Recensioni per
The wonders still awaiting
di Abby_da_Edoras

Questa storia ha ottenuto 128 recensioni.
Positive : 128
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/06/23, ore 20:21

Ciao Abby. Come ti ho scritto tante volte una delle cose che amo nelle tue storie è questa capacità di cambiare registro. Dall'epico al tragico al romantico per passare poi a toni più leggeri. Dalla Storia alla Favola. E non è un inizio da favola quello tra i giardini di Versailles? E come è adorabile Josef che già immagina passeggiate mano nella mano... E, con il suo buon carattere, è già pronto al perdono. Stan ovviamente non è dello stesso avviso, anche questo in linea con il suo temperamento più orgoglioso e introspettivo. Tutto è più complicato per Stan: accettarsi, perdonare, dimenticare. E così in questa fresca storia d'amore ritorna il dramma, nei ricordi del giovane soldato che ha rischiato la morte in modo tante crudele. Ma come in ogni favola che si rispetti, ecco arrivare l'impavido principe pronto a consolare il giovane spaventato... magari un principe buffo e un po' arruffato, ma uomo buono e gentile, tra le cui braccia il ragazzo potrà dimenticare gli incubi. Quanto è incantevole questa immagine? Tanto, come l'intero capitolo.

Un abbraccio, a presto ❤

Recensore Master
06/06/23, ore 21:33

Ciao ❤️
In questo capitolo, ancora una volta Josef tenta di aiutare Stan a superare i suoi traumi. Il suo intento è nobile, ma temo purtroppo ci vorrà più tempo, non so bene come funzioni con la Sindrome post traumatica da stress, ma so che ci vorrebbe una terapia lunga con tanto di farmaci per supporto, ma a quei tempi questo genere di problemi erano sconosciuti. È straziante vedere Stan soffrire quando Josef cerca di fargli affrontare quei dolorosi ricordi... E infatti Josef stesso poi si ferma e lo coccola quando capisce che è meglio non tirare la corda. Devo dire che Josef mi fa un po' pena, viene un po' maltrattato da Stan. E ovviamente quest'ultimo non lo fa di proposito, tra l'altro per uno della sua età (e a maggior ragione in quel periodo) capisco che è imbarazzante avere la tifoseria che allude a loro come coppia. Tra l'altro Upham è tenerissimo, è grande amico di Josef e non ha mai nascosto di avere un debole per Josef e Stan come coppia, per cui... Niente, lo adoro. A Stan l'amore farà bene, sta imparando a conoscerlo anche se non è facile. Non lo guarirá, però lo aiuterà tantissimo. E niente, scusa per la recensione un po' così, ma non sto benissimo, però volevo comunque leggere di questi due piccioncini.

A presto 🥺

Nao

Recensore Master
06/06/23, ore 21:28

Ciao, eccomi qui 🥰
Il bacio! Oddio, che bel momento è stato!
È stato inaspettato — non pensavo succedesse così presto, ma mi ha sorpreso in positivo — e Mellish mi ha fatto tanta tenerezza, si vede che è ancora un ragazzo tanto giovane, e che sicuramente non meritava di patire tutto quello che gli è successo… ha ragione Saltzmann quando dice che non è colpa loro, la colpa è della guerra, perché la guerra non ha mai senso, è la cosa più inutile e tremenda del mondo, perché porta a disumanizzare gli uomini e a spargere tanto, troppo sangue, come quello del povero Caparzo, che a differenza di Mellish e gli altri non potrà mai tornare a casa…

Comprendo come mai Mellish avesse tanti dubbi sulla possibilità di tornare a casa, soprattutto dopo tutti i traumi che ha subìto e che si porterà dietro tutta la vita.
Si ritrova a essere miracolosamente sopravvissuto mentre il suo più caro amico invece non c'è più, con l'orribile e perenne sensazione di morire da un momento all'altro (perché la sensazione della baionetta che affonda nella sua carne non se ne andrà mai, è una cosa troppo crudele e atroce che purtroppo non potrà mai essere cancellata) e tornare a casa sembra quasi sbagliato, soprattutto dopo tutto quello che è successo e con tutto quello che c'è da fare per risollevare le città attaccate dalle bombe e dai soldati nemici.

