Taehyung e Jungkook crescono insieme come cuccioli di lupo. A legarli è un sentimento potente, feroce e dolcissimo come le onde del mare in cui nuotano d’estate, in Italia. Taehyung è assente e spigoloso, Jungkook ha mani morbide nate apposta per restituirlo alla vita. All’ombra degli ulivi la loro natura s’impone, fiorisce come il più assoluto degli amori.
Ma lontano dalle coste assolate della Liguria, dieci anni dopo, Taehyung scopre una Seul violenta e timorata di Dio, una città in cui ai ragazzi come loro non è permesso tenersi per mano. Frammentato e confuso, Taehyung si allontana da Jungkook. E quando, due anni dopo, si rivedranno, la precaria architettura delle loro bugie minaccerà di crollare una volta per tutte.
•••
«Come stai, Taehyung? Ti trovo bene».
La mano di Jungkook era protesa nel vuoto, gli vide i tatuaggi sul dorso, li conosceva a memoria. Aveva le unghie tagliate cortissime, il pollice largo, le stesse nocche spigolose e dure. Taehyung ci aveva fatto di tutto, con quella mano. Gli era scivolata in bocca, tra le gambe, nel culo. Jungkook era stato ovunque, e ovunque era rimasto. 

COW-T #10 - missione 3 - prompts: luoghi del COW-T #2
Raccolta di BakuDeku, per la maggior parte AU
altri pairing vari indicati a inizio fic (perché in generale mutlishipping is the way)
--- Katsuki ha la bocca secca, un po’ perché quella soda era davvero una merda, un po’ perché non riesce a staccare gli occhi dei muscoli del tizio che guizzano sotto la maglietta ad ogni cassa di vino che impila sul pavimento - porca merda, è una cazzo di statua greca, in che palestra va e perché lui non lo ha mai visto?
“Katsuki, tesoro, lo so che è un eye candy, ma smetti di sbavare,” Mina gli dà un buffetto sulla spalla, e Bakugou potrebbe ringhiare che non è vero, non sta sbavando (bocca secca, ricordate?), ma è troppo concentrato a cercare di far combaciare la figura davanti a sé con il nerd rachitico che lo seguiva ovunque alle medie. Perché sì, ci ha messo un po’, ma alla fine lo ha riconosciuto: quello è Deku.

-TAEKOOK
Taehyung aspira a diventare un famoso stilista e per farlo, deve prima imparare a destreggiarsi nel colorato mondo della moda.
Tra modelli bellissimi, abiti eccentrici e amici incorreggibili, si troverà a dover incastrare nella sua vita frenetica e incasinata, anche un corvino tutto stizza e magliette nere, pronto a mettere in discussione persino il suo orientamento sessuale.
Troverete anche una buona dose di Yoonmin e di Namjin :)

L'unica cosa che Taehyung avrebbe voluto era una buona storia per il giornale dell'Università. Non si sarebbe mai immaginato di finire legato ad una sedia nel seminterrato della gang su cui stava indagando, né di sfuggire loro con l'aiuto del leader di una gang rivale: Jeongguk.
E pensare che quello era soltanto l'inizio.
━ ━ ━
[...] "Voglio dire, se ti piacciono così tanto le corde sarei felice di slegarti, uscire da questo buco del cazzo e legarti di nuovo a casa mia"
"Sei disgustoso".
"Posso essere tutto quello che vuoi, Dolcezza".
━ ━ ━
[...] "Kim Taehyung", ripeté il corvino, sorseggiando il proprio caffè e sollevando le sopracciglia. "Ti si addice".
"Bè, meglio così, pare che debba tenermelo".
Jeongguk gli fece l'occhiolino. "Forse non per sempre".
[𝗧𝗿𝗮𝗻𝘀𝗹𝗮𝘁𝗶𝗼𝗻! 𝘢𝘭𝘭 𝘵𝘩𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘥𝘪𝘵𝘴 𝘨𝘰 𝘵𝘰 @𝗕𝗧𝗦𝗙𝗮𝗰𝘁𝗼𝗿𝘆 𝘰𝘯 𝘈𝘖3 𝘢𝘯𝘥 𝘛𝘸𝘪𝘵𝘵𝘦𝘳]

-F-fa...male...- gemo quasi senza accorgermene, sentendo la mia pelle bruciare e tendersi.
-Stai cercando di dire qualcosa, Taehyungie?- chiede lezioso, allungandomi un altro colpo di frusta. Scuoto la testa stringendo i denti.
-Vuoi che ti elenchi gli innumerevoli errori che hai commesso dal momento in cui abbiamo messo piede fuori dal mio ufficio?- sibila stringendomi le guance fino a sentire i miei denti imprimersi nelle sue falangi.
-Primo, hai colloquiato con estranei senza alcun permesso. Secondo, mi hai risposto male. Terzo, hai opposto resistenza ad un mio ordine. Continuo?- chiede, accompagnando ogni punto con un'altra frustata.
-M-mi dispiace...- ansimo contorcendomi.
-Ah, credi davvero che un semplice "mi dispiace" basti per riparare ai tuoi errori? Sono solo parole...- sospira quasi annoiato colpendomi ancora.
-La prego...fa malissimo...- ripeto boccheggiando.
-Vuoi anche lamentarti? Non pensi di aver già combinato abbastanza guai?-
Cerco di soffiare un "no" incerto. Un altro colpo mi fa gridare confuso.
-Non penso tu abbia ancora capito come funzionano le cose...- ride sommessamente, quasi ad avermi letto nel pensiero -Se ti piace urlare dovrò zittirti, se tieni la bocca chiusa ti farò strillare.-

