Akane affonda le dita nei suoi capelli e li stringe e un brivido si dirama giù per la schiena, le braccia, le gambe. E come se le sue mani, i suoi seni, il suo grembo, i suoi capelli che solleticano il collo, le lacrime che gli hanno bagnato il kimono, il suo respiro contro la bocca non bastassero a disorientarlo, la vede di colpo rilassarsi e sfiorargli le labbra con le sue. Le ha sentite. Non avrebbe dovuto, ma le ha sentite. Carnose. Morbide. Calde.
Giappone feudale, XVIII secolo. Un cacciatore di demoni e una samurai in fuga. Due culture diverse, due mentalità diverse, persino due lingue diverse.
ONLINE IL CAPITOLO 30!
ATTENZIONE: per questa ff mi sono ispirata al (tele)film Highlander. Per esigenze di trama e ambientazione, alcuni personaggi possono quindi essere in tutto o in parte OOC.

Estratto dal capitolo 6:
"Della luce azzurra non v'era più traccia. La sensazione di cadere nel vuoto era scomparsa... insieme all'ultima immagine di un sole appena tramontato. La prima cosa che vide davanti a sè furono un paio di occhi color cioccolato, tanto limpidi che riusciva distintamente a vedere i propri al loro interno, blu come la notte. Terra e mare. Le sorrise raggiante. Aveva mantenuto la promessa, era tornato."

“Fra me e quello lì NON c'è nessun passato, nothing, nada, niente di NIENTE, CAPITO?!” Bercio sguaiata. “Lui mi ha offerto un lavoro ed io ho accettato, tutto qui!”
E se Akane non fosse una frana in cucina? E se invece fosse una talentuosa pasticcera? E se Ranma fosse invece la nuova stella della ristorazione stellata? Tra padelle, litigate, incomprensioni e piatti da leccarsi i baffi i nostri eroi troveranno (o ritroveranno) l'amore ... forse?!

Storia ispirata alla mia primissima long,
"NOTHING IS CHANGED".
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"Il respiro divenne veloce, al limite dello svenimento.
Fece scorrere un po’ d’acqua e si sciacquò la bocca.
-E’ folle come idea…-
E lo era così tanto che una sensazione intrisa di ansia e di paura aveva sovrastato ogni sua angoscia.
Tornò a fissarsi.
-Ma io lo farò… E’ l’unica soluzione.-

sempre diretta lei eh!?!.....
... Due sbadigli, si stiracchia apre finalmente gli occhi e mi vede, si blocca spalanca la bocca e inizia a balbettare qualcosa, mi fissa, sposta il suo sguardo su ogni cm del mio corpo...
> >... > > > >
Tratto dai primi capitoli

Dal testo:
"Devi fidarti di me." le ripeté ancora una volta, come una nenia con cui, a stento, provava a convincersi.
"No, Goku. Stavolta non ci riesco." Gli occhi bassi e quelle labbra serrate e risentite dalle stesse parole che vi uscirono.
Il Super Sayan, a quel punto, non ci vide più. Doveva in tutti i modi convincerla, o nemmeno lui ci avrebbe creduto.
Una storia nata un po' di anni fa, una one-shot divisa in due capitoli che fino ad ora non ho avuto la certezza di pubblicare poiché credevo di non riuscire a finire come desiderassi. Ambientato durante il Cell Game, in quei nove giorni di estenuante attesa, anche io come tanti di voi, mi sono chiesta cosa stessero attraversando i coniugi Son, cosa passasse per la testa del guerriero più forte della galassia e nel cuore della forte e fragile donna che gli aveva stregato l'anima.
Questa è la mia versione. Spero vi piaccia. Enjoy ^ ^

Kinstugi, letteralmente "riparare con l'oro".
Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell'oro. Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bello.
In psicologia viene chiamato RESILIENZA, un concetto che indica la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.
Questa storia narra di vicende che cambieranno per sempre la vita dei nostri amati personaggi. Se siete deboli , non aprite questa storia.
REVISIONE IN CORSO...

Sappiamo tutti che Chichi, la moglie di Son Goku, sia una donna severa, autoritaria e testarda, ma dietro questa corazza c'è sicuramente molto di piu', qualcosa in piu' che la donna non mostra a tutti.
Son Goku non è il marito perfetto, e nemmeno il padre migliore. Come si vive amando profondamente, seppur non lo si da a vedere, un uomo profondamente egoista e con un'incessate sete di potenziamento?
Da sempre è lei a tenere in piedi la famiglia, è lei ad indossare i pantaloni, ma se qualcosa e qualcuno le facesse cambiare idea? Riuscirà mai a lasciarsi alle spalle quello che per lei è fonte d'amore e di dolore al tempo stesso?
Molte cose accadranno all'interno di questo matrimonio, l'amore resisterà?

