Il mondo di Kodocha che tanto amiamo non esiste. O meglio, esiste, ma senza Sana. Akito è un ragazzo solitario e problematico, senza una vera famiglia, l'unica persona che ha al mondo è il suo migliore amico Tsuyoshi. Così la sua vita scorre senza un vero motivo fino all'età di 20 anni, quando Tsuyoshi gli presenta la sua nuova ragazza: Sana Kurata! Infatti, in questa sorta di mondo parallelo Sana è solo arrivata in ritardo, sconvolgendo tutto. Perchè due caratteri come i loro, in qualsiasi situazione tu li metta, non possono passarsi accanto come se niente fosse.

[...Come ogni pomeriggio andai alla villa bianca dei Cullen con il mio Chevy rosso...] [...Ciò che vidi mi paralizzò:Edward stava baciando la vampira sconosciuta.] [...«Cosa vuoi?...minacciarmi?»urlai.«Non c'è ne bisogno.L'ho lascio andare»scoppiando a piangere.] Questa è la mia prima one shot.Mi è venuta in mente e l'ho scriita. Leggete e fatemi sapere.

[Autore/Storia] < Chiacchieri troppo.> commentò laconico gettandogli uno sguardo. Storia alzò gli occhi al cielo. < Se sono verbosa è solo grazie a te. E comunque so che in realtà ti piaccio. Sono di certo il meglio che sei riuscito a fare fino ad ora.>

[Facebook/Twitter] "Mi stai rubando gli utenti" | Facebook sa essere molto vendicativo °-°

[Porn/Fluff] Scritta per il p0rn fest con il prompt "Io ho bisogno di coccole!” “Sì, bé, ognuno usa la propria definizione” xD Ipotetica scenetta tra Porn e Fluff xD

Quello che mi tormentava era la mia vita amorosa.
Già. Non essendo più una bambina avevo perso l’ingenuità di quando non capivo cosa provavo per qualcuno, anzi forse ero diventata perfino più fredda verso tutte le persone che mi volevano bene, compresi i miei fan.
Perché, invece, con lui non riuscivo a rispondere delle mie azioni, perché non riuscivo più a rispondergli per le rime come quando eravamo bambini?
Praticamente il mio mondo girava attorno a lui e quando era vicino per me esisteva solo quel ragazzo.
Tratto dal Prologo

- Non mi hai ancora dato gli auguri, amore. – sfotte, afferrandomi per i fianchi e avvicinandomi a sé. Sorrido malignamente. – Auguri per i tuoi sei anni, caro. Rimango più grande io! – Ride, avvicinando il suo viso al mio. – Sai che figata, me la faccio con una più grande! –

La mia prima fanfiction su Death Note, ambientata nell'episodio 25, alla morte di L. I pensieri di Light.
16…
15…
14…
13…
Cazzo, nemmeno la morte ti fa paura?
Nemmeno ora sei capace di assomigliare lontanamente ad un essere umano? Nemmeno ora sei capace di avere paura? Di odiare? Di…sporcarti?
Te lo mostro io, tutto l’odio di cui un essere umano è capace. Ti mostro io com’è il mondo. Dopotutto sono contento che tu stia morendo, no? Gli uomini, quando sono contenti, ridono. E io ti mostrerò tutta la mia superiorità, tutto il mio disprezzo.
Ti mostrerò Kira.
12…
11…
10…
9…
E rido. Strano…ora il mio sguardo non si riflette nei tuoi occhi… E tu continui a non avere reazioni.
Solo, diventi sempre più freddo. E piano, cominci a chiudere gli occhi.

Indovinate?
Ma certo, che posso scrivere io?
Una nuova Jake/Ness..
Spero di non annoiarVi...
“Ma se non mi piace?”
“Ti piacerà, credimi. E se proprio ti fa schifo, smettiamo subito ok?” le disse per calmarla… in fondo era la prima volta per lei, era comprensibile che avesse un po’ paura.
“Pronta?”

-Bianca, per favore, smettila con questa storia. Non cederò mai. Devo ripetertelo? Sono il tuo professore; non sarò mai il tuo amante.
La ragazzina sbuffò. Sedici anni, capelli rosso fuoco freschi di cotonatura, un trucco nero pesantissimo sfumato dal giorno prima.
Aveva una scollatura così profonda, e una minigonna così corta, e degli stivali così alti, che non si poteva fare a meno di guardarla, a prescindere dagli istinti sessuali che poteva o non poteva provocare.
'Provocare': ecco cosa faceva.
Non chiedeva solo sesso. Chiedeva anche l'altrui disapprovazione. E chiedeva che le parlassero alle spalle, sicuramente. In fin dei conti, per come la vedeva Emanuele, quello che chiedeva era semplicemente attenzione.
-Professore, lei non può sapere per certo che non cederà mai. Chi lo sa cosa potrebbe passarle per la testa domani, o il mese prossimo, o l'anno prossimo?
-Lo so io, cosa mi passerà per la testa: la mia fidanzata, il mio lavoro, i compiti da correggere, le cene fuori coi miei amici. Il mio cane, al massimo. Ma non il sesso con te. Non mi induci in tentazione, Bianca, mettitelo in testa.
-Ma davvero? - lei sorrise malignamente, alzò un sopracciglio, accavallò le gambe e si stese bene sullo schienale; si comportava come una spogliarellista trentenne. - Allora perché ha usato il termine 'cedere'? È alle tentazioni che si 'cede', o sbaglio? Altrimenti avrebbe detto 'non mi piacerai mai'. È già più vicino al concetto del quale lei cercava di convincermi.-Bianca...
-O di convincere se stesso.

“Mi sono innamorato di un’altra.”
Prequel della prossima storia su Kodocha che posterò!
368 parole.

Lei, June, una ragazza solare e spigliata, che si guadagna da vivere lavorando come cameriera al Paddy's.
Lui, Ike, solitario e misterioso, freddo e scostante, che un giorno, per caso o per destino, si presenta al Paddy's con un buono da 100 caffè.
Due vite diverse che, volenti o nolenti, finiscono irrimediabilmente per incontrarsi, scontarsi e, chissà, forse anche intrecciarsi.

Lussuria, erotismo, sensualità, godimento.. Tutte promesse che lui aveva sempre mantenuto. L’aveva trascinata in un inferno di piacere, ed ora era consapevole che quello avrebbe portato alla sua totale distruzione.

Cosa c’è di meglio di una sigaretta… se non una sana scopata? E non una scopata, LA scopata. Non con un corpo, con IL corpo. Del resto le sigarette nuocciono alla salute, il sesso no; a meno che non si soffra di cuore, si abbia problemi d' asma (ma non ne sei sicuro) o si abbia qualche disturbo all’apparato genitale. Che tu sappia, sei sano come un pesce e anche più. Sei come un salmone, che nuota contro corrente. Cristo, forse hai esagerato con le canne stamattina.
Un'ossessione la sua, bruciante. Ed è difficile ammetterlo, quando non si ha mai provato prima un tale sentimento. Non solo desiderio, non solo sesso. Difficile da spiegare. Ma la voglia di sperimentare c'è. Peccato che Lei sia una fredda perfettina. O almeno la sua maschera lo è. Ma lui è un esperto.