Sebastian si sveglia il primo giorno delle vacanze di primavera in un mondo nuovo, gli unici umani rimasti sembrano essere lui e Hunter. Tutti gli altri sono in preda ad una frenesia cannibale inarrestabile.
In fuga, i due ragazzi si ritrovano a lottare per la sopravvivenza.
________________________________________________________
[Huntbastian, Zombie!AU, Rating Rosso]
Storia originale di HannahSheree, traduzione di Nymeriah.

Plot: Kurt Hummel è vittima del bullismo di Dave Karofsky e, quando riceve una minaccia di morte, decide di trasferirsi alla Dalton Academy, dopo aver conosciuto Blaine Anderson, più che disponibile ad aiutarlo ad affrontare i suoi problemi, ed essersene invaghito.
Ma quando arriva alla Dalton, Sebastian Smythe, un Usignolo inusuale, lo accoglie in maniera decisamente particolare e si propone per offrirgli il suo aiuto.
Alla fine, ci sono dieci cose che Sebastian Smythe può insegnare a Kurt Hummel, ma ci sono anche dieci cose che Kurt Hummel può insegnare a Sebastian Smythe.
Dal Prologo:
“Sei vergine, vero?”
Si sentì morire.
Come si permetteva di parlare con lui di … quelle cose, così intime, e neanche in senso generico e … la sua mente fu totalmente scombussolato da quell’argomento. Non ci pensava neanche solitamente, allontanava quei pensieri sul nascere, non voleva averci a che fare e lui non poteva pretendere di … insomma, non doveva permettersi.
“Io-non-tu-“ Balbettò confusamente, spostando il volto per sfuggire alla sua carezza, ma le dita di Sebastian lo raggiunsero di nuovo senza esitazioni, a differenza della voce tremante con la quale Kurt stava tentando di dire qualcosa di sensato; [...]
“Sei vergine, sì.”

Gerard torna a vivere con Mikey. Sta male. Ha lasciato Bert, ma non riesce a camminare con le proprie gambe. Sente qualcosa per Frank, e ancora qualcosa verso Bert.
E' certo di non meritare nulla, e ha paura di far schifo a Frank.
Riusciranno a trovare il loro equilibrio?
"Ma stare con Frank gli piaceva, gli faceva bene, lo distraeva. E… e ora non c’era Frank, cazzo.
Quella distanza tra lui e Frankie era tremenda e non poteva riempierla con un bacio. Non avrebbe potuto neanche se fossero stati vicini, accidenti! Quindi… a mali estremi… e lui aveva i propri mali, da sconfiggere. Forse un giorno, ripensando a tutto questo, ci avrebbe riso su. E forse quel giorno era già arrivato, perché nell’armadietto dell’ingresso, aveva trovato la scatolina con dentro la sua roba." [dal quinto capitolo]
[Frerard] [sequel di Hey You, da leggere se volete saperne di più ma non è indispensabile]

Blaine Anderson aveva ventisei anni e due rapporti sessuali alle spalle, quando si innamorò perdutamente di uomo che vendeva la sua intimità ad ore.
Qualcuno avrebbe commentato, bella fortuna, innamorarsi di una puttana.
Ma Blaine Anderson era un romantico e lo rimase sempre, fino all'ultimo dei suoi giorni.
Prostitute!Kurt/Nerdish!Blaine

[Seblaine Week 2013 by Medea00 e IrishMarti]
Prendete un Sebastian cinico, acido e rompiscatole, aggiungete un Blaine romantico e sognatore, metteteli su un aereo e spediteli in sei capitali europee per far festeggiare loro la fine del college e la laurea.
Questa è la storia del loro viaggio in Europa, scritta su un taccuino infarcito di doppi sensi, insulti, figuracce, ricordi, ma soprattutto tanto amore.

