Noia.. come ogni lunedì mi ritrovai a braccia conserte sul banco dell’aula di spagnolo. E come ogni giorno, ogni lentissimo giorno, mi sentii trasportare da quei sentimenti di disgusto verso il mondo circostante. Monotonia..Le mie mattinate? Cadenzate da ritmi “normali”, immobili, o forse il termine adatto poteva essere, sì.. “privi di senso”.. la scuola era probabilmente il luogo della mia eterna sopportazione perenne.

Siamo sul set di New Moon e, onestamente, mi sono abbastanza rotto di fare ancora la parte di un vampiro stravecchio, impomatato e anche educato e compito. Ma soprattutto, odio fare la parte del *compassionevole* di famiglia... Datemi una cassa di birra, un cubano e il mio cappello e tenetevi 'sta cavolo di sciarpina da pensionato! E già che ci siamo, fatemi fare quattro chiacchiere con quei due piccioncini squilibrati e con la mia sexy, bellissima, piccola vampira preferita... E ora scusatemi, ma mi reclamano per il trucco... Odio essere Carlisle Cullen!!!

Bella si sveglia dopo un lungo periodo di coma in ospedale. L'unico suo contatto con il mondo, è un ragazzo di nome Edward, che la strappò alla morte una sera di un anno fa. -Il mio amore è come una rosa rossa rossa,ch'è da poco sbocciata in giugno: il mio amore è come una melodia che è dolcemente e armoniosamente suonata. Il mio amore è come questa rosa rossa che ti sto regalando: ti amo, Bella Swan. La ragazza arrossì, mentre vedeva il viso di lui che si avvicinava inesorabile alle sue labbra, fino a sfiorarle in un bacio timido e passionale allo stesso tempo. In quel momento, Isabella conobbe il vero significato della parola felicità. E se il dottor Cullen fosse diverso da come lo conosciamo? E se avesse un fratello? E se Edward non fosse suo figlio adottivo? E se gli eventi si fossero sviluppati in maniera del tutto diversa a quelli del libro? Beh, per trovare le risposte non dovrete far altro che cliccare sulla mia fic e leggerla ^^

Dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per staccarsi dall’abbraccio di Tony...
Un po’ per il proprio orgoglio...
Un po’ perché se fosse rimasta con lui un minuto in più era sicura che non sarebbe riuscita ad abbandonarlo...
Mettendo però a rischio la sua vita...
E questo lei non poteva permetterlo assolutamente...
Così si incamminò verso la porta.
Arrivata alla soglia mise una mano sullo stipite e si girò verso di lui.
- Addio Tony...- E, dopo averlo guardato negli occhi per l’ultima volta, sparì.
ff di elisa_93, a parere di eLiSeTtA uno dei suoi migliori lavori... sta a voi decidere, oh carissimi lettori!

"Bene, io che mi perdo in un bosco e mi procuro una ferita da morire quasi dissanguata era una cosa plausibile. Ma molte cose non tornavano. Che ci facevo da sola nel bosco?" il seguito di twilight, dopo l'abbandono di Edward secondo me.

Come hai fatto a entrare? Dalla finestra.. L’hai fatto tante volte? Beh..diciamo..

se Ziva si accorgeesse troppo tardi dei suoi sentimenti per Tony ? se lui la proteggesse a costo della sua via ? se lei fosse come la Roxane di Cyrano ? e se poi non fosse troppo tardi?- dall' ultimo capitolo ^^Oggi siamo qui per ridare giustizia a una donna spezzata dall’ ingiustizia , per dare speranza a coloro che soffrono a causa dei potenti , siamo qui per mostrare che non solo i deboli devono attenersi alle leggi ,siamo qui perché la legge è uguale . E se lasceremo che quest’ uomo continui a vivere impunito commetteremmo il maggiore crimine contro l’ umanità che potremmo compiere. Daremmo il nostro involontario benestare a tutti coloro che sopprimo e hanno la legge dalla loro parte . Oggi siamo qui per chiudere un caso che è stato aperto per troppo , troppo tempo . Oggi siamo qui , in vesta di giudici , giuria , avvocati , spettatori , testimoni , perché venga compiuta una singola cosa , perché i diritti di tutti non vengano violati tanto alla leggera . Oggi siamo qui per chiedere giustizia .- Scott Tudor concluse l’ arringa con quelle fatali parole . ho bisogno dei tuoi baci . ora lo so . ma forse è troppo tardi . ecco a cosa pensi mentre lui viene a conoscenza di qualcosa che forse sai già .

Le due pillole stanno lì, con i loro colori accesi – e chi lo sa qual'è quella giusta.
Ma, alla fine, ce n'è davvero una giusta?
E' nervoso, Anderson, sente il tempo correre e scorrere – tic tac – quasi sente i battiti di un orologio che non c'è – mentre le due pillole ghignano piano alla sua indecisione – quale deve scegliere?
[Lui non è un eroe, tutto qui.]