Era senza controllo, come ogni volta.
Poteva sconfiggere centinaia di Heartless giganti senza che le gambe tremassero, senza un fremito.
Poteva combattere contro avversari potenti senza aver paura o provare dolore quando gli venivano inferte le ferite.
Restava impassibile quando si sentiva dire cose che non gli piacevano affatto.
Ma bastava un tocco, uno sguardo o una parola di Axel per fargli perdere il controllo, per distruggere la maschera di indifferenza ed apatia che portava sul viso chiaro; e quando si inarcò per l’ennesima volta, sentendo le vertebre della schiena sfrigolare tra di loro, si lasciò scappare un urlo che cercò inutilmente di trattenere fra i denti.

La storia è ambientata mentre Sasuke è ancora con Orochimaru. Itachi è stato catturato (in realtà si è fatto catturare) da Orochimaru e Sasuke può prendersi finalmente la sua vendetta. Ma gli avvenimenti possono prendere una piega inaspettata.
[Ultima all'Uchihacest Contest! indetto da madychan, RuinNoYuki e niebo sul forum di efp]

No ma, davvero. Come gli era venuta in mente la storia di voler lavorare per “essere libero ed indipendente”?
Come?!
Però adesso era lì, al chiosco, i capelli biondi spettinati dal leggero vento fresco che gli regalava il ventilatore acceso al massimo.
Faceva caldo comunque, perché ovviamente solo lui poteva aver trovato un capo che avesse i capelli rosa e che fosse fissato con le divise.
Insomma, gli aveva affibbiato quella maledetta divisa per portare i gelati ai tavoli. Non bastava, che so, un grembiulino?!

"Era tutta lì, la vera anima di Sasuke. In quella mescolanza di pudore, inutile orgoglio e pura oscenità che andava ben oltre qualsiasi immagine fittizia di un ragazzo diligente e rispettoso dei valori cristiani impostigli dalla famiglia. Ed era solo ed unicamente per quello, per il semplice fatto di essere l'unico a conoscere la vera indole dell'Uchiha, di poterne avanzare quasi un diritto di proprietà, che Orochimaru sprecava tempo, soldi ed energie nel giocare con il ragazzo, come fa il gatto con il topo prima di cibarsene."
Seconda Classificata al Contest "Impossible is Nothing - Fate l'Amore, non fate la Guerra" indetto da GlobuloRosso

Gli prese il viso tra le mani non appena questi si allontanò per avvicinarlo nuovamente alle proprie labbra -Itachi.- lo richiamò e lo vide allargare gli occhi sorpreso, sorridendo subito dopo. -hai bisogno di questi occhi per vedermi?- gli chiese e Sasuke si rifiutò di comprendere.

Sasuke si trova a dover interagire di nuovo con un team, questa volta ne è il leader indiscusso, ma la cosa sembra quasi disturbarlo a volte. Riesce a fare presa su Karin per ovvie ragioni, Juugo lo segue in onore di Kimimaro, e Suigetsu va nella sua stessa direzione, ma non ne ha paura, non si sente minacciato. Lo vede come un compagno di viaggio e lo segue perché non ha niente di meglio da fare. Apparentemente. La shot è divisa in due parti: la prima ambientata subito dopo aver allestito il team Hebi, la seconda invece tratta il periodo immediatamente dopo la scoperta del passato e del cammino che ha percorso Itachi; dopo lo scontro e la sua morte, che vengono - diciamo così - trattati dalla citazione. Terza classificata al contest "Di pesci spadamuniti e occhi caffettiera" indetto da suni.

-Puzzo-
Quell’affermazione, gettata con tanta nonchalance nel silenzio della foresta rotto solo dal trepestio dei loro passi sulle foglie ormai secche, fece sussultare i membri maschili del Team Hebi. O meglio, Juugo sussultò, Suigetsu portò mano alla spada in un riflesso involontario causato dal rumore improvviso, mentre Sasuke, dalla posizione di aprifila, sbatté un paio di volte le palpebre senza dar segno di aver udito qualunque commento. Come suo solito.
da un semplice commento possono derivare molteplici conseguenze. Una sosta, un confronto, uno sguardo, una decisione. Magari, un letto, e anche una doccia.
Un letto? Una doccia?
Certo. Quale modo migliore per chiarire dei rapporti?
[SasuSui - SuiSasu; double PWP con contorno XD]
(quarta classificata parimerito al contest "Hot party" indetto da Darkrose86, vincitrice del premio "fanfiction più Hot")

Prima Classificata al contest "Against PWP Racism" indetto da Nekorika e Happyaku
Tocca Oto.
Di notte.
E’ seta.
Seta nera di lenzuola bagnate, tra le quali ti fai sbattere.
[OrochimaruxSasuke]
[NarutoxSasuke]

Raccolta di 30 brevi oneshot lemon. [Axel/Roxas]

[Dedicata a WhiteRose88, con tanto affetto]
"<< Vuoi metterti qualcosa addosso?!? >> Urlò all'improvviso Sora scuotendo la testa.
Riku sghignazzò non muovendosi di un solo centimetro.
<< Magari potrei mettermi i miei boxer, saresti così gentile da darmeli? >> Lo prese in giro.
Il brunetto lo guardò negli occhi confuso [...]
<< Sulla tua testa, scemo. >>"
(Principale: RikuxSora)(Secondaria: AxelxRoxas)

Seconda classificata al contest: "I sette peccati capitali" di Zaza-chan e Funnyclair
L’uomo gioca ad essere Dio.
Per pochi attimi di potere assoluto, si logora e si rovina.
Ma la discesa verso la spirale infernale, è lastrellata di godimento.
Così, gode l’uomo mentre affonda nel ragazzo; gode il fanciullo non più tale nell’avvertire il bisogno estremo dell’adulto.
Godono per il potere che, entrambi, hanno nell’atto: chi perché possiede, chi perché controlla.

Axel odia essere ignorato.
Roxas odia essere stuzzicato.
Eppure si ritroverà costretto a partecipare ad un’involontaria partita a nascondino…
[scritta da Selina]