e colpa mia.
sempre.
mannaggia a me che non riesco a non accettare una sfida.
non ce la faccio,devo accettare per forza tutto.
e ora sono costretta ad appendere uno striscione che parla di me davanti a tutta new york.

E adesso,alle dieci e trenta del mattino,mi ritrovo nello stesso letto di questo idiota,che russa tra l’altro.
Cosa devo fare?
La risposta,per mia fortuna,arriva subito dalla mia mente contorta.
Ovviamente rivestirmi e lasciarlo lì,mentre ancora dorme. E’una bastardata sicuramente,ma rientra nel mio stile e rende la sconfitta meno dolorosa.
Decido di non lasciare nemmeno una traccia di me,a parte uno stupido bigliettino scritto di fretta e lasciato sulla scrivania del deficiente.
‘-Fai pena a scopare,Tomlinson-’

Sono Chiara, ho quindici anni e frequento la Dawson high school di Londra.
Diciamo che sono una ragazza che si sa divertire, non mi sono mai innamorata e spero che non accada mai.
Mi da il volta stomaco tutto ciò che riguarda l'amore, ma la vita è piena di sorprese!

Durante le vacanze di Natale, al sesto anno, Hermione si ritrova da sola ad Hogwarts. Harry e Ron sono alla tana e i genitori a sciare. La notte della vigilia, complice la tristezza per la storia tra Ron e Lavanda, si ritrova coinvolta da chi non si sarebbe mai aspettata.

Un sorriso apparve sul volto di Harry.
- Che ti ridi, idiota. Se volevo, nasi gocciolanti, mani sporche ed una donna eternamente " mestruata " mi sarei sposato. Ed ora grazie a quel coglione di tuo cognato che ha avuto la brillante idea di farsi ammazzare, io mi ritrovo a dover fare da balia alla " Banshee che è la Granger, con la sua nidiata "-
- Benvenuto nel mio mio mondo amico - disse sghignazzando l'ex bambino sopravvissuto, ma che se andava avanti sarebbe morto per mano sua.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.

Questa storia è nata come mini-fiction.
Quindi? Quindi sarà di soli 3 Capitoli.
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(Tratto dal Cap 1)
“Dimostramelo, Weasley. Dimostrami che ti sai divertire e se perdo questa scommessa sarai autorizzata a farmi studiare per un mese.”
“E io che ci guadagno, scusa?”
“Oltre al farmi ripetizioni, dici?” sorride, sicuro che qualsiasi ragazza al posto mio avrebbe pagato oro solo per quello. “Tutto quel che vuoi”
“La cosa si fa interessante, Malfoy. E’ una promessa?”
“Te lo prometto, Weasley.”