[Challenge Natalizia: una fic per ogni giorni fino al 24 dicembre. Organizzata su tumblr dal fandom Klaine]
24 prompt, 24 fanfiction.
Day 5: "Evening".
"In realtà, il Natale aveva cominciato a essere più interessante da quando Blaine era entrato nella sua vita."
Day 6: [Kurt!Cassiere AU] "Era assurdo: sembrava essersi preso una cotta a mo’ di colpo di fulmine per una persona che non conosceva nemmeno e che - con tutta probabilità - non avrebbe mai più rivisto."

Labbra. Lingue. Denti. Si stavano scontrando da quelle che sembravano ore. Da quando Darren aveva varcato la porta di casa Colfer.
Era lì, bellissimo e sexy, era tornato da poco dal Trevor. Era stanchissimo, ma appena Chris lo aveva baciato, tutta la stanchezza era svanita.
“Forse dovremmo fermarci” disse Chris, interrompendo il bacio.
“Forse dovresti baciarmi e spogliarmi e sco--“

Blaine alla Dalton aveva confessato di essere gay, non pensando che i suoi genitori lo avrebbero scoperto. Ma lo avevano fatto, quindi ora sta vivendo nel parco, affamato e senzatetto, fino a che non incontra dei ragazzi che stavano pranzando mentre lui suonava. Quando Burt vede il ragazzo, sa che in qualche modo deve aiutarlo.
Homeless!Blaine
Traduzione a cura di Klauge84

Spin-off di Pretty Boy.
Ambientata nel sesto capitolo.
- Blaine emette un piccolo sospiro soddisfatto, aggrotta le sopracciglia nel sonno e mugola qualcosa di incomprensibile; Kurt sorride contro la sua pelle, senza farsi vedere - che se sorride di nascosto magari può far finta di non sentirsi così felice.
"Sei sveglio?", chiede in un sussurro, le labbra che continuano a sfiorare la sua schiena; e quasi spera che Blaine continui a dormire - solo per far continuare un po' l'illusione, che a occhi chiusi è più semplice.

Dopo la morte di sua moglie, Burt decide di tenere Kurt al sicuro. Diventa molto protettivo nei suoi confronti facendolo studiare a casa e permettendogli raramente di uscire. Con il tempo Kurt cresce restando all'oscuro della realtà che lo circonda.
Le cose cominceranno a cambiare quando Blaine Anderson entrerà lentamente nella sua vita.

AU!Pretty Woman!Klaine
- “Ehi tesoro, vuoi un po’ di compagnia?”
Oh, gli occhi dorati con cui si scontra quando l’uomo alla guida lo guarda di rimando. E la pelle, e le labbra –
Scuote impercettibilmente la testa per ignorare quei pensieri mentre lui gli lancia un’occhiata un po’ ironica che Kurt non sa definire, “No, voglio solo delle indicazioni per arrivare a Beverly Hills.”
Kurt riflette un secondo solo – spinge via la delusione – e dice: “Sono cinque dollari.”
Gli occhi dorati dell’uomo si fanno più limpidi, le sue sopracciglia scure si aggrottano in un’espressione incredula, “Ridicolo – ”
“Ora sono dieci”, commenta Kurt con aria quasi distratta, studiandosi le unghie di una mano.
L’uomo punta di nuovo quei suoi occhi dorati su di lui, “Non puoi farti pagare per darmi delle indicazioni.”
Kurt gli rivolge un sorriso sornione, “Non sono io quello che si è perso.”

Piccola storiella scritta per Halloween, anche se un po' in ritardo.
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«Per essere il padrone di un cane con il culo pesante, devo dire che sai il fatto tuo.»
Kurt voleva ridere, ma si trattenne. Bevve un altro sorso di vino, premurandosi di guardare l’altro negli occhi e di leccarsi le labbra già bagnate – e oh, era un ansito quello appena uscito dalle labbra di Blaine? – prima di rispondere con voce leggermente roca.
«Io non insulterei il mio cane, visto che ti ha dato l’idea per il costume di Halloween» sorrise, indicandolo con un cenno del capo.

