Recensioni per
Furia Nera
di PawsOfFire

Questa storia ha ottenuto 148 recensioni.
Positive : 148
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
23/10/17, ore 14:39
Cap. 30:

Ciao^^
eccoci qui con la Furia e il suo equipaggio. Bastian Faust è sempre lui, i suoi uomini anche: un coacervo di ironia graffiante, fancazzismo, paraculismo e voglis di tornarsene a casa. Qualce casa, poi? Sembra che non lo sappiano più neanche loro. Molto bella la scena di battaglia, sei bravissima in queste descrizioni (anche nel resto, ovviamente).
Sono rattristato per Daniel, che impazzisce e fa fuori le Waffen-SS. Una fine stranissima, che fa pensare.
In ogni caso ben descritta e ricca di significato.
Aspetto con ansia i prossimi trenta capitoli.
Questa storia si legge sempre con grande piacere, complimenti!^^

Recensore Master
06/10/17, ore 11:40
Cap. 29:

Ciao carissima!
Ah, la beneamata Furia!^^ Mi mancavano le spacconate del capitano, ecco che finalmente lo riconosco. Quando fa così, mi ricorda un po' il Barbagli di "Fascisti su Marte", tragicomica figura di gerarca acritica e categorica.
Bellissimi tutti i siparietti con i subalterni, si leggono sempre con grandissimo piacere.
Il povero Daniel, invece, finisce in una situazione decisamente di m...
Sono proprio curioso di vedere cosa sarà di lui.
Anche qui, bellissimo l'alternarsi trala narrazione tragicomica della vicenda e la vera angoscia che si percepisce dietro ogni parola.
Complimenti come sempre, alla prossima!^^

Recensore Master
24/09/17, ore 20:31
Cap. 28:

Rieccomi.
Ti dico subito che ti sei superata con questo capitolo, veramente. Prima di tutto la scelta stilistica: dividere la narrazione in POV brevi, alternando il momento di pace del capitano Faust alla tragica vicenda di Daniel.
Poi ovviamente i contenuti son notevoli, ma questo non è differente dal solito.

Non so da dove cominciare.
La parte iniziale, quella del treno stipato di gente, non fa presagire un esito del genere. I soldati sono felici di stare tornando a casa, sono presi dalle loro cose, e chi se ne frega che in quel vagone non c'è nemmeno più lo spazio per respirare.
Daniel incontra un suo vecchio amico, un po' più grande, che ha fatto carriera e ha l'uniforme targata doppia S, e gli racconta di come gli sono andate le sue vicende. Uno di loro e morto, un altro vecchio amico, e lui lo dice con il sospiro amaro di chi ricorda un episodio sgradevole, senza sentimentalismi.
Si chiacchiera e si ride, giocano a carte, pregustano il ritorno a casa. E ti dico la verità: non mi sarei mai aspettata che il treno avrebbe deragliato e che sarebbe successo un casino del genere.

Daniel si ritrova a lottare per la vita, rischiando di morire congelato, con la gamba rotta o peggio. Il treno si è rovesciato su un fianco ed è il delirio, e lui nemmeno riesce a chiamare aiuto.
Lo scenario di piacevole calore è diventato un quadro di devastazione, e il poveretto nemmeno riesce a recuperare una giacca da un cadavere... ci svela di aver mentito al reclutamento, e a tutti noi, sulla sua età. Daniel ha diciassette anni. È un adolescente, quasi un ragazzino, che cosa ci fa qui.
E questo fa riflettere sulla dinamica inculcata del patriottismo. Che cosa può spingere un ragazzo così giovane ad andare a immolarsi, con documenti falsi, ad andare a gettare alle ortiche la sua vita in questo modo? Eppure succede qui, con enorme realismo, com'è successo davvero tante (troppe) volte nella storia del nostro triste mondo.
E mentre il piccolo Daniel lotta per la sua vita, proprio nel giorno in cui sarebbe dovuto tornare a casa, il capitano e gli altri uccidono un cervo e banchettano, bevendo liquore attorno al fuoco per rinfrancarsi, e cantando inni sconci e poco patriottici.
Ecco dove finisce il patriottismo: attorno a un fuoco, sperando di vivere un altro giorno, nel migliore dei casi. Nel peggiore, fatto a pezzi sul campo di battaglia, oppure a congelare con una gamba rotta dopo che un treno ha deragliato.

