Recensioni per
L'importanza di un ricordo
di pantheater

Questa storia ha ottenuto 164 recensioni.
Positive : 164
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/06/10, ore 16:11

Dio mio, non sai con quale ansia mi lasci alla fine di ogni capitolo. Ogni volta vorrei poterne sapere di più, ma, ahimè, dovrò attendere.
Il passato di Vegeta si sta rivelando fin troppo pericoloso. Sono stata malissimo per la povera Bulma, ho temuto quasi il peggio, ma, per fortuna, Vegeta è riuscita a salvarla, anche se così facendo le ha mostrato un suo ulteriore lato oscuro. Credo che dovrebbe imparare a confidarsi con lei. Bulma non è più una ragazzina, deve fidarsi.
Temo che questa separazione, almeno stavolta, sia stata necessaria e, per questo, ancora più sentita.
Vorrei potermi dilungare, ma sono tornata da poco da una minivacanza e ho davvero poco tempo. Comunque sia, sappi che le tue storie non mi deludono mai^^ Un bacione e alla prossima^^

Recensore Veterano
14/06/10, ore 13:29

Recensisco un po' in ritardo perchè sono appena tornata dal mare.. :)
Capitolo carico di emozioni, direi.. Mi è piaciuto :)
Sono ancora un po' intontita dal viaggio e tutto il resto, credo che dovrai accontentarti di una recensione scarsa ^^ eheh..
Per fortuna Zarbon non ha fatto "niente" a Bulma!
Il capitolo mi è piaciuto molto anche perchè è visto dagli occhi di Bulma.. La sua incredulità, il suo modo di essere spaventata.. e anche la capacità di comprendere Vegeta e di saperlo perdonare.
Capisce Vegeta e nello stesso tempo soffre per la lontananza.... spero che vada tutto bene..

Ah, una cosa.. il mio nome è piccolananina, non piccolanina.. ^^ grazie, alla prossima!

Recensore Master
13/06/10, ore 14:50

Ciao bellissimo capitolo ma immaginavo che finiva così...quando l'altra volta ti ho scritto "ci sarà una bella battaglia" sapevo che lui sarebbe arrivato in tempo, ma anche che ci sarebbe scappato il morto e che il tutto si sarebbe svolto davanti a Bulma proiettandola in una realtà dura e cruda. Anche la "sua fuga" per la città è una reazione normale dopo quello che ha passato e credo che le sia servita per capire che è giusto lasciarsi almeno finchè certi problemi di Vegeta non si siano risolti.Peccato che Vegeta non accetti più l'aiuto dei Son e spero che l'altro personaggio nominato dal poliziotto non peggiori la situazione. Bacioni.

