portare in un mondo di armonia, di dolcezza, di amicizia. Di amore. Mi fa pensare che ci sia veramente qualcosa di salvifico nelle ff che riparano il canon. E perciò in tutto il tuo lavoro. Mi fa pensare che ci sia sempre un sogno all'alba per cancellare gli incubi delle notti più nere, e che i tuoi ragazzi (così tanto tuoi) siano lì per mostrarci la strada che porta alle speranza. Grazie per questa scorta di sogni e di ottimismo

Un immenso abbraccio, a presto❤
(Recensione modificata il 21/10/2023 - 10:31 pm)
(Recensione modificata il 21/10/2023 - 10:33 pm)

Recensore Master
14/10/23, ore 21:34

Ciao,
interessante questo capitolo, si scopre come è andata realmente, quando Mellish ha rischiato di essere ucciso dall'SS. La situazione era ancora peggiore di come la ricordava il ragazzo, la ferita era molto più profonda e Saltzman ha fatto appena in tempo a intervenire. Addirittura Mellish, si è ritrovato tremante e terrorizzato tra le braccia del tedesco che per confortarlo lo ha addirittura baciato. Ma tutte queste cose, Mellish le aveva rimosse perché la sua mente aveva bisogno di semplificare, di rendere il ricordo dell'aggressione meno tragico.
Anche io penso, come Saltzman, che per Mellish sia meglio ricordare, però forse è ancora presto. Ci vorrà molta pazienza, gentilezza e tempo.
Ma mi sembra che Saltzman abbia compreso molto bene tutto questo e sia disposto a rispettare i tempi del giovane americano.
A presto! ❤️
AlbAM

Recensore Master
13/10/23, ore 12:31

Ciao <3
ODDIOOO.
L'ha detto. L'HA DETTO. Cioè per carità, non sapevamo già dell'amore di Mellish nei confronti di Josef, ma sentirglielo dire così apertamente ha scaldato il cuore del lettori e di Josef stesso. Quest'ultimo mi ha sempre fatto una tenerezza immensa con la sua sincerità di sentimenti e resilienza. Inoltre è davvero paziente di buon cuore, la roccia di Mellish praticamente. Anche quando quest'ultimo ha i suoi momenti no, Josef c'è sempre. Inoltre trovo molto dolce il fatto che Mellish sia così triste e di cattivo umore all'idea di separarsi dai suoi compagni, oramai sono diventati la sua seconda famiglia e quindi ho trovato molto bello il fatto che tu ti sia concentrata su questo. Che belli che sono, così innamorati nonostante la situazione orribile intorno a loro.
Alla prossima, un abbraccio <3

Nao

Recensore Veterano
12/10/23, ore 18:09

Cara Abby, devo dire che ammiro molto questo cambio di registro dalla cronaca storica accuratissima al comico (Josef che insiste per stare solo con Stan è uno spasso!) al drammatico. Ha il respiro delle grande serie, dove si alternano colpi di scena e momenti quotidiani. E come ho avuto modo di dirti altre volte, è proprio nelle slices of life che mi trovo a mio agio e mi fermo a sognare: è come avere una scorta di vita (e di felicità) liberata dai tanti crucci di ogni giorno, parallela alla nostra giornata ma insieme così intensa da diventare vera. E sono poetici questi giovani soldati che ascoltano le notizie dal fronte di guerra e nel frattempo curano giardini e ricostruiscono case... è un'immagine bellissima. Di Josef ho detto, dopo tante parole sagge e tante premure ora sembra un bambino prepotente, vuole Stan tutto per sé,,, E Stan non si sottrae, bisogna dirlo, anche grazie all'intervento del fan n 1: Upham! Poi, nel silenzio della loro stanza, Josef ritorno l'uomo saggio, solido, eppure sensibile che abbiamo imparato ad amare. La sua gentile insistenza nel costringere Stan a ricordare ha qualcosa di terapeutico, quasi di salvifico. E dopo tante emozioni è bello il momento in cui Stan scivola dalla veglia al sonno, aggrappandosi a Josef come farebbe un naufrago, con un barlume di consapevolezza: forse lo ama davvero! Cosa che noi lettori sappiamo già, ma è emozionante scoprirlo con lui, istante dopo istante.
Altro bellissimo capitolo, brava. Un abbraccio ❤