E niente Paws, complimenti per questo capitolo stupendo e per questa storia, in generale, che riesce a sorprendere a ogni aggiornamento.
A presto, spero che riuscirai a tenere la tabella di marcia degli aggiornamenti bisettimanali :)

~Sky

Recensore Master
24/09/17, ore 19:58
Cap. 27:

Ciao Paws, ho visto la notifica del tuo aggiornamento e sono venuta a leggere... e mi sono accorta che c'era un capitolo che non ho letto o.o
Non so perché non mi fossi accorta della pubblicazione, forse era andata in basso perché diverse persone avevano aggiornato, ma in ogni caso scusami per quello che è questo punto è un immenso ritardo XD
Li recupero entrambi :3

Dunque qui abbiamo un punto di vista diverso, ed è nientedimeno che del giovane Daniel, che "puzza di casa" e non ha capito ancora niente o quasi della guerra. La sua riflessione su come tutti gli appaiano vecchi, quando hanno tre-cinque anni in più di lui, è notevole.
Il capitano Faust con le occhiaie profonde e lo sguardo spento ne è l'esempio. Sembra quasi un monumento, una statua a commemorare l'orrore che è stato costretto a vivere sulla sua pelle, che amaramente ingoia a ogni capitolo. Ma almeno sembra aver introiettato il trauma della perdita del fratello, smettendo di farsi domande sul perché e concentrandosi invece sul fatto... Stefan non c'è più, e nulla potrà cambiare questa cosa. A prescindere che Siegfried avesse scambiato Bastian per suo fratello, o se quella fosse una "grottesca coincidenza".

In ogni caso Daniel non si rende conto, e l'esteso del non rendersi conto arriva a livelli giganteschi con la questione della breve licenza per tornare a casa. Non si sente egoista, sente di meritarsela più degli altri, anche più di un uomo che ha lasciato a casa moglie e figli.
Ma quanto è umana e naturale questa cosa?
E come dicevo, non si rende conto. Al punto da non capire quanto sarà traumatico rivedere casa sua per poi lasciarla di nuovo. Gli altri lo sanno, e considerano la cosa come "la più brutta delle missioni", altro che una vacanza. Quasi sembra che ormai appartengano alla guerra, che un pezzo della loro anima sia incastrato lì senza possibilità di tornare indietro, e Daniel che ancora non è "vecchio" per adesso sfugge a questa dinamica.
Bellissimo il paragone ungarettiano con le foglie d'autunno.

Ho apprezzato anche il cameo del pittore pazzo, che ci ricorda che questi poveracci sono tutti una grande famiglia. Passo al prossimo!

~Sky

Recensore Master
23/09/17, ore 22:03
Cap. 28:

Ciao^^
come sempre, leggere i tuoi capitoli è un piacere.
Bellissimo il lungo flashback, inframmezzato ai fatti contingenti.
Come sta doventando assennato, il capitano. Amaro, cinico, disilluso. Che differenza rispetto al fanfarone stolido dei primi capitoli, che non pensava ad altro che a diventare l'eroe numero uno della guerra.
Mi piace molto come riesci a riscreare questo clima di fine incombente, e ad alternarlo con battute al vetriolo.
È sempre un grande piacere leggerti, complimenti!^^

Recensore Master
08/09/17, ore 19:08
Cap. 27:

Ciao!^^
sempre notevolissima questa storia, davvero complimenti.
Come ogni volta, sempre più surreale, cinica, dissacrante e priva di fronzoli. Ti arriva diretta in faccia, senza deviazioni e senza abbellimenti svenevoli.
I personaggi hanno un'apparenza comica, ma se gratti un po' la patina sono figure tragiche, ognuno con una sua distorta grandezza.La guerra è uno sfondo immanente, terribile, con il quale non si può discutere nè venire a patti, anche se i nostri cercando disperatamente di nascondersi in qualche angolo buio.
Veramente bella, la sto adorando!

