AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
EVVAI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Dillo... ok, dai, dì pure che sono un caso patologico... c'è poco da fare, lo sono!
Quindi sì, sono in piena crisi ormonale dovuta dal fatto che, Alleluja, i due super meravigliosi piccioncini hanno fatto l'amore!
AH AH!
Lo griderò al mondo! Verso l'infinito e oltre che, finalmente, JANE E LISBON HANNO FATTO L'AMORE!
Alla buon'ora!
Anche se sinceramente non ho ben capito da quanto si conoscano, in questa storia... tre settimane? di più? Effettivamente devo dire che se si conoscessero da tre settimane sarebbe... precoce?
Ma, bé, non sta a me giudicare, perché io se mi fossi ritrovata a lavorare con Patrick Jane (cioè, non acqua, PATRICK JANE) me lo sarei fatta la sera stessa in cui l'avevo incontrato.
Insomma, io sono una persona pudica e giudiziosa e che ti pare, ma... in questo caso la razionalità va a farsi benedire, o sbaglio?
Ma... sto entrando un po' troppo nel personale...
ehm...
meglio se inizio a spulciare e lascio le mie perverse intenzioni per un luogo dove non possono leggerle tutti...
ok, SPULCIAMONOS!
Sorrido, prendendomi in giro da sola. Avevo bisogno di lui. Ero talmente distrutta e impaurita, che non me la sentivo nemmeno di dormire da sola.
Mi sollevo lentamente, fino a sedermi. Jane non c’è.
Ma al posto suo c’è un foglio bianco, piegato in due. Allungo una mano e lo prendo.
Io lo trovo così incredibilmente romantico il fatto del bigliettino!
E' così... sentimentale. Carino. Insomma, in una situazione normale uno non lo fa, ma ovviamente è di Jane che parliamo e lui non è normale, quindi...Bè, a me piacerebbe che il mio uomo mi lasciasse bigliettini in giro... ^^
Ma a me piacerebbe anche che il mio uomo fosse Jane, quindi non faccio granché testo... XD
Rientro dagli altri e mi preparo a seguire quel bizzarro interrogatorio.
“George, tenersi tutto dentro provoca solo un gran peso sul cuore e non risolve niente” inizia Jane, scrutando Woods, che rimane in silenzio.
“Kristina non può sentirti ora” aggiunge Jane, incollando i suoi occhi a Woods.
Lui alza la testa di scatto “Cosa c’entra questo?” chiede confuso.
Un finto confuso, però. Ammetto di vedere la differenza: non sarò una “sensitiva” ma sono pur sempre un poliziotto!
“Ho capito che, qualunque cosa deve dirci, Kristina non dovrà saperla, o almeno, non dovrà essere coinvolta” risponde Jane tranquillo.
“E da cosa l’ha capito? Legge nel pensiero?” scherza Woods, cercando di alleviare la sua tensione.
“No, sono solo molto bravo e spesso ci vado vicino” sorride Jane “George sarò sincero con lei”
Si sporge in avanti, inchiodando ancor di più, se possibile, il suo sguardo a quello dell’agente.
“Un interrogatorio del genere stenderebbe perfino me!” commenta Rigsby, e tutti sorridiamo, trovandoci pienamente d’accordo.
“Sicura di volerlo arrestare? Perché mi serve!” commenta Minelli. Fatico a capire se è sarcastico o no.
Ignoro il mio nodo nello stomaco e sorrido, cercando di rispettare il probabile sarcasmo di Minelli “Vedrò che posso fare!” esclamo.
“George, hanno tutta l’intenzione di arrestarti” mente Jane, in modo molto convincente “hanno abbastanza prove per convincere una giuria che tu quella notte hai sparato a me e ai miei colleghi. Hanno abbastanza prove per condannarti come complice del Becchino” continua Jane, indurendo la voce “e non ti salverà nessun avvocato, perché un poliziotto corrotto, traditore e assassino, non trova nessuna giustizia contro una giuria e un governo disposti a tutto pur di incriminarlo”
Vedo un leggero tremolio negli occhi di Woods.
Ci siamo..
“Lo sa meglio di me George” continua Jane “sa meglio di me quanto questo sistema corrotto funzioni male, potrebbe scontare una lunghissima pena per un’azione che non ha commesso”
Poi Jane ammorbidisce la voce “Le sto dando la possibilità di scappare a un destino orribile che non merita, e di togliersi un enorme peso dalla coscienza. Mi dia ascolto” arriva quasi a supplicarlo.
