Dal testo: "Scivolo di spalle per terra, facendomi sostenere dalla parete. Ora, finalmente, anche le mie lacrime possono sgorgare senza dover chiedere permesso.
Il cielo sopra di me comincia a tuonare e ad incupirsi.
Il pensiero di lei mi rattrista. Il modo in cui è andata via, i suoi occhi che bruciavano di rabbia mista a rancore. Quell'immagine incupisce il mio cuore, come le nubi grigie ricolme di pioggia, che offuscano questo cielo, finora limpido e stracolmo di stelle. Ci sarà tempo per noi un giorno, forse. Un giorno, quando le mie paure saranno scomparse insieme alle tue. Un giorno, se mai verrà, quando o se deciderai di perdonarmi e capire le mie stupide motivazioni. Nel frattempo, angelo mio rincuorati, in questo dolore che stralcia le anime, non sei sola a combattere e soffrire. Questo dolore di cui stessa sono la causa. Un giorno ripenserai a me e la rabbia forse si tramuterà in altro. La tua delusione non sarà più così lampante e riuscirai a vedere semplicemente la ragazzina idiota, che ha commesso il grave errore di non combattere per te."

Regina non ha pace: la sua mente, il suo corpo, il suo cuore le stanno procurando una lenta agonia,fatta di letti sfatti, notti colme di sogni eccitanti e pensieri impudici.
Regina ha un unico punto debole, un' unica ossessione: Lei.
Si sa, per resistere ad una tentazione bisogna cedervi.

Conobbi Clarke che era da poco morta mia madre, e con Clarke la mia vita prese una piega che non avrei mai potuto immaginare.

[Clexa AU]
La fiducia è importante in ogni rapporto, soprattutto in amore, ma se viene meno come puoi tornare a fidarti di nuovo?
Clarke Griffin e Lexa Woods lavorano insieme da molti anni, entrambe avvocato e socie dello studio legale Jenkins and Meyers, ma hanno un passato in comune, un trascorso scomodo, che va ben oltre alle riunioni di lavoro, alle diatribe tra colleghi, alla gestione dei casi e dei clienti esigenti.
La convivenza lavorativa non è semplice per nessuna delle due, soprattutto non è facile ignorare quel brivido che percorre la schiena ogni volta che sono vicine.

[Ranya AU & Clexa AU]
Anya Forest è la più famosa negoziatrice del dipartimento dell’FBI di R&R (Rapimento e Riscatto), lavora con la sua squadra tattica – sua moglie Raven Reyes, agente operativo, Lexa Woods, suo braccio destro, Lincoln White, cecchino di precisione, Octavia Blake, giovane recluta e Clarke Griffin, psicologa ed esperta profiler – alla missione del salvataggio di Wells Jenkins, figlio del Sindaco e consigliere della giunta per l’edilizia e il rinnovamento. Qualcosa non va secondo i piani e sarà il primo caso in cui l’agente Forest infrangerà la legge venendo meno al suo giuramento.

Lexa è una giovane studentessa di letteratura e ha una cotta senza uscita per la sua bella e attraente vicina di casa: Clarke Griffin. Le cose cominciano a diventare un po' strane quando dall'appartamento di fianco comincia a sentire dei rumori inequivocabili, più volte al giorno e quasi tutti i giorni. Lexa pensa semplicemente che Clarke sia a suo agio con la propria sessualità e che non si faccia problemi a cambiare spesso partner, ma quando perde il lavoro part-time che le permette di pagare l'affitto, scoprirà che è sempre meglio non giudicare il libro solo dalla copertina.

Raccolta di One Shot incentrate interamente su Emma e Regina.
Stralci di vita quotidiana, rivisitazione di fatti accaduti nella serie, racconti AU. Saranno fluff, angst, alcune anche smut (ecco spiegato il rating rosso).
Interverranno spesso altri personaggi, specialmente Henry e Mary Margaret (la quale mi piace particolarmente da inserire nei momenti imbarazzanti. Leggere per credere).
Pubblicherò ogni volta che scriverò una nuova storia, senza una scadenza particolare. Enjoy! :)

Storybrooke non è mai stata tranquilla e pacifica come in quei mesi e la signorina Swan, sceriffo di quell’amena cittadina, si annoia terribilmente, notte e giorno. La sua unica, vera, gratificante distrazione è, naturalmente, Regina Mills. Già, perché Emma non può fare a meno di torturare il sindaco con programmatici ritardi nella consegna dei documenti della stazione di polizia e assurde richieste, come quella di una sedia superergonomica, cinque rotelle, seduta reclinabile, poggiatesta e poggiapiedi estraibile, acquistabile in ben sette colori differenti.
Ma è solo quando la signorina Swan invia erroneamente un messaggio a Regina, un messaggio vietato ai minori e niente di meno, che le cose iniziano a farsi davvero interessanti.
[In breve: SwanQueen ft. sexting]

Cosa c'è di più banale di un viaggio in treno per andare a lavoro? Questa era la vita quotidiana di Emma Swan, ma cosa succede quando una sconosciuta sconvolge le vostre abitudini e fa crollare le vostre certezze?

*Sono stata abbandonata sul ciglio di una strada, non si sono neanche disturbati a lasciarmi in ospedale. Una coppia mi ha preso in affidamento fino ai tre anni ma poi hanno avuto un figlio e allora mi hanno mandata via.*
La storia di Emma Swan, la vita di Regina Mills.
Entrambe in un mondo dove la magia non esiste, il nostro.
Storia SwanQueen.

CLEXA COLLEGE AU
Tutto di questa conversazione mi fa pensare che tu stia cercando di includermi, in qualche modo, nel tuo gruppo, in quella che poco fa hai definito come la “tua gente”. E io non riesco a spiegarmi come mai, da quel giorno nel bosco, entrambe non riusciamo a fare a meno di incontrarci fra i corridoi di questo Campus e di scambiare due parole.
[...]

[Elycia] Fanfiction su Alycia Debnam-Carey e di Eliza Taylor (Lexa & Clarke) nelle vesti di loro stesse, quindi delle attrici che stanno recitando The 100.

Santana viene mandata dai genitori sull'orlo del divorzio in vacanza in un paesino dimenticato dal mondo, alla bizzarra casa di un bizzarro parente.
Riuscirà ad ambientarsi in questo luogo, o impazzirà prima dello scadere dei due lunghi mesi che dovrà trascorrere lì?
Forse resisterà. E, forse, tra intrighi, intrecci e misteri, troverà dei nuovi amici e, magari, anche l'amore.

"chiuse la chiamata con la sua amica e coinquilina e rimase in silenzio ad osservare la persona che le stava davanti e che faceva altrettanto sorridendo imbarazzata.
“N… Naya?” chiese dopo aver deglutito ed essersi ripresa."

Quell’isola era diventata così presto la mia casa, il mio rifugio sicuro, come era stato per le mie amiche prima di me.Era l’isola delle anime perdute, così mi piaceva chiamarla, era l’isola delle anime fragili come la mia, che vagano in cerca di un luogo in cui espiare le proprie colpe. Un forzato esilio per darsi tempo di rinascere dalle proprie ceneri.