Il cavallo che mi aveva dato il capitano Levi era splendido, era una femmina nera imponente la cui schiena era più alta di me, semplicemente splendida! La signorina aveva carattere infatti aveva provato a mordermi peccato che avessi più carattere di lei .[...]- mocciosa riesci a salire? - Una voce mi ridestò dai miei pensieri, mi voltai alla mia sinistra e vidi il capitano Levi che stringeva la sua sella.
- Sto cercando un posto dove arrampicarmi, da terra ho paura di fare danni – dissi alludendo alla ferita e ripresi a guardarmi intorno , notai che Hanji era già salita e stava intimando agli altri membri della squadra di muoversi.
- Tsk.- Il capitano lasciò il suo cavallo e mi si parò di fronte con sguardo che sembrava minaccioso.
- C-Che ho fatto ? -mi morsi il labbro titubante mentre abbassavo lo sguardo immediatamente sugli stivali del capitano.
- Girati e piega all’indietro la gamba sinistra – Ordinò , io feci immediatamente come mi era stato detto e non so come in un batter d’occhio mi trovavo sulla groppa della cavalla .

Quest'anno ho deciso di pubblicare il writober anche qua su EFP, userò per lo più personaggi di miei vecchi racconti e dei progetti che ho in corso.
Seguirò i prompt del pumpKINK fornito da Fanwriter.it

Maeve è ragazza di diciannove anni al primo anno di università con ricci capelli biondi e una grande passione per gli sport estremi. Bipolare.
Francesco è un professore universitario di bell'aspetto, fumatore, con un passato da redimere e un profondo amore per il suo lavoro.
Cosa succede quando due persone diverse con una notevole differenza di età trovano insieme il tassello mancante del senso della loro vita? E sentirsi così completi riesce a compensare tutti ostacoli che si pongono davanti?
Tratto da uno dei capitoli:
Sfrega il mio suo naso sul mio collo.
No, vorrei urlare.
Non posso avvicinare un'alunna in questo modo.
Non posso esporre la sua vita a i flagelli così grandi che mi porto dietro. "Non ti posso fare questo Mev.."
"Cosa si può e cosa non si può fare." Fa una piccola risata isterica.
Gli occhi annebbiati dall'alcol, i capelli mielati le incorniciano il viso.
"Non temere." Chiude gli occhi. E passa un momento che sembra essere eterno.

Virginia ama Valerio, ex tossicodipendente ormai fuori di testa.
Valerio ama Virginia, ragazza a volte triste e a volte sorridente come tutte le adolescenti..
Valerio e Virginia si amano, ma loro non possono dimenticare una cosa fondamentale: sono fratello e sorella.

Tiberio mi raggiunge mentre ancora sto leggendo, vede il mio nervosismo da come stringo la pergamena. Non parla, ma sento i suoi occhi fissi su di me.
“Il gran generale vuole riportarmi a Roma. Vuole fare di me un avvocato, un oratore, o non so cosa.” abbasso gli occhi e poi li fisso nei suoi. Sconcertato fa un passo indietro, appoggiandosi all'abbeveratoio.

"Si avvicinò cautamente a Peter,senza che quest'ultimo riuscisse a muovere un solo muscolo,a parte il cuore. Ced gli sfiorò il naso e iniziò a giocarci,accarezzandolo prima da un lato e poi dall’altro. Gli posò un bacio al lato della bocca e attese pochi secondi.
Peter perse il controllo. Lasciò che la sua parte irrazionale prendesse il sopravvento. Lo voleva da così tanto. Lo baciò lui questa volta,delicatamente.
Entrambi,si lasciarono inebriare dal sapore dell’altro.
Peter schiuse le labbra,annaspando e fu in quel momento che le loro bocche si incastrarono,approfondendo quel bacio. La sua lingua gli accarezzò il labbro inferiore,prima che si facesse strada nella bocca di Pete,in modo che il loro sapore li invase completamente. Cedric lo attirò verso di se,sdraiandosi di schiena.
Peter si ritrovò disteso su di lui,i loro corpi aderivano alla perfezione. Sentì una lieve carezza sulla schiena.
Ebbe un altro brivido. Un piccolo morso lo fece gemere." capitolo tre °

Era da troppo tempo che la monotonia la divorava, caspita! Sempre la solita abitudine, la solita vita. Aveva un ragazzo che non l’appagava, delle amiche che erano suore e genitori troppo premurosi! E Sharon odiava questa sua vita. Aveva bisogno di liberarsi, di urlare al mondo che anche lei esisteva. Ma forse qualcosa sarebbe cambiato anche per lei.

- ULTIMO CAPITOLO ONLINE -
[Sequel di "Solo un nome" - ambientato cinque anni dopo]
«Oggetti delicati che devono essere protetti, i fiori sono le donne, che passeranno di mano in mano e appassiranno lentamente. I loro petali si consumeranno e cadranno. Noi siamo uomini.»
«E se non siamo fiori, allora cosa?»
«Noi siamo i rami e gli steli che li sorreggono. E non importa quante mani tenteranno di spezzarci, noi resisteremo e la nostra pelle sarà corteccia. Dura.»