Nuovo recensore
13/06/10, ore 12:42

Carissima! Questa mattina, reduce da pessime esperienze personali, sono stata più che contenta di poter trovare un nuovo pezzo del tuo straordinario capolavoro! Come sempre, da quando ho iniziato a leggere le tue storie, mi sono persa fra queste righe incantate, benchè intrise di tristezza e cattiveria, al punto tale da dimenticarmi di me stessa e dei miei conflitti. Qualunque problema passerebbe volentieri in secondo piano, se confrontato con le vicissitudini dei nostri Bulma e Vegeta. Qualsiasi preoccupazione perde punti di fronte all'intenso struggimento che comporta l'amore tra i due protagonisti. Anche questo capitolo è stato commovente e maledettamente intenso; ho sinceramente temuto per l'immunità di Bulma, ma sono stata felice di vedere che, alla fine, è riuscita a cavarsela solo con una gran paura, per quanto comunque traumatizzante sia stata. Ha ragione, Bulma, quando afferma d'aver avuto più paura di Vegeta che di Zarbon. Da un estraneo, proprio perchè è sconosciuto, è legittimo aspettarsi di tutto, persino il più turpe e riprovevole degli atteggiamenti; ma dall'amore della tua vita, è difficile tollerare parti talmente terribili del carattere, frammenti di storia così forti e pericolosi, pezzi di passato incredibilmente pesanti; passato di cui Bulma, per il momento, continua a restare all'oscuro, sebbene le sue esperienze a New York l'abbiano messa in guardia su cosa realmente aspettarsi da Vegeta. "New York è il cancro e Boston la medicina"; si, è proprio vero. Nel Bronx, Vegeta ha ritrovato la sua patologia, ma combatterla solo con le proprie forze, senza contare su nulla di diverso, risulta stancante e autodistruttivo. La paura di Bulma è legittima, naturale, sei capace di trasmetterla anche a noi lettori, che in ogni modo tentiamo silenziosamente di sostenere il loro legame, sebbene ora sia stata necessaria la separazione. Vegeta che tiene armi in casa, Vegeta che viene chiamato "principe", Vegeta che maneggia con scioltezza una pistola e che con la stessa freddezza la punta contro un altro e se ne serve per ucciderlo davanti agli occhi dell'impietrita fidanzata, Vegeta che sa gestire le pressioni della polizia, che è abituato a trattare con loro, a rilasciare e firmare verbali, ad essere trattenuto in centrale; tutti aspetti della sua vita, di lui stesso, che Bulma non avrebbe mai neanche potuto immaginare, con cui si trova a dover fare i conti, che si ritrova, suo malgrado, a conoscere senza che lui avesse voluto permetterlo, senza che lui accenni ad una qualche spiegazione, a qualche dettaglio in più. Non incolpo lui: come dicevi tu, Vegeta, in questa storia, rappresenta l'essenza stessa del dualismo, sfiora gli estremi di ogni cosa con elevatissima intensità. Ciò che accade sembra quasi non dipendere dalla sua volontà, quasi egli fosse al di sopra di tutto, quasi la sua personalità stessa fosse qualcosa di soprannaturale, inarrivabile, ma che finisce per influenzare la sua vita allo stesso modo di ciò che gli accade intorno. Ma, per il momento,c'è troppo gelo, per Bulma, a New York. Vegeta non è sufficiente a proteggerla dal freddo che su di loro si è abbattuto. I loro dialoghi sono stati intensi: davanti agli adorati muffin alla ciliegia di Bulma, stretti l'uno all'altra sotto le lenzuola a casa di Toma e Celipa, nella stazione vicino ad un treno pronto a partire e a portare via la parte migliore della vita di Vegeta. Ripeto: intensi, maledettamente intensi. Non una parola è stata di troppo, non una decisione è stata poco calibrata; tutto è stato necessario, indispensabile, giusto, sebbene nato dallo squallore di una tentata violenza e di una uccisione. Saperli separati è angosciante, ma, per il momento, di bisogno. Speriamo di rivederli presto insieme, ma ancora.. ancora, temo, saranno costretti a passarne tante. In attesa di saperne di più sui nostri due amanti, mi complimento con te e.. davvero, questa storia è magnifica, così forte e vera, così struggente, dannatamente intensa. Dicono che le favole siano ciò in cui alla gente piace rifugiarsi; credo non sia così, o forse è diverso solo per me; perchè a me non piace trovare conforto nelle favole, non riesco a consolarmi leggendo quel "E vissero per sempre felici e contenti". Mi sa troppo di menzogna, di finzione, non c'è nulla di vero e quindi nulla di confortante, per me. Questa storia è diversa; è diverso perchè è vera, perchè è possibile, perchè nel mondo esiste questo squallore e, spero, anche un amore come quello che tu ci descrivi. Ed è infinitamente più bello, per me, rifugiarmi in queste pagine, magari sperando in un lieto fine. Perchè qui non abbiamo paesaggi fantasiosi, cavalli bianchi, cavalieri con il pennacchio al vento, nemici imbranati; qui troviamo New York City, pistole e colpi grossi, protagonisti che cercano una rivalsa dal loro passato maledetto, antagonisti capaci ed abilissimi, pronti a sbranarti in qualsiasi istante. Questa non è una favola: è la vita. Ed è molto meglio, secondo me, sognare con qualcosa di reale, sperando che nel migliore dei modi si concluda, invece che abbandonarsi ad una favola, di cui si conosce già il finale, altrettanto falso come il resto della storia. Meglio sperare per la realtà, che per le favole. Le favole restano favole; la vita, a volte, può riservare sorprese, sa essere magnanima e crudele, riesce a rendere incredibilemente felici o maledettamente tristi. Ma è la vita, è la nostra, la possiamo vedere, talvolta scegliere, e vivere. I sogni non sono per i deboli; ma è bene sognare senza illudersi. Tu ci fai sognare, ma non ci illudi. Lo hai detto tu stessa, lo stai confermando nel corso della storia: la vita è questa, con la sua cattiveria e bontà, con i suoi lati belli e con quelli brutti. Lieto o pessimo finale, bhè.. si vedrà vivendo. A questo punto, dopo averti annoiata a dovere xD, ti saluto calorosamente e aspetto il prossimo capitolo! Ma, ad ogni modo, grazie. Grazie per la "misura" del sogno. A presto! :)

