Alza un attimo lo sguardo e dà un'occhiata veloce alla platea. 
Inizialmente non ci fa caso, non sembrano nulla. Forse delle luci dimenticate accese. Poi guarda meglio e si accorge che quelle non sono luci. Sono occhi.
Occhi celesti. Come il cielo di mattina, come il mare calmo e le farfalle svolazzanti in mezzo ai fiori.
Due grandi occhi celesti lo fissano dall'entrata della platea. È buio in sala. Non vede bene, ma è sicuro del colore di quelle due iridi che lo stanno scrutando. 
Sono troppo limpide e chiare per essere confuse con altri colori.
Sono celesti. Il suo celeste.
**********
Attenzione.
La storia contiene Larry e Ziam espliciti. Accenni Narry.
 

Ed era lì.
Tra le mie braccia. Quel piccolo, minuscolo esserino era tra le mie braccia tremanti.
I suoi grandi occhi verdi dal taglio orientale come quelli del padre mi guardavano curiosi. La sua manina caramellata cercava la mia e la sua bocca rossa era aperta in una smorfia divertita.
Lo tenevo stretto tra le mie braccia e con le lacrime che mi scendevano lungo la guancia gli lasciai un bacio sulla piccola fronte.
-Non ti lascerò mai, Hani! Mai!-

-No, Louis, bambino cattivo! Non devi ridere o sentirai la bua...- sussurra Harry lascivamente.
Il liscio fa per aprire la bocca, ma la mano bianca e dinoccolata di Harry gliela tappa.
-Shhh, non sprecare la tua bella voce...- soffia, cominciando a lasciare baci lungo tutto il collo di Louis.
Il ragazzo rabbrividisce sotto il contatto morbido delle labbra di Harry. Chiude gli occhi e lascia che la sensazione di benessere s'impossessi di tutto il suo corpo. Butta indietro la testa lasciando che l'altro abbia il pieno possesso della morbida pelle del suo collo.
-
[Louis/Harry] [PWP]

Dicono che quando arrivi l'amore, tu non te ne accorga nemmeno.
Arriva come una folata di vento autunnale che improvvisamente ti fa capire che la calda estate è ormai finita o come la pioggia di Aprile che senza preavviso ti bagna con le sue calde lacrime primaverili facendoti rabbrividire sotto il suo dolce tocco. Ti sveglia dal tuo torpore mentale, dalla tua solitudine portandoti gioia e dolore.

La notte e la terra si scontrarono. 
Il ciclone e il terremoto si combatterono.
Il blu e il marrone si sfidarono.
Niall ed Amy si fissarono.
Niente paura.
Niente sgomento.
Niente rabbia.
Niente tristezza.
Niente desolazione.
Niente disperazione.
Niente sfida.
Niente rancore.
Solo stupore per le sensazioni che gli occhi dell'altro scatenavano ad ognuno dei due.
Solo sorpresa per le emozioni che il contatto tra di loro produceva sulla pelle ad entrambi.

Si impara ad amare solo amando.
Dal capitolo primo.
-Ah,ciao Harry! Lou,lui è Harry e viceversa- Louis non mi ascoltava. Stava guardando Harry.E Harry guardava lui. Louis cominciò a sorridere e ad arrossire. Era sempre stato una persona piuttosto fredda,sapeva sempre cosa voleva e non si faceva problemi a dire quello che pensava. L'unica cosa che non aveva il coraggio di confessare al mondo e più che altro ammettere a se stesso, era la sua omosessualità. Era convinto che sua madre l'avrebbe presa come una maledizione,come un intoppo divino nella costruzione del suo "figlio perfetto".In quel momento però,la sua usuale freddezza era sparita,il suo essere così impassibile nel far trasparire le sue emozioni,non sembrava esserci,era semplicemente lì,sorridente e rosso in viso,con il celeste dei suoi occhi perso nel verde di Harry.