Derek Hale è l’insegnate di filosofia del liceo di Beacon Hills, ha ventisette anni e ha deciso di intraprendere la carriera di professore specialmente per aiutare adolescenti in difficoltà.
Mieczysław Stilinski ha diciassette anni e frequenta il liceo di Beacon Hills, è esuberante, tremendamente iperattivo e può comunemente definirsi un adolescente in difficoltà che fa passare momenti davvero difficili al professore sopracitato.
Sterek!AU ; Derek!Teacher ; Stiles!Student
OOC for Sceriffo Silinski!BadParent
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STORIA GIA' ESISTENTE, MIA, PUBBLICATA ANNI FA DA UN ALTRO ACCOUNT CHE NON RIESCO A RECUPERARE, HO DECISO DI RIPOSTARLA, MAGARI ANCHE MIGLIORATA A DISTANZA DI ANNI PER NON LASCIARLA INCOMPIUTA..
Dal testo:
“Da quando ti interessano le mie lezioni, Stilinski?” gli chiese il secondo dopo facendo scattare un sopracciglio scuro in alto.
La forte risata di Stiles che ne susseguì a quella domanda riecheggiò in tutto il bagno, facendo sorridere il professore.
“Da quando lei frequenta locali gay invece…?” gli rispose poi con un’altra domanda, provocandolo e azzardando ancora di più facendo un passo avanti per passargli delicato un dito sulla guancia, sulla barba rasa.

Yuuichiro Amane è un comunissimo ragazzo liceale che vive in un normale paesino, con una famiglia tranquilla e amici e conoscenti che gli vogliono bene.
La sua vita passa liscia come l'olio, costellata dei normali avvenimenti che possono coinvolgere uno studente dinamico ed entusiasta alle prese con l'adolescenza.
Finché non conosce Mikaela Hyakuya.
Mikaela Hyakuya non è di quel paesino, non ha amici, non ha famiglia, ha un tutore del tutto singolare e piuttosto inquietante, è russo, è freddo e scostante, ha l'aria di una persona intelligente e calcolatrice, ed è lo gnocchissimo presidente del consiglio studentesco arrivato in quella scuola da solo sei mesi, che Yuuichiro si pente di non aver visto prima.
Ed è arrivato fino a quella sperduta, normalissima cittadina residenziale per una ragione ben precisa.
Incontrare Yuuichiro Amane.
[Nb: Soprannaturale, aka: lupi mannari.]

[storia scritta a quattro mani da pampu e blu992]
Stiles era perfettamente consapevole di essere sfigato ma non si era mai reso conto quanto, fino a due settimane prima, quando aveva ricevuto una telefonata di suo padre destinata a cambiargli la vita. “Non credo di aver compreso” aveva detto dopo aver ascoltato John parlare per cinque minuti buoni.
In realtà non era nemmeno certo di avere il cervello abbastanza ossigenato visto che sentiva l’aria non riuscire nemmeno a raggiungere i polmoni. “Lo so che ti sto chiedendo un grande sacrificio, figliolo. Ma Emma e Jack hanno bisogno di una famiglia e noi siamo i loro unici parenti. Sono troppo vecchio per crescere due bambini mentre tu...”
“Ho trent’anni, non ho orari a lavoro e sono single. Papà non credo sia una buona idea.”
“Quindi dovremmo lasciarli nelle mani dei servizi sociali? Nessuno li adotterebbe in coppia.”
Aveva odiato suo padre e i sensi di colpa che gli aveva fatto venire. “D’accordo, ma ho bisogno di qualche giorno per sistemare casa, ricavare una stanza per loro dal mio studio, parlare con il mio capo. Non ce la farò mai."

Mycroft dà a Sherlock il compito apparentemente semplice di risolvere una scatola puzzle contenente un microchip rubato. Non è semplice.

