Taci mentre usciamo dal parco e percorriamo il viale ed è l'unico momento in cui vorrei saper dire qualcosa di futile.
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Storia partecipante al contest Gara di Flash San Valentino 2019 indetto dal gruppo Takahashi fanfiction Italia

Scritta per il P0rn Fest #12 indetto da Fanfic Italia e Lande di Fandom.
Prompt: Modern!AU, Grifis è a capo di una piccola banda di criminali che sta poco a poco acquisendo territorio e fama e Gatsu è il suo secondo in comando e "guardia del corpo"

*Fanfiction partecipante al contest Natale al peperoncino indetto dal gruppo Takahashi fanfiction Italia*
Una piccola figura bianca vagabondava nel bosco innevato di dicembre.
I grandi alberi secolari la sovrastavano, rendendola più piccola di quanto non fosse, coprendole la vista della città. Il profumo di pino e terra ghiacciata inondava l’aria pungente.
Si voltò un attimo a rimirare il suo percorso. Le sue orme goffe erano ben visibili. Anche il paesaggio che le si mostrava dinnanzi presto sarebbe stato rovinato dai suoi piedi. Avrebbe voluto essere più leggera, più elegante, nascondersi e fondersi con la neve. Ma era solo una prostituta, e le prostitute non sono né eleganti né sobrie, ma attirano a sé ciò che c’è di marcio nel mondo. E dal marciume che l’aveva inquinata lei non poteva più pulirsi.

Il Natale riunisce una serie di persone in un rinomato stabilimento termale gestito da demoni e spiriti, intrecciando un serie di storie che sono accomunate dalla voglia di passare una festività serena, passionale e organizzata: Miroku e Sango vogliono movimentare la loro vita di coppia, Inuyasha e Kagome hanno appena cominciato a frequentarsi con tutti gli imbarazzi del caso e Rin e Sesshomaru vogliono solo un posto comodo dove potersi rilassare in modo creativo.
Ma ovviamente, imprevisti fisici e spirituali sono dietro l'angolo, tutti con un pessimo tempismo.
Questa fanfiction partecipa al contest "Natale al peperoncino" indetto dal gruppo Takahashi Fanfiction Italia.

Quella decisione sembrava essere piovuta dal cielo, come un fulmine cade a terra in uno schianto. Non appena aveva realizzato che il congiungersi con Lan Wangji l'avrebbe reso più grato e felice rispetto al solo pensiero di sposarsi con qualsiasi altro - uomo o donna che fosse; ecco, in quell'esatto istante, era stato perduto.
Da quel momento tutto gli era sfuggito di mano.
Niente della sua vita era mai stato al sicuro nelle sue mani, c'era da dire. Ma quella situazione era molto, molto peggio.
«Non sono abbastanza ubriaco per questo.» sospirò.
[ WangXian | Lan WangJi x Wei WuXian ]

«Ho chiesto dove sei stato.» Ripetè, calmo. Di una calma algida, come un fuoco freddo sul punto di divampare. Pareva trasmettere una tensione sotterranea, come se stesse tenendo a bada qualcosa.
Avrebbe dovuto scattargli una lampadina, un allarme in sordina che c'era qualcosa che l'aveva reso scontento. Conosceva abbastanza bene Lan Wangji da poter dire con assoluta e incontestabile certezza quando questo fosse sul punto da perdere le staffe. Lo capiva dalla rigidità della postura, dai tratti del volto, dal modo che aveva di guardare e, ancor più, dal peso che avevano i suoi silenzi.
Doveva capirlo che era irritato - infuriato, quasi.
[ Lan Wangji x Wei Wuxian ]

“In me hai una confidente, se lo vorrai” – sussurrò di nuovo lei.
Sesshomaru sorrise, perché lei non sapeva che l’aveva cercata per così tanto, e averla trovata si era rivelato semplicemente meraviglioso.
E trovarsi solo, in quel momento, dopo aver rispolverato un ricordo a lui così caro, gli parve più doloroso che altro. Non riusciva quasi più a darsi pace, camminava angustiato per le strade, rivedendola in ogni creatura e oggetto grazioso.
disclaimer: i personaggi presenti in questa storia non appartengono a me, ma all'opera InuYasha, di Rumiko Takahashi.

Ranma e Akane. E il loro amore.
Perché sì, anche se non sembra, il loro è amore. Uno tra quelli che preferisco, perché lottato, vissuto e, a volte, anche sofferto. Insomma, vero!
Estratto dal 3° capitolo:
"Vorresti dirle qualcosa di “carino”, ma ti conosci! E sai che, in un modo o nell'altro, finiresti col farla arrabbiare ancora di più. Così, con il viso in fiamme, ti convinci a lasciarle un piccolo bacio su di una guancia."
Estratto dal 5° capitolo:
"Prima che decida di spedirti in orbita, la stringi a te, una mano dietro la schiena, l'altra tra i capelli. E adesso? E adesso le corte ciocche color cobalto dei suoi capelli ti solleticano il mento, le mani sulla tua vita bruciano più di un tizzone ardente e... hai le guance in fiamme."
Estratto dal 6° capitolo:
" Eppure, in questo momento, non lo lasceresti per nulla al mondo. E’ tiepido. Ed insolitamente morbido. E l’aroma fruttato che lo circonda potrebbe crearti dipendenza. Proprio come quello del maschi- A K A N E. Ad essere incredibilmente soffice non è il tuo letto, ma la vita larga che, beata, dorme accoccolata contro il tuo petto."

