[WARNING: MORMOR]
Sebastian è il figlio del curatore della tenuta dei Moriarty che passa il tempo a sparare alle lattine, Jim il quindicenne viziato che passa il tempo ad importunarlo.
#prompt suggerito per il drabble weekned sulla pagina Facebook 'We are out for prompt'.
Dal testo:
-Oh, io non ti lascerò mai in pace, Sebby-Seb. E sai perchè?
-Perchè sei uno stupido moccioso di quindici anni straordinariamente petulante e viziato..?
Ridi di nuovo, quelle offese nemmeno ti sfiorano la pelle.
-Perché tu sarai mio, Sebastian. E quel giorno non è affatto lontano.

[WARNING: JOHNLOCK]
John è un professore di educazione fisica, Sherlock lo studente a cui lo sport proprio non piace. Finchè non scopre che in fondo è bravo a correre e che i complimenti di John quando migliora lo rendono felice.
#prompt suggerito per il Drabble Weekend sulla pagina Facebook 'We are out for prompt'.

A volte si ha la sensazione che qualcosa di oscuro aleggi intorno a noi. E, credetemi, è tutto vero.
Da bambini pensiamo ai mostri sotto al letto, ai fantasmi nell'armadio o alla strega cattiva che gira per le strade buie imprecando e lanciando incantesimi. Ma poi cresciamo e ci rendiamo conto che faceva tutto parte di un film, di una storia raccontataci dai nostri fratelli maggiori o di un libro che avevamo letto pochi giorni prima e che nulla di tutto ciò poteva succedere. Be', è lì ci sbagliavamo: tutto può succedere, basta solo avere la mente aperta.
E un TARDIS.

“Papà, chi è Sherlock?”
John Watson si voltò di scatto verso la bimba dai capelli dorati che, seduta per terra, giocava tranquillamente con alcuni sassi.
“Co-cosa?” domandò, stupito di sentire, dopo tanti anni, di nuovo quel nome.
La piccola alzò le spalle “Ieri gridavi il suo nome, mentre dormivi. Chi è, papà?"
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Sherlock non è mai tornato da John, dopo la sua caduta. O forse si?

❝ Il bias di conferma (Confirmation Bias) è un fenomeno cognitivo al quale l'uomo è soggetto. È un processo mentale che consiste nel ricercare, selezionare e interpretare informazioni in modo da porre maggiore attenzione, e quindi attribuire maggiore credibilità, a quelle che confermano le proprie convinzioni o ipotesi, e viceversa, ignorare o sminuire informazioni che le contraddicono. Il fenomeno è più marcato nel contesto di argomenti che suscitano forti emozioni o che vanno a toccare credenze profondamente radicate. ❞
Sherlock Holmes, unico consulente investigativo al mondo, ha bisogno di un coinquilino. Dopo settimane intere di infruttuose ricerche e convivenze dalla durata massima di settantadue ore, James - brillante mente criminale ed ex professore di matematica - risponde all'annuncio, rivelandosi il coinquilino ideale.
[Ovviamente sheriarty || AU || il rating salirà man mano || possibili accenni a ship minori.]

MORMOR
Fa parte della serie mormor (Lo so, ho molta fantasia per i nomi delle serie)
E se Sebastian tenesse un diario?
"Davvero, Seb, il tuo diario è la cosa più divertente che io abbia mai letto. JM"

John sente la mancanza di Sherlock che "suona" il violino.
{#Prompt suggerito per il Drabble event sulla pagina facebook We are out for prompt.}
Tu ti mettevi in piedi alla finestra e iniziavi a suonare, qualsiasi cosa ti venisse in mente, ed era uno dei miei momenti preferiti della giornata. Se avevo tra le mani una tazza fumante di thè, poi, era tutto perfetto.

Perché tutti guardano Sherlock come se fosse un idiota? Perché Geff-- voglio dire, Greg Lestrade sghignazza come se non ci fosse un domani? E cos'ha questo a che fare con un ombrello e una caffettiera scomparsi nel giorno di Natale?

"La realtà del Dottore e quella dei Winchester non potrebbero mai coesistere nello stesso universo. Ma in due universi paralleli e separati, credetemi, sì. Come faccio a saperlo? Be', io sono il Lupo Cattivo e vi sto per raccontare l'ennesima storia in cui il Dottore sbagliò rotta."

[WARNING: TENxMARTHA]
Martha e i suoi pensieri per il Dottore che non nota i suoi sentimenti, come non nota mai quelli di nessuno. Pensieri che non riesce più a trattenere e che, durante un viaggio, esplodono.
Martha storse le labbra, non riusciva davvero a tollerare oltre il pensiero che il suo strano compagno di viaggio fosse così incatenato ad un’altra, non ora che c’era lei, non ora che, suo malgrado, aveva iniziato a scoprire i pregi del Dottore e ad amarli, come non aveva mai amato nessun’altro.
[...]
-Tu hai una mente così brillante, eppure riesci ad essere l’uomo più ottuso che io abbia mai incontrato.- riprese la ragazza, sospirando. Non poteva davvero sopportare oltre, così come il Capitano Jack, che sin da subito le aveva fatto capire di essere innamorato di quel viaggiatore dal carattere intricato, tanto quanto la stoffa di uno dei suoi completi. Si domandò se il Dottore si fosse accorto di lui, scioccamente.
-Aprirai mai gli occhi, Dottore?
#prompt suggerito per il drabbe weekend sulla pagina Facebook ~ We are JohnLOCKed.

Sono passati due anni da quando Sherlock ha lasciato la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts tra urla di dolore.
Di lui, John Watson conserva solo tre libri e un ricordo che si sbiadisce ogni giorno che passa. Non ha più notizie del suo migliore amico da quando è stato rinchiuso all'Ospedale di San Mungo.
Finché non se lo ritrova davanti alla prima partita di Quidditch della stagione.

Lo guardava e provava emozioni che sapeva di aver già avuto nel cuore. Qualcosa di profondo, anche un po’ spaventoso, che era certo di aver provato per lui. Un sentimento che era frustrazione e vergogna, ma anche gioia e orgoglio. Tutto nascosto sotto gli sguardi e i sorrisi che quei due giovani soldati si scambiavano su una pellicola vecchia di settant’anni.

[Scritta per il Drabble Evening organizzato sul gruppo effebì "We Are Johnlocked"]
WHOLOCK | "Durante una delle loro notti, Dottore e moglie decidono di incontrare Sherlock Holmes."
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«Pronta ad incontrare il famoso Sherlock Holm-» inizia di slancio, catapultandosi nel 221 B, prima di capire che: no, non è il salotto e no, non sono le dieci del mattino.

Di quando Sherlock Holmes scoprì di essere miope…
E a John Watson toccò l’ingrata sorte di insegnargli a mettere le lenti a contatto…

«Ma non provare a mentirmi!».
«Non lo farei mai. Buck, io sono dalla tua parte». E nel dirlo vorrebbe abbracciarlo, offrirgli ricordi di pelle e di battito di cuore, ma si trattiene, tutto quello che può fare è aprire i palmi delle mani come un prestigiatore che vuole mostrare che non c’è alcun trucco.
Forse il Soldato di Inverno fa fatica a credere che Bucky Barnes possa essere stato tanto amato da una persona in quel passato che gli sfugge via dai pensieri.
[Stucky] [Post-TWS]