Sherlock è un uomo brillante, il più intelligente della sua eterogenea compagnia, recentemente spostatasi in Afghanistan. Quando dopo anni di onorato servizio, James Moriarty gli affida un compito speciale, Sherlock non può permettersi di tradire la sua fiducia.
Fin quando il caso, sotto le sembianze di una lite furibonda, non complica le cose più del dovuto.
E la missione e la complicazione, hanno lo stesso, medesimo nome: John Watson, medico dell'Esercito.
"Sento ogni singolo granello insinuarsi sotto le mie unghie, nei tagli poco profondi che ho sulle mani, nelle abrasioni sulle nocche e sulla ferita più consistente che mi sfregia il palmo. Brucia e fa male, di un dolore sordo e intenso, che non mi abbandona nemmeno un secondo, come se avessi bisogno di un costante ricordo della mia attuale condizione.
Un soffio di vento caldo trasporta un po’ di quella sabbia anche sulla ferita più profonda che mi decora, alla stregua di una medaglia priva d’onore, il fianco e che ancora sanguina, sotto il debole tentativo della mia mano sinistra di fermare il, per fortuna, debole flusso.
Quel pezzo di merda ha fatto le cose per bene.[...]
Warnings: Alternate Universe, Afghanistan, flashback Kid!lock, violenza.

Febbraio 18O4, Londra
Me ne stavo, così assieme ai miei simili, tutti disposti in fila ed incatenati alle mani, mentre, con l’umidità del Tamigi che non faceva altro che innervosirmi di più, agitavo la mia coda a mezz’aria. Noi non possiamo definirci umani. Il nostro aspetto è simile ma le orecchie e la coda che abbiamo tradiscono l’antica stirpe. Gli umani ci definiscono “Lauriel”[...]
“Il mio nome è Shaun Hastings e sono uno dei pochi alchimisti, qui a Londra” disse, aggiustandosi gli occhiali, “E da oggi sono il tuo nuovo padrone” aggiunse poi con enfasi. “E tu, invece? Qual è il tuo nome?”
Lo guardai negli occhi, un po’ titubante nel rispondere.
“Desmond. Mi chiamo Desmond.” E volsi lo sguardo altrove.

Salve! Girovagando per il sito ho notato che la sezione di Assassin's creed non ha un'intervista! perciò mi sono presa il grande compito di pubblicarne una e poi... chissàXD
Spero vi piaccia e vi avviso che i primi due capitoli sono narrativi e l'intervista parte dal terzo.

A volte è più semplice continuare la solita vita, anche se non è felice, piuttosto che rimettere tutto in discussione a causa di un’attrazione inaspettata nei confronti di una persona. E’ quanto accade a Laura che dovrà decidere se ciò che prova per Stefano è solo una fugace passione o è un sentimento vero per il quale vale la pena di perdere tutto.
In una ambientazione contemporanea, vi racconterò di un amore che sconvolgerà la vita dei miei protagonisti e di chi sta loro intorno. Aspettatevi di trovare personaggi molto umani, pieni di pregi e di difetti, che probabilmente a volte vi faranno anche arrabbiare con i loro comportamenti ma ai quali finirete di sicuro per affezionarvi. Il rating è superiore al mio solito, ma è congeniale ad una storia che vuole parlare di un rapporto in cui una passione molto intensa gioca un ruolo fondamentale nell’eterna battaglia tra ragione e sentimento.

Che cosa desideri per Natale? Scrivilo in una lettera, sicuramente Babbo Natale ti porterà il dono che speri.
Prima flash-fic: Caro Babbo Natale, Sana Kurata
Seconda flash-fic: Caro Babbo Natale, Akito Hayama
Terza flash-fic: Caro Babbo Natale, Fuka Matsui
Terza flash-fic: Caro Babbo Natale, Naozumi Kamura

Una notte di neve, una partita a carte e un bicchiere di troppo.

"Mi bastava quello in fondo, essere importante per lei, poterla proteggere.. mi bastava, no? Ebbene no. Non riuscivo più a trattenermi dall'attrazione fisica che mi legava a quella piccola donna. E avevo paura di questa voglia tremenda, avevo paura di poter da un momento all'altro saltarle addosso senza accorgermene. Cavolo, è mia sorella!" La storia di Letizia e Michele. Due fratelli, non propriamente tali...

A lume di candela è tutto diverso.
Prima drabble: Dry
Seconda drabble: Friends
Terza drabble: Blackout
Quarta drabble: Three weeks, two days, four hours and six minutes

Vegeta si chinò su di lui, e lo baciò delicato sulla bocca, nei suoi occhi una dolcezza che non aveva mai visto.
«Dimmi che mi ami»