EFP Fanfiction, storie preferite di TheScarecrow

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TheScarecrow

Membro dal: 23/10/12
Recensore Veterano (264 recensioni)

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The Scarecrow sono io, personaggio solitario i cui vestiti sono stati fatti a brandelli dai cambiamenti climatici delle stagioni e dalle beccate dei corvi.
Sono il compagno di questi uccellacci neri ma affascinanti, colui il cui compito è quello di spaventare ma fallisce sempre, inesorabilmente.
Destinato a vivere in solitudine, ma accompagnato per vari tratti della sua vita da altrettanti personaggi strani tanto quanto lui.
Osserva la natura cambiare davanti ai suoi occhi, scruta i particolari più insignificanti e li mantiene nella sua infinita memoria di spettatore e protagonista della sua vita.

Alle sue orecchie giungono diverse melodie ma quelle che ama le identifica in diversi nomi di band e in due cantanti italiani (Ligabue e Dolcenera).
I My Chemical Romance l'hanno creato, dandogli come compagno di campo, Bunny. L'hanno incoraggiato ad amarsi ed a condividere ciò che ama attraverso l'arte.
I Papa Roach gli hanno fatto conoscere i nemici, gli scarafaggi e il pericolo della terra secca, facile da rompersi ma non impossibile da evitare.
I Linkin Park gli hanno dato l'armatura adatta per combattere i pericoli e i nemici in agguato, oltre che avergli mostrato che credere in qualcosa potrà solo aiutarlo a vivere meglio.
Gli Halestorm gli hanno detto di non preoccuparsi di cosa pensano gli altri di lui, di reagire agli attacchi nemici e, se necessario, di mostrare i denti. L'hanno anche incoraggiato a "mostrare gli attributi" e a farsi valere per quello che è, senza paura di essere giudicato.

Fake Your Death alle sue orecchie di paglia suona come un arrivederci e non come un addio.
Un po' ci spera sempre, come ogni inverno spera che i fiocchi bianchi vadano a fargli visita.
Ma d'altronde, solo com'è, anche la neve se ne frega di lui.

Potete trovarlo su ask o su twitter e se volete, potete fargli compagnia. Quella la accetta sempre, mal che vada ha sempre i corvi con lui.

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A Splitting Of The Mind

- Ultimo capitolo

[Traduzione][Frerard]traduzione di OhCheshireCat
Gerard Way vede il mondo in modo differente. Solo e segregato in un istituto psichiatrico, afferma di essere braccato, e che la sua mente contenga la chiave dell'esistenza. Davvero Gerard è in possesso di un segreto così potente? O è solo pazzo, come tutti gli altri all'interno dell'ospedale?
Pensavo di potermi nascondere da loro. Pensavo che si sarebbero dimenticati di me. Mi stanno cercando, proveranno a farmi parlare. Ma non posso far loro sapere -perchè sono l'unico che capisce quanto questo potrebbe essere devastante?

Poi all'improvviso sei arrivata tu

- Ultimo capitolo

Vale come Valeria. Vale come Valentina. Due ragazze apperentemente così diverse l'una dall'altra. Una timida e pacata, l'altra esuberante e schietta.
Vivono senza mai incontrarsi, fino a quando le loro strade non si incrociano. Da quel momento in poi inizierà un'amicizia intesa, tanto da diventare la cosa più importante per entrambe.
Senza nemmeno renderse conto finiscono per innamorarsi e si trovano a fare i conti con la più travolgente delle storie che potessero immaginare.
Saranno davvero pronte a lasciarsi andare? Ad abbandonarsi del tutto all'altra?

A birth of a baby, a death of a dream

Potrei immaginare benissimo il tuo viso se sapessi l'effetto che mi ha fatto la telefonata di Mikey, quando mi ha detto che Jamia aveva partorito per la seconda volta.
Avresti riso. Ne sono certo.
Ma non di una risata divertita.
Avresti riso per non piangere.
Avresti riso per non urlare al mondo che ti ho di nuovo stravolto la vita.
Avresti riso per non correre da me e lasciare tutto. Anche i tuoi figli e Jamia.

