[sterek; sai tenere un segreto AU; altamente demenziale; tutti umani]
Derek ha dei segreti. Ma sono segreti piccoli, che non fanno male a nessuno. E se non dice al suo fidanzato che certi aspetti della loro relazione proprio non vanno, è solo perché non vuole ferirlo. Per questo ha dei segreti, per non ferire le persone, ed è più che legittimo.
Ma quando conosce Stiles Stilinski, improvvisamente non sembra esserci più spazio per i segreti.
Quando poi scopre che Stiles non è esattamente chi si aspettava che fosse, le cose non faranno altro che complicarsi.

Camminando su stradine sconosciute, un ragazzo dagli occhi verdi cerca la Morte. S'imbatterà invece in qualcosa di molto più grande e più importante. Che inizia con la A.

La prima volta che fanno sesso, è subito dopo che Derek ha pagato l’affitto di Stiles. La seconda volta è dopo che Derek ha fatto la spesa per Stiles. Non è difficile individuare lo schema. Derek si odia, odia che si stia approfittando di Stiles, e prova a convincerlo che non ha bisogno di nessun tipo di pagamento per quello che fa, ma non riesce a spezzare il cerchio.

E se Will e Hannibal si fossero incontrati da giovani, all'università?
Se entrambi riuscissero a parlarsi nel silenzio e ascoltarsi per la loro affinità d'animo?
Ecco la mia versione ^_^ una semi AU di Hannibal Rising
Hannigram
Dal capitolo: "«Comincio a capire perché la dottoressa Bloom mi hanno consigliato te, e perché hanno insistito tanto qui all'FBI.»
Hannibal gli sorrise cordialmente di rimando, quand'ecco che alla porta ci furono due battiti, insieme a due colpetti nervosi del piede di chi bussava."

E se Hannibal e Will, non si fossero gettati dalla scogliera e fosse un'immagine proiettata dalla mente di Will?
Se invece, la scena della chiesa fosse reale?
Una mia versione, con tante altre cosette aggiunte: Domestic Hannigram, Murder Husbands e un cucciolo peloso :P
Will POV
"Lì in quel nido di libertà, nella loro casa, si rese conto di quanto anni fa fosse stato intrappolato in sé stesso e in un mondo a cui non apparteneva. Quanto fosse prigioniero di quella società per cui non era abbastanza e che gli stava così stretta da soffocarlo: ma ora sapeva... stando con Hannibal si era reso conto che nient'altro era che una gabbia.(...) Hannibal era la sua verità, in un mare di bugie."

Post The Wrath of The Lamb [3x13] – Iniziata una nuova vita dopo la caduta, l'ex profiler comincia ad avere delle visioni intorno alla persona di Hannibal che portano dubbi e rivelazioni. || [...] Aveva appena afferrato i tovaglioli di stoffa color ottanio – “Si sposano alla perfezione con il piatto di oggi.” – quando si era voltato ad osservare Hannibal, attratto da qualcosa che lo infastidiva oltre la sua visione periferica: in piedi alle spalle dell’uomo vi era una giovane donna, vestita con un abito da cerimonia con motivi floreali; aveva i capelli lunghi poco oltre le spalle del colore del grano, e quando si accorse che Will la stava guardando si voltò a ricambiare la cortesia con i suoi occhi ambrati, per poi sorridergli con un accenno delle labbra mentre poggiava la mano destra sulla schiena del cannibale.

Harry ritorna a Hogwarts per il suo ottavo anno, determinato ad ignorare la presenza di Malfoy. Ma quando le prese in giro ricominciano, Harry scopre che rispondere con dei complimenti destabilizza Malfoy in un modo decisamente più interessante degli insulti.

[Storia scritta a quattro mani da pampu e blu992]
Stiles entra nella palestra del campus sentendo la voce di Scott che quella mattina al telefono gli ha detto: «Mantieniti allenato anche se siamo lontani, mi raccomando!»
[…]
«Oh» sorride lei, «puoi comunque andare da uno dei nostri istruttori e fare la tua scheda di ingresso.»
Stiles si dirige verso la porta con su scritto Staff. Una voce gli dice di entrare e «Ciao, sono qui per la scheda di ingresso.»
Il ragazzo si presenta. Si chiama Thomas, lo fa accomodare assicurandogli che non ci metterà tanto. È in quel momento che nota un'altra persona di spalle, perché parla. «Tom, va pure, ci penso io.»
«Grazie, devo davvero scappare. Ci vediamo in sala!» saluta.
In quel momento l'altro ragazzo si gira.
«Porca puttana! Derek!»
Stiles quasi cade dalla sedia per lo shock. Non vede Derek da quattro anni e mezzo e ora se lo ritrova in palestra come…
«Tu lavori qui? Sei un personal trainer? Seriamente?»
«Ciao, Stiles. Sì, è il mio lavoro.»

