Quando vai a scuola, nessuno ti insegna a vivere.
Io avrei saputo risolvere un logaritmo in pochi secondi, ma avevo paura di chiudere gli occhi e restare da solo con me stesso.
[...]
Mi chiamo Frank. Questa è la mia storia.

Nata come oneshot ispirata al fanbook "Wreck" di Reapersun, ho deciso di trasformarla in una raccolta di racconti a rating rosso, dedicate quasi esclusivamente alla coppia Sherlock e John, smut e PWP principalmente. Non il luogo ideale se cercate di pensieri approfonditi e filosofeggiamenti sfrenati, insomma.
Aggiunta la storia n. 29, Il licantropo e il detective: dopo aver scoperto che John è un licantropo, la vita torna a scorrere come prima, ma quando ottobre si avvicina di nuovo, Sherlock e John hanno un aspro diverbio su come gestire la licantropia di quest'ultimo.

Gerard non aveva mai visto Frank piangere.

"Ora si era sistemato, si era tagliato quei cosi che aveva in testa, si era lasciato crescere i capelli e poi li aveva tinti di nero.
Si era messo a dieta e nonostante avesse perso molto peso - ora poteva andare fiero del suo fisico- il suo viso aveva mantenuto dei lineamenti morbidi e delicati.
Aveva anche cercato dei componenti per una band ed ora suonavano in giro. Era diventato figo ed ora poteva metterlo in quel posto a quello stronzo di Gerard."
Un ballo, un Frank arrabbiato e un Gerard troppo cambiato, difficile da credere possibile.
Enjoy.
[il rating potrebbe subire variazioni] [FRERARD] [ero ANYIERO, efp ha cambiato il nick dopo secoli, pardon]

Dal Prologo:
"Si avvicinò a me, lasciandomi senza fiato, e posò esattamente le labbra sul mio orecchio, tanto che le sentivo muoversi.
" Tu sei così buono, e lo so.. non rovinarti la vita per uno come me, non farlo." aveva ragione, avrei dovuto dargli ascolto da quel momento, ma non lo feci. Trattenni il respiro, finché non si staccò e mi guardò con quegli occhi imploranti.. bellissimi.
Mi posò una mano sulla guancia, e sorrise prima di stampare un bacio su di essa e dire : "ciao dolcezza!" avrei voluto urlargli di smetterla con quei nomignoli stupidi, ma non lo feci, lo salutai con il capo e lo guardai andare via, chiudersi la porta alle spalle e lasciarmi li, con la mano sulla guancia, rosso come un peperone. Avrei dovuto lasciarlo andare per davvero, ma non lo feci.
Chiamatela stupidità umana, sbaglio del destino, come volete, ma io non dormì per settimane, ore, secondi, minuti, giorni, mesi.."

" [...] Nemmeno i pugni a stringere il cuscino riescono a soffocare questa sua voglia di diventare un corpo in caduta libera. Questo desiderio troppo pesante di non essere più nulla. "
Gerard, la dipendenza, e un'esistenza inesistente. (AU)

Gli tirai uno schiaffo sulla guancia e lui mi guardò spalancando gli occhi.
"Questo è perchè me l'hai tenuto nascosto"-dissi con decisione.
"Ma che cazz.."-e senza farlo finire di parlare lo tirai per la maglia, avvicinandolo a me e dandogli un bacio, che lui ricambiò soltanto dopo qualche secondo, mordendomi il labbro.
Mi mise una mano fra i capelli cercando di avvicinarmi di più a lui per approfondire il bacio, che durò fino a quando non restammo senza fiato.
"Questo invece"-gli dissi soffiandogli sulle labbra-"è perchè sono orgogliosa di te".
Lui mi guardò sorridendo. "Lo sai che mi piace questo tuo modo di dire le cose?"-disse-"soprattutto il secondo punto"-aggiunse poi con un'occhiatina maliziosa, mordendosi il labbro 'innocentemente'.
La sua finta innocenza era la cosa più erotica che avessi mai visto.
"Dio Tony, così mi farai morire"-pensai.

Ispirata da Hey you e comfortably numb dei pink floyd.
Ormai gerard ha perso. Non gli resta altro che lasciarsi andare al destino. E se proprio questo destino lo porterà alla morte? Accetterà?

Questa storia racconta di Andy e Crystal, due migliori amici simili e diversi al tempo stesso. Si sono sempre confidati tutto ciò che accadeva nelle loro rispettive vite. Tutto, tranne una cosa. Un segreto così grande da far paura, che cresce troppo in fretta e li divora lentamente.
***
Tratto dal capitolo 6, parte II:
"Presi un bel respiro profondo, dandomi una veloce sistemata generale e ripetendo a me stessa che quella fosse la cosa giusta da fare. Avevo ancora la possibilità di cambiare idea e andarmene, però una parte di me si rifiutava persino di pensare alla fuga. Se volevo davvero dare una svolta alla mia vita, dovevo andare fino in fondo.
La vecchia Crystal non si sarebbe mai spinta fino a quel punto. Esatto, la vecchia Crystal. La nuova era completamente diversa."

"Io devo vederti.
Ho bisogno di te.
Vederti è un obbligo."
(Tratto dalla storia)
RobertXMax

La consapevolezza di amare qualcuno che non ci amerà mai come noi vorremmo può frenare quel forte sentimento? Può la razionalità prendere il sopravvento sulle emozioni, aiutandoci a non sottometterci?
Oppure quando si incontra un paio di occhi come quelli di Ron, si è certi che la propria vita non sarà più la stessa?
Vivere o morire? Può qualcuno essere talmente importante, più importante della propria esistenza?
Perché l'amore è un danno, una malattia, una corruzione, eppure quanto ne abbiamo bisogno.

È sempre stata il mio tallone di Achille. Ogni volta che mi sorrideva mi rendeva debole, mi faceva sentire insignificante. Così mi sono ribellato.
*
Avevo deciso di mettere la sua vita dentro una tempesta, come lei aveva fatto con il mio cuore.
*
Wendy, run away with me.

Quando sta con Vic, a Kellin sembra di vivere in un universo perfetto.
Forse troppo, perfetto.
Una storia dove amore, passione e rimpianto s'intrecciano in dei fili convulsi, di cui non si conosce il destino finale.
(Nel corso della storia compaiono come personaggi principali anche Oliver Sykes dei Bring Me The Horizon e Alex Gaskarth degli All Time Low)

il sangue scorreva velocemente, amore, odio, dolore, sofferenza, l'attesa. Poteva sopportarlo ancora oppure voleva lasciare tutto al destino, abbandonare quella parte di cuore che sapeva di appartenergli da tanto tempo?

Non importava quante volte ripeteva a se stesso che doveva andare avanti, che doveva dimenticarlo. Il suo cuore tornava sempre lì, non riusciva a rinunciare a lui. Nonostante tutto, lui era e sarebbe sempre stato il suo migliore amico. Non l’avrebbe mai abbandonato, ma seppellire i sentimenti che superavano l’amicizia era un modo per vivere senza il timore di ritrovarsi un giorno col cuore spezzato.
[Jalex]