SCUSAMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!
Sono in estremissimo ritardo e non ho recensito quel super capitolo adrenalinico scorso... ma come ho potuto? ah, già, ho avuto sette compiti in classe in cinque giorni!
Sono distrutta... e ammalata. Ho la febbre, probabilmente è lo stress e oggi ho saltato l'ottavo compito (oggi avrei avuto il Tema)...
Comunnque sia, questo capitolo, anche se di passaggio, mi è piaciuto molto!
Sei sempre più brava e questo è ammirabili e io non mi stancherò mai di elogiarti per le tue fantastiche doti letterarie! Sei bravissima, cara, perché anche in questo capitolo hai tirato fuori tutto quello che c'era da tirar fuori. Migliori ogni capitolo e io non posso che dirti brava!!
*me cerca un termine latino per dire "spulciamo" ma non lo trova* xD
Esco, incrociandolo nel corridoio, vestito in modo sobrio, scuro e formale. Sorridendo gli prendo la mano e ci avviamo disotto. È brutto pensarlo, considerando l’occasione, ma è bellissimo.
Sarà pure brutto pensarlo, però è la verità e secondo me è impossibile non trovarlo bellissimo. Anche a un cimitero. Anche a un funerale. Niente può oscurare la sua bellezza! (sembro maniaca, ma credimi che lo so!!)
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Patrick mi prende per mano, mentre ci avviciniamo. La stringo, cercando di trasmettergli la mia presenza. Alcune persone gli rivolgono un cenno di saluto, sorridendo cordialmente anche a me.
Accanto alla bara risplende un quadro con la foto di Angela. È molto più bella di come l’avevo vista io. Registro quell’immagine per sostituirla a quella del suo corpo senza vita. Incontrare i suoi occhi e il suo sorriso immortalato nella foto, mi fa ribollire il sangue di una rabbia nuova.
Dolci loro, dolce lei, dolce tutto. La rabbia si rinnova, muta e si rigenera in ogni capitolo e ogni minimo particolare che riguarda quel mostro le fa capire che lo vuole morto. E' una situazione interessante, davvero molto. Perché tu stai cercando di capire quale sarebbe il comportamento di Lisbon se si ritrovasse in una situazione simile a quella di Jane nel telefilm. E non è facile, perché Lisbon sembra completamente contraria alla vendetta...
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Ricordo me stessa, stretta al fianco di mio padre, con la mano in quella di Tommy, che piangeva disperato. I miei fratelli, stretti attorno a me, piangevano. Io non ci riuscivo. Non riuscivo più a piangere. Avevo gridato tutta la notte, urlando disperata e piangendo. Non poteva essere vero, lei non era veramente andata via.
Che cosa aveva fatto per meritarlo? Che cosa aveva fatto per scomparire in quel modo? Perché dovevo crescere senza di lei?
Ero così arrabbiata. Così distrutta e infuriata, da non riuscire più a ragionare. A metà funerale ero corsa via, sotto gli occhi sbalorditi di tutti. Una ragazzina così giovane e ferita, che scappava e andava a rifugiarsi dentro la macchina del padre.
Avevo pianto così tanto..tanto da svenire. Mi risvegliai nel mio letto, con Tommy steso accanto a me, che mi teneva la mano.
“Non piangere” mi disse, con la sua tenera voce da bambino.
“Non ci riesco Tommy” avevo sussurrato, mentre la prima lacrima scendeva dai miei occhi.
Lui l’aveva asciugata con le dita e aveva sussurrato “La mamma non vorrebbe vederti così”
“Lei non c’è più..” sussurrai io.
“No, lei c’è ancora” rispose lui.
Poi appoggiò la mano sul mio cuore, piangendo “è qui dentro, Teresa” mi disse “sarà sempre con noi”
In quel momento era entrato James, insieme a Peter. Si erano stesi accanto a me e Tommy. Peter si era stretto fra le mie braccia. Aveva solo 5 anni..
“Mi manca la mamma..” aveva sussurrato, prima di scoppiare a piangere.
Fu allora che capii. Dovevo difenderli e proteggerli, essere come mia madre, e farli crescere. Dovevo essere ciò che loro non avrebbero più avuto: una madre.
“Non piangere piccolo” avevo sussurrato al suo orecchio, cullandolo fra le mie braccia.
“Perché ce l’hanno portata via?” aveva chiesto James. Lui aveva 8 anni.
“Non lo so” rispose Tommy “ma lei vorrebbe che continuassimo a vivere e a sorridere”
Mio fratello minore era molto più saggio e pronto di me.