Mi interrogai su come mai avessi avuto quella reazione, doveva esserci un perchè e subito paragonai l'uscita con Kale con quei pochi secondi con Chichi: avrei preferito rivivere all'infinito l'entrata sfacciata di quella ragazza piuttosto che ore ed ore di chiacchiere con la Saiyan.
...
Nessuno è al sicuro quando c'è una minaccia che incombe sulle proprie vite, come affronteranno i nostri cari eroi Saiyan la minaccia di Freezer che continua a tenere il fiato sul loro collo in maniera subdola e silenziosa? Quale conseguenza avrà sulle loro vite?
Azione, amore e sorprese circonderanno le loro storie!

Erano nati all'ombra della Barriera, dove l'Ovest civilizzato si univa all'ignoto del selvaggio nord. Venivano addestrati fin da bambini a combattere, temprati dal freddo perenne e dal ferro delle lame. La spada era la loro migliore amica. La battaglia la loro fonte di nutrimento. Vivevano per ricercare l'onore del guerriero e morivano per soddisfarlo. Erano i figli dell'inverno, crudele e spietato.
Lei invece era figlia della primavera, amica della sua infanzia e gentile come la brezza del sud, cresciuta fra mura amiche e amorevoli, in tempi di pace. Quando però sei gettata a tuo malgrado nel gioco dei troni non puoi permetterti né gentilezza né bontà. Quello è il momento in cui arrivano i lupi e se vuoi vivere devi giocare.

Dolore, sofferenza, felicità, sogni e incubi. Questa è la realtà che gira intorno a Olympia. Di notte sogna un paio di occhi viola, di giorno sente quegli stessi occhi perseguitarla. Cosa le sta succedendo? Chi la pedina? Dovrebbe avere paura, ma in realtà non vede l'ora che l'ombra si faccia vedere. E quando lo farà, lei cambierà, e con lei tutto il mondo che conosce.

Lei, una delle donne più famose e desiderate del Giappone.
Lui, un uomo costretto a proteggerla da un’ossessione che qualcuno ha per lei.
Ranma detesta le donne come Akane.
Akane, troppo ferita e legata al suo passato, non vuole permettere a se stessa di amare.
Storia originale in lingua spagnola di Shojoranko – Traduzione di LadyChiara93, l'autrice si è basata sui gruppi musicali Doco e Coco.

Ranma e Akane. E il loro amore.
Perché sì, anche se non sembra, il loro è amore. Uno tra quelli che preferisco, perché lottato, vissuto e, a volte, anche sofferto. Insomma, vero!
Estratto dal 3° capitolo:
"Vorresti dirle qualcosa di “carino”, ma ti conosci! E sai che, in un modo o nell'altro, finiresti col farla arrabbiare ancora di più. Così, con il viso in fiamme, ti convinci a lasciarle un piccolo bacio su di una guancia."
Estratto dal 5° capitolo:
"Prima che decida di spedirti in orbita, la stringi a te, una mano dietro la schiena, l'altra tra i capelli. E adesso? E adesso le corte ciocche color cobalto dei suoi capelli ti solleticano il mento, le mani sulla tua vita bruciano più di un tizzone ardente e... hai le guance in fiamme."
Estratto dal 6° capitolo:
" Eppure, in questo momento, non lo lasceresti per nulla al mondo. E’ tiepido. Ed insolitamente morbido. E l’aroma fruttato che lo circonda potrebbe crearti dipendenza. Proprio come quello del maschi- A K A N E. Ad essere incredibilmente soffice non è il tuo letto, ma la vita larga che, beata, dorme accoccolata contro il tuo petto."

All’improvviso un pensiero cupo s’insinuò nella sua mente “Goku se ne andrà di nuovo, combatterà ancora, non sarà mai in grado di starci vicino, io solo io posso proteggere la mia famiglia, il mio piccolo Goten”...
Sui monti Paoz, Chichi si stava preparando per affrontare Goku, sapeva che avrebbe dovuto farlo in fretta, non lasciargli il tempo di chiedere spiegazioni, perché lei lo amava ancora, ma qualcosa si era rotto e non aveva più il desiderio di porvi rimedio...

Akira Sendoh non era al top della forma.
Per la precisione, stava così dal suo compleanno, un mese e mezzo prima.
Solo una volta, da febbraio, aveva sorriso davvero, ed era accaduto così in fretta che spesso si chiedeva se non l'avesse immaginato.