Scusami. Scusami se l'ho citato tutto, ma... insomma, questo interrogatorio è... davvero tremendo. Chi non cederebbe a un interrogatorio così? E' perfetto. E' l'interrogatorio che ogni poliziotto vorrebbe saper fare! E... Jane non è un poliziotto! e neppure tu lo sei! Quindi è ancora più degno di nota!
Però ripeto... tutte queste frasi sul senso di colpa e il peso che porta tenersi tutto dentro...
questa cosa mi puzza. Jane nasconde qualcosa e tu mi dirai cosa. Non riguarda il caso, ne sono certa, ma... qualcosa di personale lo nasconde.
Che fosse lui l'amante di Angela? Sarebbe paradossale ma estremamente sensato, anche perché io, fossi una donna annoiata (anche se non fossi per niente annoiata) tradirei mio marito con Jane -OK, lo so che le mie più che deplorevoli intenzioni le hai capite ma... Icsdì-
Comunque brava. Bravissima. Per l'interrogatorio e tutti quei sottointesi che io non capisco e voglio capire che lasci!
Woods annuì “Non capivo. Poi, il giorno prima della sparatoria, Kristina mi chiamò, dicendo che aveva parlato con Angela, che le aveva detto che uno dei suoi cari era in grave pericolo. Non che io non creda a mia sorella e alle sue visioni” premette “ma mi sembrava, ecco, strano. Così, per pura curiosità, chiesi ai sorveglianti dell’FBI le registrazioni delle telecamere dell’ingresso. Il giorno in cui scomparvero i miei dossier, Kristina era venuta nel mio ufficio, mentre non c’ero. Il mio ufficio non ha telecamere, e lei portava una borsa, quindi non posso dire con certezza che li avesse rubati. Quando, però, ci fu la sparatoria, collegai tutti i pezzi”
“Perché le ha detto che stava scappando?” chiedo stupita.
“Perché volevo metterla alla prova” risponde guardandomi “se mi avesse consegnato alla giustizia, allora avrei avuto la certezza che lei era coinvolta”
“Perché avrebbe tentato in tutti i modi di incolpare lei e scagionare se stessa” aggiunge Jane.
Woods annuisce “Ora non ne sono più molto sicuro” ammette.
“Cosa le fa credere che Kristina sia coinvolta negli omicidi?” chiedo, alla luce delle nuove informazioni.
“Il suo interesse per le indagini, i miei dossier spariti lo stesso giorno in cui lei era nel mio ufficio, senza una ragione, la supplica di non scappare e di rimanere” risponde “tante cose agente Lisbon. Non ho mai pensato che mia sorella potesse fare una cosa simile e fatico ancora ora a crederlo, ma sono un poliziotto e so quando qualcuno nasconde qualcosa”
E' davvero coinvolta o è un depistaggio? E' davvero coinvolta e verrà internata oppure non lo è davvero e qualcuno sta soltanto tentando di rovinarla?
Uhm.. io spero entrambe.
Quindi, supponendo che sia coinvolta era la spia... una spia un po' troppo discosta dalle indagini però. Per l'appunto sta con questo Roy, che è il proprietario, insieme all'ex marito, del capannone del cuore. E'... complicata come situazione!
chi ti ha insegnato a fare queste supposizioni e creazioni criminali psichedeliche e perfette? Mi spaventi! Con tutti sti rigirii riusciresti a far mettere in galera un santo!
Ma... non è che per caso pure Kristina è orfana di madre, vero?
Sarebbe un vero peccato, se lo fosse... MUAAAAAAAAAAA!!!
Lo sento rabbrividire, nello stesso instante in cui afferro la stoffa e me ne libero, interrompendo il nostro bacio.
Ritorno sulle sue labbra, assaporando il suo bacio con tutta la passione che riesco a trovare.
E immagino sia tanta, la passione.
Al tocco delle sue labbra, la mia pelle rabbrividisce, e una scossa di piacere scivola rapida verso il mio ventre, strappandomi quasi un gemito.
Stringo le mani sulla sua schiena, mentre lui continua quella dolce e lenta tortura sul mio collo. La sua lingua scorre sulla mia pelle, mentre scosse di piacere, sempre più intense e veloci , mi percorrono.
Poi la sua bocca torna sulla mia e io uso tutta la forza rimasta per rotolare nuovamente su di lui.
Ci ritroviamo di nuovo seduti e improvvisamente sento il mio corpo staccarsi dal pavimento.
Senza nemmeno rendermene conto, sento le coperte del letto sfiorarmi la schiena e il suo corpo premere sul mio.
