Un prologo, interludi, movimenti e un epilogo. Siamo ad Ecbàtana, in Persia, nel 324 a.C. – Efestione, sul letto di morte, ci racconta in prima persona il dramma di attendere il compagno della sua anima. Alessandro sta giungendo da Babilonia, ma nell’attesa i minuti che gli restano sembrano lunghi come ore, sebbene gliene rimangano pochi. È così che si aggrappa caparbiamente alla vita, immergendosi nella lotta come ha fatto durante l’intero corso della sua esistenza, scorrendo in rassegna gli avvenimenti che l’hanno portato fino a quel momento…per valutarli alla luce del più sincero dei modi: l’ultimo respiro. Dalla prima persona dell’interludio si passerà, in un costante intrecciarsi, alla terza persona dei movimenti, dove si delineeranno, attraverso dei flashback, la figura di Alessandro e i motivi della nascita di un rapporto così saldo, a partire dal primo incontro tra i due, avvenuto durante l’infanzia. Una storia che narra di un sogno di gloria, su uno sfondo di guerra e di sangue, retto da un’amicizia che trova la sua vera dimensione nell’amore…un sentimento e un'impresa racchiusi nella definizione di "un’anima in due corpi".

Derek e Stiles provano indubbiamente qualcosa l'uno per l'altro. Ma nessuno dei due avrà mai il coraggio di ammetterlo. La situazione prenderà una piega inaspettata grazie a un'idea sfornata dalla pazza testolina di Erica...

Stiles e Derek sono l'uno l'opposto dell'altro. Però,in profondità,le loro anime sono più simili di quanto le loro menti confuse possono pensare. Se solo riuscissero ad uscire dalle loro nubi di dolore e diffidenza potrebbero scoprirlo...

2020. Sono passati sette anni dalla fine dei My Chemical Romance, e sono sette anni da quando Gerard Way e Frank Iero si sono visti per l'ultima volta. Ma qualcosa sta per cambiare.
Gerard non seppe spiegarsi come, in tutti quegli anni, non avesse mai più pensato a Frank.
Era come se tutti i pensieri si fossero accumulati in una zona remota del suo cervello, e ora gli stessero crollando addosso come grandine, fredda e dura.
This is for you, Killjoys.

Ogni anno, quel loro rituale la distruggeva. Distruggeva entrambi, se ne era rese conto fin dalla prima volta.
Me nessuno dei due sapeva come fermarsi.
Quello, rifletteva ogni volta, era ciò che in biologia si chiama "schema fisso di comportamento", un modello di azione altamente stereotipato, fisso e prevedibile, innescato da uno stimolo esterno, cui rispondono certi circuiti del cervello, chiamati "meccanismi innati di scarica".
Una volta che uno schema fisso di comportamento è stato innescato, non può essere fermato né modificato.
Una volta che uno schema fisso di comportamento è stato innescato, lo si deve portare a termine, che lo si voglia, o meno.

«Sei a pochi passi da lui, accovacciato al pavimento con le braccia al terreno, il sangue non scorre più nelle vene fino al punto di non sentirle più parte del tuo corpo, il che contribuisce a farti sentire come un peso morto -inutile- che resta a fissare una scena d'orrore di fronte a sé.»
StilesxDerek - {Sterek}

mi è sembrato giusto descrivere il momento in cui Damien ha visto (SPOILER LIBRO "AWAKENED") morire Jack...
"...Ecco tutto ciò che riusciva a sentire Damien mentre vedeva Jack, il suo Jack, cadere dalla scala alta due metri e mezzo e cadere sulla spada claymore. Glielo aveva detto di non metterla così. Fu il suo primo, stupido, pensiero… prima di correre urlando il suo nome – JACK! JACK?!- ma sapeva che non avrebbe risposto..."