Michelangelo sputa un'ultima volta, arretrando fino a poggiarsi contro la vasca da bagno e asciugandosi le labbra con il dorso della mano. Sembra e sicuramente è esausto, la sua pelle, il suo bellissimo volto cosparso di lentiggini è pallido, smorto, il sudore gli imperla le tempie, la gola. Sussurra delle scuse con voce roca e flebile, raggiungendo con la mano quella di Lucifero.
«Non ti permettere», risponde velocemente Lucifero, stringendogli subito la mano, baciando le nocche, il palmo. «Tu oggi non metti un piede fuori casa, fila a letto. Sto con te.»
«Non devi andare a lavoro?»
«Non ti lascio da solo in questo stato.»
«Ma io sto-»
«Michelangelo Agnelli, se provi a dire un'altra volta che stai bene, ti picchio.»
ー
[5.960 parole]
AU dove tutto è lo stesso, ma una notte Michelangelo torna a casa con una febbre davvero… fastidiosa.

Peter vuole Derek, ma Derek vuole Stiles. E se Stiles volesse... entrambi?

Guerra del Vietnam. Nell'ospedale militare di Hanoi viene ricoverato un giovane marine che sembra avere subito abusi sessuali. Quando il medico lo interrogherà circa l'accaduto scoprirà che l'attività sessuale c'è effettivamente stata, peraltro notevolmente intensa, ma che decisamente non si è trattato di abusi...
(ATTENZIONE: questa storia contiene LINGUAGGIO VOLGARE e SCENE ESPLICITE DI SESSO FRA UOMINI. Consiglio caldamente di non leggere a chi non gradisce le due cose)

[storia scritta a quattro mani da blu992 e pampu]
Quando Stiles arriva in cucina si guarda intorno stupito. Tyler ha preparato toast alla marmellata per sé e per lui.
“Cosa mi devi chiedere?”
Il ragazzo sfodera il suo sorriso, allungandogli anche una tazza di caffè. Male. Malissimo.
“Papà, tra poco è il mio compleanno e vorrei dirti cosa potresti regalarmi. Sai, per evitarti di pensarci un sacco.”
“E dimmi, cosa vorresti di così assurdo che richiede una colazione e la mancata presenza di gel nei tuoi capelli?”
“Pensavo, dato che saranno sedici, e avrò anche la patente… che ne dici di una bella moto?”
Stiles si alza di scatto, prendendo poi le chiavi dell'auto. “Si, avrai la patente, ma guiderai un’auto. Ora alzati, ti accompagno a scuola.”
Per Stiles la conversazione è finita lì, ma non per Tyler. “Ma pà, tu ci lavori con le moto, papà ci lav-“
“Quello che faccio io non deve essere quello che farai tu e soprattutto non farai quello che fa tuo padre. Questa conversazione finisce qui, Tyler, non insistere perché perderai solo tempo” dice entrando in macchina.
Tyler gli si siede di fianco, imbronciato e silenzioso. Meglio un figlio incazzato che uno morto.

Alpha/Omegaverse.
In un mondo fantascientifico dominato dagli alfa e fatto di leggi impietose e coercitive verso gli omega, Sherlock disprezza e occulta da sempre, e con ogni mezzo, la sua vera natura: nessuno può dominarlo, nessuno può reclamarlo.
Fino all'arrivo di un alfa diverso dagli altri, uno con gli occhi mansueti e un cuore luminoso che non può appartenere a nessun altro.

Traduzione a cura di Tori93.
“Che figata!” Esclamò l'umano, poggiando Milo sul foglio e cominciando a legare la stringa attorno alla vita. Era stretta ed affondava leggermente nella pancia della Fata. “Una fata! Non posso credere di averne catturata una!”
Una storia un po' anticonvenzionale sul magico mondo delle fiabe... Chi conosce il sito, fonte inesauribile di p0rn---perle *ehm* forse sa già cosa aspettarsi, chi non lo conosce, beh, occhio agli avvertimenti!

Anche se ogni minaccia sembrava sconfitta da tempo, il destino di Harry e Draco è tutt’altro che stabilito... (per il Non-Compleanno di Grace, Lori e Salomè)

In cui ti rendi conto che forse avresti dovuto scegliere Babbanologia fra le materie del terzo anno; in cui ti passa per la testa che forse portarlo a fare una visita dall'otorino non è opinabile; in cui ti rendi conto per l'ennesima volta che Voldemort non era niente in confronto ai tuoi capelli; in cui forse riuscirai ad ammettere quanto sei felice. Con un piccolo omaggio agli Adamo e... Adamo dello slash.