Recensore Master
11/10/23, ore 15:08

Ciao 🥰
Io ancora fatico a credere di essere in pari con questa storia e che d'ora in avanti dovrò aspettare paziente gli aggiornamenti, mi sembra un sogno!
Però so quanto tieni a questa storia e a me di rimanere indietro come mio solito non andava più, motivo per il quale poco per volta ho letto e recensito i capitoli per mettermi in pari e questo mi rende molto felice — inoltre, mentre attendo i futuri capitoli tornerò a leggere delle avventure dei tuoi vichinghi ❤️

E quindi alla fine Stan si è dichiarato a Josef.
Ancora non è un “ti amo”, ma sicuramente un “mi sto innamorando di te” ha la sua importanza e il suo valore, cosa che rende Josef l'uomo più felice del mondo, e come dargli torto.
Sono molto felice che dopo lo sconforto e il panico iniziali dovuti prima all'addio momentaneo ai suoi compagni e poi al ricordare quanto accaduto a Ramelle Mellish abbia poi avuto modo di concedersi degli attimi di pace e serenità con Josef, tanto da arrivare, appunto, a confessargli che si sta innamorando di lui.

Le emozioni negative di Mellish sono più che comprensibili, perché se da una parte non vuole salutare definitivamente i suoi compagni, coloro che sono diventati più importanti della sua famiglia e che lui non vuole perdere per nessuna ragione al mondo, dall'altra deve fare i conti anche con il trauma che ha subìto a causa di quella baionetta che gli ha quasi perforato il cuore.
Il fatto che ora il suo cuore sia un po' più debole, che abbia questa cicatrice a cui bisogna fare attenzione, penso che sarà uno dei punti cruciali che faranno capire a Mellish la vera entità del pericolo che ha corso quel giorno se Josef non l'avesse salvato.
Chissà cosa succederà d'ora in avanti, non vedo l'ora di scoprirlo.
Alla prossima!

M a k o

Recensore Master
10/10/23, ore 20:45

Ciao 🥰
Un capitolo ricco di colpi di scena, tra l'altro molto importanti per quello che è diventato il rapporto tra Josef e Stan.
Nonostante il ragazzo non abbia ancora ammesso esplicitamente di amare Stan, gliel'ha fatto capire attraverso le sue scelte, che sono davvero determinanti per l'intera storia.

In effetti non sapevo cosa aspettarmi nel caso Josef e Stan fossero partiti per Treviri, sarebbe potuto capitare di tutto e il pericolo poteva essere ovunque, perché in guerra nessun luogo può considerarsi sicuro.
Inoltre, se i tedeschi avessero riconosciuto Josef come traditore, la sua vita sarebbe stata doppiamente in pericolo e Stan non vuole questo, non dopo che Josef gli ha salvato la vita e lui ha giurato di prendersi cura e aiutare il tedesco a ricostruirsi una vita.

In questo caso il non andare, il ritirarsi da quella nuova missione non significa essere un codardo, anzi, significa essere un uomo che mantiene la parola data e sono molto felice che Miller la pensi allo stesso modo e che sia orgoglioso di Stan proprio per questo.
Le battutine di Reiben non potevano certo mancare, ma in fondo gli si vuole bene anche per questo 🤣

A ogni modo, ora Stan ha fatto la sua scelta definitiva dopo un lungo pensare e cambiare idea, ed è palese quanto abbia messo Josef al primo posto.
Se questo non è amore!
Davvero un bellissimo capitolo, ancora fatico a credere che mi manchi pochissimo per essere in pari!
Alla prossima ❤️