Recensore Master
08/09/17, ore 12:33
Cap. 6:

Ed eccoci qui! Abbiamo un altro personaggio inserirsi nella narrazione: Tom. Anche lui è un tipo a dir poco bizzarro, più malinconico e meno...meno... Meno Bastian Faust si può dire? Ha un occhio acuto, e si accorge immediatamente che Bastian è aiutato da qualcuno in alto. Dai parenti, sicuramente, ma anche da Dio, dato che in qualche modo sono ancora vivi. Mi chiedo se la vita di Bastian abbia un qualche significato, o se ci sia il concetto di destino nella tua seconda guerra mondiale!

Nel frattempo abbiamo anche il pov del nostro eroe, che con il suo cane da caccia scova-comunisti va ad affrontare coraggiosamente il mondo. Ed è sempre così dolcemente scollegato dalla realtà che è impossibile non volergli bene, davvero.

Ho messo la tua storia tra le seguite, in modo da averla sempre sott'occhio. :)

A presto
morgengabe

Recensore Master
25/08/17, ore 18:59
Cap. 26:

Ciao carissima!^^
un capitolo molto bello, complimenti! A parte la mai abbastanza lodata precisione tecnica, che fa da sfondo a questa storia togliendola dalla nebbia del pressapochismo, è molto bello come riesci a combinare cinismo e sentimento. Io ho sempre sostenuto che il cinico è un idealista disilluso, e tu me lo dimostri in pieno con il nostro Bastian Faust, che è capace di osservazioni graffianti, ma allo stesso tempo di momenti di puro lirismo.
L'episodio del pilota è terribile: precipita uno Stuka e chi c'è dentro, irrimediabilmente sfracellato? Tuo fratello.
Agghiacciante, mi sembra giusto infatti che arrivi la neve a suggellare in tutto.
Complimenti davvero, ogni capitolo è più bello!

Recensore Master
25/08/17, ore 18:35
Cap. 26:

Ciao Paws, non vedevo l'ora di trovarmi un tuo aggiornamento <3

Il capitolo è stato molto breve ma estremamente intenso. Ogni volta che si parla della famiglia di Bastian succedono cose alla mia gola che si annoda e ai miei occhi che bruciano come se ci fosse finito il fumo, ma tralasciamo...
Siegfried Schneeden aveva scambiato Bastian per il suo fratellino Stefan, o almeno così sembra. Un curioso caso di omonimia... forse, oppure, e mi sembra più probabile, un crudele scherzo del destino.
Bastian sta dimostrando una forza d'animo che non mi sarei mai aspettata da lui, non ai primi capitoli, non dallo squinternato capitano con le raccomandazioni che non pensa altro che alle donne e a come diventare il miglior pilota di Panzer a memoria d'uomo. Eppure piano piano è cambiato, è maturato, ha visto l'orrore e si porta addosso le cicatrici. Questo capitolo le dimostra tutte, profonde e orribili e ancora sanguinanti, e il nostro cede a una crisi quando Siegfried muore dopo avergli chiesto scusa, implorando il perdono di Stefan Faust, che doveva lanciarsi insieme a lui, gettarsi in acqua, salvarsi la vita.
La presenza di Daniel sembra essergli stata quasi di conforto, in un primo momento, perché lo ha portato ad agire con più maturità di quanta non se ne senta lui stesso. ma alla fine crolla, umanissimo, e spero che Tom lo consoli in qualche modo, e anche gli altri, che ormai sono la sua unica ancora di salvezza dallo scivolare verso il delirio di questa guerra che sembra non avere fine.
"ho questo desiderio, folle ed assennato, di sopravvivenza."
L'enorme, terribile umanità di questa frase mi ha colpita come un tram in faccia. Quanto è folle desiderare di sopravvivere? Quanto intensamente si può desiderare di restare vivi? Alla fine diventa l'unica cosa che conta, in un certo senso.