Avete presente i sogni? Quelli piccoli, quelli grandi, quelli enormi. Quelli stupidi, quelli importanti. Quelli un po’ strani, quelli comuni, quelli facili da realizzare, quelli impossibili. Ecco, avete presente? Ora dimenticateli. Dimenticateli tutti, perché a volte non ha importanza. La dimensione, la qualità, la lunghezza, la portata, la provenienza. A volte niente di tutto ciò ha importanza. Perché a volte, l'unica cosa che conta davvero, nei sogni, sono le persone – le persone con cui decidiamo di farli avverare.
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[darren/blaine/klaine anniversary]

Le cose sono andate un po' diversamente dopo il non-matrimonio di Emma e Will a San Valentino: Kurt non è più tornato a Lima per il Glee Club o per qualsiasi altra cosa che riguardasse la sua vecchia città natale, e Blaine non è più andato a New York a cercare di farsi perdonare da Kurt. Intanto, sono passati sei anni, ed entrambi sono andati avanti con le loro vite. O almeno, ci hanno provato. Kurt continua a cercare, nei suoi amanti, qualcuno che assomigli al ragazzo di cui è stato sempre innamorato, e Blaine è intrappolato in una relazione che non vuole più. Sei anni dopo, due persone completamente diverse si rincontrano per puro destino. E solo il destino può sapere come andranno a finire le cose.
“Oh, there you are. I've been looking for you forever.”

Poi Blaine alzò le braccia e una mano la posò sopra il petto di Kurt, lì dove batteva il cuore – con l'altra avvolse il suo fianco, e improvvisamente erano intrecciati, proprio come se non potessero lasciarsi andare.
“Voglio sconvolgerti la vita.”, sussurrò Blaine. “Voglio essere la tua emozione, perché sento che hai qualcosa. Lo vedo, sei diverso.”
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OS nata un po' per sognare e un po' per gioco, basata interamente sul video Thinking out loud di Ed Sheeran. Perchè, ammettiamolo: chi che ha visto il video e non ha immaginato nemmeno una volta che fossero Kurt e Blaine i protagonisti?

Un'altra oneshot Gallavich! Perché loro sono troppo. Troppo e basta.
Dal testo:
“Aveva un aspetto un po' scarmigliato, i capelli erano arruffati, la maglietta aveva decisamente visto giorni migliori e i pantaloni erano strappati e sporchi d'erba all'altezza delle ginocchia; le braccia, strette intorno al torace, non erano messe meglio, piene di segni - evidentemente di unghie - da tutte le parti. Ma la cosa che lo lasciò più perplesso fu la faccia: aveva una serie di graffi rossi su entrambe le guance e anche un livido rosso sul collo.”
Spero di avervi incuriosito :).

Che Mickey Milkovich non fosse tipo da biberon e pannolini nessuno lo metteva in dubbio.
E’ un Milkovich e i Milkovich iniziano a fare i padri solo da quando il figli riescono ad afferrare una pistola senza farla cadere.
Perciò Mickey non deve fingere, per una volta la parte del Milkovich gli cala a pennello.
Solo Ian sa realmente per quale ragione non riesce nemmeno a guardare suo figlio.

L'unico desiderio di Kurt Hummel è arrivare tutto intero alla fine del suo terzo anno al McKinley ma quando un nuovo studente - appena trasferitosi dal riformatorio maschile Dalton - comincia a mostrare un allarmante interesse per lui, capirà di essersi appena messo in un mare di guai.
Klaine, BadBoy!Blaine, AU.

Con Ian non era soltanto un fare l'amore, era morire e tornare a nascere, era esplodere in centinaia di frammenti del proprio essere. Ian era la sua casa e il suo rifugio, il luogo in cui sentirsi libero, libero di essere, libero di amare. Ian era qualcosa che non aveva mai sognato e allo stesso tempo qualcosa di cui aveva sempre avuto bisogno, inconsapevolmente.