*BIKE*
Billie Joe fa ormai uso abituale di farmaci e alcool, tutto ciò che lo circonda sembra affondare, tutti sembrano abbandonalo. Dopo il crollo, il duro percorso della rehab e in questa circostanza Mike gli resterà accanto come nessuno.
Dopo la morte la rinascita e un amore difficile che dovrà combattere per sopravvivere.
Una storia drammatica ed erotica, MOLTO EROTICA

[Dal primo capitolo]
"Tre ragazzi, che, chiunque avesse visto passare di lì, avrebbe etichettato come “ragazzacci”, “screanzati” o “ubriaconi”. Era la triste verità dei pregiudizi.
Come poteva immaginare, la gente, che stavano semplicemente festeggiando l’uscita del loro primissimo e nuovo album? 1039/Smoothed out slappy hours: se non fosse stato un album che prometteva un incasso pazzesco, non gli avrebbero mai dato un nome così lungo.
Erano emozionati, felici. Anche se ora nei loro pensieri c’era tutto fuorché il loro album: l’alcool aveva offuscato i loro obbiettivi, ma ampliato i loro orizzonti. Si sentivano grandi, più di quanto lo fossero già.
Urlavano, strillavano, cantavano, come se fossero loro  i padroni del mondo. Al diavolo la gente dormiente, al diavolo i civili e al diavolo i pregiudizi: erano felici, progressisti.
Per ora bastava così."
[Bike]
Mini long che durerà pochi capitoli. Hope you like it. Il rating è rosso perché io può (?)

«Che sta succedendo qui?» chiese Johnny spostando lo sguardo da Matt che ancora mugolava dal dolore a Zacky che saltellava cercando di infilarsi i pantaloni.
«Siamo pronti.» rispose Brian sulla soglia della porta. Se fossero stati in un manga, sarebbe apparsa la classica gocciolina di sudore accanto alla sua faccia, che aveva un sorriso da ebete stampato sopra.
«Perfetto, andiamo.»

Jacky e Ryan fanno parte della stessa band. Il primo è il chitarrista e il secondo batterista. Da quando si sono incontrati, non fanno altro che stare insieme. Si definiscono "migliori-amici", ma sarà davvero solo così? Fatto sta che Jacky riesce ad aprirsi completamente, solamente quando è con Ryan.
Il batterista questa volta fa di tutto per mandare in bestia Jacky e finiscono per avere una discussione "animata"...

[jalex; accenni lisex]
«Non avrei mai voluto dirtelo cosí, Jack, peró mi ci hai costretta.» esordí Lisa sedendosi sul divano accanto a lui. «Ascoltami. Siamo innamorati della stessa persona ed Alex non é gay. Fattene una ragione. Ha dovuto affrontare tanti problemi, tanti casini, ci manca solo il migliore amico gay che dice di essere innamorato di lui. Quindi, lascialo perdere, ti prego. Se non vuoi farlo per me, per te stesso oppure per la band, fallo per lui.»
Jack strinse i denti, mentre l'alcol continuava a bruciargli lo stomaco. "Colpito e affondato, Barakat", diceva una vocina nella sua testa.

Alex ha vent’anni adesso e ricorda ancora quell’anno in cui incontrò l’amore della sua vita, che la distanza e l’età avevano distrutto.
“Guardai le stelle, lui era così lontano, mi chiesi se mi avesse dimenticato...”
Dal primo capitolo:
Stava nevicando e c’era fottutamente freddo, fuori. La casa era accogliente e piena di persone, ma io continuavo a sentirmi solo. Essere diventato ventenne significava molto per me e riportava alla memoria momenti che volevo solo dimenticare.
Erano passati cinque anni.
Fanfiction di Caletitah, che gentilmente mi ha concesso di tradurre (il link della storia originale è all'interno). Spero vi piaccia!

Quattro ragazzi, quattro storie che sono legate da un sottile filo rosso.
Una storia di paure e lotta contro i propri demoni.

'Sedici anni, sedici fottuti anni per un ragazzo americano, con un passato da dimenticare, un presente da vivere ed un futuro da sognare.'

Brian e Zacky, la dolce coppietta così innocente e pura decide per una volta di lasciarsi sedurre dal perverso ed esperto Matt, lasciandosi così andare ad una notte senza confini.

"Dean non riusciva a smettere di pensare alla persona seduta sul sedile posteriore, continuava a guardarlo furtivamente, attirato soprattutto dai suoi occhi, i quali saettavano verso Dean ogni volta che tornava a guardare la strada, evidentemente il tentativo di quest’ultimo di non farsi notare era miseramente fallito."

Premetto che è la mia prima fanfiction, quindi siate clementi.
E' una Ryden, o meglio, una Brendon/Ryan, ma c'è anche la Jon/Spencer.
Ho promesso ad un'amica che ci caccerò dentro i Fall Out Boy, quindi compariranno.
E boh, io sono una fangirl della peggior specie e la mia mente malata ha partorito questo: Ryan, Brendon, Doccia. Tutto qua. Vi auguro buona lettura~

- Non lo so Bro, secondo me le donne hanno molto a cui pensare. - Disse Zacky sedendosi al tavolo della cucina di Jimmy stappandosi la sua birra. Poco dopo iniziò a bere piccoli sorsi godendosene il sapore.
- Ah, certo. Cucinare, pulire, truccarsi... - Rispose prontamente Brian a Zacky appoggiandosi con entrambe le braccia sulle sue spalle, stando in piedi dietro di lui con un sorriso beffardo stampato in volto.
- Come se tu non ti truccassi mai. - Gli disse Matt ridendo intanto che beveva la birra appena passatagli da Jimmy che le tirava fuori dal suo frigo.

Thomas, un ragazzo un po' strano e stronzo, si trasferisce a Fontana con la sua famiglia. Lì, farà nuove conoscenze.
Un'amicizia, un'amore, la vita di tre adolescenti amanti della musica.

Zacky aveva deciso che era meglio lasciarmi dormire al freddo e al gelo, piuttosto che invitarmi ad andare nella stanza degli ospiti. Le ossa mi dolevano e la testa minacciava di esplodere da un momento all'altro. Dovevo ammettere che io e quello strano ragazzo non eravamo proprio amici da quando gli avevo soffiato il posto da chitarrista solista all'interno del gruppo, ma pensavo che ormai, dopo tutto quel tempo, le acque si fossero un pochino calmate. Mi ritrovavo spesso in conflitto durante le prove, infatti mi era parso strano che mi avesse tenuto li a dormire, ma non volli farci caso in modo particolare. Rientrò nel piccolo salotto dopo qualche minuto tenendo in mano una tazza di caffè. Ripeto, UNA tazza di caffè.
[Synaky]

"Ebbene si... Volevo portarle Michael Kenji Shinoda a casa. Ovviamente non sarebbe stato facile, ma il piano era ben congeniato e dentro di me sapevo che non mi sarei fermato per nessuna ragione al mondo. Avevo esitato anche troppo, ora era il momento di agire!"
"“Andrà tutto bene, suvvia!” – è sempre così solare, i suoi sorrisi donano una pace dell’anima che in pochi sanno donare. Compresi Chester e Mike. Il solo pensiero che tra poco li potrei avere entrambi davanti a me.. no, non devo pensarci, piuttosto devo mettere insieme un discorso sensato per Chester. "