It’s okay, be messed up (è okay, essere incasinati)

Da un lato, aveva Jamia, la sua ancora. Dall’altro, Gerard, la terra ferma.
E’ okay, essere incasinati, Frank.
[Danger Days; Frerard]

Make a wish when your childhood dies

- Ultimo capitolo

"FRANK CAZZO PARLA! DIMMI CHE NON SEI STATO CON LUI!"
Altro silenzio teso come la corda di un violino.
"Ho capito." si allontanó di scatto,risoluto, e si fiondó dentro casa sua,aperta al passaggio del maggiore degli Way.
Lo seguii e lo vidi schizzare giu per le scale.
E quelle scale portavano ad una sola stanza.
Non si preannunciava nulla di buono.
[Mpreg!]

I'll be your detonator

- Ultimo capitolo

Frank temeva i discorsi con Gerard. Erano sempre un po’ strani, e ora era troppo assonnato per difendersi brillantemente da ogni possibile attacco che Gerard avrebbe potuto sferrare alla sua autostima.
Quindi decise di chiudere gli occhi, rannicchiarsi di più in modo che il suo piede non sfiorasse minimamente Gerard e impedirgli di ricordargli di essere al suo fianco.
Ma si sentiva tremendamente osservato, quindi aprì di nuovo gli occhi e incrociò inevitabilmente quelli di Gerard.
Bene, si era dato una pedata sui coglioni da solo. Ora erano cazzi suoi.
- Che c’è? – sospirò, guardando Gerard con gli occhi gonfi di sonno e non del tutto aperti.
- Sono sotto stress. – confessò Gerard, esageratamente cupo. Problemi da diva. - Ho bisogno di un modo per scaricare la tensione. – mormorò. A Frank passarono davanti agli occhi l’ultima decina di concerti, spesi a flirtare con Gerard sul palco come se fossero decisamente poco etero. Non se l’era mai domandato, ma forse a Gerard non bastavano gli strusciamenti.

Merry Christmas and happy new love.

- Ultimo capitolo

-Ti prego..- si, Gerard stava praticamente supplicando l'amico inseguendolo per la libreria.
-Ma Gerard!- cercava di replicare l'altro raccogliendo le riviste lasciate in disordine su un tavolino di vetro nell'aria lettura.
-Frank ti pago!- cercò di corromperlo Gerard, -Faccio i tuoi turni!- alzò la voce per farsi ascoltare, la libreria era sempre vuota ad ora di pranzo.
-Ma se abbiamo praticamente gli stessi orari!- rispose Frank ridendo per l'espressione stressata di Gerard mentre con un gesto nervoso si passava una mano fra i capelli.
-Che ti costa?- chiese esausto Gerard.
-E' una cosa ridicola!- rispose Frank gesticolando.
Gerard aveva chiesto a Frank di "sostituire" Matt.
[#1]
Storia molto "old school"
Frerard

A kiss and i will surrender

- Ultimo capitolo

Le sue labbra avevano conosciuto millemila sapori diversi, si erano scontrate con millemila labbra diverse, ognuna con la sua forma, ognuna con le sue pieghe e le sue increspature. Non le ricordava tutte, anzi, non ne ricordava nessuna di preciso. Nella sua mente passavano flash diversi, tutti collegati alle varie situazioni che aveva portato, come finale inaspettato, a quei lunghi baci pieni di saliva e di sapore, ma vuoti d'amore o di sentimento. Paradossalmente non ricordava le diverse increspature delle bocche che aveva baciato, ma ricordava quelle dell'unico uomo che non era caduto ai suoi piedi. L'unico uomo che, scontroso ed impassibile, gli era passato accanto senza degnarlo di uno sguardo. Quel bacio non dato era divenuto la sua condanna. Bramava quelle labbra, le bramava come se, in esse, vi fosse il segreto della vita eterna.

Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi. (Distance means so little when someone means so much)

- Ultimo capitolo

Dal primo capitolo: Ed è così che Gerard aveva conosciuto Frank, su un social network. Tutte le loro emozioni si sarebbero finalmente consolidate in un abbraccio lungo e accogliente; le parole non dette avrebbero avuto la libertà di specchiarsi nei loro sguardi, per poi morire nei sorrisi brillanti che si sarebbero scambiati.
~
Secondo capitolo: I miss you so far.
~
Dal terzo capitolo: Frank chiuse forte gli occhi, strinse tra le mani la stoffa ruvida del cappotto di Gerard e con il fiato sospeso aspettò qualche secondo, per verificare se quella fosse tutta un’illusione, un sogno, come gli era capitatato molte volte mentre dormiva.
No, Gerard era veramente insieme a lui ad accarezzargli la nuca morbidamente.
Credo che non sia la solita FRERARD; è un pezzo della mia vita.
[Da verde nel primo capitolo, il raiting si alza in ROSSO!]