Il mio letto? Il suo letto? Non lo so..non so nemmeno come ci sono arrivata.
Jane ha le braccia forti, mia cara Teresa... io sperimenterei la doccia...
Questo pezzo mi manda in fibrillazione. E' così pieno di aspettative che...
In pochi secondi mi libero dei suoi vestiti, gli ultimi rimasti.
E rimaniamo così, abbracciati, a percorrere ognuno il corpo dell’altro, con troppa voglia di andare avanti e troppa voglia di farlo lentamente.
E combatto contro la voglia irrefrenabile che sento, il disperato bisogno di averlo, per assaporare lentamente ogni istante.
Avvicina il suo corpo al mio, lo sento sfiorarmi e un nuova ondata di piacere ci travolge, strappando un gemito a entrambi.
Allora che senso ha aspettare? Che senso ha imporsi freni che non servono a niente?
... finalmente vengono esadite. Ecco, mi piace questo pezzetto. Perché esprime tutte le paure che due persone, secondo me, dovrebbero provare la loro prima volta. Insomma. Cedere alla passione impetuosa del momento o andare lentamente assaporando ogni istante ma rischiando di far venire una crisi isterica?
Perché immagino che sia difficile controllare i nervi come in una normale situazione, quando ci si trova così. Perché... finchè sei consapevole di quel che vuoi e fai e pensi non è difficile scegliere e, soprattutto, non hai attacchi nervosi perché non risci ad aspettare. Quando sei cosciente sai aspettare, pazientemente, anche se è difficile... ma così...
È come se fossimo perfettamente sincronizzati. La voglia morbosa si placa, come eseguendo un comando, e allora sento di nuovo il mio cuore.
Pulsa velocemente, emozionato e impaurito al tempo stesso. Ma non c’è posto per la paura adesso, non c’è posto per nient’altro che non sia lui.
I miei sensi, intorpiditi dal desiderio, mi regalano la dolce sensazione della sua pelle calda e morbida, a contatto con la mia.
Le sue mani rallentano, il nostro bacio rallenta. Se potessi ascoltarla attentamente, forse sentirei anche la pioggia rallentare la sua corsa.
Si crea quella perfetta unione fra desiderio e calma, fra pace e follia. Quel perfetto equilibrio che combina la voglia di aversi, di amarsi, alla voglia di viverlo, senza perdersi nemmeno un secondo.
E tutto si perde, non esiste tempo, né spazio, né il resto del mondo.
Esiste solo la sua pelle, il suo sapore dolce, il suo profumo. Questo è tutto ciò che resta.
Tracciando una carezza le nostre mani si incontrano e si stringono, mentre scivola in me, lentamente, e tutto il desiderio sopito esplode.
In un secondo tutto si ribalta, l’equilibrio vacilla, ma non si spezza. Perché cresce il desiderio, cresce la voglia, ma cresce la passione.
E ad ogni movimento, tutto cresce, andando sempre più in alto, sempre di più.
Come il sangue, che si riscalda al ritmo di quel desiderio incessante, e diventa sempre più incandescente.
Arriva a bruciare di un fuoco talmente piacevole da volerne ancora e ancora. Brucia il cuore al suo passaggio e incendia tutto.
Un fuoco che brucia entrambi, come se non fossimo più due corpi, ma uno solo, alimentato dallo stesso sangue, caldo e dolce. Alimentati dallo stesso fervore.
E qui... qui è l'apogeo. E' scritto divinamente, perfettamente. Sei stata di una bravura indescrivibile. Tutto quello che penso si dovrebbe provare, che credo si dovrebbe provare e anche spero tu lo hai descritto. E a me non riesce descriverlo così. -.-
Ma non importa perché dove io manco, tu compensi. Bravissima. Jane e Lisbon sono perfetti per stare insieme e lo dimostrano anche in questo frangente. Si amalgamano come fossero gli ingredienti di una ricetta di Benedetta Parodi.
Ok, meglio. Sono perfetti. E bellissimi. e tu sei bravissima. e io ti invidio come invidio Lisbon e, sì, pure Van Pelt e la deficiente della vacca rossa (la Frey).
Ma non importa, questa è un'altra storia.
Bravissima di nuovo, chicca... penso di aver fatto una recensione di un milione di parole... ehm...
ti lascio qui!
Aggiorna presto cara, ti voglio bene!
e Buona Pasqua - in ritardo - a te, al tuo moroso e alle tue amiche!
Un bacione,
Gre |