«Non hai ancora dimenticato Amber?» Gli chiesi ridendo,voltandomi.
«Oh no,ho ancora bisogno di te.» Mi disse scherzoso,avvicinandomi al suo corpo.
«Di me?» Gli chiesi,riprendendolo.
«Non di te,del sesso.» Mi disse soddisfatto,mentre iniziava a farmi scivolare via l'asciugamano. Lo fermai e mi guardò confuso.
«Ci utilizziamo a vicenda per il nostro divertimento?» Ci pensò un po' su e poi annuì divertito.
«A una condizione.» Sbuffò.
«Dobbiamo continuare ancora a parlare? - lo guardai serio – va bene,quale?»
«Solo sesso. Non ti devi innamorare di me.» Gli dissi secca. Lui mi guardò come se avesse già la vittoria in tasca.
«Tu ti innamorerai di me.» Mi disse poco dopo,accarezzandomi una guancia.

‘‘Mrs Benson ha avuto un incidente, non tornerà almeno fino alla metà dell’anno scolastico, nel frattempo la sostituisco io, sono Mr Malik, Zayn Malik.’’
Non seppe come ma si ritrovò a chiedergli:“Non è un po’ troppo giovane per essere un professore?Voglio dire avrà poco più della nostra età”

Non c’era nessuno, e vedere quel pianoforte lì, le fece venire subito l’irrefrenabile voglia di mettere le sue dita sopra quei perfetti tasti e muoverle come ha imparato a fare in tutto questo tempo. Si sedette, sfiorandoli, e iniziando a ripetersi le note che ormai sapeva a memoria nella testa.
“easy come, easy go, that’s just how you live, oh, take take take it all, but you never give..” iniziò a cantare lentamente, alcune volte chiudendo gli occhi e assaporando ogni nota di quella canzone.
Un ragazzo stava passando tranquillamente di lì, era il suo secondo anno e stava percorrendo di nuovo quei corridoi dopo un’estate, gli erano mancati dopotutto. I suoi pensieri vennero interrotti quando una melodia leggera e limpida gli arrivò alle orecchie, riconoscendo la canzone all’istante: Grenade di Bruno Mars. Si fermò d’istinto, oltre ad essere una delle sue canzoni preferite quella voce che la stava cantando la rendeva decisamente bellissima.

Ellen deglutì, prese un respiro profondo, e ripeté quelle parole ancora una volta, per poi desiderare di non averlo mai fatto: "Non sono il tuo giocattolo."

"Ho bisogno di parlarti.."
"Ehm.. no guarda, fammi mangiare in pace.."
"E' importante!"
Niente da fare, se Ilenia diceva no, no rimaneva.Preso dai nervi, afferrò il polso della ragazza costringendola ad alzarsi, mentre spedito la trascinava in bagno. Lui sapeva che fare, era deciso. Con una mano le cinse il fianco avvicinandola a sé, con l'altra le accarezzò i capelli delicatamente e con le sue labbra carnose la baciò con foga. Lui bruciava di passione, lei moriva dentro.
"No, Zayn. Non posso.." parlò affannata staccandosi violentemente dal bacio
"Dai piccola, che ti prende?"
"Te l'ho detto.. non posso! E' tutto sbagliato.."
"No, non è tutto sbagliato!E quella notte ne è stata la prova!"
"No, Zayn! Quella notte è stato solo un errore, una grandissimo errore.Lasciami.. Ti prego, lasciami andare." disse sottovoce asciugandosi frettolosamente le lacrime. Zayn la guardava con quei suoi occhi profondi e scuri, ma non riuscì a sostenere a lungo il suo sguardo pieno di lacrime. La mollò e lei, aprendo la porta, scappò via lasciando sulle labbra di Zayn lo stesso sapore di quella notte.
Ma partiamo dall'inizio.
Un mese prima.

"Vedi di non affezionarti, però." lo avvertì lei, bevendo un sorso della sua bevanda.
"Non ti preoccupare." le assicurò il ragazzo: "Ti voglio solo per il weekend."

“Sputa il rospo, Malik” disse Melanie con fermezza.
“Ecco…io…” balbettò il moro. Ecco, aveva cominciato a balbettare. Non poteva dirle una cosa simile dopo tutto il casino che era successo qualche giorno prima.
“Hai il ciclo?” ironizzò Melanie facendo una risatina isterica “dai cretino, dimmi tutto! Mica ti mangio!”
“Mel, mi sono innamorato” disse Zayn tutto d’un fiato.