>REVISIONE DEI PRIMI 13 CAPITOLI IN CORSO
Levi Ackerman, uomo dal temperamento scontroso e dallo sguardo gelido, è il soldato più forte dell'Umanità.
Elizabeth Adalet, giovane cocciuta e ribelle, custodisce nelle iridi i più profondi abissali marini, ma lei non lo sa ancora.

MikasaxLevi
A due anni dalla fine della guerra, Mikasa e Levi si ritrovano insieme ad affrontare le cicatrici e le ferite che la guerra ed i giganti hanno lasciato nelle loro vite. Mentre l'inverno è alle porte, il loro rapporto cambia per sempre... In un mondo popolato di memorie di amici caduti, riusciranno a guarire insieme?
Una storia introspettiva sui miei due personaggi preferiti, ideata e in larga parte scritta prima dell'uscita del capitolo 131, quindi ormai in parte off canon.
Contiene spoiler per chi segue solo l'anime.

Sarah è una Social Media Manager che vive nella vecchia casa di sua nonna: ama ballare il lindy hop, picchiare la sua amica psicopatica e la panna nel caffè. Il suo unico segreto sono le caramelle che ogni tanto ruba alle sagre di paese.
Levi è un Export Manager con l'ossessione per la pulizia, la musica classica e l'alta cucina. Il suo segreto è invece una passione mantenuta tale da parecchie donne e un paio di preti.

Izuku un giorno si sveglia e trova uno sconosciuto che afferma di essere suo marito.

Non c'era nulla di molto valoroso in lei, ma la storia non viene sempre raccontata dagli eroi.

[seminarist!Levi x Eren]
Il pesante libro universitario giaceva aperto sul tavolo, nell’angolo più isolato del locale dove era solito fermarsi a studiare. L’essere fuori città assicurava tranquillità a quel posto, anche se quel tipo, il nuovo cameriere, era forse un po’ troppo rumoroso.
Levi sorseggiò la sua bevanda calda, mentre fuori la temperatura era forse a meno di dieci gradi. Il calore gli rilassò i muscoli e gli stemperò la gola, che dopo quella lunga camminata al freddo pizzicava in maniera fastidiosa.
Riprese in mano la matita e tornò a leggere quel noioso ultimo capitolo, tentando di non dare troppo peso a quegli occhi che si sentiva addosso.
Occhi grandi, verdi come non ne aveva mai visti, che di tanto in tanto si posavano neanche troppo distrattamente su di lui. Sono l’ultima persona che dovresti guardare in questo posto, ragazzino.