Allontanò i pensieri cercando di addormentarsi.
”L'hanno toccata“
Cazzo, di nuovo.
Ma era vero, quei figli di puttana l'avevano toccata. Lei, così piccola e pulita.
”Li hai ammazzati, non pensarci più“, ma non era solo quello, avrebbe voluto riportarli in vita per poterli uccidere ancora, e ancora. Il semplice fatto che avessero pensato di poterla avere lo faceva impazzire.
A quel punto era impossibile ricacciare indietro le idee.
Non avrebbero dovuto essere attratti da lei: che razza d'animali voleva scopare una ragazzina?
Sentiva un disagio crescente dentro lo stomaco. La vide di nuovo stesa a terra, coi capelli sparsi e le guance rosse, e sentì i lombi infuocarsi.
«Merda»
Tirò un profondo sospiro.
«È una bambina, e tu non sei migliore degli altri»
70% Trono di spade 30% me.
Iniziamo dalla seconda e terza stagione ad Approdo del re (in cui la storia è fedele), per poi seguire i personaggi fino a Grande Inverno durante la settima e ottava stagione (che sono state modificate).
Tutto ciò che non viene chiaramente narrato in modo diverso si intende fedele al libro e/o allo show.
Recensioni e commenti, anche negativi, per me sono importanti ed apprezzati

Quasi una storia. Quasi d’amore. Ovvero: l’educazione sentimentale di Marin dell’Aquila. In cinque atti.
[Aphrodite/Marin]
Con un grazie speciale, che è un’attribuzione di responsabilità, a Francine e ad Oktavia. Lo sentite, il barile che rotola?

[...]Viversi nella quotidianità, svegliarsi al mattino accanto all'amore della propria vita dopo una notte di passione, erano cose che non pensava avrebbero potuto appartenerle, le sentiva così lontane, eppure ora facevano parte della sua realtà.
Le sembrava un sogno.[...] BUM. Si svegliò di soprassalto, nel cuore della notte, col fiatone e la veste umida di sudore.[...]
Ciao a tutti! Eccomi con la mia terza storia, a differenza delle altre, però, questa avrà una conclusione! *voci acclamanti e applausi scroscianti*
Questa FF si sviluppa nel mondo di Inuyasha quando la vicenda ufficialmente si è conclusa, ma non per le nostre menti folli di fan scrittrici!
Vado dritta al punto, stravedo per la coppia Sesshomaru/Kagome, perciò se non li vedete insieme questa FF purtroppo non fa per voi! *sorrynotsorry*
Per trattare questa delicata coppia, inevitabilmente Sesshomaru sarà un pò OOC, ma ho cercato di renderlo più verosimile al personaggio della Takahashi (anche se non si è mai visto un Sesshomaru in un contesto amoroso).
Detto ciò, pubblicherò un capitolo a settimana, il martedì. Se non dovessi riuscirci, il capitolo slitterebbe al martedì successivo.
Concludo, augurando buona lettura e tutti quelli che spenderanno il loro tempo tra le righe dei miei scritti!

Un Don Giovanni che si porta a letto chiunque.
Suo fratello che riesce ad incasinare la sua vita sentimentale in una maniera spaventosa.
Una ragazza dai lunghi capelli arancioni che aspetta solo l'occasione giusta per potersi redimere.
Due coinquilini da strapazzo che piomberanno per un momento nel buio più completo, per poi uscirne e scoprire che le loro convinzioni erano cadute come un castello di carte.
Ed infine, una ragazza come tante, che segue il corso degli eventi cercando di farsi da parte; ma presto scoprirà che scendere in campo è più utile di quel che pensava.
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"Ace, sei riuscito a rovinare tutto..." il gelo calò nella stanza, riempito solo dal ticchettio dell'orologio posto sopra il frigorifero. Erano attimi pesanti di un silenzio teso che non accennava a voler finire. Lui non avrebbe spezzato nulla, e lei non era disposta a cedere.
Così Ace agì d'istinto, sperando che quel suo gesto potesse cambiare il corso degli eventi.
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ATTENZIONE. Aggiornamenti molto lenti per cause di forza maggiore.