Se Saltzmann non lo avesse aiutato a comprendere che proprio perché ha patito così tanto ha tutto il diritto di tornare a casa, probabilmente Mellish si sarebbe lasciato divorare dai dubbi e dal dolore, lo stesso che lo accoglie ogni notte anziché dargli un po' di tregua e lasciarlo dormire.
Anche Saltzmann è stato colpito dal dolore e dai traumi, ha perso tutta la sua famiglia ed è rimasto completamente solo, però nonostante tutto è lì per Mellish ed è disposto a tutto pur di aiutarlo e questa è una dimostrazione d'amore bellissima perché significa che Mellish è diventato la sua ragione per non arrendersi e continuare a combattere sì, ma non con le armi e le bombe, ma per essere finalmente liberi e felici in modo tale da non impugnare più un'arma e non lanciare mai più una bomba contro i soldati nemici.
È stato proprio un bellissimo capitolo, molto intenso e anche dolcissimo, ho ancora in mente la scena del bacio 🥺❤️
Complimenti e alla prossima! ❤️❤️

M a k o

Recensore Master
04/06/23, ore 17:14

Eccomi anche qui!

È stato molto bello per me tornare su questa lettura. In questo secondo capitolo hai affrontato riflessioni molto interessanti e mi hai dato l'opportunità di provare simpatia per questi personaggi.

Hai mostrato luci e ombre della guerra, ci hai ricordato che la distruzione non può avere l'ultima parola, specie se un cuore continua a battere.
È bellissimo leggere come soldati giunti al fronte per annientare altri essere umani in nome di una causa e di una patria, si impegnino a riportare la vita laddove ha dominato la morte.
Mellish ci ricorda il percorso di consapevolezza che hanno attraverso questi soldati giorno dopo giorno al fronte. Per quanto sia molto giovane, a Mellish è stato sufficiente vivere la guerra in prima persona per provare una forte disillusione; le atrocità viste e provate al fronte disilludono l'animo umano, spezzano le illusioni e le aspettative sul loro intervento militare ai tempi dell'arruolano, quando il campo di battaglia rappresentava l'ignoto, il non conoscere la realtà dei fatti infondeva loro grinta e curiosità.
Penso tu stia interpretando molto bene il ruolo dell'esercito americano in guerra. I militari americani sono passati alla storia come fonte di salvezza, coloro che ricostruiscono dove altri distruggono.

Affronti anche il tema della morte lasciando aperto uno spiraglio di luce. Gli incubi dopo eventi così estremi e traumatici sono purtroppo consueti; ci ricordi quanto questi uomini prima di essere soldati siano esseri umani spediti in un contesto in cui il coraggio dovrebbe essere scontato, ma non può esserlo per uomini catapultati così bruscamente da una condizione di vita abituale e pacifica dove svolgevano i lavori più svariati.
C'è la consapevolezza di essere scampati per un soffio ad una tortura che avrebbe portato alla morte, non si sentono imbattibili, anzi sono certi di essere dei miracolati.
Mellish vive costantemente tra il terrore vissuto quando la morte lo ha sfiorato e l'intervento provvidenziale del tedesco che gli ha salvato la vita.
Hai dato grande rilevanza alla collaborazione che non si traduce solo in solidarietà tra commilitoni, ma anche in supporto reciproco tra esseri umani che si sta lentamente trasformando in amicizia; descrivi momenti conviviali tra loro, attimi che sfiorano la normalità dimenticando per un momento di essere in un contesto di devastazione.
Il pensiero di un presente e di un futuro più sereni, di cui loro si sentono artefici, dona loro sollievo. Ciò che ricordano di spiacevole viene alleviato da questa grande forza d'animo con cui tentano di dare una svolta positiva alla guerra, non attraverso le armi ma con umanità. Questo rende molto onorevole il contributo americano nei confronti di amici e nemici.

