C’era una cosa che non aveva mai sopportato degli asgardiani: il fatto che fossero sempre maledettamente invadenti. Non aveva detto una sola parola da quando aveva rimesso piede su Asgard, eppure sembrava che tutti stessero cercando di tirargliene fuori quante più possibili solo guardandolo negli occhi. Il loro era uno sguardo avido, curioso e quasi famelico, ma nonostante la mordacchia gli stesse lacerando la lingua, scavando a fondo senza alcuna pietà, Loki non poté fare a meno di sorridere sardonico, divertito dalla situazione.
Era tornato, alla fine. Ma non da vincitore, né da perdente. Semplicemente, era ancora lì.
(...)
«Adesso, qui dinanzi a tutti loro, io ti chiedo: cosa hai da dire in tua discolpa?».
Sembrò che tutta Asgard pendesse dalle sue labbra: la plebe venuta ad assistere al suo ritorno ammutolì di colpo, le guardie rafforzarono la presa sulle loro lance e Sif e i Tre Guerrieri, come se fossero stati sincronizzati, strinsero più forte i pugni e digrignarono i denti, curiosi di sapere cosa avrebbe risposto.
Loki ghignò. «Vi sono mancato?».
[SEQUEL DI: LA VOLPE E IL LUPO] [LokixNuovopg] [Accenni al film THOR:TheDarkWorld]
[STORIA CONCLUSA]

Messaggi e urla che non sentirai.
[Fuenciado - parecchia angst!]

«Perché stai piangendo?» Una voce infantile e femminile alle sue spalle lo fece sussultare e lui, istintivamente, si voltò a fronteggiare chiunque fosse stata l’artefice di quella domanda. Quando si voltò, i suoi occhi proiettarono quella che doveva essere la sagoma di una bambina di circa dieci anni. Aveva dei folti e ricci capelli rossi che le incorniciavano il viso piccolo e sottile ricoperto di lentiggini e dei grandi occhi color cielo curiosi e vispi che non smettevano di scrutarlo. Non era molto alta, arrivava all’incirca alle sue spalle e inoltre era anche parecchio magrolina.
Non seppe il perché di quello strano pensiero, ma Loki ebbe come l’impressione di avere dinanzi a sé una… sì, una piccola volpe!
[Loki x Nuovo Personaggio]
STORIA CONCLUSA!

La musica è la base principale di questa storia. L'amore, la gelosia, il successo, il fallimento, le lacrime, insomma, tutto quello che la vita ci riserva. Gerard e Frank, la loro storia vista con i miei occhi, nei loro, invece, è possibile vedere a distanza il fatto che non sia solo la musica l'unico fattore a tenerli vicini, c'è tanto e tanto altro.

Alcuni istanti dopo, proprio mentre l'ascensore stava raggiungendo il terzo piano, un cigolio alquanto sinistro trillò nelle orecchie dei due occupanti del cubicolo. L'ascensore si fermò con uno scossone decisamente violento. Gerard ondeggiò, e per alcuni istanti rischiò quasi di perdere l'equilibrio, ma riuscì a rimanere miracolosamente in piedi. Frank, d'altro canto, non riuscì a trovare altri appigli se non la giacca di Gerard, così si ritrovò a stringere con forza la giacca azzurra di quest'ultimo, quasi fino a romperla.
[...]
- Ehy! - trillò Frank, battendo un pugno contro la porta metallica dell'ascensore - Ehy! Mi sentite? Mi sentite? Rispondete, cazzo! -
"No, non può essere vero" Gerard rimase immobile, totalmente spiazzato dagli eventi "Non può essere assolutamente vero!"
Frank sbuffò, rabbioso, dando un calcio alla porta dell'ascensore, che vibrò violentemente prima di tornare al suo posto, immobile.
- Siamo bloccati - annunciò Frank, voltandosi verso Gerard.
Gerard e Frank.
Un incontro causale, un amicizia nata da una brutta giornata.
Due persone che hanno bisogno di essere salvate, da se stesse e dal mondo che li circonda.
Può tutto questo evolvere, diventare qualcosa di più?
[Frerard]

« Dimmi che mi ami » aveva ordinato, imprimendo per bene nella sua mente lo sguardo spaventato e ferito del moretto.
« Ti amo.. » aveva biascicato Frank. Non c'era sentimento in quelle parole, era un "ti amo" detto alla stregua di un ingrediente di una torta. Detto come si dice "ciao" ad una persona sconosciuta.
« Voglio sentimenti, Iero. Voglio vedere per l'ultima volta un po di sentimento sul tuo volto. » aveva urlato, prendendo tra le mani il volto di Frank.
« Gee, anche quella volta nell'albergo doveva essere l'ultima, anche quando abbiamo girato il video di Sing, doveva essere l'ultima. Non ci credi neanche più tu che potrebbe essere l'ultima, quindi smettila di dirlo. » aveva commentato voltandosi verso di lui e arpionando le sue labbra in un bacio che aveva molto poco di passionale.
Vittime, erano due vittime.