Recensore Master
13/06/10, ore 11:58

Ciao!! Una cosa positiva c'è. Zarbon è morto e nn ha fatto nulla alla povera bulma! Mi dispiace x questa loro separazione. Xk vegeta vuole rimanere? Dice d dover sistemarela ultime cose, ma se tornass a Boston cn lei nn si dovrebbe preoccupare d nulla!!
Spero k nn si cacci in altri guai.. Lo spero vivamente.
Bulma freme x sapere il passato d vegeta, ma credo k debba aspettare ancora molto tempo... Uff sono in ansia x quei due! >.< aspetto il prossimo capitolo!!
Un bacione vegeta4e

Nuovo recensore
12/06/10, ore 20:58

da pazzi.un bellisimo capitolo come sempre.grazie al cielo vegeta e arrivato in tempo.povera bulma sai il momente che si sono divisi stavo quasi quasi per piangere.spero che si uniscano presto.come sempre sei grande.e io non faccio complimenti dico la verita e te li meriti.non vedo lora di leggere ''troppo grande'' la trama e bella e mi e rimasta inmersa nella mente.beh come tutte le tue storie tanti baciiiiiiiiiiiiiiiiiii e aggiorna presto kisssssss

Recensore Master
12/06/10, ore 19:58

Ma che cavolo ha combinato Vegeta durante gli anni passati New York? O.o
Io ero convinta che avesse spacciato, fatto dei colpi per poter avere delle banconote in mano, ma non addirittura omicidi o.o. Ammetto che qui anch’io ero molto spaventata da lui, dal suo comportamento così sciolto e naturale... Addirittura, la polizia lo rimprovera come se fosse un bambino che ha rotto il vetro del vicino con la palla!
Povera Bulma, lo vorrebbe portare con lui a Boston, dove poterlo riportare nuovamente sulla via giusta, ma lui è uno zuccone... Capisco che lo fa per orgoglio e perché vuole trarne soddisfazione nell’esserci riuscito senza l’aiuto di nessuno, ma abbiamo potuto vedere che, nei mesi senza Bulma, aveva iniziato a fare già qualcosa. Dal dito si era preso tutto il braccio.
Dalle ultime frase, deduco che Vegeta sia caduto ancor più in rovina, e che anche Bulma non deve spassarsela nel “presente”. Me curiosa ._.
Aspetto la prossima settimana per poterne sapere di più... Un bacio.

Recensore Veterano
12/06/10, ore 17:32

Uff...Che tristezza questo capitolo T.T Sento che non si rivedranno tanto presto...Beh che dire, Zarbon è già morto, speravo che facesse qualcosa in più oltre che cercare di violentare Bulma XD Va beh va...Invece mi incuriosisce sempre di più il passato di Vegeta, che cavolo avrà mai combinato?! Si scoprirà presto vero? Mi piacerebbe moltissimo che lo raccontasse a Bulma...Celipa in questa ficcy mi sta simpatica ^^ Meno male!!! Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! A presto Baci Yuna =)

Recensore Master
07/06/10, ore 15:00

(Preferenza espressa per il concorso 'Miglior scena lemon')
Così come ho segnalato il primo capitolo di New York, vorrei far presente questo quarto capitolo della stessa autrice, perché se uno era più carnale lussurioso, qui diventa romantico e passionale. Inoltre l’ Esperimento sinestetico la fa da padrone… leggendo mentre si ascoltano le note di Lost Without You, le parole assumono nuova forma nella testa del lettore, che riesce a vedere la prima volta di Bulma e Vegeta come se fosse uno spettatore in prima fila!
Semplicemente fantastico… consiglio a tutti di ascoltare e leggere per capire cosa si prova in questa storia, senza dimenticare la bravura dell’autrice che è capace di descrivere l’atto erotico in modo dettagliato, ma mai volgare, mai pesante, lasciando un’impronta indelebile nel nostro fandom!