Skin.

Inspira… Espira… Inspira… Espira…
Non è giusto, vero? Ciò che stiamo facendo… Ma…ma, oh, Dio, è così fottutamente perfetto.

Sick, sick. This story is sick, sick.

Malato. Quel ragazzo era malato.

~ A forza di ferirci siamo diventati consanguinei. ( I'll photocopy all the things that we could be, if you took the time to notice me. )

Ricordava perfettamente, ancora ora, il momento preciso in cui gli si spezzò, in senso non troppo poco letterale, il cuore.
~
La maggior parte dei suoi problemi erano scomparsi, come il fumo dello spinello che si dissolveva nell’aria. Frank ora non stava bene, quello no. Era soltanto più sereno.
E aveva voglia di coccole. Aveva voglia di Gerard.
~
Frank e Gerard stanno insieme. Più o meno. C’è qualcosa che non va tra loro? E cosa sarà?
Se volete struggervi l’anima e trovarvi una scena lemon questo è il posto giusto (?) LOL.
[FRERARD – RAITING ROSSO! ]

Undisclosed Desires.

"Pronto?"
"Frank, ho bisogno di te"
Una voce familiare arrivò alle orecchie di Frank. Una voce per cui avrebbe fatto follie. Una voce che apparteneva alla persona che amava.
"Gerard?"
"Frank, io ho bisogno di te" ripetè l'uomo. Frank era ancora stordito dalla parole che aveva appena sentito.
"Anche io ho bisogno di te, ma suppongo che ora non sia il momento visto che mia moglie è appena uscita e potrebbe tornare da un momento all'altro.”
"Tu non capisci, io ho un bisogno fisico e mentale di te, questa lontananza mi sta distruggendo".A quelle parole Frank per poco non sveniva, così si affrettò a rispondere.
"Allora raggiungimi, non mi importa delle conseguenze”
“ Dieci minuti e sono da te.”

Wake up, it's Sunday!

Ma il suo buonumore svanì pochi istanti dopo, quando Frank lo prese per mano e lo trascinò dentro al posto che lui preferiva al mondo, ma che, per combinazione, era quello da Gerard più detestato: l’Ikea, di domenica mattina.

Why Don't You Blow Me A Kiss Before She Goes? - The Ghost Of You

- Ultimo capitolo

[Seguito di "Le Confusioni Più Grandi Le Procura Il Cuore] Frank e Gerard si incontravano di sfuggita. Avevano rimandato a data indefinita la ripresa delle registrazioni del disco. E comunque quando si incontravano non era mai perché avevano intenzione di farlo. Erano semplicemente legati allo stesso posto, e potevano andarci solo alla stessa ora.
Poi arrivavano lì, si scambiavano un saluto freddo, e non si dicevano una parola. E la cosa più ridicola di tutte era che in realtà dietro quel silenzio c'erano un'infinità di parole e frasi che i due avevano bisogno di dirsi, ma erano fin troppo orgogliosi e testardi per fare la prima mossa.
Gerard si presentava all'ospedale odorante di alcool, si sentiva lontano chilometri, ed aveva quell'aria disperata e dannata e Frank ogni volta voleva afferrargli il volto tra le mani e guardarlo negli occhi e urlargli che no, non poteva abbandonarlo anche lui. Ma no che non poteva farlo. Non dopo averlo colpevolizzato di tutto, dopo avergli detto che era anche colpa sua se lei era lì, dopo averlo spinto via, quella notte, urlandogli che da quando lo aveva conosciuto la sua vita era diventata un inferno di sofferenza e dolore e perdite e tristezza.
Ci aveva pensato, e ripensato, ed ogni volta gli tornavano in mente quegli occhi sgranati, quello sguardo verde e intenso, quel lampo di dolore negli occhi di Gerard, e si sentiva male, si sentiva uno schifo, e voleva piangere, e se Alex fosse stata lì probabilmente avrebbe fatto il possibile per farli tornare insieme, e ci sarebbe riuscita. Ovvio che ci sarebbe riuscita.
Frank sospirò, asciugandosi gli occhi. Fanculo, stava piangendo un'altra volta.

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