Quel giorno feci una promessa a mia madre e a me stessa: li avrei sempre protetti, non avrei mai permesso che qualcuno gli facesse del male.
Poi mio padre cominciò a bere, e tutto cambiò. Scivolai nell’inferno con loro, ma non glielo feci capire. Mantenni la mia promessa, mentre Tommy mantenne la sua: proteggere la sua sorellina e ricordarle sempre che portavamo nostra madre nel cuore.
Fu solo per questo, per l’amore dei miei fratelli, che riuscii a sopravvivere..
Il ricordo è meraviglioso e perfetto. E' stato interessante leggere la tua versione della tristezza, della disperazione di Lisbon alla morte della madre. I fratelli li hai dipinti come dei piccoli amorini, sono così dolci, soprattutto Peter... povero piccolo, deve essere terribile perdere qualcuno così importante come la propria madre a cinque anni... un'esperienza che ti cambia nel profondo. Ma infondo perdere la mamma è sempre traumatico, basti vedere Lisbon!
Poverina... mi è piaciuto molto quindi il ricordo!!!!!
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In quel momento, scioglie l’abbraccio e ci ritroviamo occhi negli occhi. I suoi sembrano molto più azzurri del solito, forse per via delle lacrime. Forse anche i miei sono diversi. Eppure riesco a leggerli, come lui sta leggendo i miei. Riusciamo comunque a vedere oltre quel dolore che ci ha resi deboli e tristi. Riusciamo comunque a vedere cosa c’è oltre la sofferenza.
“Promettimi che non mi abbandonerai mai” sussurra, mentre una lacrima solitaria gli riga la guancia.
“Te lo prometto” sussurro, abbracciandolo di nuovo.
Belli, teneri, dolci, amorosi, intensi, innamorati, ammalianti... non so che altro dire se non che sono la coppia più bella del mondo della TV. Io sono totalmente andata per The Mentalist e il Jisbon... bé, è il Jisbon! Neppure l'Huddy mi coinvolge tanto. E sono così... romantici! Sei stata bravissima, anche qui. L'immagine degli occhi diversi ma comunque totalmente leggibili l'uno dall'altro è magnifico! e Jane... quanto invidio quella donna! >.< La invidio almeno quanto la amo!!
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“Perché non può essere tutto così semplice?” chiedo retorica, sollevandomi su un gomito, per guardarlo.
Mi sorride dolcemente “Lo sarà. Quando usciremo da quest’incubo tutto sarà semplice e perfetto”
“È già perfetto” commento sorridendo e chinandomi a baciarlo.
Lui ride sulle mie labbra “Strano, pensavo che il tuo obiettivo fosse sbattermi in galera” ironizza.
Sembra tutto così lontano, come se fossero passati mesi..
Lo fisso con un sopracciglio alzato “Non te ne sei accorto?”
Lui mi fissa confuso “Accorto di cosa?”
“Ti sto usando per catturare il Becchino” rispondo, alzando le spalle “poi ti metterò le manette ai polsi e ai mai più rivederci!”
Lui sfodera un sorriso malizioso “Meglio non spiegarti cosa ci farei io con quelle manette!”
Mi fingo pensierosa e indifferente, ma dentro di me il cuore ha preso il posto delle tonsille.
“Mm, hai ragione..” mormoro, afferrandolo per i lembi della camicia e tirandolo sopra di me “..fallo e basta!”
Ridendo mi bacia, mentre le sue dita slacciano i bottoni della mia camicia, liberandosi dell’ostacolo che lo separa dalla mia pelle.
Si, così lontano, da farmi quasi credere che non sia mai successo..
Sbav.
E brava Lisbon, fallo tornare con i piedi per terra e le manette al polso... magari al polso e al letto, non al polso e in cella, eh!
Possibile che in ogni capitolo finiscano per farlo? Cioè, non che mi dispiaccia, ma è molto... molto più intenso del normale. Da questo che scrivi credo di poter intendere che secondo te l'unico motivo per cui loro due non stanno ancora insieme nel Telefilm è Jane. Credi che se Lisbon non si astenesse per rispetto a lui non sarebbe così? Pensi che Lisbon non si farebbe problemi come se li fa Jane? Insomma, hanno due modi totalmente diversi di affrontare il tutto è incredibilmente... strano!
Ma interessante e molto, molto, molto intenso e forte, allo stesso tempo. E' romantico, focoso, triste, sentimentale e perfetto.
Un bacione chicca, aggiorna prestissimo, eh!
Greta |