Succede tutto in fretta.
Un urlo di dolore, un grido di panico, sangue, fiumi di rabbia, nero caos che avvolge ogni cosa.
E' il tempo del caos, della rabbia, della paura, ma si sa, nulla è per sempre.
Verrà un tempo della luce, dove la distruzione troverà la pace, dove gli eroi diverranno mostri, ed il sangue scorrerà a fiumi.
Troverà, un sogno fioco, le risposte di una vigile ma tormentata verità.
Dal testo:
'Il mare, riconobbe lei, erano sospesi a pochi centimetri dal mare.
Un mare nero, scuro, cupo e minaccioso sostava e si alzava sfiorando i loro piedi.
Fu un grido sordo, un fruscio di acque che si alzavano afferrando la Ragazza per le braccia e stringendo ai polsi. Comparvero delle catene, catene di agalmatolite, che lei riconobbe come sue. Le sue mani erano sparite, al loro posto, spesse catene di metallo si ancoravano sul fondo dell’oceano, tenendola serrata in quel punto, mentre il mare si alzava.
-è questo che provi realmente, non è così?- disse Caronte. Makai non poteva vedere il suo volto, coperto da quel velo nero, ma poteva sentire la sua voce.
Strozzata, triste, risentita.'

- Non possiamo Inuyasha.. - mormora lei
Chiudo gli occhi per concentrarmi.
La desidero. Più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Sento il suo respiro irregolare riscaldarmi la spalla nuda, su cui lei aveva appoggiato la sua fronte.
L'avevo delusa, tradita, abbandonata a se stessa..
ma nonostante tutto, lei era sempre lì, pronta ad alleviare la mia anima tormentata... incompleta senza di lei.
- Kagome... - sussurro con voce roca, come per mostrarle la mia difficoltà nel trattenermi.
Il corpo seminudo di lei, a contatto con il mio, mi sta facendo impazzire.
Il mio sangue ribolle, al pensiero di averla fra le braccia e non poterla avere..
Aumento la stretta sui fianchi, strappandole un sospiro profondo.
Soffro. Soffro fisicamente e mentalmente... soprattutto perchè so che anche per Kagome è lo stesso...

La follia, l'ossessione, sono comunque una forma d'amore? O è solo il marciume nel cuore?
Ringrazio Schully che mi ha fatto da beta reader.
Questa è una storia che, non nego, ho molto timore a pubblicare, ma io sono una che stima le persone che hanno il coraggio di osare e non voglio essere da meno.
Nota: Il personaggio femminile di Ahiru non appartiene a me, ma è proprietà e invenzione di una mia amica che ringrazio per avermi permesso di utilizzarla. In oltre questa storia l'ho pensata insieme a lei, quindi la ringrazio doppiamente.

Questa è una storia che mi è stata chiesta, è già solo questo, per me, come scrittrice, è motivo di orgoglio e ne sono lusingata, soprattutto perchè chi me la chiesta è una autrice che io ammiro tantissimo e che possiede un talento raro.
Lei è LadyforSeiya_15 e questa trama è opera sua, io mi sono occupata solo della realizzazione del testo.
...
In un falso mondo che le va stretto, Saori si vede costretta a dover accettare l'amore di Julian, rinunciando a quello di Seiya, ma quando due anime sono destinate l'una all'altra, possono davvero essere separate? Il ruolo vale la nostra felicità?

I pensieri di Seiya durante il 3° Oav, dopo il finto abbandono di Saori.
ps: queste sono le emozioni che ho percepito io personalmente, se qualcuno non è d'accordo o non ha gradito questo film non si prenda a male.
(riveduta e ripubblicata)

"Ho sempre amato di più la tua imperfezione umana che la tua perfezione divina"

Durante una tranquilla giornata di navigazione, Barbabianca e la sua famiglia trovano qualcosa di incredibile in mare: una bambina, di cui però ignorano la vera natura.
Decidono di tenerla, di crescerla in mezzo a loro, ovviamente inconsapevoli delle complicazioni che questa scelta porterà, in particolar modo per l'arrogante Fenice.

Eneide, Didone/Enea, Bruciare
Enea le racconta di Troia, Didone ascolta la sua voce e percepisce il suo alito caldo sull’orecchio e sul collo. È passato così tanto tempo dall’ultima volta che un uomo ha posato le sue mani callose su di lei e provare nuovamente il medesimo brivido è una sensazione eccitante e strana. Strana perché Sicheo era diverso, più gentile, più delicato, la chiamava per nome e la guardava negli occhi. Enea, invece, sta alle sue spalle e racconta, continua a parlare, narra di uomini e dei e di scontri memorabili, scontri che sono entrati nella storia, l’hanno plasmata e hanno plasmato il mondo.

Un universo in cui ci si rifugia, avvolte è più infernale degli inferi stessi.
"La mia vita appartiene soltanto a te."
nota: collocata in un ipotetico post Le porte del paradiso.

Lei allungò una mano e gli spostò una ciocca di capelli dal viso. Lui inspirò cercando di raccogliere il profumo della sua pelle, la guardò dritta negli occhi azzurri come il mare e disse solo poche parole. Sempre quelle.
“Saori, lo sai”
Le disse con un sospiro, come se una malinconia antica di mille anni volesse farsi largo improvvisamente.