Aureliano!centric
Aureliano & Spadino (pre-slash, se ce lo volete vedere - sì per favore, vedetecelo!)
Segue il canon (sob)
COW-T #11
--- Dicono che quando uno muore gli passi tutta la vita davanti ed è così che Aureliano si rende conto di stare per morire.
Non perché la bocca gli si riempie di sangue e la scelta è tra sputarlo o mandarlo giù, ma non ha il tempo di fare nessuna delle due cose, visto che gli zingari continuano a sparargli addosso.
Certo, Aureliano non ha studiato un cazzo di anatomia ma ci arriva a capire che se tossisci sangue è perché una pallottola ti ha bucato un polmone.

Di tutte le pazzie che ha fatto quella è sicuramente la più grande, un’enorme cazzata che prima o poi gli presenterà il conto.
os pwp spadiano ambientata nella pausa tra la seconda e la terza stagione, scritta per il p0rn fest di landedifandom

In ogni storia c'è un momento in cui tutto ha inizio.
Un momento oltre il quale niente sarà più come prima.
In ogni storia... anche quelle iniziate più di novecento anni fa.
Questa storia partecipa alla challenge “That time in Malta” indetta dal gruppo Facebook “He's all and he's more”.
Storia scritta a quattro mani con AminaMartinelli

Stanca dei continui litigi tra Harry e Draco, Hermione somministra loro l'Amortensia, nel tentativo di porre fine una volta per tutte all'astio che scorre tra i due. Ma Harry e Draco non si sono mai odiati veramente e il filtro d'amore che doveva solo risolvere la situazione, scatena invece una fatale attrazione tra i due.

Sansa Stark e Sandor Clegane lasciano Approdo del Re insieme, durante la battaglia delle Acque Nere. Quello che accadrà andrà ben oltre i loro programmi.
[Sansa x Sandor slowburn] | BookCanon
Sansa 16 - Sandor 27
Il racconto non segue gli eventi di ASOIAF.

[Sterek; Via col Vento AU ( o una cosa del genere); Stiles!Rhett e Derek!Rossella; High School AU; tutti umani; OS mooolto lunga]
Stiles si fece improvvisamente serio, sporgendosi in avanti con la testa, fissandolo intensamente. Derek rimase immobile, sollevando un sopracciglio con impazienza.
-Non vai proprio bene per un bravo bambino come Parrish, lo sai? - mormorò, sorridendo verso la fine, senza malizia. Sembrava sincero.
Derek lo spinse via irritato, superandolo con furia.
-Non sei degno nemmeno di allacciargli le scarpe! - decretò rabbioso, avvicinandosi a grandi falcate alla porta.
La risata di Stiles gli arrivò forte e chiara, dolce e trascinante e stranamente calda.
-Attento Tigre, hai giurato di odiarlo! -

Può una notte cambiare tutto?
Può la musica completare i pezzi mancanti di due anime sconosciute?
Una notte che porta complicazione, ma, tra la musica, Harry e Severus si scoprono per ciò che sono realmente. E si vivono e basta finché il sole non sarà sorto.

[Sterek | Bottom!Derek | Fill del p0rnfest | 1,5k parole]
1 - Sterek, fluff "Gli occhi di Stiles sono più scuri, più diretti e sinceri, hanno dentro tutto quell'amore che Derek ha sempre pensato di non meritare."

"-Un cappello di lana? Mi hai regalato un cappello di lana? L'hai fatto tu? - aveva ridacchiato Stiles, sollevandolo all'altezza degli occhi.
Derek aveva annuito, lo sguardo basso, desiderando soltanto riprendere quello stupido cappello e scappare via."
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"La verità, era che Derek amava Stiles.
Da sempre.
Ogni più piccola cosa di Stiles, Derek la amava.
E non lo amava come amava le sue sorelle o come, suo malgrado, lo zio Peter.
Lo amava come si ama qualcuno a cui regali un cappello di lana."
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Derek fa la maglia, con scarsi risultati.
Stiles non capisce tutto ciò che un cappellino di lana bordeaux con il pompon implica.
E quando lo capisce è troppo tardi. Forse.

La Fratellanza senza Vessilli è diretta a Nord, dove la visione di Sandor Clegane la sta guidando. Grande Inverno si trova lungo la strada per raggiungere la Barriera e la compagnia decide di fermarsi per un po' di ristoro e chiedere l'appoggio del Re del Nord. Ma Jon Snow è già partito per Roccia del Drago e ad accoglierli c'è qualcuno che Sandor pensava morto da tempo. Un ricongiungimento inatteso si trasforma in qualcosa di più.
Movieverse con spunti anche dai libri.
La storia si colloca prima dell'arrivo di Bran e Arya a Grande Inverno nella settima stagione.

Dal primo capitolo:
La vita di tutti ripartì come un’auto lasciata per troppo tempo al freddo, con qualche singhiozzo e strattonando un poco, ma nel giro di qualche giorno le più grandi preoccupazioni tornarono ad essere l’ultima partita di campionato e l’imminente inizio delle vacanze estive.
Ma qualcosa di insolito continuava ad aleggiare ancora nell’aria e il primo ad accorgersene fu Scott che una sera, mentre tentavano di affrontare gli appunti di economia ammucchiatisi negli ultimi mesi e mai riletti, dal nulla asserì “Lo sai che da qualche tempo hai uno strano odore?”

Alcuni mesi dopo la battaglia di New York, il dio Loki riappare alla Stark Tower in circostanze caotiche. Questa volta però sta cercando di fuggire. Tony Stark rimane coinvolto nella battaglia e viene rapito insieme all’Aesir. Riusciranno i due a stabilire una tregua per poter fuggire? E anche se ci riuscissero, come è possibile fuggire da un angolo così remoto dell’universo, talmente lontano dai Nove Regni che nemmeno Loki conosce la via per tornare a casa? Nel frattempo comunque, devono cercare di sopravvivere.
[FrostIron]
[Traduzione ad opera di Elwen e Geishasoul]

Stiles!Ninfa, Derek!Lupo Mannaro. Mpreg menzionata.
Tratto dal testo:
"Ogni ninfa apprendeva fin dalla nascita un'importante verità: se trovi l’amore, l’amore vero, hai solo fino alla primavera per farlo tuo. Stiles aveva sentito il vento sussurrargli che chiunque non riuscisse ad avere l’amore sarebbe tornato alla madre, sarebbe semplicemente scomparso, ridiventando terra, acqua, vento o magari fuoco."

AU: Derek è il fratello maggiore di Scott. Stiles è il migliore amico di Scott. Derek si sta innamorando di Stiles. Questo è un piccolo problema.

«Chi sei?» il mondo di Derek crollò inesorabilmente.
[…]
Stiles restò di sasso, non aspettandosi una definizione così accurata ed orgogliosa da qualcuno che non riconosceva, che gli era completamente estraneo; ma perfino la sua stessa persona gli appariva anonima. «Qual è il mio cognome, allora?».
«Stilinski» rivelò senza alcun dubbio, sperando che quella situazione così devastante per lui volgesse al termine. Chissà quante altre volte avrebbe dovuto ripeterlo finché non avrebbero risolto il problema.
«Stiles Stilinski?» chiese con scetticismo, occhieggiandolo dubbioso ed incerto, sollevando il sopracciglio destro. «Cos’è, uno scioglilingua per dislessici?».