La Settantesima Edizione degli Hunger Games è ormai conclusa ed è stato decretato un vincitore: il suo nome è Annie Cresta, Tributo dal Distretto 4.
All'apparenza Annie è riuscita a sconfiggere i suoi avversari, ma in realtà l'arena ha sconfitto lei.
Cosa è accaduto davvero durante i Giochi?
“Non ci dovrai tornare mai più, Annie.” le dice Finnick. Colto da un’improvvisa ispirazione aggiunge “Raccontami com’era. Raccontami tutto. Così saremo in due a portare questo peso, d’accordo? Proveremo a dimenticare insieme.”

Raccolta di Flashfic/Drabble, per lo più lettere, scritte dai Personaggi della saga di Hunger Games.
ATTENZIONE! Contengono Spoiler su: La ragazza di fuoco e Il canto della rivolta.
#1 Katniss Everdeen: Vorrei sentirti cantare, solo un'ultima volta
#2 Peeta Mellark: Mi mancherà il Distretto 12.
#3 Gale Hawthorne: Vivi e non fermarti mai, Catnip.
#4 Ranuncolo: Mi manchi più che mai, piccola.
#5 Finnick Odair: Sai, ho più conti in sospeso con te che con tutte le persone vive di questo mondo.
#6 Cinna: Scommetto ancora su di te. br />
#7 Haymitch Abernathy: Forse è stato meglio così, almeno non ti ho dovuta uccidere io.
#8 Katniss Everdeen: Sei cresciuta così in fretta che a stento me ne resi conto.
#9 Annie Cresta: Hai combatutto per noi, per nostro figlio, non per la Ghiandaia.

Nulla sarà più uguale a prima.

Questa è una one-shot che racconta un giorno normale di caccia di Katniss e suo padre che si trasformerà in un incontro tra la nostra protagonista e Peeta. Spero vi piaccia!

"Finalmente questi 58esimi Hunger Games stanno per prendere il via. Cosa ci riserveranno quest'anno gli strateghi?" la voce di Caesar Flickerman rimbomba nei teleschermi di tutta Panem "Ma cosa più importante quale spettacolo i tributi di quest'anno ci offriranno? Tristezza? Violenza? Amore? O una patetica rappresentazione da scuola? I sessanta secondi sono partiti, tra poco avremo tutte le risposte che cerchiamo..."
Il cuore di Violet sembrava uscirle dal petto, nessun rumore o voce giungeva dall'esterno dell'Arena, era quella la colonna sonora dei suoi Hunger Games, nessun rumore solo il suo battito che la spingeva ad andare avanti...quel battito che le faceva pensare all'unico modo per tornare a casa: rendere la sua colonna sonora l'unica in tutta l'Arena...

Vi presento il mio alfabeto hungeriano: ad ogni lettera associerò un personaggio della saga, aggiungendo un breve componimento che lo rappresenti al meglio.

Sorride, Finnick, senza gioia. Le dita fanno su e giù, il nodo diventa morbido e cede, così ricomincia, ancora, e sorride perché deve sorridere.