Recensore Master
07/06/10, ore 14:36

Io ormai vivo nell’ansia XD. Ogni tuo capitolo è capace di farmi entrare così tanto nel tuo mondo, che quando leggo mi ci immergo completamente, fino a quando riesco quasi a sentire i respiri dei tuoi personaggi e mi sento lì, con loro, a condividere tutte le forti emozioni che ogni volta li colpiscono. Il tg, la notizia… non sai quanto mi abbia colpita quella scena. Se lei non gli avesse permesso di prendersi quella parte proibita di lei, anche con la violenza, Vegeta sarebbe morto. Lei, Bulma, un angelo venuto direttamente dal paradiso appositamente per un povero diavolo quale Vegeta, lo ha salvato. Ma a che prezzo? Alto. Molto alto. Qualcosa che solo lui però capisce a fondo. Lei è troppo ingenua, troppo pura e colma d’amore per vederne l’atto sporco e violento, a tal punto che è lei stessa a consolarlo, dicendogli che va tutto bene. Ed è ancora lei che dice che, in futuro, in modo più dolce, sarebbe andato meglio poiché lei ed il suo corpo, erano di Vegeta… e lui?
Lui si sente frustrato per come si è comportato… forse non aveva la piena facoltà delle sue azioni? Il ritorno a New York lo ha fatto cambiare di nuovo, ma è stata solo una nuova caduta, che lo ha portato al punto da trattare male, o anche solo a pensare di lasciare, la sua unica luce di vita. Io vedo Vegeta come intrappolato… in bilico su un muro di orgoglio, mentre cammina come un equilibrista fra due realtà. Una linda, pulita, l’altra marcia e sporca. Ma intraprendere l’una o l’altra strada non è semplice. Non lo è perché lui ce la vuole fare da solo. Lui non vuole aiuti. Da nessuno. Ma non è nemmeno disposto a vivere nell’ombra di lei, bella, geniale e piena di possibilità per il futuro, né tanto meno a trascinare lei nel suo baratro, privandola di tutte le sue qualità solo per poterla avere tutta per sé, da amare incondizionatamente. Si, io lo vedo combattuto fra i suoi desideri, fra il suo cruore e la sua ragione.
Nella vita, nessuno di noi sa quale strada sia quella giusta da prendere per il bene nostro e di chi amiamo e penso che tu, in questa storia, un po’ come anche nella saga di NY, ci voglia far vedere quanto chiunque (che sia un uomo affermato e ricco oppure un ragazzo cresciuto nel Bronx) possa cadere in basso e sapersi rialzare e, persino, il viceversa! L’altalena della vita… un po’ si sale, un po’ si scende, ma con il giusto equilibrio, ogni cosa può fermarsi, se si riesce davvero a capire come fare.
Eppure i problemi non finiscono all’incidente. C’è dell’altro… molto altro ancora e, tutto o quasi, riguarda il suo passato da “non è cosa per ragazzine” che Vegeta ancora non “ci” vuole svelare.
L’abbiamo conosciuto a Boston e ora lo iniziamo a conoscere nel Bronx… ma cosa è accaduto realmente in passato non lo sappiamo con certezza.
Quello che sappiamo ora è che Vegeta è inguaiato di brutto, a tal punto che l’incidente non risulta essere stato un caso, perché proprio il “palo”, proprio quello che doveva essere Vegeta, è morto. E Zarbon è con Bulma e dio solo sa cosa potrebbe farle.
Dicevo, all’inizio, che vivevo nell’ansia nel leggere le tue storie, ma non la vivo come esperienza negativa, anzi!, è proprio questa paura di leggere il continuo che mi fa amare le tue storie. E so, dopo che tu stessa hai detto che se non c’è nulla da raccontare, è inutile scrivere, che nel capitolo dopo tutto potrebbe essere stravolto e complicarsi all’infinito!
Io, non so mai perché ti lascio sempre questi papiri di recensioni, pieni più dei miei punti di vista che di una mera recensione, ma se tu apprezzi e mi dici che ti fanno piacere, io sono sempre più spinta a farti conoscere i miei pensieri.
Non tutte le autrici sono così disposte a “chiacchierare” con i propri lettori, ma tu fai sentire importante ognuno di noi e questo è senz’altro un altro merito a tuo favore! Posso solo farti i complimenti ora, e dirti di continuare sempre così e di andare avanti a scrivere, perché quello che fai, quello che racconti, arriva dritto nel cuore del lettore! A presto cara :)