Non aveva in programma di incontrare nessuno quella sera. Abbandonò la penna sulla superficie del tavolo ed andò ad aprire la porta dopo aver percorso la distanza che lo separava da quest'ultima con la sua solita ed innata eleganza. Alla vista della persona sul ciglio della porta d'entrata, l'espressione sul suo viso si trasformò radicalmente.
«Buonasera Will. Prego, entra pure», disse affabilmente notando subito qualcosa di strano nell'amico.
[Hannigram]

Lo scrittore Castiel Novak ha finalmente raggiunto il successo, con un libro basato sulla sua disastrosa relazione del college con un brillante pittore. Si è lasciato tutto il dolore alle spalle, ma durante un incontro per autografare le copie del libro, si trova faccia a faccia con Dean Winchester per la prima volta dopo dodici anni, e l’incontro non va come Cas aveva sperato. Dean è un uomo spezzato, con cicatrici e segreti, con sulle spalle il peso dei suoi demoni e del disgusto verso se stesso.
Cas vede una seconda possibilità con l’uomo che non ha mai smesso di amare, ma Dean è andato avanti, e sta per sposarsi. Sam elabora un piano “brillante” per riunire suo fratello e il suo migliore amico, ma Cas teme di mandare tutto all’aria, e dovrà affrontare la paura di perdere Dean una seconda volta.

Greg è un corridore a cui piace correre all'alba. Mycroft è uno a cui piace svegliarsi presto e che, casualmente, vive sul percorso che Greg fa ogni giorno.
Inizia il divertimento.
[Traduzione di Roxar]

Derek sorprese Stiles un venerdì pomeriggio un mese dopo che lui era rientrato a Palo Alto, aspettandolo di fronte all'edificio dove si teneva la sua ultima lezione della giornata (grazie, Scott). Si appoggiò alla fiancata della Camaro illegalmente parcheggiata, le mani nelle tasche della giacca di pelle, con addosso gli occhiali da sole nonostante il cielo fosse nuvoloso e quasi buio. Derek era venuto a prenderlo al lavoro così un paio di volte quell'estate – dopo che avevano smesso di fare gli idioti e si erano finalmente confessati i loro sentimenti – e nonostante avesse preso in giro Derek senza pietà per essere un cliché vivente Stiles aveva ammesso che aveva un debole per il look da cattivo ragazzo.

Parlavano molto, stesi sul ridicolmente grande e comodo divano di Derek e, certo, spesso Stiles passava la notte lì, ma sempre perché era troppo fatto per guidare fino a casa. Ed il mese scordo, quando suo padre era andato fuori città per una conferenza della polizia, Stiles non aveva lasciato Derek per cinque giorni interi eccezion fatta per andare al lavoro in biblioteca, tornando sempre con cibo d'asporto o del gelato. Aveva indossato i vestiti di Derek praticamente per tutto il tempo che era stato lì, quando era vestito, si intende.
E sapeva che Derek non andava a letto con nessun altro.
Ma non era che loro si frequentassero, o che stessero insieme o simili.
Quello avrebbe richiesto che uscissero effettivamente insieme, e che Stiles dicesse finalmente a suo padre con chi stava spendendo tutto il suo tempo quell'estate, finendola con le risposte evasive sul tono di "solo un tipo che sto frequentando casualmente, no non stiamo davvero uscendo insieme, non c'è ragione che tu lo incontri."

Stiles comparve un pomeriggio mentre Derek stava lavorando alla casa, indossando un paio di Carhartts* attillati ed una maglia strappata senza maniche e stava segando qualcosa o martellando qualcos'altro ed era la personificazione vivente di ogni sogno erotico che lui avesse mai fatto, tutto muscoloso e sudato e così fottutamente virile che Stiles era praticamente in estasi ma non gliene fregava un cazzo perché sudoremuscolitatuaggibarba ed il modo in cui quei pantaloni da lavoro gli abbracciavano quel suo stupendo fondoschiena.
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Flashfic di intermezzo tra Sour Kush parti 1 e 2
Godetevela

Stiles maledì mentalmente Erica perché, fra tutti gli avvertimenti su quanto brusco potesse essere questo tizio, si era dimenticata di menzionare che era anche più bollente del fottuto sole. Se Stiles avesse avuto ancora dubbi sulla propria sessualità si sarebbero completamente dissolti visto l'effetto che gli faceva questo tipo. Infatti, era probabile che lui non fosse nemmeno più gay. Probabilmente adesso si trovava nel bel mezzo del passaggio ad una ancora-non-etichettabile-sessualità che era tutta rivolta ad una barba scura ed ispida e ad allarmanti occhi verdi e a muscoli e tatuaggi e alla totale totalità di questo tipo.
Si chiama Derek, gli rammentò distantemente il suo cervello annebbiato dalla lussuria.
Beh, questo risolveva la cosa allora. Stiles era Dereksessuale.