Quel brutto stronzo si sposa! E me l’ha detto col sorriso!
“Ehy, Frankie, lo sai che mi sposo?”
Ma vaffanculo! E’ stato come se mi avesse detto “Ehy, Frankie, lo sai che ho deciso di toglierti il cuore, calpestarlo e poi mangiarlo?”
-Che c’è, un gatto ti ha mangiato la lingua? – Mi chiese dopo un po’.
-Aspettami lì. – Mi affrettai a scendere le scale di casa e aprii il portone, rischiando di romperlo.
Me lo ritrovai davanti, bello come sempre. Con i suoi capelli neri pieni di nodi, i fianchi un po’ troppo cicciotti e una maglietta scolorita che lo faceva anche più grasso. Ma era proprio per questo che lo amavo. Per tutti quei suoi piccoli difetti.
POTRESTE MORIRE DI DIABETE, SAPPIATELO! :3

E poi - che cazzo - le sue tette. Frankie aveva delle tette enormi. Gee aveva perso il conto di quante volte gliele aveva invidiate.
Sì, lo so, è uno scempio questa storia, uno scempio. Potete abbattermi, me lo merito._.

-Ti prego..- si, Gerard stava praticamente supplicando l'amico inseguendolo per la libreria.
-Ma Gerard!- cercava di replicare l'altro raccogliendo le riviste lasciate in disordine su un tavolino di vetro nell'aria lettura.
-Frank ti pago!- cercò di corromperlo Gerard, -Faccio i tuoi turni!- alzò la voce per farsi ascoltare, la libreria era sempre vuota ad ora di pranzo.
-Ma se abbiamo praticamente gli stessi orari!- rispose Frank ridendo per l'espressione stressata di Gerard mentre con un gesto nervoso si passava una mano fra i capelli.
-Che ti costa?- chiese esausto Gerard.
-E' una cosa ridicola!- rispose Frank gesticolando.
Gerard aveva chiesto a Frank di "sostituire" Matt.
[#1]
Storia molto "old school"
Frerard

E ora il rossetto, è da qualche parte, qui dentro, ma non riesco e ricordarmi neanche che forma abbia, un rossetto. Ne come si dica, rossetto. Ross-AH!
Una busta bianca. Un rossetto rosso, numero 638.
[Frerard - Desolation Row]

Frank odiava il freddo. Davvero non lo sopportava. Odiava doversi imbacuccare tutto, indossare dieci strati di maglie, magliette e felpe, gli sembrava di essere un pupazzo da vestire e svestire. A lui piaceva l’estate, lui adorava andare in giro con addosso soltanto un paio di pantaloni leggeri e una canottiera, non con maglia, felpa, giacca e quant’altro. Ma forse, per una volta avrebbe dovuto ringraziare il fatto che odiava indossare troppa roba.
Frank e Gerard non si conoscono, come si incontreranno? Cosa nascerà dal loro incontro? Riusciranno a stare insieme? Per scoprirlo, leggete qui u_u
[FRERARD, scena lemon a RATING ROSSO!!!]

Questa è una schifezzuola nel vero senso del termine, abbiate pazienza!=_=
Improvvisamente Mikey se ne accorse.
C'era cascato.
Di nuovo.

« Quindi tu non suoni la chitarra.» deduco ripensando a quella povera e innocente chitarra nelle sue mani pallide.
« No, canto» sorride un pò imbarazzato.
« Mi piacerebbe sentirti.» ammetto ma me ne pento quando punta i suoi verdi occhi nei miei, merda.
3mila wat mi percorrono la schiena, i suoi occhi sono fottutamente stupendi, magnetici. non posso distogliere lo sguardo da lui.
Continuiamo a scrutarci e a volte a sorriderci, poche parole. La cosa dovrebbe essere imbarazzante ma non c'è un filo di imbarazzo nell'aria.

"Il poliziotto sorrise di nuovo, e stavolta notò che le sue guance si trasformarono in due cuscinetti che avevano tutta l’aria di essere morbidi."
Frank viene arrestato, ma, se avesse saputo che sarebbe andare a finire così, si sarebbe messo nei casini molto prima.
[Frerard]

[Songfic: Summertime]
" - Questa canzone ti piace.- disse dopo Gerard sentendo quello che arrivava dal palco. Si era completamente dimenticato di dov’era, di suo fratello e delle persone che incuranti gli davano le spalle.
- Non mi interessa. Tutto è rumore adesso.- rispose Frank spingendo la nuca di Gerard verso il suo viso e unendo quelle labbra tanto sognate con le sue. Un lieve bacio. - E solo tu fermi il rumore. Solo tu.- detto questo Frank tornò a baciare Gerard perdendosi tra le sue braccia e incontrando la sua lingua chissà dove nell’aldilà."
Frank e Gerard si erano separati per cose sciocche e futili, cose che avevano reso entrambi deboli senza l'aiuto dell'altro. Un incontro casuale fa riaffiorare i sentimenti celati in questi due anni di lontananza. Rancore sovrastato dall'amore..

***Leggimi, leggimi, sono importante!***
*Aggiornato al 31/10/2015*
Oh cazzo, dev’essere lo stress, sì, sicuramente, colpa dell’esame, colpa della White, dormo poco e bevo troppi caffè, è colpa della mia immaginazione, colpa della suggestione, devo smetterla di guardare quegli stupidi film horror con Mikey, assolutamente, da stasera basta televisione, a letto presto, e senza caffè!

Ecco una differenza sostanziale tra lui e Gee. Gee era un uomo, maturo, adulto, che ragionava come tale. Frank invece era al primo anno, era ancora un ragazzino infantile che non sapeva da che parte girava il mondo, che aveva ancora paura del giudizio degli altri. Che aveva ancora paura di essere guardato come se non fosse all’altezza di niente.
E forse era vero.
Io ti...

Frank è un ragazzo scapestrato e caotico che, spinto dal desiderio di racimolare qualche guadagno, decide di accettare il lavoro di modello per il disegno dal vero all'Accademia di belle arti.
Gerard è uno studente riflessivo e sognatore dall'incredibile vena artistica ma con un blocco psicologico che gli impedisce di esprimersi come vorrebbe.

Mikey era seduto sul letto di Gerard, con le gambe incrociate e lo sguardo perso nel vuoto, mentre il rumore della matita che suo fratello stava utilizzando per scrivere il testo di una possibile canzone che gli aveva attraversato la mente dopo la notte passata con Frank, lo ipnotizzava quasi.
Sospirò, voltandosi verso Gee che era seduto sul davanzale, con la testa china sul blocco di carta che teneva poggiato sulle ginocchia.
    «Quindi ora tu e Frank state insieme? Cioè, insieme insieme, dico?» domandò con un leggero filo di imbarazzo nella voce.
Gerard sorrise. Gli bastava sentir pronunciare quel nome, per sentirsi meglio, allegro. Sospirò, facendo spallucce «Credo di si. Insomma, qualsiasi cosa sia, è... è bellissimo, Mikey. L'amore, è straordinario...» disse sorridendo.