Recensore Junior
07/06/10, ore 14:22

tesoro mio,
questa storia è così...oddio non trovo le parole...meravigiosa? perfetta? sublime? giusta? sprecata su un sito amatoriale? non so, immagina un aggettivo, non ancora coniato, che possa riassumere questi e milioni di attributi che vorrei dedicarti.
ogni tuo capitolo supera le aspettative.
questo è determinante. perchè è da qui che forse iniziano le disavventure per i nostri amici, ancor più perchè, forse, da questo momento, inizia la lotta che vegeta intraprende contro il destino, contro il futuro, ribellandosi all'idea di dover cogliere ora, che è con lei, i frutti marci della sbagliata semina passata.
non è giusto. non è giusto che le tempeste arrivino ora che lui è con lei, che il paradiso sembra qui, a due passi, non è giusto che questi nemici si siano ricordati solo ora di vendicarsi e non prima, quando almeno non aveva nulla da perdere.non è giusto che la vita ti presenti il conto nell'unico momento in cui non sei pronto a farlo.
la rabbia di vegeta, la sua angoscia, è quella di aver provocato la fine e la tragedia con le sue stesse mani...vegeta non lotta con le avverità di un fato cieco.
è solo la ruota che è girata, solo la "giustizia" che è tornata a prendersi ciò che era stato tolto...
tu riassumi magicamente tutto in una frase, che esemplifica la tragedia e la portata letteraria di questo capitolo."io son nato sbagliato".
ecco, qui, amica mia, sono rimasta a bocca aperta dinanzi al tuo genio.
questa è la summa. vegeta sente di essere incastrato e non imprigionato nel tartaro. tenta la scalta, tenta la rinascita e ogni volta il destino maledetto lo riprecipita, ogni volta la sua natura, il suo cuore e la sua mente, gli ricordano che non c'è scala che tenga, non c'è risalita che sia credibile,lui è quello bloccato nella roccia lercia dell'errore. perchè lui è SBAGLIATO.
per la vita.
per lei.
lui è quello assuefatto allo sbaglio, abituato alle strade errate.
la battaglia è tra vegeta e il principe,gli scontri sono con se stesso, come ben hai delineato nella splendida figura finale. come lo è sempre stato in dragon ball, dove l'orgoglio, la natura e l'aspirazione, l'amore e la voglia di una famiglia si combattevano ferocemente nella testa del sayan.
la guerra tra personalità, la dannata sensazione che tutto sia inutile perchè c'è una legge dell'irrimediabilità, per cui tutto è destinato a ripetersi uguale e per cui nessun tentativo di fuga serve a salvarti dai tuoi errori e dalla tua natura sballata, sì, quella dannata sensazione è la peggiore compagna di un uomo e del nostro vegeta.
tesoro, grazie ancora.

Recensore Junior
05/06/10, ore 18:38

Ciao! anche questo capitolo mi è piaciuto moltissimo! sono tanto curiosa della continua... mi chiedo se vegeta riuscirà a sistemare tutto.. però dalla fine del tuo capitolo intuisco qualcosa di negetivo.. bhè spero tanto di no... cmq volevo complimentarmi con te per il tuo modo di scrivere.. non è la prima tua storia che leggo e devo dire che sei davvero ingamba! attendo con ansia il prox capitolo... ciao ciao

