Il mio tutto.

Dalla storia:
'16 anni,bevo,fumo di tutto,una volta sono finita nel giro della droga e sono una autolesionista.
Sono acida,brutta,antisociale.
Non ho amici.
Non ho obbiettivi.
Non ho una vita come una normale sedicenne.'
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'Che stronzi.
Voglio scappare.
Portatemi via.
Non resisto più.
I miei genitori in quattro mesi solo due volte mi sono venuti a trovare,che merda.'
Storia che tratta tematiche molto delicate,preparate i fazzoletti.
Ditemi cosa ne pensate in una recensione,un bacio. -vals

La storia è tratta da una parte della mia vita, parla di due migliori amici. Lei si innamora di lui, lui a causa del lavoro del padre si trasferirà in un'altra città, soffrirano profondamente entrambi. Il ragazzo riuscirà ad accorgersi che il suo vero amore è proprio quella ragazza che aveva sempre e solo chiamato "migliore amica". Il dolore che egli prova colpirà profondamente il padre, che farà di tutto per tornare a lavorare nella vecchia città. Il padre rottiene questa richiesta ed i due ragazzi potranno finalmente essere felici insieme.

“Vedi Grace”.. “ Ormai sono mesi che convivo con questa malattia..poi credo che siano le esperienze negative a renderci persone più forti nel futuro”.. “ e poi ci sono loro, i miei idoli che con la loro musica mi danno una speranza”

Cosa si poteva dire di Rebecca? Beh, non molto di sicuro. Era una ragazza come tutte le altre, peccato che un moro con gli occhi marroni le aveva scombussolato la vita e no, non era stata più come tutte le altre.

"Non dimenticare che ci sarà sempre qualcuno che durante una tempesta cercherà di prendere la pioggia al posto tuo." Holly troverà questo 'qualcuno'?

Charlotte Evans si è trasferita da poco a Londra. Dovrà affrontare un nuovo giorno di scuola, ma per lei non è un novità. Genitori che non potevano stare in un posto fisso per più di 2 mesi, amici sparsi per il mondo, vite lasciate in sospeso. Ma adesso tutto cambia.
Charlotte non sa cosa significa amare, ed è sempre stata fredda con i ragazzi, e ,adesso che è a Londra, soprattutto con uno: Niall Horan.
Classico stronzo. Qui a Londra, conoscerà il vero significato dell'amicizia, e forse anche di quel sentimento di cui lei non conosce il nome, che noi tutti comunemente chiamiamo:amore

'Non ho bisogno di te' sussurrai buttandomi a terra, stanca di tutto
'Sì, Jude, tu hai bisogno di me' continuò lui per chissà quale motivo
'Sei un fottutissimo cantante, Louis, io ho un figlio' urlai contro di lui, con quelle poche forze che mi rimanevano.
'Quel figlio è anche mio'
In quelle parole non trovai rabbia, frustrazione, obbligo,trovai tenerezza e forse anche quella voglia sottintesa di voler crescere quel bambino, il nostro bambino.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.