L'amico glielo ripeteva spesso di dover smetterla di correre dietro alle ragazzine e iniziare a mettere su una famiglia vera e propria, ma per lui era una cosa totalmente impossibile.
La sua famiglia era l'ossessione – o forse era più giusto chiamarlo affetto in fin dei conti – che lo legava all'amico malato.
Ma per quanto fosse una cosa totalmente malata oltre che improbabile, era l'unica cosa che non se la sentiva di dover rinunciare ad ogni costo. Poiché farlo – esattamente come il compagno seduto accanto a lui – valeva dire recidere un legame importante che li aveva uniti sin dall'inizio.
[Kyoraku/Ukitake] scritta per il "p0rn fest" indetto da fanfic Italia

[SPOILER dal capitolo 423 | Scritte per Syllables of time]
I. Nascosto dalle tenebre notturne, si lascia andare, silenziosamente.
II. Sa che non tornerà.
III. «Non ti senti solo?».
IV. La goccia che fa traboccare il vaso.
V. Sin da quando l’aveva conosciuto, aveva cominciato a farsi troppe illusioni.
VI. Inizia a correre.
VII. In una piovosa giornata di Giugno...

«So io come far ritornare la tua vita una favola, amica mia.»
La schiena di Lottie smise di sussultare, e La Bouff alzò gli occhi verso di lei, in cerca di salvezza. «Come può essere…?»
Tiana sfornò un sogghigno compiaciuto e le mise davanti agli occhi la locandina. «Domani sera si va ad uno spettacolo di magia, principessina.»
Lottie, tirando su col naso, sorrise.
[Dr. Facilier/Charlotte "Lottie" La Bouff]

Fanficion partecipante alle iniziative "2010: a year together" e "Just use a condom", indette dal Collection of Starlight.
«François, smettila»
Voleva masterizzare un CD, il povero Arthur.

Stranamente, non è che Grimmjow debba fare molto per sedurre Orihime. [...] «Tanto-» Orihime smette di parlare, per schiarirsi la voce e forse farsi coraggio, «tanto lui non lo verrà mai a sapere, no?»

[GrimmIchiHime]
Senti lo stomaco riempirsi di farfalle nell’istante esatto in cui le mani di Grimmjow-kun – Jaegerjaquez-kun, quasi pensi, ma sai che lo detesta e riesci a trattenerti proprio all’ultimo secondo – si stringono attorno ai tuoi fianchi, grandi e calde e possessive, attirandoti contro di lui.

Una raccolta che comprende una serie di piccole flashfic [il numero di parole va da 150 a 260 circa] che mostrano delle schegge di vita quotidiana di Rukia e Byakuya Kuchiki. Vi avverto che tutti capitoli sono ambientati nel periodo che precede la rivelazione da parte di Byakuya del motivo per cui ha adottato Rukia, quindi tratta frammenti della loro vita, come fratelli, precedenti all’incontro di Rukia con Ichigo e precedenti anche alla quasi avvenuta esecuzione della giovane Kuchiki.
La vita di Rukia, ora Kuchiki Rukia, era finalmente cambiata.
In maniera inaspettata, molto più inaspettata di quanto avesse mai potuto immaginare, in maniera radicale, molto più radicale di quanto avesse mai sperato, e in maniera rapida, molto più rapida di quanto avrebbe mai creduto.
[...]
La villa Kuchiki, ora, si era ripopolata di un nuovo nobile inquilino.
Era arrivata all’improvviso, come la primavera svelata dallo sbocciare rapido dei ciliegi, e lo aveva fatto con la stessa timorosa curiosità che caratterizza un pulcino che per la prima volta vede il mondo che si stende oltre la sua tana.

[Dalla Shot]
Li presero, i tre fuggitivi.
Li presero e scoprì che la causa di quella strana malattia che aveva, si chiamava Hermione Jean Granger.

Guardò i suoi piedi, rimanendo in quella posizione. Respirò rumorosamente e ad ogni suo respiro, ne seguiva un altro non suo.
«Ho fatto una cosa stupida oggi» mormorò, sicura che avrebbe sentito, «Sono andata da tutti i nostri amici a chiedere un consiglio. Sembravano tutti convinti di una cosa. Mi facevano domande strane e mi dicevano cose senza senso. “ Regalagli una torta che sappia di ciliegia dentro. Non sarà dolce, gli piacerà”… chissà cosa significa.»
Cominciò a ricordare tutto quello che gli era successo qualche ora prima, ricordandosi ogni momento, ogni faccia e citazione. Non riusciva a capire e l’irritazione faceva crescere le lacrime che cominciarono a cadere mute. Il petto faceva male.
«Lo so che non ti piaccio abbastanza, perché sarebbe successo qualcosa se fosse stato il contrario.»
La voce diventò rauca.
E poi capì. {accenni ad altre coppie}

[SPOILER HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE PARTE I]
Si fermò davanti a un negozio di Notturn Alley, e tirò fuori dalla tasca il portafoglio.
Nella taschina più nascosta aveva conservato quel ritaglio, quella foto che mostrava sul viso della ragazza un sorriso stanco e malinconico, ma che era pur sempre un sorriso.
[Scabior/Hermione]

[SPOILER HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE PARTE 1]
Non gli piaceva che Bellatrix torturasse quella Mezzosangue, perchè era la sua Mezzosangue.
[Scabior/Hermione, a senso unico]

**Partecipante al contest 'L'amour Toujour' di LoveChild**
**Partecipante al 'The One Hundred Prompt Project' con il prompt Disordine**
Come al solito Grimmjow metteva nella sua testa una costante confusione. Il disordine cronico che lo circondava nella sua casa si trasferiva nel suo cervello e lo mandava in fumo. Un attimo era convinto che tutto fosse perfetto, quello dopo che ogni cosa stesse facendo o pensando fosse totalmente sbagliato. GrimmIchi

- Sono il principe del sesso! E dovrai baciarmi per questo, chéri! -
Arthur sbuffò, maledicendolo.
- Sei solo una stupida rana! Altro che Principe! -

Perché sono i baci sul collo, le carezze sulle spalle, le cosce che si strofinano sui suoi fianchi. E poi i mugolii totalmente estasiati.

Ghignò nel sentire il gemito che Heracles si lasciò sfuggire contro il suo orecchio e ripeté il gesto, certo che però questa sua disubbidienza su colui che gli aveva concesso quell'amplesso in riva al mare gli sarebbe costata molto cara... ma almeno le sue ripetute molestie alla fine avevano dato i suoi ottimi frutti, maturi e duri come il sedere del greco che continuava a farlo impazzire.