-DAL TESTO-
Sto davvero male. Non dico niente. Ha fatto centro. Harry 1, Marti 0. Non ricevendo risposta, si alza e va verso la porta. Cerco tutte le mie forze e finalmente quando sta per aprire la porta...
Io: Harry.
Si ferma, si gira a guardarmi. Gli vado incontro, mi fermo davanti a quel metro e ottanta di perfezione. Sorrido. Mi faccio spazio tra le sue braccia e involontariamente scoppio a piangere. Non potete immaginare la voglia di sentire ancora il suo profumo Clavin Klein.
H: E’ il profumo vero? So che ti fa quest’ effetto. Ho fatto centro. Yee.
Ha ragione scoppio a ridere e sbiascico un ‘IDIOTA’. Harry 2, Marti 0.
-Aprite se vi ho incuriosito:) x

Alcuni dicono che l’amore sia l’emozione più forte che una persona possa provare. Prende tutte le fibre del tuo corpo, facendosi strada attraverso la tuo anima e uccidendoti dall’interno. Deteriora il tuo buon senso, facendoti fare cose stupide in suo nome. Questo è quanto hanno teorizzato.

Uno sgabuzzino.
Due ragazzi.
Cosa potrebbero fare?

«Cosa vuoi da me, Harry?»
«Un’ultima chance.»

"Queen.."disse venendosi a sedere accanto a me.
"Che vuoi?"Mi girai per guardarlo e ci ritrovammo a due centimetri di distanza..sentivo il suo respiro e questo mi fece rabbrividire.
"Te."
____
Mi aprì le gambe e iniziò a leccarmi l’interno coscia facendomi impazzire.
Dalla mia bocca uscirono gemiti di piacere, ma non me ne vergognavo.
Con lui non mi ero mai vergognata.
La sua lingua iniziò ad entrare dentro di me e il gemiti divennero sempre più forti.
Gli alzai la testa dandogli un bacio casto sulle labbra per poi capovolgere le posizioni.
‘PER I MIEI GUSTI,ERA ANCORA TROPPO VESTITO’

«dove sei stato tutto questo tempo?»
«ti cercavo.»

Dopo quella notte i nostri corpi non volevano più distaccarsi l’uno dall’altro,come se Dio li aveva creati apposta per farli stare insieme per sempre.
-Sei mia.
-Sei mio.

-Harry hai visto come è carina la hostess?! Chiesi osservando la figura alta e snella della biondina che spingeva il carrello.
-Si ho notato... Cosa vuoi fare Malik?
Ridacchiai.
-Scoparmela. Hai visto che culo?!
---
-Sally hai visto che fighi ci sono oggi?!
-Dove?! La mia amica si girò di scatto.
-Fila 9 posti N e O. Ri-sistemai il carrello mentre Sally apriva la tendina per osservare i due ragazzi.
-Carly il riccio è mio tu tieniti il moro.

- Un cocktail analcolico, per favore – chiese al bar-man che le fece l’occhiolino. Era un bel ragazzo, lo ammetteva, ma era uno più da Amy che per una come lei.
- Facciamo due – disse una voce alle sue spalle.
Si girò e vide un ragazzo coi capelli castani sparati in aria e gli occhi azzurri cielo. Era molto carino, portava un paio di pantaloni rossi e una maglietta bianca con delle righe orizzontali blu.
Le sorrise e Taylor si sentì mancare. Era davvero… bellissimo. Gli avrebbe dato si e no diciotto anni.
- Sono Louis – si presentò
Oddio Taylor, non è che lo hai fissato a lungo si chiese
- Taylor – disse stringendogli la mano e sorrise ancora solo per rivedere il sorriso del moro che poteva paragonare a una droga.
(...)
- Spogliati – disse al ragazzo
- Cosa? – chiese con una strana luce negli occhi. La ragazza gli mise una mano sugli occhi e ripeté la frase.
- Come ti chiami? – chiese il riccio mentre si sbottonava i pantaloni
- Non penso che ti possa interessare. Domani ti sarai già dimenticato di me –
- Dimmelo comunque –
Insistente, pensò. – Ashley – mentì
- Ashley – ripeté il riccio mentre si toglieva la camicia – Comunque io sono Harry -

Lei lo odia ma non riesce a resistergli. Lui la ama e cerca di conquistarla.
La passione, l'eccitazione, il piacere di una notte senza nessun limite.