Quando al piacere del cibo si unisce una passione sfrenata per la provocazione condivisa da due amanti particolarmente vivaci.
dal testo:
Sesshomaru indugiò appena, le labbra schiuse con un sospiro ad aleggiarvi sopra, le mani premute sul bancone in marmo, quasi a circondare la figura di Rin. Prima di poter cedere definitivamente a quegli occhi così invitanti, spostò lo sguardo altrove, senza muovere il resto del suo corpo – non voleva allontanarsi da lei, ma non voleva neanche mostrarsi così fragile e piegarsi alle sue volontà tanto facilmente.
“Rin devo finire di lavorare, ho quasi finito, devo solo-”
Una mano dalle dita sottili e fredde si posò immediatamente sulla cerniera dei suoi pantaloni, quelli da lavoro, che lasciavano parecchio raggio d’azione per agevolare il proprietario e rendere qualsiasi tipo di azione più veloce. Sesshomaru risucchiò un sospiro, stringendo il bancone freddo tra le mani mentre avvertiva un calore ormai familiare irradiarsi lungo tutte le gambe e il basso ventre. Alzò lo sguardo quasi a cercare aria nuova, pulita e che non fosse pregna di lei, fallendo miseramente.
disclaimer: i personaggi presenti in questa one shot non appartengono a me, ma all'opera - e al genio - di Rumiko Takahashi.

Una risata gli fece vibrare il petto appena, risuonando dal fondo del suo torace. “Non ti stanchi mai” – sospirò sconfitto.
“Ma tu guarda” – fece lei, fingendo di esserne sorpresa. “Mi dispiace non essere così veloce a calpestare la mia dignità come una Kagura o una Sara, sono desolata” – al solo pronunciare quei nomi sentiva il corpo fremere e bruciare. “Perché perdere tempo? Va’ da loro, sapranno di certo accoglierti nel modo migliore, meglio di me”
Lo vide sospirare. “Sei estenuante” – le sorrise, aggiustandole un ciuffo di capelli incastrandolo dietro il suo orecchio, indugiando sul suo volto per ricalcare con maestria quei tratti che conosceva meglio delle sue mani.
“A maggior ragione, non perdere tempo qui con me” – disse ancora, cercando di liberarsi dalla sua stretta.
La guardò ancora, costringendola a fermarsi. “Sono esattamente dove voglio essere”
disclaimer: i personaggi presenti appartengono all'opera di Rumiko Takahashi, InuYasha. Di conseguenza non ho alcun diritto su essi.

Inuyasha esprime il suo desiderio alla Sfera dei Quattro Spiriti: diventare umano, per poter vivere per sempre accanto a Kikyo e liberarla dal giogo di custodire il gioiello. Dopo averlo sognato con trepidazione, l'idillio del loro amore è finalmente realtà.
Ma il confine con l'illusione è molto più vicino di quanto non possano immaginare.
[Fanfiction scritta a quattro mani con harua_96 e vincitrice del contest "Sfida a catena - Gara a coppie", indetto dal gruppo su Facebook "Takahashi Fanfiction Italia"]

In malora.
Ecco dove poteva andare.
Non a casa, non « a riflettere », non a schiarirsi le idee.
Direttamente in malora, lei e la sua chioma bruna sparita nella folla di Capodanno con cui non si sarebbe mai mescolato, se non fosse stato per assecondare il suo irragionevole desiderio di « uscire a festeggiare come le altre coppie. »
Si era confusa subito nel resto dei suoi simili, inutile, inadeguata, insignificante piccola umana come tante altre. Non sapeva nemmeno perché aveva perso così tanto tempo con lei.
FANFICTION SCRITTA PER IL CONTEST "SFIDA A CATENA - GARA A COPPIE" INDETTO DAL GRUPPO SU FACEBOOK "TAKAHASHI FANFICTION ITALIA
Fanfiction a quattro mani con la collaborazione di elerim

Griffith aprì gli occhi nel momento in cui il sole sfilò l'ultimo dito dalle assi del pavimento. Sapeva quanto fosse rischioso, lasciare le persiane aperte durante il giorno, ma Griffith non si sarebbe perso l'ultimo raggio del sole calante per nulla al mondo. Il tramonto era una specie di memento mori per lui.
[Vampire AU] [GutsGriffith]

Fanfiction vincitrice del contest Special February indetto dal gruppo Takahashi fanfiction Italia.
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Il bagliore dei falò, il chiasso festoso, il sapore di sakè sulla lingua.
Tutto sembra lontano.
Gli occhi si appigliano ora a ogni brandello di luce. Luce giallastra, tremolante.
L’unico suono, i tuoi respiri.
Il solo sapore, i tuoi baci sulle labbra.
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Sango e Miroku e la notte del loro matrimonio.

Cucinare? E che mai ci vorrà?
In fondo si trattava solo di seguire alcune istruzioni “alla lettera” e sarebbe andato tutto bene.
Si.
Alla lettera.