Recensioni per
Predestinato
di boll11

Questa storia ha ottenuto 240 recensioni.
Positive : 240
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
17/03/06, ore 10:56

Ora sappiamo perché non gli piacciono le parole: non era difficile da intuire.
Suo padre gli voleva bene, “molto a modo suo”.
“Io!”
Veramente incredibile l’ampiezza e profondità di significato di una parolina così piccina.
“Per fargli piacere”
Una stretta al cuore.
Hai descritto in modo incredibile la sua immediata percezione, con l’arrivo a scuola, di non far veramente parte né del mondo dei maghi, né di quello dei babbani. Strano, visto che un mezzosangue è l’elemento di unione tra i due mondi, ma quasi ovvio, trattandosi di Severus Piton.
Rifiutato e spaventato dalla violenza babbana personificata dal padre, Severus non può che scegliere il mondo dei maghi, perdendo suo padre.
“Ma… “
Altra breve ma potente parolina, estesa nel suo significato da quei puntini di sospensione ed amplificata da quella canzone e da quella regola impietosa sulle scelte.
Terribile il ritorno per le vacanze estive, poco più di 12 anni e la passione e l’emozione erano già nascoste e represse, quasi dimenticate, sostituite da una gelida indifferenza, schernite da un pungente sarcasmo, annegate nel disgusto.
Bello il tris sulle regole.
“Non ho mai potuto scegliere.
…cut…
Non ho mai pensato che potesse esserci un poi.
L'ho solo sperato senza troppa convinzione.”
Senza troppa convinzione, continuando ad andare “avanti a testa bassa” , rispettando le regole e le scelte di altri. Come visione tragica del personaggio, è quasi peggio della mia. E poi dici che non è umano?
Forte, temprato, determinato e letale.
No, non è vero, non è così: soprattutto, è umano, quindi terribilmente fragile. Anche se ancora non lo sa.
Mi hai stupito anche con questo capitolo di introspezione profonda nel suo essere, alla ricerca della radice della sua corazza di gelo, straniero ovunque, dove invece potrebbe essere portatore di comprensione. Ma lui non ne ha avuta e le scelte di altri sono ricadute su di lui, come macigni. (e non sto pensando a Silente, ma ai suoi genitori).
Bel capitolo, molto diverso da ciò che mi aspettavo, più legato a Sirius ed al presente, ma indubbiamente bello.

Ida

Recensore Master
16/03/06, ore 21:35

Non posso non pensare che la coppia che hai creato è strana. Due persone totalmente diverse e incompatibili, come dice saggiamente Sirius! Ma, in effetti, Severus ha le sue ragioni: a cosa servirebbe parlare? Belli e strani. Sono costretta ad ammettere che Sirius ha il suo fascino, nonostante non mi piaccia, e che posso capire il tuo Sev se ne è sconvolto. Per quanto riguarda la tendenza della Rowling a creare personaggi disadattati, non posso che darti ragione! Insomma, hanno tutti qualche problema! i Weasley hanno problemi finanziari, Sirius scappa di casa e finisce ad Azkaban, Remus è un reietto della società, Harry è il vincitore del festival della Sfiga....Per citare l'ultimo libro, servirebbero litri e litri di Felix Felicis!...Pensandoci: sicuri che non sia Harry a portare sfortuna? E con questo interrogativo sull'esistenza termino la mia recensione. Baci Lady Snape

Recensore Junior
16/03/06, ore 11:02

Sì, sapevo che stamattina avrei trovato un altro suo sogno e lo attendevo con ansia. Quando sogna, almeno, non soffre.
Una pennellata sull’istruzione ricevuta da Silente,un’altra sulla sua rassegnazione e sulle strane provocazioni di Black.
Di un po’, Alexia, ma non dovevano essere dei bei ricordi? E quando arrivano??? Già si è risvegliato e ha ripreso a vomitare!
Ma com’è tenero Lupin!
“le sue ferite amava tenersele tutte”… “Quello era il suo modo di pagare”
Dire che lo adoro è nulla. (ovviamente Niky)
Strano, lungo dialogo, in cui nessuno vuole scoprire le carte.
Lo stupore di severus è bellissimo, così come il suo disperato tentativo di mantenere il lucido e razionale controllo di sé che, invece, si sgretola lentamente sotto i baci di Sirius.
Povero Remus, così carino e gentile, piace a tutti… ma come amico e non come amante!
“Quando sorridi sei ancora più bello.
Smise istantaneamente”
Assolutamente sublime!
“Grazie ancora.”
E Remus, ora, dovrebbe andarsene.
Mmmm… il prossimo è il capitolo 23: saranno ancora ricordi? O pensieri? O parole? Ma per parlare ci deve essere qualcuno ad ascoltare.
E chi se ne frega se va bevuta fresca? No, mi pare di no. Mi sembra che una volta gli dice che ne ha dell’altra di riserva, se gli dovesse servire.
Sì, questo capitolo è sufficientemente lungo, grazie.
Sospirare, soffrire, tormentarsi… se gli rendiamo la vita facile dove starebbe il bello? Hai già dato uno sguardo anche alle fics di Nykyo? Benvenuta nell’affollato club delle “sadiche” adoratrici di Severus.
(3° riga 2° paragrafo del sogno: “Visto che, anche gli elfi..” la virgola stona.)