Mellish dimostra di possedere un animo puro quando si sente in difetto nei confronti del tedesco, ammette che non sarebbe stato altrettanto clemente con quell'uomo. La fama dei tedeschi all'epoca non è altrettanto limpida ed anche in questo caso ti sono grata, perché hai dimostrato quanto la malvagità o la bontà non siano attribuibili ad un intero popolo, ma all'indole di singoli individui.
Ho apprezzato il profilo del tedesco e di Mellish. Sono entrambi uomini molto semplici. Nell'immagine del tedesco delinei un uomo alla mano, di ceto umile e genuino, ben lontano dalla ferrea propaganda nazista, altrimenti non si sarebbe distinto tra le fila tedesche e non avrebbe tradito i suoi compagni d'armi. Dall'altra parte Mellish ha iniziato questa guerra spinto da più di una ragione, da ebreo non mi viene difficile credere cercasse vendetta annientando i tedeschi, ma il gesto di clemenza nei suoi confronti non può che mettere in dubbio ciò in cui ha sempre creduto; questa esperienza amplia la prospettiva di Mellish, come dicevo prima, lo rende consapevole del fatto che non tutti i tedeschi credano nella stessa filosofia e che alcuni abbiano abbastanza coraggio per ribellarsi.

Mi piace molto il personaggio di Mellish. Ha un bel temperamento, non è mai scortese anche quando si sente palesemente a disagio per la schiettezza del tedesco. Sicuramente la giovane età di Mellish lo affascina.

Devo farti i complimenti, perché hai avuto un'attenzione particolare alla coerenza dei dettagli con il periodo storico che sta attraversando la cultura americana.
Sono sempre più contenta di essermi avventurata in questa lettura, questo capitolo mi è piaciuto davvero molto. ❤️❤❤

A presto!
Un forte abbraccio,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Veterano
04/06/23, ore 16:21

Cara Abby, che bel capitolo! Complesso come un intero romanzo, con spunti di riflessione che vanno al di là della storia d’amore. Lo scambio di accuse tra Stan e Josef è così vero nel sottolineare i pregiudizi dell’epoca, con il ragazzo che sfiora appena l’argomento dell’omosessualità ma che indubbiamente pensa anche a quello nell’Ameria degli anni quaranta, e la desolazione di Josef che non fa lo sforzo di capirlo, perché sì le bombe fanno male ovunque ma purtroppo per lui si è trovato dalla parte sbagliata della Storia, e non sarà facile ricucire certe ferite.
E poi la lettera bellissima di Mellish, un piccolo capolavoro di dignità e sensibilità, la figura così protettiva e intuitiva di Miller e l’ombra lunga della dipendenza che si stende sulla vita del povero ragazzo lasciato da solo… perché Wade certo capisce la sua sofferenza ma è troppo abituato al dolore per farne un fatto personale. Solo Josef era presente, solo Josef ha visto e quasi sentito sulla sua pelle tutto quel dolore. Lui, emarginato e odiato, specchio adulto e amareggiato del giovane americano a cui ha salvato la vita. E che forse salverà ancora…
Davvero complimenti, per la maturità e l’intensità di questa storia.
Un abbraccio, a presto

Recensore Master
04/06/23, ore 13:52

Ciao! Mi è piaciuto davvero molto leggere del salvataggio di Mellish dal punto di vista di Josef. Ed è ovvio che le due versioni non coincidano: Mellish era terrorizzato e si è raccontato una versione meno traumatizzante per tirare avanti. Non mi sorprende nemmeno che sia scoppiato a piangere, non solo è poco più di un ragazzino ma non tutti i soldati che erano partiti erano addestrati psicologicamente per la guerra, molti sono tornati dal Vietnam traumatizzati a vita (lo so che qui non si parla del Vietnam). Peccato che Mellish non si ricordi di quel primo bacio con Joseph, probabilmente l'ha rimosso perché subito prima c'era stato quel crollo emotivo che vuole cancellare con tutte le sue forze. Mi dispiace per Joseph che si vede sempre rifiutato per mille motivi, alcuni, forse, validi altri no. Insomma ho l'impressione che se fosse stato Upham a fargli il filo, Mellish si sarebbe fatto meno problemi
A presto!

