Narcissa Malfoy era convinta che esistessero due tipi d’amore.
Il primo, quello meno profondo, era l’amore che si provava per la propria metà; aveva sempre amato Lucius, nonostante il loro fosse un matrimonio combinato, e lo aveva sempre stimato profondamente. Era un amore passionale, che era però diventato meno importante quando la donna aveva stretto tra le braccia per la prima volta suo figlio.
Il secondo tipo d’amore, quello più forte, quello davvero indelebile, era l’amore che aveva provato per Draco dal primo momento in cui l’aveva visto. Era un tipo diverso d’amore, un amore che l’aveva resa più dolce, meno rigida, un amore che l’aveva messa in ginocchio, che l’aveva portata a tradire suo marito ed il loro signore.
Narcissa sarebbe anche morta, pur di proteggere suo figlio.
CLASSIFICATA TERZA AL CONTEST: QUELLA PARTE FONDAMENTALE DI ME DI Violet Acquarius e VINCITRICE DEL PREMIO MIGLIOR PERSONAGGIO FEMMINILE

A Severus Piton rimane solo un'occasione per dichiararsi a Lily Evans: il giorno del diciottesimo compleanno della ragazza, l'ultimo che passerà ad Hogwarts. Ma Lily lo rifiuta, e lui è a pezzi. Fin quando, quel giorno, non trova un motivo per ricominciare.
La storia è dedicata alla dolcissima Mrs Killjoy che compie gli anni proprio il giorno di Lily Evans.

Draco ed Astoria si rincontrano per la prima volta dopo anni, ad un ballo organizzato dalle loro famiglie per la festa del loro fidanzamento. Astoria vorrebbe opporsi con tutte le sue forze al matrimonio combinato, ma scopre in Draco una persona diversa da quello che immaginava. L'oscurità non è così male come pensava.
ONE SHOT CLASSIFICATA SECONDA AL CONTEST "LA DANZA DEL DESTINO" DI Shadow_Chan

-Anche io un giorno vorrei essere così felice.- rispose lei, evitando accuratamente di guardarlo negli occhi. Harry si sentì malissimo; avrebbe preferito che piangesse, che sfogasse la sua rabbia su di lui, che lo insultasse. Invece Ginny era calma, resisteva alla tempesta che aveva sconvolto le loro vite come le foglie più forti resistevano al vento che si era alzato, e che impetuosamente cercava di staccarle dall'albero. Non piangeva, ed Harry le fu grato. Non sapeva come comportarsi con lei, non ricordava nemmeno il suo nome, a volte. - Ci vediamo, Harry.- gli disse semplicemente, prima che lui potesse rendersi ridicolo in tutti i modi possibili.
Il ragazzo si voltò a guardarla, dandosi dell'idiota da solo. Come poteva farla scappare in quel modo? Come poteva lasciare che le loro vite si dividessero così, con due semplici parole?
-Sei un idiota, Harry Potter.-

Severus si era vestito velocemente, senza che nessuno lo vedesse, ed era sceso nella Foresta Proibita alla ricerca dell’ingrediente che gli sarebbe servito per la Pozione contro i Veleni Comuni.
L’aria era frizzante, tipica della primavera; gli alberi scuotevano la loro chioma e i fiori si piegavano leggermente al tocco della brezza serale. L’uomo, tuttavia, non si fermò ad osservare fiori ed alberi, ma puntò deciso all’interno della Foresta, con l’intento di finire quel lavoro quanto prima.
Sapeva che il giorno dopo, in classe, lei gli avrebbe chiesto un corno da tenere per se. Non era solito essere generoso con i suoi alunni, specialmente con i Grifondoro e con i figli di Harry Potter, ma lei era diversa.
Il primo giorno che aveva messo piede nella sua classe, Lily Luna Potter si era dimostrata arrogante come suo padre; totalmente incapace nell’arte delle Pozioni, aveva fatto scoppiare il calderone di un Serpeverde dopo appena cinque minuti dall’inizio della lezione. Severus l’aveva presa di mira subito, e si era ritrovato ad osservarla crescere e maturare; più cresceva e più diventava brava in pozioni.
Ma soprattutto, più cresceva e più diventava simile a Lily.

- Avanti, Fred, svegliati – aveva sussurrato George, con la voce rotta dall’emozione. – Svegliati, sappiamo tutti che è uno scherzo –
Ma Fred non si era svegliato.
Lo strattonò con forza, mentre Molly continuava a piangere ed Arthur scuoteva la testa. George cominciò a sentire il cuore accelerare dall’incredulità ed un dolore sordo partire dallo stomaco e scoppiargli nel petto. Si era reso conto in quel momento che Fred non avrebbe mai fatto soffrire sua madre in quel modo, e capì che tutto quello che cercava di negare anche a se stesso era vero.
Fred era morto, non c’era più, non l’avrebbe mai più avuto al suo fianco.
E fu così che capì di essere solo; nonostante la Sala Grande fosse immersa nel caos, lui sentiva solo il silenzio. Il silenzio di una persona che aveva perso tutto in un solo istante, la cui anima si era lacerata a metà una volta che suo fratello aveva chiuso gli occhi per sempre.
Per sempre era un tempo lungo, troppo lungo.
Fred l’aveva lasciato per sempre.
E solo nel silenzio, pianse per la prima volta.

La morte ci prende alla sprovvista e non sempre siamo capaci di affrontare le conseguenze che essa lascia al suo passaggio. Neville ricorda i sette anni trascorsi insieme a Fred, il suo dolore e tutti i momenti belli passati insieme a quello che lui considerava un amico. Sette momenti in cui Neville e Fred si sono confrontati, sette momenti di comicità; sette anni insieme.
La one shot è arrivata prima al contest di Violet Acquarius "In Memoria di Fred" vincendo anche il premio Fred

Albus Silente ha un solo, ultimo desiderio prima di morire: rivedere Grindelwald, il suo vecchio amore. La notte in cui Severus Piton ha il compito di ucciderlo si reca così a Nurmengard, con la speranza di poter parlare con Gellert un'ultima volta. Il ricordo di una notte di luna piena li avvolgerà entrambi, portandoli alla consapevolezza di essersi sempre amati, nonostante tutto.
La one shot si è classificata seconda al contest "Di carta e d'inchiostro" di May_Z vincendo anche il premio Giuria