Lo vedo scivolare di nuovo…
Nudo…
La sua pelle così chiara, resa ancora più pallida dal freddo di quell’acqua…
Cascata d’acqua in cui scivola, sempre più verso il basso, precipitando, rotolando in quelle vasche di vetro connesse da scivoli in vetro trasparente…
Così trasparente, che è terrificante solo immaginare per quanti metri sia scivolato giù, prima di toccare il fondo da quell’infinita altezza…

Piccola one-shot scritta per onorare come ogni anno l'unico uomo che abbia mai amato in vita mia e che ancora riesce a rendermi felice. Sono due pov, uno di Freddie e uno di Brian. Spero solo possa piacere a chi legge... E' scritta con il cuore, anche se davvero non so come sia venuta fuori xd

Prima di oltrepassare le porte automatiche in vetro, mi fermai un istante.
Alzai il viso al cielo, ed ammirai l’imponente struttura del building di fronte e a me…
Era un edificio completamente costituito da vetri a specchio.
Bellissimo… Lucente… Tutti quei venti piani illuminati…
Sembrava una stella luminosa in mezzo a tutti gli altri edifici che aveva intorno… come un Sole in mezzo ad altri pianeti.

Livadia si estendeva davanti ai miei occhi nella sua incredibile bellezza. Erano passati molti anni dall’ultima volta che ci avevo messo piede, ma ancora oggi aveva il potere di togliermi il fiato con la sua natura ricca e incontaminata fatta solo di una spartana semplicità rurale.

Cosa mi rimane?
L’illusione che probabilmente nulla sia stato vero. Che fosse stato tutto un sogno.
Perché da un sogno ti riprendi: ti dici che non è vero, che non è mai potuto accadere, e non potrà mai accadere, e semplicemente torni a vivere.
Ma dalla realtà, da qualcosa che ti ha fatto vivere fino a poco tempo fa, una volta che finisce non ti puoi riprendere.
Semplicemente non puoi.
Non puoi vivere.. senza il motivo per il quale vivevi.

A volte il cuore fa così male da sentirti mancare, fa male, e sei perso in quel dolore.

Non è una storia, o un racconto. Se la dovessi definire in un qualche modo direi che è questo scritto è a metà tra una lettera e una pagina di diario. Qualcosa che avrei dovuto dire molto tempo prima ad una me del passato che si è fatta solo del male non capendo ciò che era realmente giusto. Uno scorcio di come si cresce a volte sognando solo ciò che non si è. Mi sono straziata l'anima per ammettere queste poche parole e per scriverle nere su bianco. Non lo so se a qualcuno potranno piacere, non le ho scritte per questo. Le ho scritte per me stessa.

Spin off di un libro attualmente in via di scrittura.

La favola di Cenerentola in chiave FARRELL-LETO...
fatevi quattro risate.... come non ve ne siete mai fatte :D
Avvertenze: tenere questa storia lontana da persone deboli di cuore XD

I give up.
È un soffio dirlo, non si fa fatica, basta farlo scorrere sulla lingua e poi lasciarlo uscire fuori, guardarlo disperdersi nell’aria gelida di gennaio.

Il delirio di una sciocca il cui unico rimpianto sarà quello di non aver mai visto il suo mito... A 20 dalla sua morte, lui vive ancora in me

“Mi è stato detto che cercate una ciurma…” dico, il mio povero cappello che ancora viene stritolato dalle mie mani, quasi fosse il mio unico appiglio e la mia sopravvivenza dipendesse da quello.
“Si, è così” si sporge in avanti, poggiandosi sui gomiti.
Sorrido, nettamente più sereno. Non sono venuto qui per niente, quindi.
“Vorrei arruolarmi!”
Lo vedo squadrarmi da capo a piedi, e cazzo, se c’è una cosa che ho sempre odiato è chi mi fissa senza motivo.
“Quanti anni hai, ragazzo?” mi chiede, alzando la tesa del cappello, facendomi scorgere i capelli biondi e gli occhi, di cui non saprei definire il colore a causa della penombra.
“Trenta” mento.
“Davvero? Ne dimostri poco più di venti!”
“Si, lo so… me lo dicono tutti…” forse perché è vero! Ho davvero poco più di vent’anni!
[Fic a 10 mani di ladyElric92, harderbetterfasterstronger, _kia91_ , Scaramouche e ohara]

Il periodo successivo trascorse magnificamente.
E questo sancì l’inizio di una relazione felice ed appagante.
Certo né io né lui pensammo mai di trasferirci a vivere insieme come avrebbe fatto una qualsiasi coppia che si amava, ma in fondo le nostre case a pochi chilometri l’una dall’altra rendevano la condivisione del tempo molto più facile di quanto potessi aspettarmi.

La catastrofe di Haiti offre a Colin Farrell e Jared Leto l'opportunità di rincontrarsi di nuovo dopo anni di lontananza e mancanza grazie alla maratona benefica "Help For Haiti Now". Scopriranno sulla loro stessa pelle che i sentimenti e la passione che li teneva uniti ai tempi di Alexander non è mai sbiadita. Lacrime, dolore, amore e passione concentrati in un unica fanfiction.

Altre persone entrarono ridendo rumorosamente. Il tizio che era con me si voltò verso di loro mostrando subito un enorme sorriso verso qualcuno che stava indicato,
“hey, accidenti a te, ragazzaccio che piacere vederti”,
l’uomo a cui era rivolto il saluto si avvicinò a noi.
Era il famoso ed affascinante Colin Farrell: l’ultimo, in ordine di tempo, bello e tenebroso divo di Hollywood.
“Colin, lui è Jared, Jared Leto… ti ricordi…”,
Colin lo zittì immediatamente,
“sì, sì Dean, mi ricordo perfettamente di lui, abbiamo fatto già qualcosa insieme”,
rispose, rivolgendomi un sorriso,
“ciao Jared, come va?”.