Non so bene che altro dire, se non farti i complimenti perché questa storia è sempre più bella.
A presto!

~Sky

Recensore Master
18/08/17, ore 16:06
Cap. 25:

Hey :)
Sono felicissima che tu abbia trovato il tempo di aggiornare Furia, mi mancavano troppo il capitano e il suo sgangheratissimo gruppo.
Dunque, posso ormai affermare, con una certa serenità, che Daniel NON HA qualità nascoste (magari le ha nascoste in qualcun altro XD), ed è sostanzialmente un piagnone inutile senza spina dorsale. Mentre Bastian sembra affetto solo da nonnismo cronico, e una buona dose di frustrazione dato che difficilmente riuscirà a riportarlo a casa tutto intero, Tom non lo sopporta proprio. Non gli posso dare torto XD
Klaus invece sembra aver deciso di fare da badante a tempo pieno, e meno male per il ragazzino che sennò partiva direttamente di testa.
Non so se mi ha fatto più ridere la parte del cecchino, o quella in cui arrivano i due T-34 e Daniel continua serenamente a discutere di Wuppertal e del suo trenino... mentre gli altri lo ignorano e fanno quello che devono fare per salvarsi la pelle XD

Come sempre, la parte divertente viene smorzata da quella drammatica e viceversa.
“Non sono cattivi, si sono semplicemente dimenticati quanto siano duri i primi tempi quaggiù.”
Le parole di Klaus colpiscono. Ma credo che sia un po' anche quello il punto... Bastian non se l'è dimenticato, ed essenzialmente si innervosisce perché vede Daniel come un'anima perduta. Tom invece ha un astio profondissimo, che mi chiedo da cosa derivi esattamente a parte per generico scazzo XD

“Capitano...ho più paura delle foglie che del tribunale, in realtà.”
Ah beh,
Le priorità.
Qua tipo sono morta. Piegata in due.
Spero che intanto il Wolfmann stia bene!

Ci risentiamo presto ♥

~Sky

Recensore Master
18/08/17, ore 11:03
Cap. 25:

Eccomi qui!!
ciao carissima, è sempre un piacere leggere le (dis)avventure dei nostri eroi. La guerra è sempre più guerra, lo humur è sempre più cupo e cinico, le stuazioni sempre più surreali.
Ormai i nostri eroi sono una grande famiglia di mariti e mogli brontoloni, che si rimbeccano costrantemente a vicenda, ma hanno una gran pazienza con i rispettivi difetti, che stigmatizzano le eccentricità ma le tollerano con la pazienza delle coppie ormai al di là del consolidamento.
Come sempre un capitolo stupendo, anche per la tua grande precisione nei riferimenti sia alle cose militari che quotidiane, come lo schwebebahn.
È sempre un piacere leggerti!

Recensore Master
26/07/17, ore 16:38
Cap. 24:

Ciao Paws :)
Facciamo una conoscenza un po' più approfondita di Daniel, questo ragazzotto che con la guerra c'entra meno del capitano Faust, ed è tutto dire.
Imbranato, timido, pasticcione e... vegetariano. Ma come il Fuhrer no?
Ah le contraddizioni. Sono il sale della Storia XD
Insomma anche io ho sentito dire che Hitler fosse vegetariano, anche se dopo un giro di informazioni ho trovato opinioni molto contrastanti al riguardo (secondo una fonte, zio Adolf non mangiava carne per una questione di salute e non per altro). In ogni caso è un paradosso talmente assurdo che vale la pena riderci su.
Come Tom che si sbellica, giustamente, giacché il piccoletto "è in guerra e si fa scrupoli per un cazzo di pollo".