“Per questo per noi è importante sapere se lei ha avuto esperienze in scene prettamente omosessuali.”
“C-come?” Chiese Grant interdetto. Perché quella domanda?
“Le sto chiedendo, signor Gustin, se lei ha mai baciato un ragazzo.”
Grant rimase per qualche secondo in stato di trans: avrebbe potuto rispondere con l’esperienza Smythe, ma la verità era che non aveva mai avuto vere e proprio scene gay, anzi, il suo personaggio neanche aveva affermato chiaramente di esserlo.
“No, no, ma …” Si affrettò a rispondere, restando serio. “Non sarebbe assolutamente un problema.”
“E non sarebbe neanche un problema registrare scene omosessuali piuttosto esplicite?” Chiese ancora il regista, notando il leggero tentennare di Grant. “Potrei capire se lei non è pronto-”
“Nessun problema.”
---
Long GustinColfer Loverwood (RenoLover + Forwood), da prompt di xxDaisyKinney.

Spin-off di Glee ambientato dopo Furt. Kurt inizia un nuovo capitolo della sua vita alla Dalton Academy per Ragazzi. Blaine, Wes, David, e i ragazzi di Windsor faranno diventare la sua vita (nel bene e nel male) molto più vivace di quanto non si aspettasse.

Sebastian/Thad | Fluff in quantità industriali e dannose | Future!Fic, Daddy!Thadastian.
Dal testo: "Seth è instancabile, entusiasta per ogni attività che proponi e desideroso di dimostrarti che “sono grande, papi, lasciami la mano”, e tu sei il papà più malleabile e corruttibile del mondo e lui sa cosa fare per convincerti a fare quello che vuole.
E allora avete inseguito una rana – con Seth che le correva appresso e ti incitava a prenderla e tu che ti chiedevi cosa ci facesse una rana da quelle parti; alla fine, la rana è riuscita a mettersi in salvo, i tuoi pantaloni sono da buttare e tuo figlio ha deciso che “Ranator” non è il nome da supereroe adatto a te – e avete trascorso due ore a raccogliere e classificare le foglie secche – “tutte quelle con cinque punte in questo mucchio qua, quelle che scricchiolano in quello là e quelle bruttine in quell’altro là”: poi il vento ha fatto piazza pulita e indovina a chi sono finite tra i capelli? Se non altro, Seth rideva e, mentre ti ripulivi dalle foglie e ti fingevi imbronciato, hai deciso che dopotutto andava bene così."

[Seblaine Sunday]
Blaine va via da New York, portando con sé un borsone da viaggio mezzo vuoto e tante lacrime.
Sulla stessa carrozza sale un uomo che, senza perdersi in mille parole, inizia a leggere un quotidiano e beve caffè corretto alle quattro di pomeriggio.
È un incontro insolito, ma chi può dire che il regalo che i due si scambiano non dia il via ad un nuovo viaggio?

« Is it still me that makes you sweat? »
Spencer rileggeva il messaggio da ormai dieci minuti cercandovi un senso. Conosceva benissimo quelle parole, non soltanto perché facevano parte di una loro canzone e di conseguenza le aveva ascoltate fino alla nausea nei loro concerti, ma anche perché era il loro codice segreto, era la parolina magica che li trascinava sotto le coperte - o dovunque capitasse- per avere il miglior amplesso della loro vita. Anche se il numero non era salvato nella rubrica avrebbe riconosciuto quell'insieme di cifre anche se avesse perso la memoria, le aveva composte così tante volte che le sue dita, ormai, andavano da sole senza il controllo cosciente della sua mente. Si erano aggiunte a tutte quelle cose che il cervello fa automaticamente.
Sapeva chi era il mittente, sapeva il significato di quella frase, sapeva tutto tranne quello che doveva - o voleva- rispondergli. Aveva riposto il telefonino nelle tasche posteriori dei pantaloncini che indossava in quella torrida giornata d'agosto.
Aveva preso un paio di cose alla rinfusa e le aveva risposte nel piccolo borsello che portava a tracolla. Aveva chiuso la porta della camera d'albergo per poi dirigersi verso il parcheggio