One Shot Fluff e Smut nei versi di Come What May. Il secondo bambino di Kurt e Blaine sta per arrivare...

Sei volte in cui Kurt ha sognato di incontrare Blaine nei suoi sogni ed una in cui lo ha incontrato nella realtà.
Sei volte in cui Kurt avrebbe potuto incontrare Blaine nella realtà ed una in cui ci è riuscito.
Day 1: Dreaming of the first time we meet - Cooper + Klaine
Day 2: Dreaming of my first kiss - Roomates Klaine
Day 3: Dreaming of hero (I need a hero) - Heroes!Klaine
Day 4: Dreaming of smoking a cigarette - Skank/Nerd Klaine
Day 5: Dreaming of your smile - Photographer/Model Klaine
Day 6: Dreaming of the first time - Dalton!Klaine
Day 7: Oh, There You Are - Winter in NY
[scritta per la Klaine-Week]
La raccolta continua con i sogni di Blaine e la storia che coinvolgerà sia Kurt che Blaine dopo il loro primo incontro.

"Improvvisamente si era alzato dalla sedia lasciando che questa cadesse all’indietro con un tonfo sordo, cercando di bloccare i pensieri che stavano prendendo una direzione troppo pericolosa.. Aveva strascicato uno “Scusatemi” con voce bassissima ed era corso via. Era salito in auto e aveva guidato fino a casa, la mente annebbiata e le lacrime che premevano per essere liberate.. "

Prompt da GKM: Dopo le Provinciali, Rachel da un altro dei suoi celebri party, con le Nuove Direzioni nuovamente riunite e perfino gli Usignoli invitati.
Cominciano a giocare a Sette Minuti in Paradiso, ubriachi, e il gioco sceglie rapidamente Kurt e Sebastian che, però, si rendono subito conto del fatto che sette minuti non sono abbastanza.
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Dal Capitolo 1:
L’unica cosa che poteva fare, in quel momento, era augurarsi che ignorando l’argomento, evitando di parlarne, le cose sarebbero state più semplici e non avrebbe dovuto lavorare poi tanto per convincersi del fatto che si era trattato solo di un brutto sogno che aveva fatto a casa di Rachel, dopo il party, perché era sbronzo.
Sebastian si fermò davanti alla porta e l'aprì leggermente, poi si voltò per fissarlo intensamente
“Mai accaduto.” Ripeté con tono sprezzante. “Convinciti di questo Hummel, ma in ogni caso sai dove trovarmi quando hai bisogno di una determinata cosa.”
“Mai accaduto.” Disse con più convinzione Kurt.
“D'accordo, come desidera la nostra signorina.”
E dal momento in cui Sebastian mise piede fuori da quella stanza, Kurt si convinse di quell’idea. E, allo stesso tempo, realizzò che non poteva convincersi a pieno se non lo imitava perché quella stanza aveva un’aria molto più familiare di quanto non potesse sopportare il suo cervello in quel momento.
Sapeva di sesso.
Sapeva di loro.

Kurt e Sebastian si sono trovati a condividere la stanza di dormitorio il loro primo anno alla NYU. E’ inutile dire che la convivenza non è mai stata facile e che i due ragazzi sono andati tutto tranne che d’amore e d’accordo.
Ora, tre anni dopo, per colpa di una scommessa fatta da ubriachi, troppo orgoglio, e due Nick e Jeff fin troppo eccitati dalla situazione, dovranno passare una settimana ammanettati l’uno all’ altro.
Tra un party delle New Directions, genitori troppo invadenti, storie di famiglia che sarebbe meglio non ricordare, e docce a stretto contatto fisico, riusciranno a sopravvivere o si uccideranno prima?
AU/Kurtbastian, dove Kurt e Sebastian hanno la stessa età e frequentano la NYU.
Background Niff.

Sul punto di dover rinunciare ad una eredità che potrebbe riportarlo ai ricordi della sua vecchia vita e alla sua vera famiglia, Kurt Hummel, importante redattore capo di una nota casa editrice, annuncia di essersi fidanzato con il suo assistente, l'ignaro e maltrattato Blaine Anderson. Alle condizioni di Blaine, la strana e improvvisata coppia si reca in Irlanda, dove ha 5 giorni di tempo per convincere un ostico avvocato e la famiglia di Blaine che la loro unione sia sincera. Solo allora Kurt potrà avere quello che cerca. Ma durante questi giorni molte sono le cose che capiteranno ai nostri, così tante da arrivare forse a far capire loro che ciò che di più prezioso potrebbero ricavare da quella storia è proprio quel sentimento che sta nascendo in loro.

Cheerio!Kurt/Nerd!Blaine | Smut | Angst
Kurt Hummel ha tutto ciò che può desiderare; è vice-capitano delle Cheerios e si è guadagnato quel posto con successo. Si è guadagnato con esso il rispetto delle persone, riuscendo a creare uno scudo contro i bulli. Ma c'è un unico problema: Kurt Hummel è letteralmente ossessionato da Blaine Anderson, il nerd più sfigato della storia il quale sembra ricambiare l'interesse.
Ma se dopo un particolare ricatto tra i due nascesse una storia di letto che non può esser divulgata per nessun motivo?
E se fosse più difficile di ciò che si possa immaginare eliminare i sentimenti?
Kurt ha paura di cadere in una rete dalla quale non uscirà poi tanto facilmente, ne è certo.
[scritta per il p0rn!fest di fanfic_italia]

E se da una casuale conversazione in chat nascesse qualcosa di più di una semplice amicizia virtuale?

Ecco la storia di Blaine...narrata proprio dagli occhi di Blaine. Dal suo primo arrivo alla Dalton fino al fatidico incontro con Kurt, e da lì in poi, tutte le scene topiche del telefilm raccontate dal punto di vista di Blaine, ma non solo. Fanfiction Blaine (e ovviamente Klaine)-centrica.
Mi hanno detto di dire che non scrivo per scopi di lucro e che tutti i personaggi da me trattati appartegono a Ryan Murphy e alla Fox. E già che ci siamo aggiungo che tutti i riferimenti a fatti e persone sono puramente casuali, ahah!
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Tratto dal capitolo 15:
E non riuscii più a negarlo: anche lui piaceva a me. Mi piaceva il suo sorriso, il suono della sua risata, la sua stravaganza, e perfino la sua insolenza. Mi piaceva quando fuori facevano venti gradi e lui indossava un cappotto invernale. Mi piaceva quando piangeva, e non avevo mai creduto fosse possibile, ma ogni volta che vedevo quelle lacrime provavo l’irrefrenabile istinto di baciarle via, perché era bellissimo, anche con la fronte imperlata di sudore e una smorfia di disappunto dipinta sulle sue labbra.
Mi piaceva così tanto da star male. Perché non riuscivo più a non pensare a lui, e alle sue morbide labbra premute contro le mie. Perché, in quel momento più che mai, la mia mente riepilogò quel discorso fatto a San Valentino.
E cominciai a riflettere.