Mi chiamo Miley, ho diciott'anni e sto vivendo una vita non mia. Sono stata adottata, non so chi siano i miei veri genitori, non so chi sia la mia vera famiglia, e non so quali siano le mie veri origini. Ma so cantare. E da qui è iniziata la mia ricerca....seppur con qualche imprevisto... Beh, cosa state aspettando? Se vorrete sapere come và a finire la mia carambolata avventura con la vita....non vi resta che leggere!
Dal capitolo 3: Erano passati quattro giorni dal nostro saluto.

Quattro giorni che non vedevo il suo sorriso..o i suoi occhi..

Quattro giorni che non sentivo la sua voce cantare o le sue mani muoversi su quel piano.
Quattro giorni in cui avevo provato a dimenticarlo.

Quattro giorni in cui non c’ero riuscita.
Da capitolo 9:Strinsi forte la mano sui suoi capelli e lui sui miei fianchi.
Era il bacio perfetto.
Era il momento perfetto.
Con la persona perfetta.

Chiusi gli occhi e mi rilassai al contatto dell'acqua calda con la mia pelle, quando all'improvviso sentii da dietro due braccia stringermi la vita. "Justin!" sussultai. "Posso fare la doccia con te?" chiese maliziosamente baciandomi la spalla..

Questa è un ipotetica lettera che Miley scrive per Nick, prima degli MTV. Non gliela consegnerà mai ma la userà per sfogare i suoi sentimenti, per raccontare la sua versione dei fatti.
. Ma tu non ti sei mai fatto avanti, sei rimasto in disparte a cantare la tua “Wedding Bells” ma non sai che forse non mi sposerò più.[...]
Io ti vorrò sempre, perché tu sei quell’amore a cui non si può rinunciare, tu sei il mio Principe Azzurro.

Il tempo era volato via, un paio di mani a poker, qualche battuta, un sacco di risate e l’ aereo era arrivato a Londra. Le ragazze radunarono le loro cose nelle borse e si prepararono a scendere.
«Finalmente a casa» sospirò la ragazza dai lunghi capelli blu elettrico con un sorrisone stampato sulle labbra.

Ale e Justin si conoscono da piccoli. Ma lui crescendo diventa un cantante famoso in tutto il mondo. Riusciranno a vivere attimi di pace?

"E quando la vidi scendere dalla sua moto di grossa cilindrata con quegli stivaletti neri accompagnati da piccole borchie e, quando si tolse il casco e vidi che con un gesto di mano si riavviò il ciuffo dei suoi capelli corti e biondi; il suo viso con una piccola cicatrice insignificante sulla guancia e quando si girò vidi le sue iridi ghiaccio e iniziai ad avvampare."

«Non andartene!» Disse lei con voce flebile. «Ho perso loro, ora non voglio perdere anche te». Continuò con le lacrime agli occhi.
«Io non ti lascerò sola, troverò un modo per risolvere tutto questo» La rassicurò il ragazzo portando la sua mano sul viso, asciugandolo.
«Non lasciarmi, promettimelo.. I-io..»
«Tu?» Chiese interrogativo.
«Io ti amo»

A volte il gioco "Obbligo o Verità" sa stupirti, fino a toglierti il respiro, sfociando in qualcosa che è più di una semplice penitenza.
TRATTO DAL TESTO
-Allora...abbiamo deciso di comune accordo..- iniziò Sarah -Che tu,- esclamò indicando la ragazza (che per l'appunto era in iperventilazione) -Dovrai fare sesso con Justin.- concluse soddisfatta. Britney la fissò con la bocca spalancata, e gli occhi strabuzzati. Fare sesso? Con Justin per giunta! Il ragazzo che le faceva battere il cuore da più di quattro anni!?
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-Senti...facciamolo. Così ti lasceranno in pace.- sussurrò al suo orecchio, mordendole delicatamente il lobo. La ragazza avvertì le farfalle nello stomaco, e quest'ultimo che si contorceva. Si voltò verso di lui.
-Dici?- domandò.
Annuì. Posò le sue labbra su quelle di lei, che non desiderava altro da anni ed anni, posandole delicatamente una mano sulla guancia, accarezzandola dolcemente.
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-Posso sapere chi è?- domandò quando furono davanti a casa della ragazza.
Lei entrò e si girò a fissarlo. [...]
-Un giorno lo scoprirai amore mio.-

Os parecchio spinta...
TRATTO DAL TESTO
Le venne incontro, la ragazza avvampò. Ma cerco di stare calma. In fondo, chi le assicurava che il ragazzo fosse diretto da lei? Tutte le sue speranze andarono in frantumi quando il soggetto le si fermò a meno di mezzo metro.
-Hey baby! Che ci fai tutta sola in disparte?- domandò con voce ammaliante e calda.
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-Jus..Justin..- mugugnò lei. Stava per scoppiare, sarebbe venuta prima del tempo. Justin sorrise compiaciuto. Amava fare quell'effetto alle ragazze. Si diresse poi verso le mutandine che con un gesto veloce tolse. Erano bagnate, e anche parecchio.
-Justin...basta...vai più veloce ti prego..- continuò urlando, vergognandosi di godere così rumorosamente, ma non resisteva.
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-Beh..allora dovremmo farlo più spesso non trovi Melody?- domandò lui malizioso.
-Quando vuoi Justin. Quando vuoi.- ridacchiò lei.