Louis, allarmato, prese il foglio e scrisse "Tutto bene? Ho fatto qualcosa che non andava?"
Valerie prese un respiro profondo e posò la penna sulle gambe di Louis. "Non posso sentire Louis, non sono come te." disse con i gesti, la lingua dei sordi muti.
Louis sentì un groppo alla gola, sorridendo dolcemente alla ragazza che aveva davanti a lui.
"Sei bellissima, comunque." scrisse disegnando un cuore affianco.
Le guance di Valerie arrossirono e su di esse si posarono le mani calde di Louis, le quali le accarezzarono lentamente.
Il ragazzo avvicinò piano il volto a quello di Valerie che iniziò a tremare piano, mettendo poi le mani fredde sul petto di lui, sentendo il cuore battergli forte.
"Posso sentire il tuo cuore battere forte" disse Valerie, cercando di farglielo capire a gesti.
Louis sorrise. "Batte per te." le fece capire lui con i gesti, per poi baciarla dolcemente.

Abby odia i One Direction,la musica che facevano,odia i loro faccini puliti,le loro dolci voci cornici di parole ancora più disgustosamente dolci.Ma più di tutto e tutti odia la voce di Harry,provava un odio davvero profondo per Harry,ma si ritroverà ad amare i forti gemiti che profaneranno le sua bocca per mezzo di quel maledettissimo ricciolino dagli occhi verdi.

«Tu non morirai Annabelle, non questa notte. Questa notte tu verrai al nostro concerto e domani usciremo insieme, faremo colazione, passeggeremo mano nella mano e ripenseremo a questa notte come quella notte sfortunata ma fortunata in cui ci siamo conosciuti.» sussurrò lui baciandole la fronte.«Sei così bello Zayn. Così dolce, così irraggiungibile..» sorrise lei, alzando di poco la mano che fu presto stretta tra quelle di Zayn, per poi essere baciata dalle labbra calde di lui.«Ti amo.» sussurrò lei mentre una lacrima solitaria le scendeva dal volto. «Da quando ti ho visto in televisione, su quelle scale assieme ai ragazzi, da quando ho sentito la tua voce, da quando ho visto il tuo sorriso, da quando mi hai fatto battere forte il cuore, come mai prima d'allora.» sussurrò piano, chiudendo gli occhi lentamente, senza perdere il sorriso dalle labbra.«No, no, no, non lasciarmi Annabelle, resta qui: amami, vieni al mio concerto, sorridimi ancora una volta, resta con me.» urlò tra le lacrime stringendola tra le braccia, mentre i medici entravano nel bar allontanandolo, iniziando a farle la respirazione e il massaggio cardiaco.

X: emh…. Io mi chiamo Harry… E… sono un ragazzo. non sapevo di avere ospiti stasera!!
Io: ma questa non è la camera 106?
harry: no la camera 106 è quella accanto.
[se non vi piace il genere non entrate per favore!!]

Ogni suo passo, ogni suo respiro, ogni suoi accenno ad un sorriso. Tutto sembrava prendere parte di lei. Come se quell’unico ragazzo potesse essere un incantesimo e l’avesse stregata costringendola ad amarlo vivendo nell’ombra.
Avrei voluto raccontarvi una storia diversa. Una di quelle in cui i due si amano fin dal principio e riescono a dichiararsi ma purtroppo questo non è quello che dovrò scrivere.
Catherine. Una ragazza insicura, introversa, di quelle che si tengono la vera sé nel profondo del loro cuore e non la fanno uscire fuori neanche con le persone di cui più si fidano. Almeno non fino in fondo. Perché? La paura di essere giudicata, forse. Il desiderio di essere normale anche.
Catherine è innamorata. Innamorata di un ragazzo che non sembra neanche vederla.