future|fic [kuroken]
"Quando Kuro compì vent’anni, Kenma gli regalò una moto.
...
Quando Kea compì vent’anni, Kuro gli regalò la sua moto."

future|fic [kuroken]
"Kenma aveva passato tutta la sua infanzia ad avere la febbre dopo ogni sforzo che faceva.
Diventando grande i suoi anticorpi erano migliorati e la febbre era diventata più rara, ma non scomparsa del tutto.
Così, quando quella mattina si svegliò ma faticò ad aprire gli occhi e si sentì uno schifo perché gli faceva male ogni singola parte del corpo… capì subito che stava male."

Quando la testa tiene sveglio il figlio di Ade e il suo cuore lo trascina nell'oscurità di un amore impossibile, la luce di una stella lo riporta in sé.
One Shot Solangelo

"La vendetta è un piatto che va servito freddo"... e Marinette proverà sulla propria pelle il significato di questo vecchio detto
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°Marichat°

Kenma è un essere umano, uno sbagliato, uno sbavato, uno confuso e complesso come lo sono tutti. Non crede sempre in se stesso, non ricorda sempre quanto valore abbia, non è sempre poi così tanto fiero di se stesso.
Kenma sa di non essere perfetto, lo sa bene.
Ma se Kuroo lo ama anche così, se Kuroo lo ama proprio perchè è così, allora, sarebbe davvero meglio se fosse diverso?
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future|fic [kuroken|bokuaka]
Le avventure di Kuro, Kenma, Bokuto e Akaashi che portano i loro figli a sciare per la prima volta quando hanno tre anni.

future|fic [kuroken]
"-Oggi vieni a lavoro con papà! Sei felice?
-Perché?- domandò Kenma.
-Sono tre giorni che sto cercando di convincere una grande società a unirsi al nostro mondo di sponsorizzazioni, quindi userò la mia tecnica segreta: farò una videochiamata e sfrutterò la tenerezza di Kea."

Marinette toccò il petto di Chat Noir dopo avergli chiesto il permesso per controllare la situazione, poi gli volse uno sguardo interrogativo.
“Non so come fare… voglio dire, mi sembra che la tuta non si possa togliere, giusto?” Deglutì conoscendo perfettamente la risposta.
Lui fece spallucce “Non ci ho mai provato e non mi sono mai posto il problema.”
Marinette avvicinò le dita affusolate e tremolanti sul campanello dorato e provò a tirarlo giù.
Si mosse e lei mancò un battito, come lui del resto.
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MARICHAT

“Che ti succede, gattino?” Chiese mentre roteava lo yo-yo per difendere lei e il suo compagno dagli attacchi di “Regina di Ghiaccio”.
“Sono arrabbiato!” Ringhiò nel tentativo di scoprire un po' di più su di lei, doveva assolutamente indurla a tradirsi o a cogliere alcuni dettagli che l’avrebbe condotto da lei una volta sconfitta Chloè.
“Perché?”
Poco importava se avesse capito chi era dalla sua risposta, ormai erano mesi che combattevano fianco a fianco e per Chat Noir non poter dare un volto ben definito alla sua lady era diventato un’ossessione; tuttalpiù se avesse preso un granchio, la sua risposta avrebbe assunto la sfumatura di una qualsiasi generalizzando la cosa.
Era un gatto per dio, e la curiosità era tra i suoi difetti, o pregi, dipende da che punto si guarda.
“Avevo appena invitato una bellissima ragazza a ballare, poi Chloè ha deciso di farsi akumizzare.”

Kenma è sempre stato un ultimo, nella vita. I suoi compagni di classe lo odiano, sua madre metteva sempre Dio prima di lui, niente e nessuno cambierebbe se scomparisse completamente dalla faccia della terra da un momento all'altro.
Kenma ha sempre pensato che però Dio lo amasse, che fosse lì per aiutarlo ed accompagnarlo verso una vita migliore, che fosse suo compagno.
Finchè un giorno smette di crederci.
E vede quanto è bello rifugiarsi all'Inferno.
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⟿ ✿ KuroKen X Dark Academia !AU - Demon !AU
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[TW:: affronta tematiche molto controverse e fa moltissimo riferimento alla religione cristiana nel modo più BLASFEMO possibile. Inoltre Kenma ha sedici anni. Comprendo che possa dare fastidio per cui vi prego di non leggerla se credete che possa essere troppo :D]