Nuovo recensore
05/06/10, ore 15:42

Carissima pantheater, grazie per i tuoi apprezzamenti e, soprattutto, per quest'altro capitolo. In verità, hai detto esattamente tutto ciò che avrei voluto dire io: un Vegeta spaventato e che fa paura, che odia l'affetto ma nel contempo lo cerca, che vorrebbe essere scusato ma non sa bene nemmeno lui da cosa; forse, perchè le colpe da espiare sono troppe, benchè siano ancora solo la punta di un iceberg che non è nemmeno venuto fuori per intero. Certamente, su Bulma si ripercuotono gli sbalzi malvagi della sua anima. E lei, proprio come un silenzioso specchio, riflette e fagocita ogni cosa, tenta in ogni modo di alleviare quel dolore e quella pena di cui lei stessa è il riflesso al contrario. Vegeta vede in lei ciò che non è, che non gli è stata data opportunità d'essere; legge nei suoi occhi azzurri le occasioni che ha avuto, quelle che ha sprecato, quelle altre che invece non gli sono mai state concesse. Nell'amore di Bulma si rifugia, dal resto di quel mondo corrotto da cui cerca di scappare, ma che lo avvolge completamente all'interno delle sue vorticose e malvagie spire. Vegeta corre, poichè il suo è un personaggio che vuole e può farlo, a cui resta solo questo da fare: correre. Ma forse corre nella direzione sbagliata e più tenta di arrivare a quella giusta, più, proprio dietro l'angolo, trova piazzate tutte quelle trappole abilmente sistemate in modo tale da ditoglierlo nuovamente dalla meta iniziale del suo percorso. Lo descrivi come un personaggio vissuto, nonostante la giovane età, tormentato, la cui anima ha più ombre che zone luminose. In effetti, Vegeta è il risultato di una qualsiasi vita trascorsa nel Bronx: pistole dentro ai cassetti o infilate nei pantaloni, pochi i lavori onesti e troppi quelli turpi, amici da andare a trovare in prigione, appartamenti da 40mq. Questa è la vita nel Bronx; questo è il Vegeta che vi è cresciuto; e sempre questo è il Vegeta che tenta di sfuggire a ciò che è sempre stato, che vuole cambiare, rendersi migliore, ma le difficoltà sono tante ed i pericoli pure. Bulma è stata rapita da uno dei suoi nemici; lei, candido giglio, che nulla c'entrava con la fogna da cui lui si difendeva, ne diventa facile preda in quanto angelo incaricato di riscattarlo. Credo proprio che questo sarà il primo passo incontro al marcio da cui Vegeta sta tanto disperatamente cercando di tenersi lontano; capirà che da esso, non potrà mai fuggire, poichè quello stesso marcio ha intaccato anche lui. Si convincerà, temo, di non poter cambiare, poichè ci sono persone che non lo faranno mai e per cui lui non potrà mai esser diverso. Ho l'impressione che i guai inizieranno da qui. Non sono preoccupata per Bulma, credo che a lei non accadrà nulla di grave; almeno mi aguro, tu sei sempre capace di stupirmi, non saprei! xD Ma per Vegeta questa sarà la condanna definitiva, forse. E se non lo sarà, probabilmente sarà una delle prime.
Mentre aspetto con ansia il prossimo capitolo, non posso fare altro che complimentarmi per la ricchezza della storia, per la realtà dei personaggi e per le splendide emozioni che ci regali! A costo di essere ripetitiva, continuerò a dirtelo! :) Ti lascio con un caloroso abbraccio, e arrivederci alla prossima recensione! :)

Recensore Master
05/06/10, ore 15:13

Ciao...certo che nei tuoi capitoli alla fine non c'è mai pace!!!. Pure l'arrivo di Zardon a rovinare tutto...spero solo che Vegeta sia arrivato in tempo per salvare Bulma ma brutte intenzione anche se ora si svolgerà una vera battaglia... Non voglio essere volgare ma quando Vegeta ha sentito il telegiornale e ha sentito la notizia dell'uccisione di Broly diciamo che "gli è pipato il culo"...si è spaventato parecchio. Bulma comunque è veramente una fata, sempre pronta a perdonare ed aiutare tutti, è stata brava a non far pesare niente a Vegeta anzi ha rinnovato l'invito che il suo corpo appartiene a lui....è veramente un angelo....Bacioni e alla prossima.
p.s. Ho visto che hai finito "ritorno a New York" aspettavo questo momento così in settimana potrò leggermelo con calma.

Recensore Master
05/06/10, ore 12:10

Okay, arrivata a questo punto, non so cosa dire O.o.
Possibile che quel ragazzo non abbia un po’ di pace? Cavolo, dopo quello che aveva rischiato, dopo che si era reso conto della bastardata che aveva fatto a Bulma e dopo aver capito che lei l’ha salvato (in tutti i sensi), decide di mettere la testa apposto, andandosene da quello schifo di posto per vivere in maniera migliore e pulita. E poi? Cavolo, quel coso schifoso di Zarbon gli sta per togliere l’unica speranza che ha!
Spero solo che si risolva per il meglio questa vicenda, che Vegeta possa ristringere Bulma tra le braccia... Mi hai tolto le parole anche qui o.O. Aspetto con molta ansia il prossimo capitolo, un bacio!