* Questa è la mia presentazione. Mi scuso, ero partita per fare una cosa estremamente veloce e invece il mio essere prolissa mi ha portato a perdere il controllo di quanto stavo scrivendo :) ma abbiate pazienza! Ho scritto un po' di me, di quello che mi piace e del mio modo di scrivere FF. In fondo ci sono alcune tra le mie citazioni preferite.
Grazie per essere passati!

PS: ci terrei davvero a sapere cosa ne pensate delle mie storie, perciò ogni vostra recensione ad un qualcosa che avrò scritto sarà più che gradita, anche se estremamente negativa (purchè costruttiva e non gratuitamente offensiva, in quel caso, vi potrei scatenare contro qualcosa di molto pericoloso, ma non dirò cosa, di preciso, per mantenere alta la suspance U_U) *



Salve, io sono Francesca, anche se i miei amici potteriani mi chiamano Dora per via della somiglianza con il carattere di Ninfadora Tonks (somiglianza che riguarda in particolar modo la sbadataggine involontaria e cose del genere - lo specifico perchè non pensiate che io abbia capelli di strani colori, in realtà adoro la mia gran massa di capelli mossi, quasi ricci, e mori... Più simili a quelli di Hermione! :P).
Classe 1992, ho una smodata passione per la letteratura e per la musica (in particolare il canto, che mi fa sentire libera come lo scrivere, anche se in modo un po' diverso).
Il mio nome mi piace, pur essendo molto comune. In primis, lo portava la nonna di mia madre, che con mio grande dispiacere non ho mai conosciuto di persona, bensì dai racconti della mia famiglia e dai ricordi ben radicati nei tanti che vivevano nella sua stessa piccola città e che l'hanno conosciuta. In effetti lei lasciò il segno in molte persone: era veramente brillante e spiritosa, quasi quanto generosa, e vive tuttora nelle memorie di tutti per questa sua personalità frizzante, buffa e gentile. Dicono che le somiglio molto. Infatti, era anche cocciuta fuori misura e logorroica, tra le altre cose :P
In più lei insegnava, ed essere professoressa era uno dei miei sogni da sempre (nell'Italia di oggi abbastanza utopico, ma pazienza!). Anche se io vorrei insegnare lingua e letteratura italiana e latina in un istituto superiore - sto studiando Lettere Moderne - mentre lei era "maestra" di scuola elementare.
In secundis, il mio nome mi richiama qualcosa di medioevale, in quel periodo infatti era molto diffuso ("se volete accompagnarmi, Madonna Francesca..." xD).
Ok, avete assaggiato una minima parte della scintilla pazza della mia mente. Prende spesso il sopravvento (i più perspicaci tra voi avranno già sostituto nella loro testa, durante la lettura, quello "spesso" con un "sempre", credo :P).
Adoro l'ironia ed il sarcasmo, anche se ho un'anima indubbiamente, senza speranza, romantica. Inutile dire che trovo vomitevole il romanticismo da film extrazucchero, effettivamente. Anche se a volte rileggendo qualche mia fanfiction ne salta fuori un po', ma non sono io, giuro! E' il mio inconscio che si lascia trasportare, scrivendo io spessissimo di personaggi di cui sono letteralmente innamorata.
Per me, dunque, il romanticismo vero è quello profondo. Un esempio può essere la coppia quasi leggendaria, del Medioevo, dell'allieva Eloisa e del suo maestro Abelardo (scoprirete probabilmente, se vi va di leggere qualcosa di mio, che mi affascinano coppie del genere, dove la differenza d'età è una componente distintiva). Infatti ho messo più in basso una citazione tratta dal loro epistolario che mi piace davvero tanto, tra le altre.
Il mio nickname deriva proprio dal nome latino di Eloisa, se a qualcuno interessasse. Forse no, ma ormai l'ho scritto xD
Dunque considero l'amore, e l'amicizia (che altro non è che una forma diversa d'amore) cose essenziali nella vita di una persona. E, come tutte le cose preziose, estremamente rare. Cacchio.
L'animale che più mi ispira é il gufo. Il mio Patronus è una bellissima anatra e il mio animale totem credo proprio che sia il bradipo xD Comunque, mi piacciono in genere davvero tutti gli animali (insetti a parte, mi dispiace ma è più forte di me!).

Il mondo di Harry Potter è la mia seconda casa, non dimenticherò mai come spesso mi abbia "salvato", dandomi un rifugio, nella mia adolescenza. Sarò per sempre debitrice a JK Rowling per aver creato tutto questo. E' come se conoscessi i personaggi, perciò non posso negare di provare una sorta di vero affetto per loro. Le emozioni che ho provato con questa saga non hanno pari, in quanto intensità e... Verità, appunto. E' qualcosa di istintivo, che nemmeno io so esprimere bene (magico, oserei dire! :D). Solo Silente mi ha prestato le parole per spiegare, anche a me stessa, ciò che sento a riguardo, in Harry Potter e i Doni della Morte:
"Certo che sta succedendo dentro la tua testa, Harry. Ma perchè diavolo dovrebbe voler dire che non è vero?" ;)
Della saga, adoro in particolare la personalità dolce e sensibile di Remus e quella affascinante, impulsiva e in certe sfumature quasi infantile di Sirius; Severus, l'eroe morale, il martire dell'amore non corrisposto, il re del sarcasmo; la famiglia Weasley, che rispecchia perfettamente la mia idea di "famiglia" (spero di averne una così, un giorno :P); poi c'è Harry, Hermione, Hagrid... Oh, ma chi voglio prendere in giro, in fondo, li amo praticamente tutti!

"C'è un amore che non muore mai, più lontano degli dèi, a sapertelo spiegare che filosofo sarei?"
~ Baustelle ("Gli Spietati")

"Col pretesto delle lezioni ci abbandonammo completamente all'amore, lo studio delle lettere ci offriva quegli angoli segreti che la passione predilige.
Aperti i libri, le parole si affannavano di più intorno ad argomenti d'amore che di studio, erano più numerosi i baci che le frasi;
la mano correva più spesso al seno che ai libri... Il nostro desiderio non trascurò nessun aspetto dell'amore, ogni volta che la nostra passione poté inventare qualcosa di insolito, subito lo provammo, e quanto più eravamo inesperti in questi piaceri tanto più ardentemente ci dedicavamo a essi
senza stancarci."


~ Eloisa (Abelardo ed Eloisa - Epistolario)




"Non parlate di vocazione, Lisaveta Ivànovna! La letteratura non è affatto una vocazione; è una maledizione... Perché lo sappiate. [..]
Uno comincia a sentirsi segnato, a rendersi conto d'essere in incomprensibile contrasto con gli altri, coi normali, con la gente ordinaria; sempre più in fondo si scava l'abisso d'ironia, d'incredulità, d'opposizione, di lucidità, di sensibilità, che lo separa dagli uomini;
la solitudine lo inghiotte, e da quel momento non c'è più possibilità d'intesa..."



~ Thomas Mann ("Tonio Kroger")