In un'accogliente caffetteria in una piccola città, un ragazzo con bellissimi occhi azzurri siede allo stesso tavolo ogni giorno, come se stesse aspettando qualcosa, o qualcuno. Blaine si sente in dovere di sedere e parlare con lui... e scopre l'inimmaginabile.
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Questa storia è una traduzione!

Aprile, 1998. Siamo agli sgoccioli della Seconda guerra della magia, ovvero nel cuore della battaglia contro Voldemort. Harry incontra Draco nella Stanza delle Necessità: si odiano davvero così tanto i due? Cosa si nasconde dietro l'inflessibilità di Malfoy? E perché Harry soffre vedendolo piangere? Il primo capitolo della storia lascia aperte molte possibilità, ma sembra condurre in un'unica direzione, come lascia intendere la citazione catulliana. Preparatevi ad una storia romantica (nel senso letterario del termine), in cui amore e morte si avvicendano in continuazione. La storia di Hogwarts prende una direzione alternativa, dai toni drammatici, ricca di presagi infausti e colpi di scena.

Post-HBP.
Draco, diventato ormai un Mangiamorte, viene catturato dall'Ordine della Fenice ed Harry Potter si offre volontario per sorvergliarlo. Mentre la guerra si intensifica, Draco è costretto a scendere a patti con coloro che lo tengono prigioniero, con la situazione e con se stesso.

1980: Voldemort è all'apice del suo potere. Cosa sarebbe successo se Piton fosse riuscito ad orecchiare una frase in più della profezia annunciata da Sibilla Cooman ad Albus Silente? Dal testo:
'"Chi mai potrei designare come mio eguale?! Io, che domino incontrastato su tutti i Maghi per abilità e per ingegno?! Che cosa posso o dovrei invidiare?! Un potere, un potere... quale potere, se mi sono personalmente occupato di possederli tutti?! Cosa mi sono perso? Cosa?!"
[...]
"L'amore, mio Signore. Penso sia l'amore"
Voldemort sobbalzò[...].
Conosciuta la causa della sua inadeguatezza, tornò a concentrarsi su sé stesso e non badò più a Piton, in lacrime per lo sforzo appena compiuto.
"Amore?! Amore?! Un altro mago... con le mie stesse abilità... ma in grado di amare?!"
[...]
Voldemort si fece guardingo nella sua riflessione, quasi paralizzato.
Ci volle un tempo infinito, gli parve, perché riuscisse a giungere a un'adeguata conclusione.
L'unica cosa che gli mancava era l'amore: ergo, doveva amare l'amore, e siccome questo s'incarnava nel suo nemico, che altri non era che una forma migliorata di sé stesso, avrebbe potuto amare solo e solamente quel bambino che sarebbe nato, al termine del settimo mese.'

TRADUZIONE: Blaine è il principe erede di Dalton, regno giusto e liberale. Quando i suoi genitori gli dicono che deve trovare un consorte per avere dei figli, Blaine è costretto a organizzare un ballo dove tutti i portatori, uomoni capaci di concepire e poortare a termine gravidanze,sono invitati. É qui che incontra Kurt, portatore giovane e di bell'aspetto.
Prince!Blaine BoyPussy!Kurt
Mpreg!Kurt negli ultimi capitoli

[TRADUZIONE by waywf] - Questo è un sequel, quindi vi consiglio caldamente di NON leggerlo se prima non avete letto "Let's Play Pretend". (E in tal caso fermatevi qui ed evitate anche il resto dell'introduzione causa SPOILER)
Se invece l'avete letta, probabilmente alla fine vi sono rimaste molte domande: che cosa si nasconde nel passato di Kurt e Rachel? Cosa succede dopo che ha bussato alla porta di Blaine? Cosa riserva il futuro al nostro trio? Avranno mai il loro lieto fine?
Questa storia risponde a tutte.

Kurt Hummel è un modello di fama mondiale stanco del modo superficiale in cui la nostra società giudica dalle apparenze. Disperato dal trovare qualcuno che lo ami per ciò che è e non per ciò che appare, si rifugia tra le braccia di un uomo che lo vede per quello che è veramente.

La vita di gatto domestico non è facile. Devi alzarti per arrivare fino alla ciotola, fare i tuoi bisogni nella lettiera, non puoi uscire di casa e non puoi graffiare le tende (che poi non capisco perché le mettano, se non per strapparle con gli artigli! A che altro possono servire?). in più i tuoi padroni pretendono che tu faccia cose che richiedono sforzi come “acchiappare un topo”, o andare nella cuccia, quando sei già sopra un materasso super comodo.
Come lo so? Scusatemi, che sbadato!
mi presento: sono Brian Colfer, il gatto più amato d’America.