Ida

Nuovo recensore
16/03/06, ore 10:43

ok che mi immaginavo Sirius più cattivello, ma così è esagerato! per fortuna va a chiedergli scusa!! Per quanto riguarda James:ok che è amico di Sirius, ma non poteva farsi i fatti suoi senza spingerlo tra le braccia di Remus? a proposito di questo: sbaglio o più che arrabbiato/dispiaciuto, Severus incrociando le braccia si è dimostrato geloso?!?? e ancora: ma Remus alla fine è rassegnato a dover curare Snape (non credo, i suoi gesti sono troppo dolci per essere quelli di uno costretto), o gli sta vicino anche per capire meglio ciò che è successo tra gli altri 2?.... beh staremo a vedere... Cmq i personaggi mi piacciono sempre più!!! ancora complimenti!!!

Recensore Veterano
16/03/06, ore 10:27

“Era stato uno sfizio che si era voluto togliere. Tutto lì. Quindi Snape aveva voltato pagina ed era tornato alla sua vita di prima. Con una facilità che a volte lo spaventava”.
Ecco la prima frase che mi ha colpita. Mi piace questo Severus che, pur essendo “Predestinato” è ancora in grado di preoccuparsi quando i suoi sentimenti paiono svanire troppo in fretta. Ma non aveva dimenticato davvero, oh, no, anche se ci ha provato. E’ il suo orgoglio che parla, rendendolo così umano.
“Lo trovava ridicolo in modo allarmante. Estremamente ridicolo. Infatti, gli era facilissimo rispondergli per le rime. La sua lingua tagliente era veramente allenata. E la figura di merda la faceva lui”. Qui, sono sincera, mi sono persa per un momento. Non riuscivo a capire a chi dei due, tra Sirius e Severus, fossero riferite le parole. Ma poi ho riletto e quel “rispondergli per le rime” mi ha chiarito i dubbi.
“Quanta fatica inutile. Snape era temprato. Indistruttibile”. Questa frase, invece, mi ha fatta sorridere, e insieme mi ha resa triste. Indistruttibile? No, forse non del tutto, perché in realtà gli brucia che Sirius sia “sacappato”, ma quanto ineluttabile futuro del tuo Severus c’è in queste poche righe. Anche il mio Severus è così, ma in modo diverso, il tuo pare non avere scampo. Chissà fino a che punto è temprato?
Bella la precisazione su Remus, solo spettatore delle angherie dei Malandrini. Del resto, tutto questo pezzo del ricordo è pieno di piccoli lampi di genio. Adoro la risposta di Snape: “potresti far levitare anche il mio libro? Così mentre vi divertite posso continuare a studiare."
Poi, dal pugno di Sirius si torna dolorosamente al presente e, come sempre, mi cogli alla sprovvista, facendomi fare un salto sulla sedia per l’emozione. Povero Severus, ancora umiliazioni… Ma Remus mi sta diventando sempre più simpatico con questa sua premura, ancora più preziosa perché anche lui non soffre di meno.
E, finalmente, quello sprazzo di dolcezza: Mormorò qualche parola e su di lui calò una piacevole sonnolenza. Era stranamente confortante sapere che lo stava vegliando.
Quel termine “piacevole”, mi ha fatta di nuovo sorridere e quel “confortante” l’ho adorato (che critica letteraria “soggettiva” che sono).

“Aveva dovuto insistere per non farsi aggiustare il naso da Madame Pomfrey. Se l'era solo fatto saldare. Le sue ferite, amava tenersele tutte”. Ehehehe, ci avrei giurato che si teneva la ferita (vero Ida?). Mi piace questo piccolo particolare.