(Recensione modificata il 09/06/2023 - 10:27 pm)

Recensore Master
28/05/23, ore 20:00

Joseph ha detto una grande verità: inevitabilmente Stan, ogni volta che lo guarda, si ricorda di quello che gli è successo e, anche se gli è grato di averlo salvato, preferirebbe allontanarlo nell'illusione che sparito il tedesco spariscano anche i brutti ricordi. Credo che la tua sia una profonda riflessione psicologica molto vera e umana: quando ero piccola mi ero arrampicata su uno scivolo ma, giunta in cima, mi bloccai dal terrore, l'idea di scivolare giù mi spaventava a morte, lì c'era solo un'altra bambina che mi esortò a scendere, facendomi vedere come fosse facile e banale, riuscii a scendere ma ero talmente umiliata della figura fatta che volevo dimenticare l'episodio al più presto, sfortunatamente ogni volta che vedevo quella bambina mi tornava in mente perciò mi convinsi che se non l'avessi più vista quel momento così terrorizzante sarebbe svanito nel nulla.
A presto! 

Recensore Master
28/05/23, ore 14:13

Ciao <3
Questo capitolo mi ha molto sorpresa e ho trovato giusto e interessante il fatto di raccontare il salvataggio di Mellish dal punto di vista di Josef. È normale che le due versioni differiscano, anche perché Mellish non era lucido, era terrorizzato, in quel momento tutte le sue fragilità erano venute fuori e Josef è stato molto dolce a tranquillizzarlo e... l'ha baciato! Quindi un primo bacio se l'erano scambiati, anche se Mellish non può ricordare. Stai affrontando molto bene il rifiuto del ragazzo, il suo cercare di scappare dai ricordi dolorosi. Josef ha ragione, più scappa e peggio sarà, perché se una cosa non l'affronti, non la puoi superare. Però è più facile a dirsi che a farsi e prima di arrivarci può volerci molto tempo. Anche il fatto che Mellish gli si rivolga con tanta rabbia e stizza, in realtà è tutto dolore che tiene dentro. Almeno adesso ha ricordato meglio quello che è successo. Mi spezza un po' il cuore sapere che Josef è così innamorato mentre Mellish afferma di non amarlo nello stesso modo. Non saprei dire se è vero o se magari in questo momento della sua vita non riesce a vedere l'amore, visto che è troppo preso da quello che sta affrontando... in ogni caso non lo biasimo. Josef comunque ha pazienza e gli è devoto, quindi gli starà accanto, pure aiutandolo. E Mellish ha tanto bisogno di lui.
A presto :*

Nao

Recensore Master
27/05/23, ore 19:41

Ciao!
Con questo capitolo, festeggio la mia recensione n. 1780! Finalmente c'è un momento di comprensione e affetto sincero tra Mellish e Saltzman. Il giovane americano continua ad essere sconvolto per quello che ha vissuto e come molti sopravvissuti a una tragedia, si sente in colpa per essere ancora vivo. Questo lo porta a fare dei pensieri assurdi, tipo voler continuare a combattere perché non ritiene giusto essere sopravvissuto a Caparzo! Tutti questi pensieri terribili, sono interrotti dall'arrivo di Saltzman che sorprende Mellish, p
mostrandogi le foto della sua famiglia distrutta facendogli scoprire così che alla fine i soldati sono tutti uguali, tutti uomini costretti a combattersi perché qualcuno dall'alto ha deciso per loro. (E la recente situazione in Ucraina non può non venire in mente... 😢)
Mellish si rende conto, con imbarazzo, anche che proprio Saltzman, lo stesso soldato che voleva fucilare, è l'unico in grado di capire davvero la sua sofferenza e alla fine improvvisamente ecco che si lascia andare fino ad accettare il bacio di Saltzman! Mi ha fatto molta tenerezza la reazione di Mellish che scappa via tutto confuso!
Sono una coppia davvero simpatica questi due e io sono curiosa di sapere come procederà la loro storia!
A presto! ❤️
AlbAM
(Recensione modificata il 27/05/2023 - 08:25 pm)