M a k o

Recensore Master
08/10/23, ore 22:51

Ciao 🥰
Finalmente riesco a proseguire nella lettura, non vedevo l'ora!
Anche perché mi ero fermata a un punto critico, ovvero la scelta (in un primo momento impulsiva) di Mellish di voler tornare a combattere dopo aver scoperto le atrocità commesse dai Nazisti nei campi di concentramento, senza contare che era indubbio che anche i suoi compagni provassero qualcosa di molto forte alla vista di quelle cattiverie, motivo per il quale ne hanno parlato tutti insieme (escludendo però due tra le persone più importanti, ovvero Miller e Saltzmann) e chiedono proprio al loro Capitano di poter fare qualcosa e non tornare a casa, almeno per il momento.
Mellish stesso, che in un primo momento aveva riflettuto e cambiato idea, ora è intenzionato a partire e dopo aver letto tutte le motivazioni da parte sua e dei ragazzi, non mi sento nemmeno di dare loro torto.

Ciò che vogliono fare è nobile, anche se complica molto le cose perché Miller dovrà discuterne coi Generali e, soprattutto, lui per primo non vuole lasciare allo sbando i suoi ragazzi, quei pochi che sono sopravvissuti.
Anche perché a parole sembra tutto molto “tranquillo”, ma chi può dirlo che quando arriveranno a Treviri non succederà qualcosa che manderà a monte tutti i loro piani sul restare al sicuro?
Che poi, come hai sottolineato nel capitolo, in guerra non si è mai al sicuro, ANZI.

E in tutto questo, Josef e Stan hanno una nuova discussione molto importante e che li fa avvicinare ulteriormente.
Stan avrà anche un sacco di difetti (i più dettati dalla giovane età), ma quantomeno è onesto e infatti ammette a cuore aperto di non essersi comportato bene nei confronti di Josef e di aver sbagliato perché avrebbe dovuto parlare anche con lui di questa iniziativa importante, non a caso Josef è stato categorico e ha detto che se Stan va a Treviri ci andrà anche lui, quindi… quindi ora non so proprio cosa aspettarmi, voglio sapere come se la caveranno tutti quanti indipendentemente da cosa succederà — perché ricordiamoci che Miller deve ancora parlare coi Generali.
Non vedo l'ora di scoprirlo, alla prossima!

M a k o

Recensore Master
07/10/23, ore 18:40

Ciao,
bel capitolo che sicuramente rientra tra i miei preferiti. Ho trovato molto realistica la reazione di Mellish dopo la notte passata con Saltzman. Indubbiamente Mellish è un "ragazzino" rispetto a Saltzman ed è comprensibile che non condivida i suoi piani per il futuro! È troppo presto perché abbia già chiaro cosa vorrà fare della sua vita! Saltzman è un brav'uomo, ma sinceramente è un po' troppo pressante, credo che dovrebbe dare a Mellish un po' di tempo prima di dare per scontate certe cose! Chissà, forse Upham è riuscito a farglielo capire.
La parte in cui i ragazzi riparano il giardino rovinato dai tedeschi è molto bella. È davvero una metafora di ciò che stanno facendo come soldati: ricostruire e riportare la bellezza dove i tedeschi hanno portato orrore e distruzione! ❤️
Mi è piaciuta molto anche la serenità che sei riuscita a trasmettere in questa parte della storia. Ed è stato bello vedere Mellish finalmente felicr e a suo agio con i suoi amici.
Peccato che nella parte finale Saltzman metta in crisi Mellish facendogli quella domanda. Certo è giusto che il giovane americano trovi il coraggio di ricordare e sono sicura che ricordare lo aiuterà a guarire dal suo trauma, ma vederlo così sconvolto è qualcosa che rattrista profondamente.
Le righe finali del capitolo sono di forte impatto, ti faccio i complimenti per come hai ribaltato completamente l'atmosfera sorprendendo il lettore con un bel pugno allo stomaco!
Complimenti e a presto!
AlbAM