Chi sono io? Sono Kris. Il mio è un soprannome, ma sono conosciuto come il prepotente da cui bisogna stare alla larga. Non mi piace fare niente; non ho cibi preferiti, non ho bevande preferite, non ho film e drama preferiti, non m'importa della politica; penso che la vita di ogni essere vivente sia insignificante e non m'importa della mia vita sentimentale.
Io sono questo e penso che 'questo' possa piacermi.
Diavolo, assistimi tu. Fai vedere al mondo quanto io sia diverso da un angelo in terra.
Io non volevo essere come gli altri. Guardatemi con gli occhi che volete, io vi riserverò ciò che meritate.
Non giudicate il mio modo di comportarmi, voi non potete capire.
Non cercate di leggermi nel pensiero, ne rimarrete traumatizzati.
Io non portavo nulla di bello quando passavo.
Non provate pena per chi vi odia.
Andate a fare in culo e lasciatemi vivere questa vita schifosa.
Piccoli pezzi della FF.
By WooYoungAle.

Vi è mai capitato di amare così tanto una persona da aver paura che tutto quell'amore vi avrebbe potuto distruggere?
Sentii di nuovo la fitta al petto.
Mi portai di scatto la mano libera all'addome, piegandomi di poco in avanti, facendo un leggero verso di dolore, mentre stringevo i denti. Ma che cosa mi succedeva?
Odiavo quel tipo non mi aveva nemmeno detto il suo nome.
Quel ragazzo aveva attirato la mia attenzione.
Qualcosa di così piccolo ed effimero; ad occhio nudo ti sembrerebbe difficile vederlo, ma riusciresti sempre a percepirlo. Lo sentii in quel momento sulla mia pelle, come un sospiro che si adagiava su di essa; superava ogni strato di pelle, per poi andare nel profondo, come se fosse un pugnale difficile da estrarre. Sentii il cuore che bussava al mio petto, chiedendogli per una volta la libertà.
By WooYoungAle.

Come si fa a giudicare una persona dal proprio aspetto? Bisognerebbe conoscerla, prima.
Mi schiarii la voce in silenzio; mi massaggiai il collo con la mano non facendo capire che mi stavo girando indietro, aprii leggermente la bocca, lo vidi in fondo all'ultimo banco verso sinistra; guardava fuori dalla finestra.
Continuai a guardarlo, sembrava tanto sereno, con quel gomito sul banco e quella mano che gli sorreggeva il capo; giocherellava con la biro, ma ad un tratto lo vidi voltare lo sguardo su di me, aprii di poco gli occhi rigirandomi in avanti imbarazzato. Sorrisi poi per un istante.
La vita non è sempre rose e fiori, ma non può nemmeno essere sempre spinosa e orticante.
Se solo avessi potuto prendere il suo dolore e tenermelo stretto, non lasciando che tornasse da lui.
Stanotte, nei miei sogni, sarò un dannato.
Svegliatemi semmai lui mi cercasse.
By WooYoungAle.

Mi inginocchiai a terra appoggiando una mano al suolo, mentre vedevo sfocato tutto intorno. Non capii più nulla. Cosa era successo? Ad un tratto, vidi delle strane gocce scure cadere dall'alto. Avvicinai l'altra mano alla pozzanghera che si era creata; la toccai leggermente con le dita, le avvicinai ai miei occhi che ancora non vedevano bene come dovevano. Quando riuscii a mettere bene a fuoco, riuscii anche a sentire un immenso dolore a una parte del capo e allora compresi: ciò che avevo toccato era sangue, il mio sangue. Ero ferito.
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''Idiota!'' mi disse subito dopo, afferrando il mio polso con la mano.
Che cosa avevo fatto ancora? E' mai possibile che su cinque cose ne sbaglio sette?
Mi trascinò con lui, varcando l'uscita della sala. Era arrabbiato per colpa mia?
Mi tirava, mi strattonava, camminava a passo veloce, non badando che non ero in grado di stargli dietro. Non avevo forza. ''KyuHyun.'' pronunciai con il fiatone, non capendo dove mi stesse portando.
Spero vi piaccia. La storia è solo una, ma l'ho divisa in due parti.
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''Ringrazia che l'omicidio è illegale, altrimenti non saresti ancora a questo mondo!'' si fermò, il suo respiro era affannoso, aveva urlato a sufficienza, o forse no ''Stronzo!'' calmò gli urli, mentre il suo torace si ritirava ed usciva velocemente.
Il labbro di Dae mirò verso l'alto, sorridendo ''Noto che ti piace urlare.''
Jae sgranò gli occhi, trovando ambiguità nelle sue parole, per poi guardare i componenti con la coda dell'occhio, sperando non avessero trovato lo stesso pensiero sconcio. Sospirò di sollievo, per poi guardarlo arrabbiato.
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DaeHyun schiuse le proprie labbra, facendo aumentare la pressione del proprio respiro su quella pelle candida e ancora inviolata.
Il ragazzo fremette a quel tocco leggero e strinse i propri occhi ''Babo!''
Un piccolo sorriso compiaciuto spuntò. Aveva vinto.
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I miei occhi si inumidirono, tirai su col naso in silenzio, tenendo le labbra dischiuse. ''Cosa vuoi ancora da me?''
Avvicinò di poco il suo volto al mio, sussurrandomi sulle labbra ''Voglio questo.''
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