Recensore Master
21/05/23, ore 22:09

Ciao, eccomi qui 🥰
Grazie per tutti i video che mi hai passato, li ho guardati prima di iniziare il capitolo e inutile dire che quello che più mi ha stravolta è il momento della morte di Mellish, è una scena davvero angosciante, lenta e dolorosa, proprio come Mellish stesso la rievoca nella sua testa nonostante qui, fortunatamente, sia vivo.
Anche questo non lo risparmia dai traumi, infatti il suo modo di reagire è del tutto comprensibile: quale modo migliore se non tenere la mente occupata tutto il giorno, sforzarsi fisicamente fino allo stremo e poi crollare nel sonno la sera per poi reiterare tutto quanto la mattina successiva?
Questo è, a tutti gli effetti, l'unico modo per non crollare, per provare ad andare avanti…

Saltzmann mi ha sorpresa (in positivo), non pensavo si sarebbe rivelato tanto intraprendente nei confronti di Mellish, deve piacergli proprio tanto!
Ho adorato il modo in cui il loro dialogo sia risultato veritiero grazie anche a tutti i riferimenti cinematografici e artistici dell'epoca, l'idea che Mellish da ragazzino (che in ogni caso anche ora che ha 21 anni continua ad esserlo) se la sia spassata a guardare il primo film di King Kong mi piace molto!

Saltzmann comunque ha le idee molto chiare, dato che una volta arrivato in America vuole a tutti i costi stare con Mellish!
Chissà se ce la farà, considerando tutta la parte burocratica è davvero un procedimento che richiederà un sacco di tempo, spero possano trovare una soluzione 🥺
È stato proprio un bellissimo capitolo, complimenti ❤️
Alla prossima!

M a k o

Recensore Master
21/05/23, ore 12:18

Ciao <3
Accidenti, le cose in questo capitolo hanno preso una piega che non mi aspettavo. Mellish e Josef hanno passato una bellissima notte insieme e Josef è al settimo cielo. A non essere al settimo cielo è invece Mellish, che mi pare molto agitato e si sta facendo innumerevoli complesso. Penso che la sua paura di legarsi a qualcuno così giovane sia per via di tutto quello che ha passato, il trauma è stato così forte che l'idea di legarsi a qualcuno in modo così ufficiale lo terrorizza. Dice che non vuole impegni, che è troppo giovane per legarsi e vuole essere libero di fare ciò che vuole. Ma l'una non esclude l'altro, la sua relazione con Josef può anzi essere un arricchimento. Però posso immaginare quello che gli passa per la testa, non credo voglia davvero mettere dei paletti tra lui e Josef, ma prima di arrivare a stare serenamente con lui avrà bisogno di passarci attraverso a questo dolore. Infatti lui subito chiede aiuto a Upham, gli chiede di intercedere per lui e Upham stesso ci rimane di sasso. Alla fine però Mellish a Josef deve comunque affrontarlo e più che deluso, Josef sembra semplicemente triste, ma comprende. Ha detto una cosa saggia, poi. Se Mellish non affronta tutto il dolore che ha attraversato, non ne può uscire. Se non lo dice ad alta voce, non avrà nemmeno modo di esorcizzarlo. Il fatto è che è già reale e per esperienza posso dire che più una cosa la ignori, più quella torna a farti stare male. Ecco perché mi sento molto affine a Mellish.
Complimenti per il capitolo, a presto :*

Nao

Recensore Veterano
18/05/23, ore 12:53

Cara Abby, questo è un capitolo davvero magico. E ne sono felice perché ne avevo bisogno. Come fai ad anticipare sempre i miei stati d'animo? Avevo bisogno di questa magia quieta, perché devo ritrovare la magia del fandom. Ma torniamo alla tua storia. Sono davvero felice che sia entrato in scena Ryan, il "non protagonista" più importante della storia. E sono già intrigata dall'amicizia con Mellish, in effetti questi due ragazzi hanno tanto in comune. Ed è soprattutto questo non sentirsi mai all'altezza: delle aspettative, della famiglia, della guerra... forse dell'amore. Il discorso tra i due è illuminante mentre lo scambio (di parole e non solo!) tra Stan e Josef è quanto di più tenero si possa immaginare. Josef si conferma il più adorabile e sornione mai visto, e il candore di Stan è a dir poco irresistibile. Sento tante cose fremere nei pensieri e nei sensi di questi giovani soldati e mi aspetto sviluppi sorprendenti! Nel frattempo ti confermi bravissima come sempre.

