-È sorprendente che una Mezzosangue come te sia riuscita a farmi godere tanto.
Non risposi. D'altronde... c'era da aspettarselo che appena terminato tutto avrebbe ricominciato a trattarmi come aveva sempre fatto.
Ma una piccola parte di me aveva pensato... o forse solo sperato... che qualcosa fosse cambiato, e senza dare peso a quello che aveva appena detto, mi lasciai sfuggire una frase che forse avrei dovuto tenere segregata nei recessi della mia mente.
-Dimmi che mi ami.
Un attimo di silenzio seguì quelle parole. Poi scoppiò in una risata che fece tremare tutto il letto.
-Che cosa hai detto?

“Sei tu che fai morire me.” e per accentuare il concetto avvicino il mio bacino al suo. Al contatto non riusciamo a nascondere un gemito e lui preso dalla foga torna a baciarmi, stavolta avido, come un assetato nel deserto che trova la sua oasi. La sua lingua esplora furiosa ogni centimetro della mia, dal palato, ai denti alla mia di lingua, che rincorre, trova, succhia, morde e venera.
Le sue mani nel frattempo scendono dalla vita al fondo schiena, ma non glielo impedisco, al contrario quando sento che entrambe lo afferrano mi spalmo su di lui, divaricando leggermente le gambe per far venire meglio in contatto le nostre intimità. Le mie mani passano fra i suoi capelli, sconvolgendo ancor di più quella maledetta chioma castana e le mie labbra scendono al suo collo, dove lascio leggeri baci, lì fino al pomo d'Adamo, dove so che è più sensibile, e lì puntualmente, solleva la testa e geme, riempiendomi di orgoglio e gioia.

La ragazza rientrata nella stanza si chiuse la porta alle spalle e sospirando sorrise al liquido trasparente che la invitava gentilmente a farsi assaporare.
Nel frattempo qualcun altro aveva puntato insistentemente lo sguardo su quella giovane. La gola riarse ma non era la voglia di bere, era qualcosa di più perverso, era desiderio.
Si fece spazio tra la folla fino a raggiungere quella stanza dove l’aveva vista sparire poco prima.

Sigurd poggiò il calice sul tavolino e si alzò, per poi avvicinarsi con passo lento e misurato alla padrona di casa. Margherita si stupì di trovarlo così alto, un gigante che l'avvolgeva con la sua ombra, la incantava con quegli occhi esageratamente chiari. Dovrebbe essere vietato avere le iridi così azzurre, pensò, essere così affascinanti aveva qualcosa di diabolico.

Da qualche parte, nel mondo, c'è senz'altro qualcosa che non conosciamo, che ignoriamo anche senza volerlo.
Da qualche parte, nella grande Londra, una donna vive lavorando duramente per mantenersi e per mantenere le cose che le sono care. Per mantenere la sua indipendenza e i suoi segreti perchè lei è Hermione Granger.
Da qualche altra parte, nella stessa città, un uomo vive la sua vita alla ricerca di qualcosa, senza sapere cosa, ma lo sta cercando e come è vero che il suo nome è Draco Malfoy, lui lo troverà!
Per finire, sempre a Londra, sempre in quel momento, un bambino sogna...

La disgrazia del casato Malfoy segna inesorabilmente il futuro del giovane Draco: costretto a completare a Hogwarts il proprio settimo anno di formazione per un disegno che non gli è dato conoscere, non sa di portare al collo una condanna a morte. E alla vita [scritta tra il novembre 2005 e il luglio 2006, what if post "Il Principe Mezzosangue"].
[...] Non l’avrei mai ammesso pubblicamente – non allora, almeno - ma quell’imprevisto non mi pareva tanto seccante quanto provvidenziale. Non ero più solo: in un modo o nell’altro, c’era qualcuno che sorbiva il mio stesso calice e ne divideva il veleno [...]

Ottobre ed Aprile non sono solo due mesi qualunque. Sono l'Inverno e la Primavera, il Freddo ed il Tepore, l'Oscurità e la Luce, la Notte ed il Giorno. Ottobre ed Aprile sono due opposti, due mondi a parte, incongiungibili.
Allo stesso modo sono Draco Malfoy ed Hermione Granger. L'uno Ottobre, l'altra Aprile. Due opposti che non dovrebbero mai incontrarsi. Destinati ad odiarsi, a fronteggiarsi. Semplicemente impossibili.
Ma per Draco Malfoy ed Hermione Granger, "impossibile" è solo una parola come tante.

Ed è nei momenti di difficoltà - quando il dolore degenera in pazzia - che anche un assassino può diventare un angelo agli occhi di una bambola
[ Classificata 2° al Contest “Bittersweet” indetto sul Forum Collection of Starlight - C.o.S. ]

tratto dal secondo capitolo:È pensieroso, ne sono sicura. Chissà a cosa pensa, vorrei tanto saperlo. -a volte vorrei sapere a cosa pensi quando mi guardi… Eccolo lì. Anche ora con una frase che riesce a paralizzare il cervello. -beh…mi chiedo come ha fatto Linda a innamorarsi di te. Sono sarcastica. Lui mi guarda di sottecchi ma la sua tranquillità non viene per niente stravolta. -guarda che sei sulla mia macchina, fossi in te eviterei di dire certe frasi- Era una minaccia? -se no?- gli chiedo io con tono di sfida. -se no rimani a piedi… È ancora sereno e guarda davanti a sé la strada. -non ne saresti capace… -tu credi? -ne sono sicura O almeno lo ero finchè non lo vidi frenare di colpo e avvicinare la mano verso di me, o almeno cosi mi era sembrato. In realtà stava solo cercando di aprire la porta accanto a me. -scendi- Odio i suoi sorrisi. Odio i suoi sguardi. Mi irrita il suo modo di parlarmi. Mi irrita anche il suo modo di fare. Lui proprio non mi piace…

Rebecca è una giovane vedova che il destino costringe ad una scelta difficile.
Il colonello Terence Ashford è un uomo segnato dalla guerra.
La passione è ciò che entrambi non si aspettavano.

Dopo la sconfitta - definitiva? - di Voldemort, Hermione Granger ed i suoi amici sono divenuti Auror. La vita della ex Grifondoro ha preso a scorrere su placidi binari, fra professione ed amore, ma il treno comincia a deragliare con l'entrata in scena d'una vecchia conoscenza: Draco Malfoy. Quanto profonde sono le convinzioni e la fedeltà di Hermione, e con quanta determinazione Draco intende minarle? E cosa celano i sogni che tormentano le notti della giovane Auror?

Siamo a metà della quinta stagione... Spike impazzisce per Buffy che però rimane sempre fredda e scostante. Finalmente cederà alle sue attenzioni... O no...?

ll 20 maggio 2003 Sunnydale sprofondò all’Inferno. Circa tre settimane più tardi un certo fantasma ossigenato comparve nell’ufficio di Angel a Los Angeles. Questa storia si situa in un momento imprecisato compreso tra i due eventi. Ognuno dei capitoli si ispira a uno dei prompt ereditati dalla Festa dei Folli. Infine, prima che veniate a chiedermelo: se l’hanno fatto Disney, Bill Murray e gli autori di In viaggio nel tempo, perché non lo posso fare io?