Evelyn Lowell è entrata nel Programma Protezione Testimoni a dieci anni.
Per tre volte ha cercato di condurre un'esistenza normale e per tre volte è stata costretta a rivedere i suoi piani; perchè chi ha ucciso i suoi genitori ha continuato a scovare i suoi nascondigli, sebbene più affascinato dal suo carattere che intenzionato a farle del male.
Ed è alla soglia del suo quarto trasferimento che qualcosa cambia drasticamente.
Perchè Evey scopre che la vita che un tempo conduceva non era ciò che ricorda con rimpianto, e che, forse, stare tra le braccia di un killer è più sicuro del trovarsi nel mondo reale.

I suoi occhi ardevano, ancora di un colore indefinito, mentre mi fissava con astio.[...] Il mio sguardo rimase intrappolato dal suo, mentre tentavo di identificarlo alla luce fioca della stradina male illuminata. Era giovane, poteva avere pochi anni più di me, ed era inspiegabilmente minaccioso[...]
“Adesso vai a casa. E corri, se non vuoi che qualche altro ubriacone ti violenti” allungò una mano, sfiorando con le dita una ciocca dei miei capelli e sistemandola dietro l'orecchio.[...]“Stavolta non vengo a salvarti, principessina” rise prendendo fra le mani i lembi del mio vestito di jeans per poi sollevarlo fino al ginocchio. Tremai a quel contatto, congelandomi. Sentivo le morse del panico attanagliarmi le viscere, e i muscoli diventare improvvisamente spugnosi. Poi le sue dita mi lasciarono e le sue labbra premettero sulla mia mascella. Le gambe risposero e allora mi voltai e corsi via, incespicando sulle pietre sconnesse della strada.
***
"Posso?" sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra. [...]
"Harry..."cercai di richiamarlo. [...] Non volevo che mi baciasse, non ero pronta. Ma lui si avvicinava sempre più, chiudendo gli occhi...
"Ti prego" implorai.
NUOVO TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=0KJdI3SHd7o&feature=youtu.be

La ff parte da dove è terminato Captain America - The Winter Soldier.
Steve Rogers e Sam Wilson lasciano l'America per il Vecchio continente alla ricerca di colui che una volta era James Barnes. Vedova Nera abbandona la sua nuova copertura per stare al fianco di Captain America e aiutarlo in una missione che sembrà più complessa e delicata del previsto. (Romanogers centric!)
[Dal capitolo: Lavoravano bene insieme, anche se lei puntualmente lo mandava in confusione, come mai nessuno prima di allora - nemmeno Stark col suo sarcasmo tagliente e fuori luogo - lei aveva l'incredibile capacità di metterlo in agitazione con un suo semplice sguardo, lo mandava in bestia, letteralmente... per non parlare di quel bacio...]

La sfiga è la mia compagna di vita. Sono quel tipo di persona che se schiacciasse nell’opzione “hai dimenticato la tua password?” otterrebbe come risposta “cazzi tuoi”. Mai vinto nulla, mai eccelso in qualche disciplina, mai arrivata ai traguardi che mi sono imposta. Tanto che mi sono stancata e ho smesso di sperare nelle cose.
-
Tiro fuori il telefono dalla tasca, proprio nello stesso esatto momento in cui lo sento vibrare. Un nuovo messaggio.
Numero sconosciuto: Ash, c’è una grandissima gnocca davanti a me con un culo che porca troia, ci farei bungee jumping!
Rimango interdetta qualche secondo. Cosa?

E anche se l'amore fa male, travolge e brucia mandando tutto in pezzi, a Harry andrebbe bene morire per amore; sempre meglio che venire sbranato da un Behemoth, comunque.
ATTENZIONE: Larry; UpsideDown!AU; M/M sex; Up!Louis; Down!Harry; 76K

In cui Harry suona la batteria, Louis il violino, si odiano profondamente e vivono nello stesso condominio, senza considerare il fatto che Harry non si spiega perchè ancora non sia emigrato in Messico lontano da questi pazzi con evidenti problemi comportamentali dei suoi vicini di casa.
[ Louis/Harry] [ Zayn/Niall] [side!Zayn/Liam]

Tutti i bambini hanno paura di qualcosa, che solitamente poi si nasconde sotto il letto.
L'uomo nero, mostri, rapinatori...
Quel che spaventava me, ad esempio, era verde e aveva i tentacoli.
Ma quello da cui Isaac era terrorizzato, da cui si nascondeva e fuggiva non era nulla di simile; il suo, di mostro, aveva le fattezze di suo padre.
Quando me lo aveva raccontato, io avevo riso come se fosse stata una barzelletta e lui non mi aveva rivolto parola per mesi, fino a quando non ero andata a casa sua con un dolce fatto da mia madre per farmi perdonare e, dalla finestra, l'avevo intravisto anche io, il suo incubo.
E da allora in me era nato l'istinto di proteggerlo.

