ciaoooooo!!!!!!!!!!
Ho letto subito il 3 Capitolo,bè.. che posso dire....... è magnifico.
Sai ci speravo che la ragazza sul albero fosse Amu, e perfortuna è lei fiu !! *Tira un sospiro di solievo*
Il pezzo che mi è piaciuto di più è :
- Chi… - tentò di dire la ragazza, ma una mano ferrea la prese alla gola impedendole di continuare il discorso.
- Però… - disse il ragazzo leccandosi le labbra. - il tuo sangue ha davvero un buon profumo…
Le fece notando che cadendo si era ferita alle ginocchia. In quel momento ebbe un senso di deja vu. Quell'odore, quel sangue, lo aveva già sentito. Ma non poteva essere lei. Quel dolce odore attivò in lui tutti gli istinti del vampiro. Sollevò la ragazza da terra mentre gli occhi gli diventavano bianchi e poteva vedere il viso della sua futura vittima. Lasciò di colpo la presa quando fu certo che quello che aveva pensato era corretto.
Amu, caduta in ginocchio, fece qualche colpo di tosse per poi andarlo a guardare dritto negli occhi. Ikuto si stupì di non trovare niente nel suo sguardo. Né paura, né risentimento, niente. Restarono ancora in silenzio a fissarsi, fino a che Ikuto non lo ruppe.
- Che hai da fissarmi così? - le chiese con la sua solita voce leggermente ironica. Si abbassò alla sua altezza e la guardò negli occhi. Ma lei non abbassò lo sguardo e neanche arrossì. - Ti aspettavi qualcos'altro da me?
Le chiese quasi provocatorio. Giocare, era quello che stava tentando di fare, cosa che gli stava risultando sempre più difficile.
- Non ho paura dei vampiri da quando avevo sei anni. - gli disse mettendosi a sedere e pulendosi le ginocchia dalla terra. I graffi erano ancora ben visibili e il profumo del sangue si faceva beffe del povero vampiro affamato.
- Sono contento per te. - le disse lui avvicinandolesi e togliendole qualche altra traccia di terra dal ginocchio, per portarsi poi le dita alle labbra e leccarsele di gusto. - Mmm hai davvero un buon sapore…
Constatò il ragazzo. Amu fece spallucce provando a coprirsi le gambe con la gonna, gesto che lui frenò afferrandole i polsi. - Hey, è tutto il giorno che non mangio!
La ragazza provò a ribellarsi. Non aveva paura di lui, no, questo non lo avvertiva, semplicemente non voleva morire.
- Piano piano piccola! - esclamò lui sarcastico sorridendo sadico. - Voglio solo assaggiare…
Stava per avvicinare le labbra quando un piede lo colpì in volto. Non bastò ad allontanarlo, per questo altri calci fu costretto a schivare, almeno fino a che non lasciò i polsi e la spinse a terra per le spalle fermandole le braccia a terra. Senza perdere tempo il ragazzo le si mise con le ginocchia sopra i piedi per fermarle le gambe. Solo allora leccò quel delizioso liquido le che stava scendendo lungo il polpaccio. Partì da metà arto per poi risalire lasciando una scia di un rosa pallido.
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E' veramente bello, allora al prossimo chapy.
xoxo
Marikkachan |