Questa parte del ricordo mi piace tutta talmente tanto che potrei citarne ogni parola. Non mi sembra il caso. Sappi solo che è davvero bella. E anche che sei riuscita a farmi detestare James più che mai (e chi mi conosce sa che io già lo detesto ai massimi livelli)
E poi di nuovo il presente. Come sempre i tuoi fine capitolo mi piacciono da impazzire. E’ sempre un climax, col meglio alla fine.
E ti sei meritata anche un complimento extra, questa volta: brava, perché per tutta la durata della lettura sei riuscita a farmi scordare che Sirius è quello che mandò Severus a farsi sbranare. Farlo dimenticare a me non è cosa da poco, perché sui Malandrini sono particolarmente sensibile.
Aspetto il Voto con impazienza.
Nykyo

Recensore Master
15/03/06, ore 21:56
Cap. 21:

Ti lascio una recensione veloce (cmq, anche quando non recensisco puoi star certa che il capitolo l'ho letto!) questo è il punto di vista di Remus riguardo alla "figuraccia" di Sev. Non credo sia difficile intenerire Remus, un personaggio che mi piace molto, ma effettivamente intenerirsi per Snape (ha tutti i motivi per odiarlo) è un gesto di grande umanità e credo che questa sia la sua forza: essere capace di guardare aldilà delle apparenze e del passato che incombe. Il suo voler scoprire chi è in realtà quell'uono vestito perennemente di nero lo abilita ulteriormente, nonostante sia un Grifondoro! Questo è uno schiaffo morale a chi lo ha considerato come un personaggio inutile, capace solo di distribuire cioccolata dopo un incontro con i Dissennatori!!! baci Lady Snape

Recensore Master
15/03/06, ore 16:01
Cap. 21:

Povero Sevvy cosa gli avrà fatto quel bastardo di Voldemort?? Fellis!

Nuovo recensore
15/03/06, ore 13:24
Cap. 21:

La adoro... Come certe case di Stephen King, ti prende a poco a poco. All'inizio sinceramente non mi aveva fatto un grande effetto, ora invece mi scopro a cercare l'aggiornamento quotidiano con ansia (e quanto mi piace che gli aggiornamenti siano quotidiani, perchè la mia memoria vacilla e non riuscirei a seguire la storia altrimenti!). La psicologia dei personaggi è tratteggiata magistralmente. E lo stile, con tutte queste frasi secche, incise, mi prende letteralmente allo stomaco. E' esattamente il contrario di come scrivo io: arzigogolato e ridondante. Qui invece non c'è quasi una parola che non sia essenziale. Ma non c'è nulla di scarno. Una grande dote, per come la vedo io. Queste frasi minimaliste, se posso dire, stanno portando avanti un lavoro coi fiocchi. Fiocchi che non vedo l'ora di sciogliere ancora, domattina! ^_^

Recensore Junior
15/03/06, ore 12:16
Cap. 21:

Ciao.....finalmente riesco a recensire di nuovo....riesci sempre a stupirmi, riesci ad immedesimarti e a descrivere i personaggi con una precisione indescrivibile...una storia che potrebbe sembrare assurda senza però andare in OOC...MA COME FAI???...non aspetto risposta perchè so che questi sono segreti, chiamiamoli "professionali...Cmq ho visto che per ora scrivi solo qst ff e mi chiedevo, perchè non ne scrivi un'altra??Magari quando hai finito questa...scrivi benissimo e mi piacerebbe leggere qualcos'altro di tuo....ciao ciao

Recensore Junior
15/03/06, ore 11:20
Cap. 1:

Non credo di sbagliare se ci vedo molta tenerezza. Mi piacciono queste cose, spesso le persone che sembrano le più distanti sono proprio quelle più pronte a sciogliersi e ad aiutarsi a vicenda. Credo che a Severus farà piacere vedere che una persona con cui ha un rapporto così difficile si preoccupa per lui

Recensore Junior
15/03/06, ore 10:59
Cap. 21:

Ora tocca ai pensieri di Remus. E’ giusto e credo che questo capitolo sia molto importante per lui. Almeno, io lo spero.
La sua falsa ironia, dimostrazione di un dolore ancora troppo vivo nel suo cuore, e quell’accenno alla contagiosa risata di Tonks, sono cornice adeguata alla seria preoccupazione di Silente.
Un’immagine dolcissima, la pietà che diventa affetto, tipica della mia visione di Lupin, davanti al furioso ed implorante orgoglio di Severus. Lo so, lo so benissimo che l’aggettivo implorante con l’orgoglio non ci sta bene, che fa a pugni con quella furia disperata, ma la questione è che, in questo caso, l’abbinamento è invece perfetto.
Il pudore di Remus e la sua commozione, sono impagabili, perfetti e preziosi. Fanno venire il solito nodo alla gola, tanto per intenderci chiaramente, e gli occhi lucidi.
“Persino le candele bruciavano fioche quasi col timore di disturbare le tenebre.”
Splendida immagine, che fa male al cuore.
Commovente la continua percezione che Remus ha del dolore di Severus, meravigliosa la sua tenerezza, dolce la sua sorpresa a quel grazie inatteso.
“Nel sonno sembrava un’altra persona.
Forse quella che Padfoot aveva amato.”
Dio che stretta al cuore!
“Una breve carezza su quella gota scarna.”
Sospiro.
Uffa, è già finita. Perché è così corto questo capitolo?!

Sul continuare a riuscire ad emozionarmi, vai pure tranquillamente sul velluto, Alexia, ci riesci benissimo!
Sul discorso delle torture, quando arriverai agli ultimi capitoli di Ritorno alla Vita (grazie per i tuoi bellissimi commenti a quella ed altre fics) noterai che abbiamo una visione molto simile.
Attendo con ansia la tua visione del Voto Infrangibile, io l’ho già scritta anche se ancora non l’ho pubblicata.
Spero bene che anche il “tuo” Severus finirà di soffrire, povero tesoro.

Ida

Nuovo recensore
15/03/06, ore 10:22
Cap. 21:

Non vedevo l'ora di vedere i pensieri di Remus..... Ma non mi aspettavo che addirittura si mettesse a letto con Severus a vegliarne il sonno.... o forse si? boh... cmq mi incuriosisci sempre più!! E quel "chi sei?"... di una dolcezza indescrivibile!!!

Recensore Veterano
15/03/06, ore 09:54
Cap. 21:

Scordavo: Sulle torture abbiamo la medesima idea. Proprio la stessa (leggendo il mio racconto lungo, lo vedrai tu stessa).
Infatti, la mia non era una critica a come tu avevi descritto la cosa (io stessa ho scritto quasi le stesse cose, solo che non le ho ancora pubblicate). Tu sei stata bravissima, sono io che mi immedesimo di più nel lato psicologico, che in quello fisico.
Anzi, ora so che tu volevi raggiungere proprio quell'effetto, quindi puoi dire di averlo pienamente raggiunto.

Recensore Veterano
15/03/06, ore 09:49
Cap. 21:

"Lo sguardo che gli lanciò era furioso. Amaro. Sofferente. Implorante. La pietà venne sostituita da una sorta di ruvido affetto. Era così umano e così vulnerabile. E dannatamente orgoglioso. Distolse gli occhi con pudore".
Splendido. Il tuo Remus esprime esattamente i sentimenti che ho provato io leggendo il capitolo precedente nel punto in cui Snape si accascia sui gradini.
"Quella casa era spaventosamente buia. Buia e tetra. Con quell’unica finestra oscurata. La negazione di ogni forma di luce. Persino le candele bruciavano fioche quasi col timore di disturbare le tenebre".
Tristissima constatazione, ma molto bella. Certe frasi sono belle persino a prescindere dal contesto e, in questo caso, rende perfettamente l’idea di ciò che è diventata la vita di Snape.
Anche questa, ad esempio, mi piace molto: "Merlino, sembrava non avere ossa. -Scusami- pensò e lo sollevò tra le braccia. Non era leggero, eppure gli sembrava come fatto d’aria. Impalpabile ed etereo. Un nonnulla". E poi mi piacciono quelle scuse pensate, ma non formulate, così come mi piace che la pena di Remus si sia trasformata in una compassione che è più che altro tenerezza è commozione.
Come sempre, butti una parolina qui e una lì e i sentimenti divengono palpabili. I personaggi secondari si stanno evolvendo molto e con grande introspezione.
In fine, sai sempre colpire a fondo nelle ultime righe. Brava, molto brava a giocare con Remus rendendolo vivo. Sì, davvero vivo nel momento in cui dolcemente, compie gesti caritatevoli e umani per Severus e poi si pone quella domanda, che deve ferirlo profondamente, ma a cui vuole risposta.
Un bellissimo capitolo, stiamo andando in crescendo.
Nykyo

Recensore Junior
15/03/06, ore 08:59
Cap. 21:

sto seguendo la tua foc da un po' e non mi ricordo se ti ho recensito... la tua fic mi piace moltissimo, complimenti