Comunque il modo in cui i ragazzi della Furia 2.0 interagiscono mi piace sempre di più. Sembrano tutti cresciuti, e nonostante ci sia un velo d'ironia, di sottofondo, tutto è diventato più "serio". La parte della mitragliatrice è agghiacciante, come sempre assurdamente realistica, inframmezzata dalle risate di Tom, lo sgomento di Bastian e Klaus che "ci sa fare con i bambini".
Ottimo benvenuto al povero Daniel, veramente. Mi fa una tenerezza assurda, come è chiaro che la faccia anche agli altri ragazzi.

In ultimo, sappi che ho amato follemente la prima parte, quel pezzettino che riguarda l'inverno.
Il ghiaccio avvolge i vivi ed i morti con il suo bel manto bianco ed improvvisamente sembra tutto più...intimo. Poi arriva la primavera puttana che scioglie tutto, riportando ai nostri nasi l’odore dolciastro della morte.
Bellissimo, bellissimo e da brividi.
Sono felicissima di aver letto un altro capitolo, spero che il prossimo arrivi presto <3
ti abbraccio!

~Sky

Recensore Master
25/07/17, ore 10:32
Cap. 24:

Ciao carissima!
Arriva la Furia e io accorro, come vedi!^^
La trovata del carrista vegetariano (oltre che imbranato, inutile, fifone e rincoiglionito) è geniale, sono morto dal ridere.
La storia diventa sempre più gustosa: come ti ho già detto, storie di guerra senza compiacimenti nè svenevolezze, umorismo cinico e situazioni surreali sono cose che adoro, quindi leggo sempre le avveture della Furia con grande gusto.
Le considerazioni di Faust si fanno sempre più profonde: non è che mi diventa saggio, prima o poi?
Grandissima anche la competenza in materia di armamento tedesco che sfoggi, carissima: anche per questo è un piacere leggerti!

Recensore Master
23/07/17, ore 12:29
Cap. 5:

Un plauso a Bastian Faust, che è riuscito a far perdere le staffe ad un generale della Wermacht facendolo sbiellare come se fosse un ultrà della Lazio. D'altronde il nostro eroe deve essere terribile per i superiori che lo vedono come una spina nel fianco protetta da una forte raccomandazione e a cui non interessa nulla del suo stato di salute mentale ma solo della sue efficienza.

E qui scopriamo il background di Bastian, scopriamo come ha impedito la morte del suo equipaggio con un'intuizione, una di quelle che ha spesso ma per una volta vera. Scopriamo anche la sua incapacità con le donne, oltre che il fatto che non va con prostitute, cose che credo che se no avrebbe specificato.

E al momento lui e tutto i suo carro potrebbero finire in un battaglione penale. Che altro dire? Beh, ti cito dicendo che Bastian Faust era un francese, e che francese. Il migliore dei francesi.

In tutto e per tutto!

A presto
Morgengabe

Recensore Master
17/07/17, ore 12:58
Cap. 4:

Ciao!
Malgrado i traslochi, la fine della sessione estiva e l'estate più calda del millennio tu sei nella mia lista di persone da recensire ed eccomi qui. Finalmente posso godermi Bastian Faust, un uomo di cui ho parlato molto alla mia alter-ego Morgen ( perché io sono Gabe! :P) tanto che lei sta leggendo il tuo capitolo qui con me!

Abbiamo la guerra, quella vera, che si introduce all'interno della psiche di Bastian. Ormai sono convinto che il nostro Hauptmann sia un uomo di natura portato a sdrammatizzare le cose ma che di fronte a tanto orrore non è in grado di dare una vera e propria spiegazione e per questo si chiude dietro questa barriera da Pirgopolinice nel Miles Gloriosus, cercando di fare del suo meglio per uccidere il terrore che vive nelle sue budella. Il che lo rende un personaggio tragico, tragico nel momento in cui racconta la morte di suo fratello, perito durante la Battaglia d'Inghilterra e tragico persino quando sdrammatizza poco dopo raccontando di quella volta che mitragliarono una lepre al posto di un soldato russo.

Questa storia è struggente, davvero.

A presto
Morgengabe