Louis non sa perché ama ancora Josh; forse se, quella sera di due anni prima, lui non avesse perso il posto di lavoro in quell'azienda di marketing, non fosse ritornato a casa arrabbiato e non lo avesse picchiato, non continuerebbe a farsi questa domanda.
~
Harry/Louis, Louis/OMC | Note: Violenza domestica, abusi, rapporti sessuali non-con.

(Isaac Lahey/nuovo personaggio; spoiler sulla seconda stagione)
Non voleva che lei si preoccupasse, non voleva che lei perdesse le giornate a pensare a lui e a cosa gli stava succedendo. Quello era un suo problema, non di Lyla. Era lui che continuava a subire in silenzio come un bambino che non aveva la forza di combattere, di alzarsi in piedi e cercare di uscire da quello schifo. Era un suo problema, e si sarebbe dovuto battere presto per risolverlo.
Gli dispiaceva essersi presentato in quel modo, distraendola dai suoi compiti.
Non voleva affliggerla, voleva solo rannicchiarsi tra le sue braccia.
Voleva conforto, voleva un appiglio e Lyla era il suo porto sicuro.
“Vorrei che tu smettessi di provare dolore”, sussurrò lei ad un palmo dal suo viso.
Isaac le sorrise, accarezzandole dolcemente i capelli.
“Mi basta stare con te e non sento più dolore”.

«Perché stai piangendo?» Una voce infantile e femminile alle sue spalle lo fece sussultare e lui, istintivamente, si voltò a fronteggiare chiunque fosse stata l’artefice di quella domanda. Quando si voltò, i suoi occhi proiettarono quella che doveva essere la sagoma di una bambina di circa dieci anni. Aveva dei folti e ricci capelli rossi che le incorniciavano il viso piccolo e sottile ricoperto di lentiggini e dei grandi occhi color cielo curiosi e vispi che non smettevano di scrutarlo. Non era molto alta, arrivava all’incirca alle sue spalle e inoltre era anche parecchio magrolina.
Non seppe il perché di quello strano pensiero, ma Loki ebbe come l’impressione di avere dinanzi a sé una… sì, una piccola volpe!
[Loki x Nuovo Personaggio]
STORIA CONCLUSA!

"Steve aveva aperto gli occhi e aveva scoperto che il mondo era finito mentre lui dormiva. Tutti i giorni che erano venuti poi erano stati giorni dopo, un giorno, due giorni, tre giorni, un mese, undici mesi, trecentosessantacinque giorni che avevano fatto un anno, trecentosessantasei giorni Dopo la Fine del Mondo.
La parte più difficile, ha imparato Steve, non è l'Apocalisse. La parte più difficile è quel che accade dopo [...]"
Nata per la Settimana tematica #1: SONGFIC indetta da Pseudopolis Yard.

Una raccolta di drabble e flashfic varie ed eventuali (prive di qualsiasi serietà, intelligenza e senso logico, credo) dedicata alla coppia Goku x Vegeta.
22. Date. Un appuntamento. Il cretino gli aveva chiesto un appuntamento.
23. Fashionable. « Vegeta, questa camicia rosa è... ehm. È un po’ bruttina, ecco. M-ma solo un po’, eh. Non tanto ».
24. Cute. Vegeta sbatte le palpebre, basito, mentre l’orgoglio inizia ad ululare come una bestia agonizzante, ferito nel profondo.
25. Carriage. « Mettimi giù. Subito, immediatamente, all’istante. O ti ammazzo ».
26. Bite. « Fammi indovinare... È stato Vegeta, vero? ».
27. Thought. Se gli si fosse chiesto com’era il tempo, probabilmente avrebbe risposto “Kakaroth”.
28. Food. « BASTARDO CHE NON SEI ALTRO! RIDAMMI LA MIA BISTECCA! ».
29. 8/03. Le ipotesi sono due, pensa Vegeta. O il cretino si è dato al giardinaggio, o l’ultimo neurone che possedeva si è autodistrutto per disperazione.
39. Poetic. « Papà, se vuoi far colpo devi puntare sul romanticismo e sulle scempiaggini poetiche. Con me funzionano ».
4O. Fathers. Ovvero di come i padri siano indiscutibilmente peggio dei figli.