"Sono stufo di dover fare da me."

Alto contenuto di Zouis!
Se siete omofobi girate al largo.
Se non vi piace il genere,non leggete ;)
Spero che vi piaccia.

"...Lo sguardo sconcertato di Niall fu la goccia che fece traboccare il vaso del mio autocontrollo. Lo presi con violenza e iniziai a baciarlo seguendo l’esempio di Louis ed Harry. Niall era eccitato quanto me e potevo sentirlo attraverso i pantaloni ma la cosa che mi dava più soddisfazione era che ero riuscito a far eccitare il più innocente del gruppo..." Ho messo Ratin arancione anche se è MOLTO ROSSO. Siete stati avvisati :3

L’alcool era il Male.
Louis aveva perfettamente capito la lezione dopo qualche birra e decisamente troppi - due- bicchierini di un super alcolico trovato nel mini bar della stanza d’albergo di Zayn. Avrebbe iniziato a fare come Liam, passando le serate a giocare con la webcam, lasciando smielati messaggi alle fans e facendo facce dolci, stupide e senza senso che lasciavano in estasi ogni essere umano per giorni. Ma niente più alcool. Mai.
I rischi di essere un po’ allegri in compagnia dei suoi amici erano troppi, decisamente.
Non si ricordava esattamente le dinamiche dei fatti, ma sapeva con certezza che tutto era iniziato per la stupida voglia di vendetta di quello scemo del suo Harry e di quello stronzo di Zayn.
(Slash, 3some, lievissimo -tipo che non si vede, ma lo scrivo per sicurezza- accenno di bondage. Rosso)

Ecco la mia seconda storia in assoluto! Devo ringraziare la mia amica Amanda se questo è stato possibile! E' una storia abbastanza autobiografica molti passi sono realmente successi...Non vi rubo altro tempo, anzi ci vediamo direttamente alla fine di ogni capitolo! Ora vi lascio a qualche piccola frase...“ È vero anche a me è sembrato che anche lui la stesse, come hai detto tu Amanda : mangiando con gli occhi “ Ma anche Andrea si era bevuta il cervello quella sera o erano impazzite tutte e due in un colpo solo?
“ Fatto sta che non mi interessa, io lo odio e lui non mi rovinerà la vacanza con voi! E’ la nostra prima vacanza insieme e non voglio passarla deprimendomi! “

Alice poggia la testa bionda sul cuscino e si mette a fissare il cielo chiaro di maggio fuori dal lucernario sopra la sua testa, l’unico spiraglio di luce in quella stanza buia.
Bè più che una stanza è un garage.
Il garage del padre di Filippo in cui si vanno a rifugiare da quando hanno sei anni.
Era il loro nascondiglio segreto da piccoli, il luogo in cui potevano rimanere quanto volevano e dove nessuno li andava a cercare per sgridare.
In quel garage sono cresciuti, hanno imparato a leggere e a scrivere, sono rimasti a pomeriggi interi sdraiati sul letto ad osservare il soffitto in silenzio o ad ascoltare vecchi dischi in vinile che si inceppavano sempre in alcuni punti. Si sono scambiati il loro primo bacio girando una bottiglia vuota a dodici anni e sono diventati grandi senza accorgersene.
-Cerca di non russare-
-Ci proverò-
-Bene. Ho sonno e ho bisogno di dormire-
-Cos’è che ti toglie il sonno Lip?- Gli chiede con un tono acido.
-Una bionda che a mezzanotte mi chiede di risentirle storia-
-Potevi dirmi di no- Gli dice Alice alzando di poco la testa per specchiarsi nei suoi occhi verdi leggermente socchiusi.
-Non so dirti di no, Alice-