Un abbraccio e a presto ❤

Recensore Master
14/05/23, ore 19:35

Ma che domande ammazza-romanticismo che fai, Stan! Oh, siamo in guerra, voi sparate, loro sparano, non è che Joseph ha sparato oppure no a Wade perché si diverte a sparare alla gente a casaccio! Eh, mi sa che Stan sia ancora troppo immaturo, più per mentalità che per età, per stare con Joseph, deve maturare ancora un po'. Sono contenta che Joseph non se la sia presa per la storia della scatola e che si sia fatto una bella risata, lo sai che sto cominciando ad adorare Upham?

Recensore Veterano
13/05/23, ore 20:19

Grazie al cielo non ho mai provato cosa voglia dire perdere un amico, magari sotto i propri occhi come accaduto a Mellish, o perdere la propria famiglia. Deve essere qualcosa di davvero devastante ed è gi tanto se non si impazzisce. Non appare quindi affatto strano che - al di là dell'attrazione- Saltzman voglia solidarizzare a tutti i costi anche con uno che fino a poco tempo prima er un suo nemico: sono pur sempre esseri umani prima di tutto, e probabilmente essendo sempre in prima linea capiscono più di tutto l'assurità della guerra che mette gli uomini gli uni contro gli altri.
Io almeno interpreto così la cosa, certo come ripeto l'attrazione esiste, ma penso che prima di tutto ci possa essre anche questo. 
Devo dire che per ora in questa storia più che il lato sentimentale della stessa mi sta piacendo proprio questo rendere l'atmosfera che si trova in un gruppo di soldati in guerra, i pensieri, i desideri, i ricordi delle famiglie lontane.....da amante del cinema inoltre non posso non apprezzare i riferimenti al cinema degli anni '30 e '40.
Alla prossima!
 

Recensore Master
13/05/23, ore 19:00

Ciao, eccomi qui 🥰
Avevi proprio ragione, anche se non ho mai visto il film (disonore su di me e sulla mia mucca in ogni caso!), non è stato affatto un problema leggere questo primo capitolo, è scorrevole e comprensibile dall'inizio alla fine e ho già avuto modo di inquadrare bene la situazione.
(In ogni caso, appena avrò l'occasione recupererò il film, assolutamente!)

Gli eventi che hai deciso di modificare sono quelli che, nel canon del film, hanno portato un sacco di grattacapi e dolore alla Compagnia Charlie, ma ho la sensazione che anche in questa tua rivisitazione ne vedremo delle belle — anche se spero comunque in positivo!
In ogni caso, leggendo i generi della storia, sono pronta a tutto.

Mi sono già affezionata a Upham e Mellish, non saprei nemmeno dirti chi preferisco tra i due perché li ho adorati entrambi, senza contare che ho trovato molto intrigante la figura del soldato tedesco, colui al quale ruota intorno la storia, perché in fin dei conti ora Upham e Mellish si dovranno prendere cura di lui, e chissà perché ho la sensazione che Mellish, il meno entusiasta tra i due per questo incarico, finirà invece per adorarlo…

Riguardo il soldato tedesco, mi piace il fatto che tu abbia voluto dargli un'identità: Josef Saltzmann ora è un uomo a tutti gli effetti, con il suo vissuto e le sue motivazioni che lo hanno portato a salvare Upham e Mellish uccidendo addirittura un suo compagno tedesco.
Ha sicuramente uno spessore molto più importante rispetto a ciò che, mi pare di aver capito, ha combinato nel corso del film, che in quel caso è qualcosa di negativo, invece.

Sono proprio felice di aver iniziato questa storia, inutile dire che non vedo l'ora di proseguire nella lettura!
Complimenti e alla prossima! ❤️

M a k o